
Djokovic parte con una vittoria combattuta a Wimbledon: 6-1 6-7 6-2 6-2 contro Muller


All’ombra del severo coprifuoco londinese, Novak Djokovic ha saputo risolvere in tempo una prima uscita più complicata del previsto a Wimbledon 2025. Sul Centrale, il serbo – attualmente numero 6 del mondo – ha battuto il francese Alexandre Muller per 6-1, 6-7(7), 6-2, 6-2 in tre ore e 19 minuti, chiudendo il match appena mezz’ora prima di dover rimandare tutto al giorno dopo, e con un set in più di fatica sulle spalle rispetto alle attese.
La sfida era cominciata con un piccolo equivoco: Djokovic, distratto, pensava di dover servire lui, ma era il turno di Muller. Poco male, perché una volta trovato il ritmo, il serbo ha iniziato a dominare la scena. Forte al servizio, estremamente solido da fondo e sempre pronto ad inventarsi una soluzione, Novak ha subito stretto le maglie attorno all’avversario: il primo set è durato poco più di trenta minuti, con Muller mai davvero in grado di impensierirlo.
Nel secondo parziale però, qualche nube si è affacciata nel cielo di Djokovic. Prima qualche difficoltà fisica – il serbo ha chiesto il time out medico per una sensazione di disagio respiratorio e un calo di energia – poi una crescente frustrazione di fronte alla resistenza ostinata di Muller. Il francese ha annullato quattro set point e si è guadagnato un tiratissimo tiebreak, dove ha trovato le risorse per sorprendere Nole e pareggiare i conti, regalando ai tifosi una partita insospettabilmente vibrante.
Djokovic, colpito nell’orgoglio, ha ritrovato subito concentrazione e brillantezza nel terzo e quarto set, accelerando il ritmo e trovando finalmente il bandolo della matassa. Muller ha provato a restare aggrappato, ma la qualità del serbo – soprattutto al servizio e nelle fasi chiave degli scambi – ha fatto la differenza. Nole ha spinto sull’acceleratore, rompendo l’equilibrio e mettendo il francese sotto pressione fino alla resa finale.
Alla fine, Djokovic archivia la pratica e si qualifica per il secondo turno, consapevole di dover alzare l’asticella nei prossimi impegni, ma anche di aver superato un test fisico e mentale che poteva trasformarsi in una trappola. E a Wimbledon, dove le insidie sono sempre dietro l’angolo, non è mai scontato.
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3 commenti
Una buona versione di Djokovic, mi sembra in ottime condizioni fisiche, molto meglio rispetto alla scorsa stagione in cui per altro è arrivato lo stesso in finale.
Ricordo che Muller non era un semplice “qualificato” ma il #41 del ranking con 28 anni compiuti ad inizio anno…
Una brutta “gatta da pelare” in un 1T, quindi niente “guanti gialli” per Nole.
questa quercia pensionerà gran parte dei nati negli anni novanta, beato lui