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Il ritiro di Roberta Vinci. Riviviamo con l’articolo di Marco Mazzoni il successo contro Serena Williams agli Us Open 2015 (Video)

30/11/2017 12:34 13 commenti
Roberta Vinci classe 1983, best ranking n.7 del mondo
Roberta Vinci classe 1983, best ranking n.7 del mondo

Riviviamo con l’articolo di Marco Mazzoni il successo più importante in carriera di Roberta Vinci contro Serena Williams, nell’incredibile semifinale agli Us Open 2015.

L’ultima palla toccata dalle corde di Roberta Vinci ha chiuso la più straordinaria giornata di tennis italiano della storia. Talmente incredibile da rendere molto difficile la scrittura, così a caldo, di un articolo sportivo. Roberta Vinci ha realizzato l’impresa di una vita, probabilmente la più grande sorpresa della storia del tennis Open. In assoluto. Sconfiggere a New York la più forte, Serena Williams, ad un passo dal Grande Slam è qualcosa di talmente grande da risultare quasi inconcepibile. Eppure la piccola Roby, quel magnifico concentrato di talento cristallino, ha giocato una partita assoluta, bellissima. Oltre la perfezione, perché anche il solo immaginare di poter battere una come Serena con le sue armi era qualcosa di troppo ardito. L’ha detto proprio la Vinci, a caldo: “Pensavi di potercela fare stamani?” “No!!!!!”. E invece ce l’ha fatta, e giocando un tennis grandissimo, ricco di qualità e sostanza. Serena onestamente c’ha messo del suo, nel senso che non è stata capace di gestire la tensione. Forse era convinta che l’ostacolo fosse soprattutto Flavia Pennetta, capace in passato di giocare match tirati con lei; non quello scricciolo leggero e sorridente, ma che sa usare la racchetta come un fioretto, e anche colpire duro. Serena ha giocato sprazzi del suo tennis devastante in mezzo ad una marea di errori, tecnici e tattici. E’ parsa pachidermica, imballata, pure esagerata con quegli urli a troppi decibel e con atteggiamenti troppo ostentati, troppo sopra le righe. Un melodramma che le è costato troppe energie mentali, finendo divorata da se stessa. Ma nel “dramma” sportivo della campionessa USA, la maggior parte del merito va alla nostra grandissima Roberta, che è scesa in campo con una serenità e concentrazione totali, pronta a giocare la sua partita e provarci. Chissà che forse l’essere totalmente priva di responsabilità nonostante l’occasione di una vita (1a semifinale Slam, lo ricordiamo) l’abbia resa ancor più leggera e veloce, di piedi e di pensiero. E poi in campo s’è trovata davanti questa leonessa così stranita, feroce quando fragile, e ha iniziato a punzecchiarla, da sfinirla di back e variazioni. Perso il primo set, pareva finita. Non per lei. C’ha creduto, e strappato un servizio nel secondo set forse ha iniziato pensare “Oh, chissà…”. Il suo dritto ha iniziato a girare benissimo, il back sempre più tagliente, ed anche il servizio è salito. Tutto il suo tennis ha iniziato a volare, e soprattutto è stata bravissima a tenere mentalmente contro le sfuriate della rivale, contro la sua soverchiante potenza ed esuberanza, contro il pubblico che voleva fortemente la vittoria della beniamina. E’ stata superba per come sia riuscita ad alzare il livello nei momenti di pausa della Williams, quando il servizio non entrava; e chirurgica per come ha messo a nudo una pessima giornata di rovescio della n.1, sia per scarso timing che per cattiva ricerca della palla. Volava Roby, anche nel terzo, quando la tensione era alle stelle. Lei è stata più brava a gestirla, a continuare a produrre un tennis vario, senza ritmo, senza punti di riferimento. Ad attaccare in contro tempo, a reggere splendidamente col dritto. Sì, quel dritto che ad inizio stagione moriva a metà rete ed oggi reggeva quello poderoso di sua maestà Serena. Incredibile. Eppure è successo. Ecco la cronaca di questo storico – nel senso pieno del termine – match.

Si inizia col boato del pubblico, ed un Ace di Serena, esterno, imprendibile. La “Sister” pare molto concentrata, non regala nulla e tiene facilmente il servizio, 1-0.

Roberta cerca di servire buone prime, di spostare la Williams, ma non è facile. Sale 30-0 ma ruggisce Serena, che risponde molto aggressivo. 30-30. Per restare in partita è necessario ottenere il massimo dalla battuta, e Roberta ci riesce. Trova gli angoli e chiude il game, 1 pari.

Serena sembra un filo contratta, commette qualche errore soprattutto di rovescio, ma alla battuta varia velocità ed angoli. Per Roberta non è facile rispondere alle prime della n.1, ma sulle seconde si avventa con tagli velenosi, che non danno ritmo a Serena e la spostano. Si va ai vantaggi, e sbaglia un rovescio banale, concedendo una palla break. La annulla con una prima violenta, e segue un urlaccio intimidatorio tutt’altro che elegante… Anche una campionessa così grande può esser nervosa, nonostante sia nettamente favorita. Continua a sbagliare Serena, concede un’altra palla break. Risponde Roby, il dritto della Williams vola via, break Vinci! 2-1 e servizio per la tarantina, partita molto serena e focalizzata, mentre Serena pare imballata sulle gambe, lenta coi piedi a cercare la palla.

Nel quarto game arriva la reazione veemente della Williams. Il break subito è stato come uno schiaffo che l’ha svegliata, l’ha messa in moto. Impatta con violenza e precisione micidiale alcune risposte, entra in campo e spacca letteralmente la palla. Roberta non può niente. La n.1 ottiene il contro break e continua a spingere a tutta. Da 2-1 Vinci, 3-2 Williams in un amen.

Torna al servizio l’azzurra e cerca disperatamente di spostare la rivale dalla “piazzola di sparo”, dove può diventare incontenibile. Apre gli angoli, lavora col cross, ma appena Serena riesce a tirare il dritto la sua palla è troppo pesante, e Roberta va in affanno. Sotto 15-30 lavora benissimo uno slice di rovescio, segue a rete e provoca l’errore della n.1. Non riesce però a perseguire questo schema con continuità, ed appena si scambia subisce il pressing di Serena dopo qualche colpo. 30-40, palla break. Non entra la prima, la Williams non si fa pregare: entra a tutta col dritto e strappa di nuovo il servizio all’azzurra. 4-2. Il servizio dell’americana non è costante, la Vinci ci prova variando il più possibile angoli e rotazioni, proponendo anche qualche palla più corta improvvisa, ed anche qualche smorzata. Ci prova con tutta la sua varietà tecnica Roberta, tira fuori dalla borsa dei trucchi ogni magia, ma Serena adesso c’è, è presente e si avventa scaricando la sua potenza micidiale. Incontenibile. Serena si inventa anche un paio di acrobazie balistiche in avanzamento, e quando lei gioca così non c’è quasi niente da fare. 5-2 Williams.

Torna alla battuta la Vinci ma non riesce a spostare l’avversaria. Trova grandi risposte Serena, vincenti o davvero violente, su cui è quasi impossibile costruire una contromossa credibile. Soprattutto adesso anche il rovescio della n.1 funziona, e sono dolori. Arrivano i primi set point, si difende con le unghie Roberta, ma non riesce a contenere l’ennesima bordata, la palla è appena lunga. 6-2 Williams.

Secondo set, la Williams inizia al servizio. Un errore banale, un doppio fallo ed una grande risposta cross d’incontro regalano a Roby tre punti, ed un incoraggiante 0-40. Ci prova la Vinci da destra, la ma risposta esce di un niente. Non entra la prima, l’azzurra gioca un punto tatticamente perfetto, segue a rete ma Serena s’inventa un passante cross di rovescio in allungo straordinario. La zampata della campionessa. Il servizio entra in ritmo, 1-0. Sono sei i giochi di fila per Serena, che inizia il secondo game molto aggressiva alla risposta. La Vinci continua a produrre il suo buon tennis, varia, spinge, attacca tentando di rubare il tempo alla fortissima avversaria. Quando riesce a tenere in mano l’iniziativa e far correre Serena, c’è match ed anche spettacolo. 1 pari.

La Williams trova ritmo al servizio, Ace a pioggia, 2-1. Nel quarto game la tarantina macina buon tennis con palle molto profonde, soprattutto col dritto. 2 pari. Ottimo momento tecnico per Roby: su servizi non ingiocabili, entra con coraggio, rischia tanto e scappa in avanti, salendo 0-40. Si concentra Serena, trova due Ace violentissimi ma esagera con un rovescio lungo linea, tanto che quasi cade in terra per l’eccesso di spinta. Break Vinci, 3-2 per l’azzurra, che con estrema positività resta aggrappata alla partita giocando il suo miglior tennis proprio nella piccola pausa dell’avversaria. Serve bene e attacca, rischia ed è premiata. 4-2 Vinci. A zero la Williams tiene il servizio e resta in scia. Il suo sguardo cupo al cambio di campo non promette niente di buono… Roby serve con precisione ma Serena carica a tutta. Sul 30 pari una seconda è troppo leggera, si sposta e tira una cannonata di dritto micidiale, palla break. La prima esce di un capello, l’azzurra cerca un attacco con una smorzata, ottiene il punto con un po’ di buona sorte per la macchinosità di Serena nello scatto e si salva, resta avanti 5-3. La Williams è inquadrata in primo piano, fa fatica a mascherare la tensione, i suoi occhi sembrano sbarrati. Alza al massimo (forse addirittura oltre i limiti del regolamento…) i decibel dei suoi urli al servizio, e poi su ogni colpo. Soffre e tiene il servizio. 5-4, la Vinci serve per il secondo set. Roberta è forse timida, subisce un rovescio della n.1, non entra la prima e sulla seconda quasi non si gioca. 15-30. Un rovescio di scambio dell’americana vola via, 30 pari. Roby impatta male un dritto e concede una delicatissima palla break. Si salva rischiando un altro dritto, che prende in contro piede Serena. Buona prima, set point Vinci Non entra la prima, ma la seconda è carica e ben piazzata, si scambia. L’azzurra resta coi piedi sulla riga di fondo, non trema, lascia andare il braccio a tutta e governa lo scambio facendo correre Serena. Set Vinci! 6-4 per l’azzurra, bravissima a restare con la testa in partita anche quando lo strapotere fisico dell’avversaria pareva aver spaccato il match.

Terzo set, Serena di nuovo al servizio. La tensione la sta divorando ed il suo corpo (soprattutto i suoi piedi) rispondono molto male. Per sua fortuna il servizio la assiste, e muove il punteggio. Roberta nel secondo gioco subisce l’aggressione della Williams, che scarica il massimo della potenza su ogni palla. Crolla 15-40. Si salva con una prima al corpo sulla prima; tiene l’iniziativa nella seconda, ma sbaglia cambiando lo scambio sulla diagonale del dritto, finendo per subire l’accelerazione della n.1. Break Williams, 2-0. Adesso si fa durissima per l’azzurra, anche se il rovescio dell’americana (anche per un pessimo approccio alla palla) continua ad andare a singhiozzo e qualcosa concede. Non demorde Roberta, 30 pari e 40 pari. Intuisce la traiettoria del servizio alla risposta e rischia, strappando una palla break. Out la prima (grazie ad occhio di falco), doppio fallo! Spreca una palla del 3-0 Serena e si fa rimontare. 2-1 per lei, ma serve Roby. E serve e soprattutto gioca benissimo la tarantina, con un tennis assolutamente lucido sul piano tattico, costruito con grande velocità in campo e tirando fuori il meglio dalle sue corde. Senza timori. 2 pari, in sicurezza.

Appena si scambia Serena va in tilt, troppo brava la Vinci, fa tutto molto bene e la tensione della n.1 sale alle stelle. Si aggrappa al servizio la Williams, a fatica sale 3-2. La tensione in campo è palpabile, ed è bellissimo vedere invece Roberta molto concentrata, ma tutt’altro che rigida. Gioca in scioltezza, governa lo scambio con il back, cambia continuamente gli angoli della prima e far perdere ritmo a Serena, che sbaglia. 3 pari.

Alla battuta la Williams clamorosamente si imballa, doppi falli! 15-30, si scambia, Roby attacca in contro tempo benissimo ma una volée slice a campo aperto e con la Williams lontana va larga. Sarebbe stato un 15-40 fondamentale in questa fase, con Serena divorata dalla tensione. Roberta vince uno scambio incredibile, rocambolesco, bellissimo, con la Vinci che gioca col pubblico chiedendo qualche applauso, ma facendo (forse) il gioco dell’avversaria, che ha tempo di riprendere fiato. Ma Serena invece si imballa, il rovescio è non pervenuto. Palla break Vinci. Si scambia, il dritto della n.1 vola via!?! Cede la battuta per la seconda volta nel set, 4-3 e servizio Vinci. La Williams molla tutto, torna aggressiva e precisa. Roberta non trova la prima di servizio, corre e ringhia, ma crolla 15-40. Sbaglia la risposta la n.1, ma c’è un’altra chance. La prima non entra, si difende con le unghia da 3 metri fuori dal campo, chiudendo l’angolo col cross a tutta, e Serena sbaglia, quasi cadendo in terra. Parità. Niente prima, si scambia e Serena sbaglia, vantaggio Vinci ma commette un doppio fallo, forse rischio eccessivo. Anche senza servizio Roberta regge lo scambio dritto vs dritto, è leggera ed intuisce le traiettorie della rivale, forse anche la palla di Serena è più carica e corre di meno. Altro vantaggio per Roby, e l’americana sbaglia l’ennesima risposta di rovescio. 5-3 Vinci. Serena è sull’orlo del baratro. Non sfonda col servizio, Roby governa col rovescio ed il back fa malissimo, 0-15! Serena avanza, e chiude dopo due smash, quasi in lacrime. 15 pari. Due Ace, più precisi che potenti, ed un attacco ben calibrato le danno il gioco del 5-4. Roberta Vinci va a servire per una clamorosa finale a New York contro la Pennetta. Serena scarica in rete una risposta di rovescio, tirata solo da ferma. 15-0. Roberta regge da dietro, attacca e fa una magia di tocco sotto rete. 30-0. Altro errore in attacco di Serena, 3 MATCH POINT VINCI sul 40-0. La prima non entra, si scambia e Roberta non trema, tocca la palla. Serena non ci arriva. Game Set Match. E’ finale. E’ storia.

Domani sarà una finale tutta azzurra a Flushing Meadows. Possiamo solo ringraziare di aver potuto vivere (e personalmente raccontare) la più bella giornata di tennis azzurro di sempre.

 

Marco Mazzoni

@marcomazz



La partita punto per punto

GS Us Open
S.Williams [1]
6
4
4
R.Vinci
2
6
6
Vincitore: R.Vinci


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13 commenti. Lasciane uno!

Francesco (Guest) 02-12-2017 12:13

@ Luis (#1996441)
D’accordo, Serena a volte si batte da sola. In quegli US Open poi era arrivata già a soli 2 giochi dalla sconfitta contro Mattek-Sands che era fuori dalle 100, era sotto 4 a 0 nel tie-break contro Bertens. Ha giocato male tutto il torneo arrivando in semifinale solo perché Venus nel match precedente ovviamente non se l’è sentita di batterla proprio in quell’occasione unica. In fondo, da sorella, le ha regalato un’opportunità sperando la sfruttasse nonostante il pessimo stato di forma.

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Luca96 30-11-2017 21:42

@ tacchino freddo (#1996555)

Hai perfettamente ragione…è stata una brutta disattenzione 🙁

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tacchino freddo 30-11-2017 21:04

Scritto da Luca96
Partita veramente memorabile…Roberta VOLAVA letteralmemte in campo e ha eliminato la tennisa più forte di sempre a due partite dal Grand Slam. Complimenti Roby,ti sei meritata tutte le tue gioie sul campo!

Un solo appunto: che LE ha impedito…non “che GLI ha impedito”…
Senza offesa…non voglio fare il saccente, ma è un errore che ultimamente vedo un po’ troppo spesso, anche in articoli scritti da giornalisti professionisti.
Spero non averti offeso

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Luca96 30-11-2017 19:34

Partita veramente memorabile…Roberta VOLAVA letteralmemte in campo e ha eliminato la tennisa più forte di sempre a due partite dal Grand Slam. Complimenti Roby,ti sei meritata tutte le tue gioie sul campo!

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superpeppe (Guest) 30-11-2017 17:55

Scritto da andreandre
GODURIA PURA. Forse il momento più alto mediaticamente del tennis italiano. Perchè, anche se non ha vinto lo Slam, tra 40 anni si parlerà ancora di quella partita

Hai ragione perché roby non solo ha battuto serena in semifinale in uno slam a casa sua ma è stata colei che gli ha impedito il grande slam

9
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ilsempreverde (Guest) 30-11-2017 17:33

@ Giangi (#1996511)

Io, essendo anche pugliese, proprio non riuscii ad avere una preferenza tra Roberta e Flavia, essendo, a mio avviso, due tra le migliori tenniste italiane di sempre..emozioni indescrivibili!

8
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+1: Luca96
Giangi (Guest) 30-11-2017 16:19

Scritto da ilsempreverde
Nel video manca, secondo me, il punto più bello… https://www.youtube.com/watch?v=UwflOyC8ZcI da brividi!

Oltre ad essere il punto piu bello è anche quello fondamentale:
al 3 set, 3 pari, Serena al servizio e vantaggio, poteva andare 4-3 invece proprio con quel punto Roberta ha annullato la palla del 4-3 allo stesso tempo stancando e demoralizzando Serena che poi perdendo anche i due punti successivi ha subito il break decisivo proprio in quel game (nel filmato è inspiegabilmente tagliato il punto mentre si vede la reazione subito successiva a quel punto : Roberta supercarica che chiede gli applausi al pubblico e Serena stremata accasciata sulla panchina (o su un cartellone pubblicitario, non ricordo).
Grazie comunnque per aver allegato il video ( anche se oltre a mancare di quel punto è compilato abbastanza male) e grazie a “il sempreverde” per il link al punto.
Io comunque per la cronaca, sono uno di quelli che il giorno dopo ha tifato per Roberta.

7
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andreandre 30-11-2017 15:04

GODURIA PURA. Forse il momento più alto mediaticamente del tennis italiano. Perchè, anche se non ha vinto lo Slam, tra 40 anni si parlerà ancora di quella partita

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Emanuele 30-11-2017 14:03

Ho visto il video prima che venisse pubblicato qui. Match epico, rivedendo gli highlights ho ancora la pelle d’oca

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citizen (Guest) 30-11-2017 14:00

qualcuno sa se esiste in rete il video dell’intero match? e nel caso, un link? grazie

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Luis (Guest) 30-11-2017 13:41

Vittoria che resterà nella storia.Serena in quel match troppo nervosa, riuscì a perdere pur facendo otto punti in più e due volte e mezzo i vincenti di Roberta.Nel tennis tuttavia la statistica conta davvero poco a mio parere. Giocatrici come Serena si battono da sole, a volte, brava Roberta ad approfittarne in quella irripetibile partita.

3
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l Occhio di Sauron 30-11-2017 13:38

è stato semplicemente Davide vs Golia.
Ma il Davide di turno non ha vinto perchè ha avuto il ..lo di indovinare il sasso giusto, la nostra ha tirato fuori tutto il meglio delle proprie risorse fisiche, tennistiche e soprattutto di carattere:
Roba da ricordare per una vita!

in finale ho poi tifato per lei perchè sarebbe stato da film epico ma nessuno si sognerebbe di dire che Flavia non l’ha meritata.

Impossibile rivedere un tennis italiano talmente vincente come quello prodotto da quelle 4, un successo dopo l’altro di singoli talenti e di gruppo, di squadra.

Fa il magone ripensarci e guardare cos’è oggi la situazione ma colpa loro che ci hanno abituato troppo bene

2
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ilsempreverde (Guest) 30-11-2017 13:12

Nel video manca, secondo me, il punto più bello… https://www.youtube.com/watch?v=UwflOyC8ZcI da brividi!

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