
Kokkinakis torna ad allenarsi. “Punto al rientro il prossimo gennaio ad Adelaide”


Difficile trovare una carriera con più infortuni e peripezie di quella di Thanasi Kokkinakis. Lo sfortunatissimo tennista australiano è finito per l’ennesima volta sotto i ferri lo scorso febbraio per un serio problema ai muscoli pettorali, un intervento delicato e che necessita di un lungo periodo di recupero per permettere alla parte lesionata di rigenerarsi e tornare elastica, in modo da riprendere blandi allenamenti e riportare quell’area – con pazienza – ad un livello sufficientemente tonico da poter competere. Tira forte il “Kokk”, forse fin troppo per una struttura evidentemente fragile. Caviglie, ginocchio, gomito, soprattutto schiena e ora pure i pettorali, non si è fatto mancare niente Thanasi nei suoi 29 anni vissuti pericolosamente, più nelle corsie ospedaliere che sul campo.
E pensare che nell’ormai lontano 2015, quando esplose ancora teenager, i migliori tecnici scommettevano su di lui come un potenziale “crack”, visto che nel suo tennis non mancava niente di importante e con la sua potenza riuscì a battere Federer e impensierire tutti i big affrontati. Di lui ho un ricordo personale nitido, risale a Roland Garros 2015. Un giovane Thanasi sfidò la potenza di Basilashvili su di un campo laterale, ne uscì una partita bellissima, poche volte ho visto scambi di quella potenza e intensità… In tribuna a due passi da me c’era Marian Vajda, allora coach di Djokvoic, che su di un taccuino annotò molti spunti del tennis del giovane australiano, visto che avrebbe sfidato proprio Novak da lì a poco nel torneo. Vajda disse al suo collaboratore “Questo ragazzo è da prendere con le molle…”. Grandi aspettative, purtroppo deluse dai continui stop per infortunio, che gli hanno anche impedito di cesellare un fisico diventato non solo delicato ma anche un po’ troppo pesante.
Da quella primavera 2015 un continuo sali scendi, anzi un calvario. Quando è riuscito a stare alla larga dagli infortuni, i risultati sono arrivati, ma sempre concentrati in pochi mesi, prima dell’ennesimo stop. Ha vinto il torneo di Adelaide nel 2022, proprio in casa, poi ha trionfato nel doppio degli Australian Open insieme all’amico Kyrgios, e spesso è stato protagonista di battaglie furibonde, ricche spettacolo (ne ricordiamo una epica vs. Murray a Melbourne, solo per citarne una). Ora è impegnato nella riabilitazione in Australia, ne ha parlato con un intervento al podcast “The Tennis”, dove ha fissato l’obiettivo per il rientro: Adelaide 2026.
“Il recupero sta procedendo bene, sono quasi 8 mesi da quando mi sono operato e ho toccato la mia ultima palla da tennis” commenta Kokkinakis. “È probabilmente il periodo più lungo che ho vissuto senza toccare una racchetta da tennis. Finalmente lo scorso weekend sono tornato in campo, per iniziare un allenamento molto blando. Ho fatto tutto molto piano, ma è andata molto meglio di quello che mi aspettavo. Mi è tornata tantissima voglia di giocare, se potessi volerei subito in Europa per i prossimi tornei, ma non sarà così”.
“Fissare una data certa per il mio rientro è una bella domanda… Sarà solo quando mi sentirò al 100%, ormai lo stop è stato lungo e un mese in più o uno in meno non fa differenza. Credo che non manchi molto, ma la sfida sarà provare di nuovo il servizio, poter servire bene e vedere come il mio corpo reagisce a match di allenamento via via più intensi. Questa sarà la parte dura del processo di rientro. Se tutto procede bene come spero, direi che gennaio può essere un buon momento per il mio ritorno. incrociamo la dita..!. Vorrei tanto esserci ad Adelaide, questo è il mio obiettivo e la mia speranza”.
Non resta che augurare buon lavoro allo sfortunatissimo Thanasi, sperando di ritrovarlo in campo all’inizio della stagione 2026. Con il ranking protetto (era n.71 agli Australian Open, l’ultimo torneo da lui disputato) potrà certamente riprovarci. Per l’ennesima volta.
Marco Mazzoni
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6 commenti
Pure i pettorali? Non lo sapevo, povero, ne ha avute davvero di ogni. Speriamo di vederlo al meglio l’anno prossimo, ma sarà dura.
Eh ma il Colonnello Buttiglione ha già annunciato che presenterà un esposto all’ATP in segno di protesta e indignazione
Esattamente. 71 ultimo torneo giocato, poi il PR si applica con la media della classifica dei tre mesi successivi all’ultimo torneo giocato, che per Thanasi è intorno alla posizione 80, quindi più che buona per rientrare.
Non credo che Marco Mazzoni abbia bisogno di avvocati difensori, ma non ha scritto che avrà il 71 di RP, ma che era 71 all’ultimo torneo disputato. Il Colonnello Buttiglione denuncia, assieme ad altri disturbi, anche l’analfabetismo funzionale….
Povero Kokk, se non altro il PR (credo intorno al 90) gli permetterà di entrare direttamente nei MD degli Slam
Egregio Marco Mazzoni,le faccio presente che il PR non si calcola dall’ultimo torneo disputato.La invito a (ri)leggersi bene da quando viene preso in considerazione.
Come sempre(nonostante tutto),cordiali saluti.