
Petra Kvitova saluta il tennis – “È arrivato il momento di dire addio”. Coco Gauff – “Era il momento di cambiare, devo risolvere il problema dei doppi falli”. Shelton: “Lo US Open è il mio torneo, sono pronto per il salto”. Sabalenka – “Voglio chiudere l’anno con un titolo Slam, New York è speciale”


Il sipario sta per calare su una carriera straordinaria. Petra Kvitova, ex numero 2 del mondo e due volte campionessa Slam, ha annunciato che lo US Open 2025 sarà l’ultimo torneo della sua carriera. Un addio carico di emozioni, vissuto con la consapevolezza di aver dato e ricevuto tantissimo dal tennis.
“Ho chiaro che è arrivato il momento di dire addio. Nella mia vita c’è già stato abbastanza tennis, ma mi mancherà tantissimo”, ha confessato la ceca in conferenza stampa. “Questo sport mi ha dato tutto. Mi sento fortunata ad aver vissuto esperienze che poche persone al mondo possono immaginare: giocare in stadi pieni, affrontare gli alti e bassi di una partita, superare i miei limiti. Sono stati anni incredibili, amerò questo sport per sempre. Vorrei restare legata al tennis, ma non come allenatrice”.
L’ultima sfida a New York
Kvitova affronterà Diane Parry al primo turno, con l’obiettivo di regalarsi almeno una vittoria nell’ultimo Slam della sua carriera. La scelta di chiudere a Flushing Meadows non è casuale: “Volevo sentire ancora una volta l’energia unica che si respira in questo torneo. Dopo essere tornata in campo da madre, mi ero promessa di giocare almeno un’ultima volta in tutti i tornei del Grand Slam”.
I lati oscuri del circuito
Tra i ricordi e le emozioni, Petra non ha nascosto anche i lati più duri della vita da professionista: “Se potessi cambiare una cosa del tennis, sarebbe viaggiare di meno. Non potete immaginare quanto sia difficile vivere costantemente in aeroporto, svegliarsi in hotel senza ricordarsi dove ci si trova. È una sfida enorme, e credo che anche lo spettacolo migliorerebbe se non dovessimo spostarci così tanto”.
Una carriera che lascia il segno
Con il suo tennis elegante e il suo carattere combattivo, Petra Kvitova resterà per sempre una protagonista della storia del tennis. A prescindere da come finirà questo US Open, il suo ultimo ballo a New York sarà celebrato come merita una campionessa che ha lasciato un’impronta indelebile.
Ben Shelton arriva a New York da uomo del momento. Dopo aver conquistato a Toronto il primo Masters 1000 della sua carriera, lo statunitense si presenta allo US Open 2025 con l’entusiasmo alle stelle e la convinzione di poter essere uno dei protagonisti assoluti delle due settimane a Flushing Meadows.
Emozione per il debutto
“Questo è il torneo più importante dell’anno per me, il grande momento. Mi sento bene, fiducioso e pronto. Non vedo l’ora di scendere in campo e vedere cosa succede”, ha dichiarato il numero sei del mondo.
Un tennis più maturo
Il giovane di Atlanta ha sottolineato i progressi fatti negli ultimi mesi: “Prima mi affidavo solo al servizio e al dritto, ora so scegliere meglio i colpi e non mi precipito. Ho trovato un equilibrio: mi piace mostrare emozioni, è parte del mio gioco, ma ho imparato a incanalarle per rendere al meglio in campo”.
L’atmosfera dell’Arthur Ashe
Shelton si sente a casa nello stadio più grande del mondo: “Amo giocare lì, non mi spaventa affatto. Anzi, quando è pieno è qualcosa di speciale, mi dà energia”.
La pressione USA e l’ombra di Alcaraz e Sinner
L’americano è consapevole della grande attesa dei tifosi, che non vedono un connazionale trionfare allo US Open dal 2003 (Andy Roddick): “So che il pubblico vuole un campione americano. Siamo in tanti ad avere le qualità per riuscirci: Tiafoe, Fritz, Paul… È solo questione di tempo. Ma se vuoi vincere un grande titolo oggi, devi passare da Sinner e Alcaraz. Io, però, penso solo al mio primo turno: passo dopo passo”.
Preparazione e crescita
Il 22enne ha parlato anche del suo metodo di lavoro: “Mi concentro su quello che so fare bene, ma cerco sempre di migliorare i punti deboli. Guardare video dei match mi aiuta molto: arrivo in campo più tranquillo, sapendo già cosa voglio fare”.
Alla vigilia dello US Open 2025, Coco Gauff ha sorpreso tutti annunciando un cambio radicale nel suo team: fuori Matt Daily, dentro Gavin MacMillan. Una decisione presa a pochi giorni dal debutto a Flushing Meadows, con un obiettivo preciso: ridurre i troppi doppi falli che hanno caratterizzato la sua stagione.
“È stata una scelta repentina, ma Gavin ha esperienza su questi aspetti e credo sia la persona giusta per aiutarmi. Amo lavorare con Matt, è stato un ottimo allenatore, ma ora guardo al lungo termine. Non voglio sprecare tempo a giocare in un modo che non mi convince”, ha spiegato la statunitense.
Campionessa a New York nel 2023, Gauff si è detta ossessionata dal miglioramento: “Quando vinsi qui, non ero contenta di come avevo giocato. Voglio sempre crescere, anche se a volte questa ossessione può far male. Credo che risolvere questo dettaglio cambierà tutto per me”.
Infine, un pensiero sul record di prize money 2025: *È fantastico vedere come il tennis femminile stia crescendo, abbiamo fatto bene a lottare per un’equa distribuzione. Sono grata di far parte di questo sport, in cui le donne hanno opportunità che in altri sport ancora non esistono”.
Gauff esordirà martedì e, con il nuovo team alle spalle, spera di trasformare il cambio dell’ultima ora in un trampolino di rilancio.
Campionessa in carica a Flushing Meadows e numero uno del mondo, Aryna Sabalenka arriva allo US Open 2025 con un obiettivo chiaro: difendere il titolo e conquistare il suo primo Slam dell’anno. Reduce da una stagione in cui non tutto è filato liscio, la bielorussa ha affrontato il Media Day con grande sincerità, parlando delle sue ambizioni e delle lezioni apprese nei mesi passati.
Il ritorno a New York
“Essere di nuovo qui è speciale, amo questo torneo e i ricordi dello scorso anno sono incredibili. Essere campionessa in carica mi dà vibrazioni positive e tanta emozione. So che sarà difficile, ma questo è il torneo che più mi ispira e spero di dare la mia miglior versione davanti a un pubblico che mi ha sempre sostenuto”.
La caccia al primo Slam del 2025
“Mi piacerebbe chiudere la stagione con un titolo di Grand Slam e mantenere il numero uno del ranking. Se non ci riuscissi, sarei comunque soddisfatta: ho imparato lezioni importanti che mi renderanno più forte. Ho lavorato molto per assicurarmi che il 2026 sia un anno ancora più di successo”.
Il legame con Gavin MacMillan
Riferendosi al lavoro che in passato svolse con Gavin MacMillan, oggi nuovo coach di Coco Gauff, Sabalenka ha ricordato: “Gli sarò sempre grata. Mi ha aiutato tantissimo in un momento difficile, soprattutto a ritrovare fiducia nel mio servizio. Per me furono due settimane fondamentali: avevo bisogno di cambiare e grazie a lui il mio gioco è tornato alla normalità”.
Il percorso di crescita allo US Open
“Quando venni qui la prima volta, giocai le qualificazioni e mi sembrava tutto troppo grande, lontano, quasi irraggiungibile. Ora è diverso: negli ultimi anni ho imparato a essere a mio agio, a godermi il torneo e a vivere l’energia unica che c’è negli stadi di New York. C’è qualcosa di speciale in questo Slam: il caos, l’entusiasmo, il pubblico… ogni volta è un’emozione incredibile tornare qui”.
Francesco Paolo Villarico
TAG: Aryna Sabalenka, Ben Shelton, Coco Gauff, Petra Kvitova, Us Open, Us open 2025
Grande Petra, ho fatto il tifo per lei ogni volta che non giocava con un’italiana. Dispiace che si ritiri, purtroppo ormai non era più competitiva.
Guardati i risultati dell’ultima stagione sulla terra rossa e vedrai che oggi come oggi il terzo miglior giocatore è Musetti, non Zverev. Semmai puoi mettergli davanti Djokovic, e se ne può discutere, perché pur non giocando molto arriva comunque in semifinale al RG ma non certo Zverev.
Che vinca uno dei due è altamente probabile, ma che uno di loro due possa uscire prima della finale è anche probabile.
Non a caso lo scorso anno Carlos lo eliminò VDZ che poi non vinse nulla.
Djokovic ha eliminato Carlos in AO.
Jannik uscì per mano di Medvedev a Wimbledon.
Quindi Ben può eliminarlo arrivando in finale perdendola da Jannik.
Nel 2011 si giocava il numero uno con Wozniaki, poi arrivò Azarenka e poi tornò Serena. Comunque il numero dei non forzati nelle sue partite era sempre troppo alto e questo, molte volte, l’ha penalizzata. Forse anche per questo non è mai stata numero uno.
Beh, in questo momento per me Shelton è numero 3 sul cemento dopo Sinner e Alcaraz. Se dovessimo fare classifiche per superfici direi terra rossa 1. Alcaraz 2. Sinner 3. Zverev; erba 1. Sinner 2. Alcaraz 3. Djokovic; cemento 1. Sinner 2. Alcaraz 3. Shelton
Scusa Ben, il salto…in alto, in lungo o con l’asta?
Gli slam sono tornei che riguardano Carlitos e Jannik, poi per il calcolo delle probabilità potrà accadere che uno dei 2 mostri stia male allora forse una finale Shelton la potrà vedere ma lo Shelton sotto 0/2 con Sonego o quello che le stava prendendo da Cobolli non lo vincerà mai se di la dalla rete ci sarà uno dei due. Stia calmino voli più basso per il momento.
Gli slam sono roba per Carlitos e Jannik punto. Poi ovviamente per il calcolo delle probabil
Buona vita..Petra.Grande giocatrice e ottima persona.Unico rimpianto nn averla mai vista numero uno. Lo avrebbe meritato ampiamente.
In realtà i quattro big Usa sono forti, ma in carriera hanno vinto complessivamente gli stessi titoli di Sinner di cui solo due mille… già sono imparagonabili al solo Zverev…
@ Kenobi (#4465962)
con Alcaraz e Sinner obiettivamente Shelton, che è sicuramente cresciuto, può ambire ad essere numero 3 del ranking e magari un paio di slam in carriera li vince pure se quei due inciampano in giornate storte o problemi fisici, ma non sarà mai un numero 1
@ no Sinner no Party (#4465990)
Anche la Sabalenka, nei primi anni nel circuito, si vedeva che aveva un potenziale enorme, ma le capitava spesso di perdere la misura dei colpi, cosa che le succede tuttora, ma più raramente… la Gauff, se sistema il servizio (credo che fra le giocatrici in attività sia quella con la media di doppi falli più alta), può ambire a diventare numero 1… già oggi è un po’ dietro Sabalenka e Swiatek, ma è molto vicina ed ha già vinto due slam
Il problema è che il tennis è pieno di sboroni, che poi nel momento chiave tornano bambini spaventati..credono di farsi forza e impressionare gli avversari lanciando alte urla poverini..poi arriva uno con una testa over 40 che dice “vediamo come va”..
Quel matta chiome di Shelton dovrebbe prendere un foglio bianco e scrivere il palmares suo e dei suoi connazionali per scoprire che “tutti insieme” non fa no quello di Alcaraz o Sinner o Medvedev.
GOAT Nole resta un animale fuori concorso!
Se bastasse vincere un 1000, allora anche Mensik si potrebbe presentare da sfidante.
Se bastasse giocare “in casa” ci sarebbe un autobus carico di possibili campioni!
E gli va bene che non hanno invitato l’ex-campione Wawrinka, altrimenti le probabilità degli americani sarebbero ulteriormente calate…
Per quanto riguarda Gauff c’è un problema di ordine e consistenza nel suo gioco, tanto potente quanto fragile!
Basta che le si inceppi il servizio o il dritto che lei va immediatamente “fuori giri” e diventa una giocatrice “normale”.
È ancora giovane ma non mi pare, oggi, all’altezza di Swiatek o Sabalenka.
Per quanto riguarda Petra, dato che la sua ambizione è quella di conquistare una “poltrona”, se ho ben capito, le consiglio di fare un corso da “presidente” in FITP e poi seguire per qualche mese il mitico Binaghi, vero #1 di tutta la dirigenza tennistica mondiale.
Shelton dai, fà il bravo, Tiafoe e Paul il titolo lo vedono con il binocolo, Fritz con il binocolino dai
Non capirò mai le dichiarazioni roboanti di alcuni giocatori. A cominciare da Zverev Tsitsipas e compagnia bella. Ma non vedete che è meglio tenere un profilo basso come fanno quelli che poi vincono veramente? Mah…
Kvitova, ex numero 1 del mondo come citato nell’articolo ?
L’avrebbe meritato ampiamente, con il suo tennis spumeggiante e i grandi trofei conquistati, ma purtroppo la ceca ha raggiunto come suo best ranking il n. 2.
Mi mancherà la Kvitova.
Combattiva, grintosa ma sempre corretta, rispettosa sia in campo che fuori.
Esempio per le future tenniste.
Campionessa dello “stile tennis” che amo.
Tanti auguri per il futuro.
Ben è uno dei pochi che può battere Carlos in forma sul duro , è cresciuto il ragazzo , tanta strada dovrà farla ma è un uomo da Slam.
Può essere un finalista, il più credibile.