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Amir Weintraub e le difficoltà del tennista di oggi tra gli approcci per le combine e le difficoltà economiche: “Non c’è nessun giocatore compreso tra la 1.500esima posizione e la prima che non sia mai stato approcciato, Novak Djokovic incluso”

28/10/2016 10:55 21 commenti
Amir Weintraub (photo credit: Howard Blas/Times of Israel)
Amir Weintraub (photo credit: Howard Blas/Times of Israel)

Amir Weintraub ha parlato del fenomeno del tennis scommesse e delle difficoltà che i tennisti fuori dai primi cento vivono giocando nel circuito.

Intervistato da una TV israeliana, Weintraub ha dichiarato che i giocatori del suo livello faticano a vivere di questo sport, ricevendo spesso aiuti anche dai propri familiari.

Gli approcci per le combine: “Quello che puoi guadagnare combinando una singola partita, è una cifra maggiore rispetto a ciò che uno della mia classifica guadagna.
Accadeva la cosa una settimana si e una no, ovunque in ogni torneo, ma soprattutto in Paesi come la Russia. Anche se dopo una, due, tre settimane, quando dici no no, poi si fermano e capiscono di non continuare.
Nel chiedertelo però ti dicono saresti interessato a non sentirti bene in una partita?”

Nessuno escluso: “Non c’è nessun giocatore compreso tra la 1.500 esima posizione e la prima che non sia mai stato approcciato, Novak Djokovic incluso.”

Le difficoltà di Amir: “A risentirne è il tennis, uno sport che amo tantissimo. Ma se sei fuori dalla top 100 perdi a livello economico. Solo di voli aereo spendo $40-50.000 all’anno, più hotel e pago il 30% di tasse guadagnando in media $500-700 per ogni match vinto.”
Durante un suo soggioro ad Hong Kong dichiarò: “Invece di dormire nell’aeroporto, conoscete qualcuno che vive ad Hong Kong?”

Per conoscere il giocatore
Birthday: Sep 16, 1986
Age: 30 years
Country: Israel Israel
Current rank: 222
Highest rank: 161 (May 21, 2012)
Total matches: 691
Prize money: $358 493
Points: 238
Plays: Right-handed

I titoli vinti in carriera in singolare
2016 Israel F2 Futures (H); Israel F15 Futures (H);
2015 Israel F4 Futures (H); Israel F5 Futures (H); Israel F7 Futures (H); Israel F9 Futures (H); Israel F18 Futures (H);
2014 Israel F2 Futures (H); Israel F3 Futures (H);
2012 Israel F3 Futures (H); Israel F6 Futures (H); Israel F7 Futures (H);
2011 Israel F4 Futures (H); Israel F5 Futures (H); Israel F6 Futures (H);
2010 Nigeria F1 Futures (H); Australia F12 Futures (H);
2006 Senegal F2 Futures (H);


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21 commenti. Lasciane uno!

Miiiii (Guest) 28-10-2016 21:44

Li ho visti anch’io i giocatori di ch (praticamente sempre fuori dai 100) con carrozzone al seguito dall’altra parte del mondo. E anch’io mi domando “chi non la conta giusta”.

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Ceoso’ (Guest) 28-10-2016 20:48

Ok mi può stare bene
Però tutti che lanciano il sasso e nascondono la mano
E tutti voi a discutere se il 200 del mondo guadagna il giusto o meno
Il carrozzone dei challenger italiani è lo stesso di settimana in settimana
Chi esce al primo turno guadagna 400€ lordi e si porta dietro allenatore fisioterapista e fidanzata
Mi sapete dire dove prende i soldi?
Io una mezza idea me la sono fatta
E questo signore non ha fatto una bella figura o meglio ha fatto la figura di quello che è
Le agenzie di scommesse sono i maggiori finanziatori di tutti gli sport mondiali
Lo faranno per passione?o per mecenatismo?
E sono stufo di sentire tutti sti piagnoni che non ci stanno con le spese
Potrebbero benissimo andare a lavorare
Ha più dignità Becuzzi di questi…il che è tutto dire…

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dieter (Guest) 28-10-2016 19:00

@ MADE (#1721992)

MADE ha scritto parole di buon senso.

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tomax (Guest) 28-10-2016 18:24

credo che si potrebbero fare atp di 10 gg tipo indian wells o miami cosi da dare piu a soldi a piu giocatori
dimezzerei i partecipanti e quindi il montepremi del doppio che non genera introiti,gente come lindstedt melo i due polacchi con nomi impronunciabili tecau ecc….non possono campare di tennis piu e meglio del n.200 al mondo.quei soldi dovrebbero andare ai challenger

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Korda (Guest) 28-10-2016 17:01

io eliminerei il circuito futures e darei più soldi nei challanger,bisogna far in modo di avere una scrematura netta,o sei all’ALTEZZA E PUOI MANTENERTI E CAMPARE O TI RITIRI E TI METTI A LAVORARE,anche perchè lo spettacolo medio dei match futures è veramente basso e non attira pubblico.

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Gualtiero (Guest) 28-10-2016 16:40

Scritto da fedex
@ MADE (#1721992)
Si credo che tu abbia fatto una disamina corretta..comunque uno che sta in media al 200esimo posto al mondo significa che ne ha 199 ( mica 10mila)davanti a lui e non riesce ad avere uno stipendio..scandaloso

mi pare un punto forte della questione. Il 200o pallavolista (ho citato uno sport a caso) del mondo sicuramente porta a casa uno stipendio dignitoso.

Se il 200 del mondo non genera proventi e’ perche’ ci sono troppi tornei con tabelloni piccoli invece di meno tornei con tabelloni a 64 e 128. In pratica nel circuito atp giocano sempre gli stessi, e non e’ esattamente normale che ci siano solo un centinaio di professionisti, duecento che galleggiano, e tutti gli altri che devono pagarsi le spese di tasca propria

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ealesia (Guest) 28-10-2016 16:25

Io penso che il 90% delle partite è truccata,nei tornei minori per ovvi motivi,il mondo delle scommesse è vasto e malato di soldi,insomma chi crede ancora in uno sport pulito fa finta di non vedere,poi c’è l’eccezione che conferma La regolissima

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Tennisaddicted (Guest) 28-10-2016 15:49

Sarebbe interessante sapere quanto incassano ITF e ATP dagli introiti dei diritti per le scommesse. Chi lo sa?

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Losvizzero 28-10-2016 15:26

Ci ha fatto sapere che l’acqua è bagnata ma a chi si può dare la colpa? Non certo agli scommettitori, è tutto un circolo vizioso. Se sapeste che Weintraub – Nadal finisse 63 62 non giochereste? Vi mettereste a posto per tanto tempo ai danni di chi? Della Snai? ahahhahah freghi chi ti vuole fregare come in quasi tutte le cose.

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fedex (Guest) 28-10-2016 15:08

@ MADE (#1721992)

Si credo che tu abbia fatto una disamina corretta..comunque uno che sta in media al 200esimo posto al mondo significa che ne ha 199 ( mica 10mila)davanti a lui e non riesce ad avere uno stipendio..scandaloso

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Shuzo (Guest) 28-10-2016 14:38

Scritto da Insalatiera76
Vorrei dire agli amici che invocano un travaso di denaro dagli slam e dagli ATP verso i challenger ed i future che i soldi vanno dove crescono, e non c’è modo (nel sistema economico attuale) di farli andare altrove.
Anche il più ricco slam è un business attivo: chi mette i soldi per organizzare una macchina lo fa perché alla fine gli attivi (diritti TV in primis, poi spazi pubblicitari e solo marginalmente biglietteria) superano i costi (impianto e prize money) e l’investimento ha un ritorno positivo a brevissimo termine.
Viceversa il circuito challenger, e soprattutto il future, è una perdita quasi sempre a carico di qualche appassionato, qualche circolo (o qualche albergatore) che spera di creare movimento attorno alla sua piazza e fare girare il nome della località, insomma un investimento a medio lungo termine e dall’effettivo rendimento difficilmente valutabile (come dire: è impossibile sapere, anche orientativamente, quanti turisti sono andati in più a Santa Margherita di Pula da quando c’è il future che non sarebbero andati se il future non ci fosse stato; idem per gli iscritti al circolo tal dei tali che organizza un challenger sui suoi campi).
Per cui le speranze che si possano aumentare le rendite da future sono pari a zero.
Non dico che sia giusto, neanche il contrario. Giusto o non giusto mi sembrano categorie non attinenti: dico che la realtà è che il mondo (cioè noi, io che scrivo e voi che leggete, noi appassionati, noi movimento) non siamo disponibili a mantenere a nostre spese Amir Weintraub e giocatori del suo livello. Non lo dico io, lo dicono i fatti.

Attenzione a considerare Weintraub scarso. Un giocatore che vanta vittorie contro giocatori come Raonic, tanto scarso non può essere. Condivido che il business sta soprattutto nei tornei più importanti, ma se gli scommettitori possono tranquillamente offrire ai giocatori che giocano challenger e futures, cifre di gran lunga più elevate di quelle che i giocatori guadagnano per vincere addirittura il torneo, significa che questi tornei hanno tutto il potenziale per essere un business più elevato rispetto a quanto venga riconosciuto.
Sicuramente gli sponsor hanno tutto l’interesse a finanziare tornei come gli Slam o i Master 1000, ma lì devono anche investire cifre molto più alte. Ma la ITF potrebbe benissimo pretendere che i Futures abbiano un montepremi minimo di $ 25000, invece che di solo $ 10000. In questo modo sicuramente diventerebbe più duro per un circolo organizzare un torneo Futures, ma certamente non impossibile, visto che i soldi che gli allibratori vi fanno circolare clandestinamente sono ancora superiori.
Non dimentichiamo poi che una delle ragioni per cui il ricambio generazionale ha tardato così tanto e ogni nel circuito sono quasi tutti ultratrentenni, è anche perché, oltre alla concorrenza assai più alta che in passato, solo quando arrivi veramente in alto guadagni abbastanza. Nel calcio non è così. Non è necessario arrivare in nazionale per vivere di solo calcio. Un giocatore di Lega Pro guadagna alla peggio quanto un impiegato. Non sarà ricco, ma non fa la fame.

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biglebowsky 28-10-2016 13:29

Mi pareva fosse decisamente più interessante la parte in cui parla delle scommesse……

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MADE (Guest) 28-10-2016 12:34

@ Insalatiera76 (#1722005)

Sono d’accordo. Infatti io invoco un incremento deciso del prize money delle qualificazioni Slam. Da lì devono arrivare le rendite per i tennisti come Weintraub e questi tornei devono stimolare una crescita del circuito

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frittella (Guest) 28-10-2016 12:30

Scritto da Insalatiera76
Che tristezza, però vogliamo parlare di cause o di effetti?
Perché se vogliamo parlare di effetti, la colpa è dei cattivi organizzatori di scommesse clandestine e dei cattivi (o spesso malati) scommettitori. Se vogliamo parlare di cause, il punto è che questo mondo non può permettersi di mantenere (anche lautamente) i tanti (milioni? temo di si) che vorrebbero vivere facendo i tennisti, i golfisti, gli attori, i cantanti, ecc. ecc. Il mondo ha sempre mantenuto (nella storia talvolta lautamente, talvolta meno) i migliori nelle arti. Il problema è che ora “tutti vogliono viaggiare in prima” e quindi tutti vogliamo avere il future (talvolta anche il challenger) sotto casa, tutti vogliono vedere da vicino i tennisti professionisti, ma pochi accettano di pagare il biglietto. Si organizzano spettacoli che non ci sono soldi per pagare, ed ecco che nascono come funghi i business collaterali ed illegali.
Insomma, caro Weintraub, la colpa è soprattutto tua: a 20 anni avevi il diritto provare a diventare un professionista, ma a 30 il consuntivo è che sei riuscito a stento (e sporadicamente) a stare nei 200. A questo punto o molli e ti metti a lavorare, o se continui a giocare è evidente che lo fai per tuo diletto ed a tue spese. Lo spettacolo che offri evidentemente non attira pubblico pagante, fattene una ragione.

hai STRA STRA STRA ragione.
negli anni 80 e 90 specialmente c’è stato un business pazzesco intorno a sport e intrattenimento, tanto che calcio, cinema, musica ecc hanno goduto di investimenti stellari.
si spendevano miliardi per calciatori bidoni, si spendevano miliardi per film orrendi, le rockstar guadagnavano cifre impossibili. tutto questo ha “drogato” il mercato tanto che adesso che molte carriere sono finite (sia di sportivi che di artisti) vediamo in vendita villoni extralusso, supermacchine ecc.
inoltre tutto questo ha illuso le nuove generazioni a pretendere di vivere ampiamente sopra la media, credendo che un concertino debba essere pagato migliaia di euro o che un calciatore debba prendere già migliaia e migliaia di euro al mese anche solo in categorie inferiori. non è più così, cristiano ronaldo prende 100milinoi l’anno, ma un giocatore di terza serie prende quanto un impiegato. vedete tanti attori, artisti o sportivi fare i testimonial di pubblicità? ecco, è il segnale che hanno bisogno di soldi. la pubblicità è l’ultimo baluardo della bella vita.
un bruce willis ha sicuramente preso più dalla vodafone che dal suo ultimo film.

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Insalatiera76 (Guest) 28-10-2016 12:23

Vorrei dire agli amici che invocano un travaso di denaro dagli slam e dagli ATP verso i challenger ed i future che i soldi vanno dove crescono, e non c’è modo (nel sistema economico attuale) di farli andare altrove.
Anche il più ricco slam è un business attivo: chi mette i soldi per organizzare una macchina lo fa perché alla fine gli attivi (diritti TV in primis, poi spazi pubblicitari e solo marginalmente biglietteria) superano i costi (impianto e prize money) e l’investimento ha un ritorno positivo a brevissimo termine.
Viceversa il circuito challenger, e soprattutto il future, è una perdita quasi sempre a carico di qualche appassionato, qualche circolo (o qualche albergatore) che spera di creare movimento attorno alla sua piazza e fare girare il nome della località, insomma un investimento a medio lungo termine e dall’effettivo rendimento difficilmente valutabile (come dire: è impossibile sapere, anche orientativamente, quanti turisti sono andati in più a Santa Margherita di Pula da quando c’è il future che non sarebbero andati se il future non ci fosse stato; idem per gli iscritti al circolo tal dei tali che organizza un challenger sui suoi campi).
Per cui le speranze che si possano aumentare le rendite da future sono pari a zero.
Non dico che sia giusto, neanche il contrario. Giusto o non giusto mi sembrano categorie non attinenti: dico che la realtà è che il mondo (cioè noi, io che scrivo e voi che leggete, noi appassionati, noi movimento) non siamo disponibili a mantenere a nostre spese Amir Weintraub e giocatori del suo livello. Non lo dico io, lo dicono i fatti.

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valter (Guest) 28-10-2016 12:19

18 ft vinti in 10 anni…tutti in israele o in africa 😆 😆

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Alb4647 28-10-2016 12:14

Scritto da MADE
Sono andato a vedermi i dati relativi al suo prize money per il 2016.
Ha svolto tutta la stagione tra la posizione 200 e 250. Ha incassato, lordi, 67650 euro. circa 47mila netti (con una tassazione al 30%). Non so se spenda davvero 40mila dollari annui di volo, ma vista la sua programmazione del 2016, penso che 20mila sicuramente siano usciti. poi ci sono gli hotel. Se ci mettiamo un preparatore atletico andiamo al massimo in pari.
Insomma, il numero 200 al mondo fatica ad andare in attivo anche solo di 1 euro con il solo prize money del circuito (certo, poi ci sono tutti gli eventi tennistici di contorno che entrate ne danno).
Io non dico che il 200 al mondo si debba arricchire con il tennis, ma trovo un po’ estremo che manco ci metta insieme uno stipendio. Considerate le montagne di soldi che girano, basterebbe aumentare notevolmente il prize money di qualificazioni Slam (sui 15mila euro per un primo turno) e molti problemi sarebbero risolti. Quanti più tennisti possono avere una decenza economica, tanto è più facile che il livello medio si alzi.
Può non essere una coincidenza che l’età media dei top100 si sia alzata notevolmente negli ultimi anni. Si fa fatica a salire da dietro forse anche per le conseguenze atletiche, tecniche che una così grande disparità economica comporta.

Sono d’accordo. Specialmente per l’ultima frase riguardo le conseguenze causate dalla disparità economica che amplificano ulteriormente anche le altre disparità. Specchio comunque della nostra società dove le differenze economiche invece di restringersi, continuano sempre e comunque ad allargarsi.

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MADE (Guest) 28-10-2016 12:03

Sono andato a vedermi i dati relativi al suo prize money per il 2016.
Ha svolto tutta la stagione tra la posizione 200 e 250. Ha incassato, lordi, 67650 euro. circa 47mila netti (con una tassazione al 30%). Non so se spenda davvero 40mila dollari annui di volo, ma vista la sua programmazione del 2016, penso che 20mila sicuramente siano usciti. poi ci sono gli hotel. Se ci mettiamo un preparatore atletico andiamo al massimo in pari.
Insomma, il numero 200 al mondo fatica ad andare in attivo anche solo di 1 euro con il solo prize money del circuito (certo, poi ci sono tutti gli eventi tennistici di contorno che entrate ne danno).
Io non dico che il 200 al mondo si debba arricchire con il tennis, ma trovo un po’ estremo che manco ci metta insieme uno stipendio. Considerate le montagne di soldi che girano, basterebbe aumentare notevolmente il prize money di qualificazioni Slam (sui 15mila euro per un primo turno) e molti problemi sarebbero risolti. Quanti più tennisti possono avere una decenza economica, tanto è più facile che il livello medio si alzi.
Può non essere una coincidenza che l’età media dei top100 si sia alzata notevolmente negli ultimi anni. Si fa fatica a salire da dietro forse anche per le conseguenze atletiche, tecniche che una così grande disparità economica comporta.

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Yes2.0 28-10-2016 11:48

Però continuiamo ad elargire milioni di Euro per il doppio: disciplina morta, giocata per lo più da giocatori mediocri come ripiego al singolare (salvo eccezioni), e che non produce introiti di alcun genere.

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Gabriele da Ragusa 28-10-2016 11:47

Scritto da Insalatiera76
Che tristezza, però vogliamo parlare di cause o di effetti?
Perché se vogliamo parlare di effetti, la colpa è dei cattivi organizzatori di scommesse clandestine e dei cattivi (o spesso malati) scommettitori. Se vogliamo parlare di cause, il punto è che questo mondo non può permettersi di mantenere (anche lautamente) i tanti (milioni? temo di si) che vorrebbero vivere facendo i tennisti, i golfisti, gli attori, i cantanti, ecc. ecc. Il mondo ha sempre mantenuto (nella storia talvolta lautamente, talvolta meno) i migliori nelle arti. Il problema è che ora “tutti vogliono viaggiare in prima” e quindi tutti vogliamo avere il future (talvolta anche il challenger) sotto casa, tutti vogliono vedere da vicino i tennisti professionisti, ma pochi accettano di pagare il biglietto. Si organizzano spettacoli che non ci sono soldi per pagare, ed ecco che nascono come funghi i business collaterali ed illegali.
Insomma, caro Weintraub, la colpa è soprattutto tua: a 20 anni avevi il diritto provare a diventare un professionista, ma a 30 il consuntivo è che sei riuscito a stento (e sporadicamente) a stare nei 200. A questo punto o molli e ti metti a lavorare, o se continui a giocare è evidente che lo fai per tuo diletto ed a tue spese. Lo spettacolo che offri evidentemente non attira pubblico pagante, fattene una ragione.

Capisco che intendi e ti darei se ragione se il tennista in questione, cm molti altri prima di lui (Naso incluso) parlassero di arricchirsi e allora uno dice qst nn te lo garantisce nessuno se nn sei forte. Ma qui parliamo di mantenersi, di poter vivere in maniera indipendente dai tuoi. Nn puo esistere uno sport definito cm professionistico che ti obblighi gia in partenza, a certi livelli, a chiudere in perdita. Per cui l’aumento progressivo dei montepremi cm gia dichiarato dai vertici atp/itf nn portera mai a formare un sotto bosco di semi-ricchi tennisti da challenger ma tennisti che qnt meno nn vanno in perdita. A quel punto la scelta di ritirarsi o meno a 28-30 anni se nn hai svoltato diviene puramente personale in base a ragioni di convenienza anch’esse personali. Ma nn che il sistema stesso ti porti in perdita gia dall’inizio. Qst lo trovo ingiusto

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Insalatiera76 (Guest) 28-10-2016 11:17

Che tristezza, però vogliamo parlare di cause o di effetti?
Perché se vogliamo parlare di effetti, la colpa è dei cattivi organizzatori di scommesse clandestine e dei cattivi (o spesso malati) scommettitori. Se vogliamo parlare di cause, il punto è che questo mondo non può permettersi di mantenere (anche lautamente) i tanti (milioni? temo di si) che vorrebbero vivere facendo i tennisti, i golfisti, gli attori, i cantanti, ecc. ecc. Il mondo ha sempre mantenuto (nella storia talvolta lautamente, talvolta meno) i migliori nelle arti. Il problema è che ora “tutti vogliono viaggiare in prima” e quindi tutti vogliamo avere il future (talvolta anche il challenger) sotto casa, tutti vogliono vedere da vicino i tennisti professionisti, ma pochi accettano di pagare il biglietto. Si organizzano spettacoli che non ci sono soldi per pagare, ed ecco che nascono come funghi i business collaterali ed illegali.
Insomma, caro Weintraub, la colpa è soprattutto tua: a 20 anni avevi il diritto provare a diventare un professionista, ma a 30 il consuntivo è che sei riuscito a stento (e sporadicamente) a stare nei 200. A questo punto o molli e ti metti a lavorare, o se continui a giocare è evidente che lo fai per tuo diletto ed a tue spese. Lo spettacolo che offri evidentemente non attira pubblico pagante, fattene una ragione.

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