Alcaraz–Sinner, la finale che il tennis stava aspettando: Torino pronta a vivere un duello storico
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Dopo due anni di dominio parallelo, titoli pesanti e una rivalità che cresce a ogni incrocio, il tennis arriva al punto esatto verso cui tutto sembrava muoversi: Carlos Alcaraz contro Jannik Sinner, per la prima volta in finale alle Nitto ATP Finals. L’ultimo atto del 2025 nella Inalpi Arena di Torino (ore 18:00) promette di essere non solo il culmine della stagione, ma un nuovo capitolo di una rivalità destinata a segnare un’epoca.
Entrambi hanno raggiunto la finale in maniera travolgente: Alcaraz ha lasciato appena sei game a Felix Auger-Aliassime (6-2, 6-4), mentre Sinner ha dominato Alex de Minaur. In semifinale, insieme, hanno perso soltanto tredici giochi.
Un finale scritto dal destino
Dalla Next Gen ATP Finals ai trionfi Slam, passando per battaglie sempre più sagomate sul filo dell’equilibrio, Alcaraz e Sinner hanno costruito una rivalità che ricorda i grandi duelli del passato. Molti vedono già in loro un futuro erede delle sfide che hanno definito intere generazioni: Borg–McEnroe, Sampras–Agassi, Federer–Nadal, Djokovic–Nadal.
E la statistica conferma questa sensazione: nel 2025 sarà la sesta volta che si affrontano, nessun altro confronto diretto tra top 2 ha avuto una tale frequenza negli ultimi anni.
Alcaraz: “Per battere Jannik devo giocare il mio piano A”
Il murciano arriva alla finale da nuovo ATP Year-End No.1 per il primo anno e punta al suo nono titolo stagionale, il più alto bottino della sua carriera.
Ma sa bene che contro Sinner servirà qualcosa di speciale:
“Contro Jannik devo giocare il mio piano A. È una delle sfide più difficili del tennis moderno, soprattutto indoor e davanti al suo pubblico. Ma sono pronto a giocare il mio miglior tennis”.
Alcaraz riconosce il ruolo di favorito all’azzurro, pur senza rinunciare alla sua proverbiale combattività.
Sinner, imbattibile indoor: caccia al secondo titolo consecutivo alle Finals
L’italiano ha una striscia da brividi: 30 vittorie consecutive indoor, una delle più lunghe della storia, e punta a completare la seconda stagione di fila alle Finals senza perdere una partita. In questa settimana non ha concesso nemmeno un break ed è il primo finalista dal 2018 a mantenere il servizio intatto fino alla finale.
A 24 anni diventa anche il più giovane dai tempi di Lleyton Hewitt (2004) a raggiungere tre finali consecutive alle Finals.
Dopo il successo su De Minaur, Sinner non ha nascosto la soddisfazione:
“Arrivare in finale qui è speciale. Sono partite che non vedo l’ora di giocare. Mi servono anche per capire esattamente dove sono con il mio livello”.
Una rivalità già da antologia: tutti gli scontri del 2025
Nel 2025, Alcaraz è avanti 4-1 negli scontri diretti, ma Sinner ha vinto il confronto più significativo simbolicamente: quello a Wimbledon.
Tutti i match del 2025:
Alcaraz b. Sinner – US Open: 6-2, 3-6, 6-1, 6-4
Alcaraz b. Sinner – Cincinnati: 5-0 rit.
Sinner b. Alcaraz – Wimbledon: 4-6, 6-4, 6-4, 6-4
Alcaraz b. Sinner – Roland Garros: 4-6, 6-7(4), 6-4, 7-6(3), 7-6(10-2)
Alcaraz b. Sinner – Roma: 7-6(5), 6-1
Sinner cerca di accorciare un bilancio complessivo che vede Alcaraz avanti 10-5.
Un duello tecnico perfetto: servono dettagli, numeri e coraggio
Le statistiche stagionali evidenziano un contrasto affascinante:
Sinner domina gli scambi brevi (0-4 colpi): 57% vinti
Sinner superiore anche negli scambi lunghi (9+): sempre avanti rispetto ad Alcaraz
Alcaraz domina nella fascia media (5-8 colpi): 57%
La chiave? Come Alcaraz riuscirà a leggere il primo servizio di Sinner e quanto sarà aggressivo in risposta.
Record, storia e la chance di entrare nel club dei “grandi spagnoli”
Alcaraz punta a diventare il terzo spagnolo a vincere le ATP Finals dopo Manuel Orantes (1976) e Alex Corretja (1998). Nessun iberico ha più alzato il trofeo da 27 anni.
“Sarebbe un titolo enorme per me. Ho lavorato tantissimo per arrivare qui in forma. Vincere contro Jannik e mettere il mio nome accanto a quello di Orantes e Corretja sarebbe speciale”.
La cornice dei grandi: doppio, record e finale spettacolare
La giornata di Torino sarà aperta dalla finale di doppio, con Joe Salisbury e Neal Skupski a caccia del loro primo titolo da coppia contro Heliovaara/Patten, entrambi reduci da un percorso brillante.
Una finale che può segnare un’epoca
tAlcaraz–Sinner non è solo la finale che chiude la stagione: è lo specchio del futuro del tennis mondiale. Due fenomeni di 22 e 24 anni, due percorsi diversi ma paralleli, due stili in contrasto perfetto.
La sensazione è che non sarà l’ultima finale importante che si contenderanno.
Ma quella di Torino, per come arriva e per ciò che rappresenta, ha già un’aura di storia.
Francesco Paolo Villarico
TAG: ATP Finals, ATP Finals 2025, ATP Finals Torino, ATP Finals Torino 2025, Carlos Alcaraz, Jannik Sinner

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Incredile “sensibilità” di
Supertennis che or ora ha terminato la trasmissione della finale di Pechino dove dopo 3 ore e passa Alky al TB finale e sotto 0-3 con due minibreak mette 7 punti di fila e vince su Jan.
Complimenti veramente a ST… 🙁
Molto opportuno. 😉
Speriamo! Ma a Riad Carlitos non era a posto per i problemi alla caviglia.
È stato un’annata strana. I sinneriani tutti a puntare il dito sui tre mesi di sospensione. Per me oggi è come un’ordalia. Gli dei del tennis staranno dalla parte del giusto. Se vince il platinato nella tana del lupo sinneriano, lui ai miei occhi meriterà di essere là in vetta, altrimenti Jan può essere considerato almeno moralmente il numero uno. Perché senza i tre mesi di squalifica….
Dr Ivo, posso anche concordare con tante tue deduzioni, percentuali di vittoria a parte, le quali sono forse la ragione principe per cui mi sento in dovere, senza offesa lacuna, anzi pure con simpatia nei tuoi confronti, di lanciare un robusto Sciò Sciò … 🙂
Da FANS di jannik, Alvarez visto ieri nel primo set sembrava la versione di RoboCop, poi dipende pure chi sta dall’altro lato della rete ma ha tirato dei dritti di una potenza spaventata peggio dei Frigoriferi di jannik. Il cuore mi dice jannik la tasca invece Alvarez, quindi se dovessi puntare una Piotta (se gioca il match come ha giocato il primo set) la punterei su Alcaraz, poi se vince jannik sono contento lo stesso male che vada ci sarà sempre una cosa positiva.
Capisco il punto di vista, ma mi chiedo se si possa stabilire in base a un’unica partita chi sia il numero uno morale dell’anno… in un anno come questo. Certo Alcaraz e i suoi sostenitori ben potrebbero argomentare, in caso di vittoria, di avere legittimato il primato anche su un piano morale oltre che su quello dei numeri.
Ma è pur sempre un’unica partita, soggetta alle alee ed incertezze del momento. Come staranno realmente Sinner e Alcaraz stasera? Be’ se avessimo fatto il gioco del numero uno morale dell’anno con la finale dell’US Open l’esito sarebbe stato palese, eppure lì fu evidente che i due non stavano giocando ad armi pari (Jannik, sin da Cincinnati e per tutta la tournée americana, si trascinava un malessere fisico che gli impediva una performance al 100%, e lo si notava specialmente al servizio che non fu un handicap di quel giorno ma di tutto il torneo, solo che Jan vinceva con gli altri anche con le seconde). Una parità di condizioni fisiche c’è stata forse a Parigi (e infatti fu un pareggio deciso dalla fortuna di Alcaraz)…
Allora mettiamola in un altro modo. 😉
Alcaraz, che appare al massimo del suo potenziale, se oggi vince legittima il numero 1 dal suo punto di vista, ma conferma in ogni caso ciò che già sappiamo: che è un giocatore incostante capace di stravincere ma anche di non arrivare al secondo turno con chicchessia. (Non a caso, se vincesse oggi e portasse il suo vantaggio a 1450 punti su Jannik, sarebbe comunque dietro a quest’ultimo ove non si tenesse conto dei tre Masters 1000 e dei due Atp 500 che ha potuto giocare in più…). E quindi, se oggi vincesse, ciò che legittimerebbe sarebbe in realtà il suo primato negli incontri diretti con Sinner, cioè nell’H2H non più condizionato dai problemi di quest’ultimo, ma non nel ranking che è una statistica ben più complessa e che vede comunque moralmente avanti Sinner succeda quel che succeda.
(PS detto questo, penso che nonostante la sua forma smagliante Alvarez abbia il 35-40% di probabilità di vittoria, anzi rischia persino una nuova Ryad) 😆
Tutto molto condivisibile, aggiungerei l’aspetto fisico ementale di entrambi, per Jannik giocare con il tifo a favore può essere un’arma più, anche se…a doppio taglio e speriamo di no.
Si dice sempre 4-1 negli scontri diretti 2025. Ma a ben vedere, uno è un ritiro, e grazie. E sarebbero 3-1, non contando le vittorie (o sconfitte) per ritiro. Poi: non viene contato i Kings, che non è un’esibizione, ma un torneo a 6 senza punti, in quanto si guadagna di più, e tanto, se si vince. Non è un dettaglio perché stiamo parlando di gente che gioca per soldi. E sarebbero 3-2. Insomma, dipende da come si prendono i numeri, se ad esempio prendiamo solo gli slam 2025 (con la scusa che il vero tennis è 3 su 5) sono 2-2.
Inoltre, andando a vedere il singolo match, il RG è stato questione di cm per una palla. La palla va un pelo più in là, o più in basso, ed ecco che sarebbe diventato 3-3 con tutti i tornei (ritiro compreso) o addirittura 1-3 coi soli slam….
Non c’è dubbio: dipende da come si leggono i numeri.
Il conto nudo e crudo degli h2h in carriera è 11-7 per Carlos, compreso ritiro a Cinci, challenger, tornei Kings. Manca la Davis, peccato.
Più che i numeri degli h2h, la misura che nei diretti Carlos è effettivamente più forte di Jannik (ma non troppo) è nella differenza di età tra i due. Per cui il bilancio si dovrebbe fare a fine carriera.
Come esempio recente di numeri da fine carriera: la superiorità negli h2h dei due big più giovani su Federer si può spiegare con l’età. Molti anni di differenza (conseguente stile di gioco) ergo gli h2h significano meno. Infatti Nadal e Nole, che sono vicini di età, sono anche molto vicini negli h2h (con Rafa che ha voluto anche l’ultimo h2h delle olimpiadi in condizioni da pensionato) sebbene la tendenza (anche mia) a ritenere Nole di un’altra categoria sia psicologicamente influenzata dalla miglior distribuzione dei suoi titoli nei vari tornei, e soprattutto dalla sua incredibile longevità fisica.
Spero che i faziosi non si accapiglino e che non mi tacciano di partigianeria. A questo scopo chiarisco che attualmente tifo veramente solo gli italiani, Sinner in testa, che per me è un grandissimo di sempre, in tanti aspetti. Ma ammiro incondizionatamente Alky per il suo talento e il suo spirito generoso in campo. Mentre negli anni scorsi provavo stupore per Federer, ammirazione per Nadal e simpatia per il gioco di Nole, così armonico, fluido, apparentemente in continua decontrazione. Ed è ancora così! Incredibile Nole.
perché alcaraz due volte consecutive n.1?
Attesa spasmodica: chi avrà la meglio tra i due fenomeni?
Ma ancor di più: con quale nick si paleserà il ns. Sbandy Remix?
Dopo avere esaurito i set (terzo e quarto…fino ad arrivare a sesto settimo) continuerà con i challenger (Berg AMO)? Nel caso consiglio San AMO Rino, memore del MiMannaRino…
Speriamo piuttosto che stamane non dimentichi le pastiglie.
Buona domenica a tutti e forza rosso!
Alcaraz mi ha impressionato nel match di ieri, soprattutto nel primo set.
Lo spagnolo è ulteriormente cresciuto nei colpi da fondo campo. Il dritto è sempre più devastante e il rovescio è diventato molto più affidabile… Il murciano sembra essere in grado di esprimere il suo miglior tennis anche indoor e in questa fase conclusiva della stagione.
Jannik in condizioni indoor è una macchina. È in striscia di vittorie, di set vinti e di servizi tenuti… Anche lui è cresciuto ulteriormente e soprattutto al servizio, che è il tassello che mancava per completare il puzzle.
Anche il rosso quando entra in ritmo sembra letteralmente ingiocabile e si è visto nel secondo parziale contro De Minaur.
È una partita sostanzialmente impronosticabile e che risponde a logiche sue proprie… Impossibile provare a risolvere il rebus basandosi sugli ultimi confronti con tennisti terrestri.
La chiave primcipale secondo me sarà il binomio sevizio di Jannik – risposta di Carlos.
Se Jannik indirizzerà con la battuta più della metà degli scambi (tra servizi non ritornati e punti chiusi con il colpo in uscita dal servizio) sarà un bel pezzo avanti… Se invece Alcaraz riuscirà con continuità a far partire gli scambi sulla prima del pusterese le cose si complicheranno parecchio.
Altra chiave importante sarà la selezione dei rischi e dell’apertura degli angoli da parte dell’ altoatesino. Secondo me Jannik deve aprire gli angoli solo quando ha una palla con cui può fare molto male … Altrimenti deve giocare centrale, puntando a mettere la palla nell’ultimo metro di cambio, variando velocità, rotazioni ed altezze dei rimbalzi.
Ultima cosa … L’italiano ha bisogno di raccogliere punti con il rovescio lungolinea, soprattutto per evitare che lo spagnolo si giri troppo spesso sul lato del dritto da sinistra, che è il suo colpo più pericoloso.
Mettiamoci comodi e vediamo che succede…
Jannik indoor (e col tifo a favore) gioca nel salotto di casa, ma il Carlos visto ieri sera fa paura. Credo proprio che lo spettacolo non mancherà.
Se Jan oggi vince, in qualche modo si potrà dire, almeno io, che l’azzurro è il numero uno morale del 2025, visti i tre mesi di folle sospensione che hanno condizionato la sua stagione. Se invece, Dio non voglia, dovesse vincere Alcaraz, nella tana di Jan, davanti al suo pubblico, bisognerà riconoscere, almeno io, che lo spagnolo è il vero numero uno 2025 non solo di diritto ATP, ma anche di fatto. Spero di cuore che Jan ce la faccia, perché ai miei occhi questa sarebbe la più dolorosa sconfitta della stagione.