Intervista a Matteo Berrettini: “l’obiettivo principale del 2017 è stare bene fisicamente. Penso che ritornerò in campo a febbraio”

11/12/2016 09:33 15 commenti
Matteo Berrettini classe 1996, n.435 ATP - Foto Antonio Galizia
Matteo Berrettini classe 1996, n.435 ATP - Foto Antonio Galizia

Questa settimana ho avuto il piacere di intervistare Matteo Berrettini. Il ventenne tennista romano ha conquistato le luci della ribalta al torneo di Andria, dove ha raggiunto la prima finale a livello Challenger, in una stagione iniziata nel peggiore dei modi a causa di un infortunio al piatto tibale del ginocchio sinistro. Ma la Federazione e il suo staff non hanno mai smesso di credere nel suo talento, e finalmente, ora che i problemi fisici sono solo un brutto ricordo, i risultati e le prestazioni sono di spessore e stanno dando ragione a chi non ha mai smesso di sostenerlo.

“Ad Andria è stata una settimana fantastica, di certo è stato un risultato inaspettato, sei mesi di inattività per un tennista sono tanti, ma nonostante questo sentivo che sarei potuto tornare più forte di prima”. Le fatiche del torneo pugliese hanno convinto l’entourage del tennista classe 1996 a rinunciare alla trasferta in Qatar, in programma a cavallo tra novembre e dicembre.

“Purtroppo ho rinunciato a giocare a Doha per precauzione fisica, in quanto avevo già fatto parecchi match sul duro. Devo aver un po’ di pazienza e rinforzarmi, per far sì che il ginocchio non abbia più problemi”.



Ciao Matteo, quanto è stato difficile restare fuori sei mesi per infortunio? Cosa fa uno sportivo in periodi così lunghi di stop?

È stato molto difficile perché mi è mancato molto giocare tornei. Mi sono concentrato molto sulla parte fisica, rinforzando la parte superiore del mio corpo e ho avuto l’occasione, grazie al mio allenatore, di stare in campo con i giovani ragazzi della scuola tennis.



Dopo l’exploit di Andria sei considerato la speranza del tennis italiano da molti tifosi. Ti pesa essere considerato tale?

Mi fa molto piacere essere considerato una promessa e avere un po’ di sostenitori, però questo non mi fa sentire pressioni, anzi cercherò di usarlo come stimolo per crescere ancora.



Come è iniziata la tua passione per il tennis?

Sono nato e cresciuto nel Circolo Magistrati della Corte dei conti a Roma, i miei genitori giocano e hanno sempre giocato a questo sport, ma ho iniziato a giocare perché mio fratello, che è più piccolo, mi ha convinto a provare. Da allora non ho più smesso.



Da chi è composto attualmente il tuo staff? Dove vi allenate?

Sono seguito, da circa sei anni, da Vincenzo Santopadre al Circolo Canottieri Aniene, con il supporto di Umberto Rianna della Fit. Mi trovo bene con tutti e due e credo che possa essere la situazione ideale per me e per il mio tennis.



Il tuo colpo migliore è senza ombra di dubbio il servizio. Su quali aspetti credi di dover migliorare?

Devo migliorare molto dalla parte del rovescio, in risposta e negli spostamenti laterali. Credo comunque che ci siano ampi margini di miglioramento anche sul servizio e sul dritto.



La tua superficie preferita?

Non posso nascondere di trovarmi bene sulle superfici molto veloci, però sento che, essendo nato sulla terra rossa, posso giocare bene anche su questa superficie.



Quali sono i tuoi interessi e le passioni al di fuori del tennis?

Quando ho del tempo libero approfitto per andare spesso al cinema, amo i film d’azione e i thriller. Inoltre sono un grande appassionato di basket ma soprattutto della NBA e dei Cleveland Cavaliers di LeBron James e mi piace molto giocare alla play station, naturalmente a Nba 2k e Fifa.



Qual è l’obiettivo e la programmazione iniziale del 2017?

L’obiettivo principale è stare bene fisicamente e cercare di giocare un’annata piena e limitare gli infortuni. Per quanto riguarda la programmazione non abbiamo ancora deciso nulla ma molto probabilmente giocherò soprattutto tornei Challenger. Ora ho iniziato la preparazione invernale e spero di tornare in campo a Febbraio.



A quale tennista ti ispiri? Qual è il tuo atleta preferito?

Non ho un tennista a cui mi ispiro perché il mio idolo tennistico è Roger Federer, ma a lui non ci si può ispirare. Mi piace studiare e imparare dai migliori al mondo cercando di far salire il mio livello di gioco. Il mio atleta preferito invece è LeBron James. Di lui mi piace la sua dedizione nell’allenamento e la sua caparbietà nel raggiungere traguardi importanti in carriera. In campo ha una grandissima personalità ed è un leader assoluto, non smette mai di migliorarsi e fa cose che non ho mai visto fare a nessuno.



Qual è il sogno che vorresti che si esaudisse?

Vorrei poter giocare i tornei del grande slam in tabellone principale e raggiungere la top 100.


Antonio Galizia


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15 commenti. Lasciane uno!

Antonio Galizia (Guest) 05-09-2019 00:31

ho sempre creduto in te Matteo. Ora sei un campione!!!

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Massimo (Guest) 14-05-2017 23:54

Forza Matteo, non ti ho ancora visto giocare , veloce o terra non importa, l’importante e’ riportare in alto il tennis italiano nel mondo

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Gianni (Guest) 09-05-2017 11:31

Sara’ un top ten in futuro, in grado di vincere Australian Open, Wimbledon o Usa Open

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pibla (Guest) 12-12-2016 12:10

L’incognita in questo caso è sopratutto di tipo fisico, speriamo bene…

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Poye (Guest) 12-12-2016 08:27

Mi piace il suo servizio, mi piace il suo diritto, mi piace la sua tenacia, insomma mi piace Matteo Berrettini.

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Tedd94 (Guest) 12-12-2016 08:25

Talento vero.. credo il migliori tra gli under21 italiani.

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cataflic (Guest) 11-12-2016 17:42

…l’ho lasciato che era un discreto prospetto, di quelli che li vedi giocare e dici…ma sì, dai, sto qui se lavora bene bene può fare un minimo di carriera pro…ha giocato un anno in sordina, poi si è fatto male ed è sparito dai radar… poi è tornato come una furia!…adesso con dritto e servizio fa i buchi per terra!
Gli prederanno le misure, per cui fa bene a rinforzarsi tecnicamente e fisicamente….

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mirko.dllm (Guest) 11-12-2016 16:56

Scritto da SoloTitano
Bella intervista e finalmente una risposta alle mille preoccupazioni “oh mio dio perché non è andato in Qatar!1! Noi italiani siamo sempre così 11?” Prima recuperiamo il fisico al 100%, di tempo per far risultati e punti c’è, forza ragazzo

E chi si preoccupa? Anzi,fossi stato in Berrettini,avrei ricominciato direttamente dall’edizione 2017 del challenger di Andria,perchè in effetti è vero:è bene che noi italiani facciamo le cose con molta calma. :mrgreen:

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Sottile 11-12-2016 15:37

Forza Matteo, hai un tennis spettacolare ed enormi potenzialità. Però non ti cullare sugli allori, al max entro S. Agata vogliamo vederti di nuovo in campo con la solita determinazione 😈

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Nino Monopoli (Guest) 11-12-2016 12:45

Antonio Galizia è tornato. Ad Andria ha conosciuto Matteo Berrettini, futuro TopPlayer del tennis italiano, e ci regala una bella intervista. Continua così mio conterraneo..

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Kikko (Guest) 11-12-2016 12:43

Grande tennista, il più adatto tra gli italiani al tennis moderno. Creso che la top 100 possa anche raggiungerla a settembre.. se continuerà su questa strada

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Andre77 (Guest) 11-12-2016 11:28

Scritto da SoloTitano
Bella intervista e finalmente una risposta alle mille preoccupazioni “oh mio dio perché non è andato in Qatar!1! Noi italiani siamo sempre così 11?” Prima recuperiamo il fisico al 100%, di tempo per far risultati e punti c’è, forza ragazzo

Concordo, a maggior ragione che non difende punti fino se nn sbaglio a settembre 2017, quindi se da Febbraio inizia a fare qualche buon risultato nei Challenger potrebbe a Settembre aver già scalato molte posizioni..

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Andre77 (Guest) 11-12-2016 10:24

Dalla prima partita che gli ho visto fare, quando battè un Sonego in buona forma rimasi colpito da questo giocatore, ha veramente ottimi colpi, gli auguro il meglio per la sua carriera.

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arnaldo (Guest) 11-12-2016 10:22

Lascia stare la terra Matteo.,,,dimenticala…,sei un tennista moderno da 3 colpi secchi.,,,non perdete tempo in italia con le wc di Rianna..,vai subito in giro.,,,velice..,veloce,,,veloce…e vedi che i risultati arriveranno….lascia perdere i pallettari e la vecchia terra battuta

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SoloTitano (Guest) 11-12-2016 10:03

Bella intervista e finalmente una risposta alle mille preoccupazioni “oh mio dio perché non è andato in Qatar!1! Noi italiani siamo sempre così 11?” Prima recuperiamo il fisico al 100%, di tempo per far risultati e punti c’è, forza ragazzo

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