
US Open – Darderi: “Ho servito bene e sono rimasto concentrato, questo mi dà fiducia”. Bronzetti – “Valentova ha giocato molto bene, ne sentiremo parlare” (Video)


Felice e soddisfatto Luciano Darderi dopo il successo al debutto agli US Open 2025. L’azzurro ha analizzato così la sua prestazione
«Non me l’aspettavo, ma oggi ho servito molto bene, sono stato concentrato sin dall’inizio. Sapevo che contro Rinky sarebbe stata dura, è un giocatore insidioso sul cemento, e questo mi dà molta fiducia per il prossimo match».
Il lavoro svolto negli ultimi anni sul fondamentale del servizio ha dato i suoi frutti: «Sul servizio abbiamo lavorato tantissimo, è da anni che lo facciamo, e finalmente sto giocando al livello che volevo. La concentrazione è stata la chiave, non è la prima volta che affronto un match al meglio dei cinque: l’anno scorso contro Baez rischiai di perdere la testa, ma oggi mi sono piaciuto. Sono riuscito a guardarmi quasi da fuori, mantenendo sempre alta l’attenzione, e su questi campi non è mai facile».
Si ferma subito l’avventura di Lucia Bronzetti allo US Open 2025, eliminata al primo turno dalla giovane ceca Tereza Valentova, 18 anni e già dotata di un tennis potente e incisivo. L’azzurra, uscita sconfitta in tre set, ha analizzato con lucidità la partita e riconosciuto i meriti della sua avversaria:
«Dovevo approcciare la partita un po’ come alla fine del secondo set, spingendo di più. Però i meriti vanno a Valentova che ha giocato molto molto bene. In prospettiva futura sicuramente ne sentiremo parlare», ha dichiarato la romagnola.
“La Repubblica Ceca produce tanti talenti”
Bronzetti ha elogiato non solo la sua avversaria, ma l’intera tradizione del tennis ceco: «È una giocatrice fortissima e la Repubblica Ceca ha tantissimi giovani talenti, una scuola sempre di altissimo livello. Fanno grandi progressi in pochissimo tempo e, soprattutto, sono sempre giovanissime. Se penso a come ero io a 18 anni… sembravo uno stecchino. Lei invece è già molto più robusta, ha servito molto meglio di me, praticamente solo prime, ed era difficile rispondere. In più ha una palla pesante ed è sempre molto decisa da fondo».
L’azzurra ha sottolineato anche i propri limiti tattici: «Avrei dovuto fare muro, ma con un’intensità più alta. Invece a volte rallentavo troppo e così facendo lei mi saliva sopra. Alla fine in qualche modo l’avevo anche girata, ma era una partita che lei ha vinto tre volte. Se non si fosse un po’ complicata, forse sarebbe finita prima».
Bilancio dello swing nordamericano
Nonostante l’eliminazione precoce, Bronzetti si è detta soddisfatta del rendimento sul cemento nordamericano: «A Cincinnati potevo uscire subito al primo turno, ho annullato un match point e da lì è venuto fuori un torneo molto bello e molto importante per me. Anche a Montreal ho giocato due partite, quindi lo swing non è stato negativo. Certo, sono dispiaciuta per oggi: questo era il torneo più importante e per un secondo turno qui avrei barattato anche un terzo turno a Cincinnati. Però va bene, fa parte del tennis. Ora sappiamo su cosa dobbiamo lavorare e dobbiamo continuare su questa strada».
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2 commenti
La Bronzetti rimarca il fatto che fisicamente cè un abisso tra le italiane e le valkirie dell’Est.
È assolutamente curioso che in tutti questi decenni, il movimento nostrano non sia mai riuscito a tirare fuori una atleta di successo con una struttura fisica sopra il metro e 75, longilinea, lunghe leve, tipo la Samsonova.
Eppure nel maschile, Sinner è un atleta che fisicamente è al pari (o meglio) dei vari Medvedev, Tsisipas, Sverev….
Nardi niente interviste?
Giusto per capirci qualcosa…