Renzo Furlan lancia gli azzurri: “Musetti può diventare numero 3 perché paradossalmente gioca meglio rispetto a Sinner e Alcaraz. Cobolli può centrare la top10”
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Renzo Furlan analizza il momento d’oro del tennis italiano, mai così vincente e “profondo” nella storia, convinto che Jannik Sinner continuerà nel 2026 la sua corsa d’eccellenza a caccia di titoli Slam e record, e che Lorenzo Musetti possa diventare la terza forza del tour. Buone sensazioni anche per Cobolli e Darderi, per i quali l’ex davisman azzurro e coach di Jasmine Paolini vede l’accesso alla top 10 come un obiettivo concreto. Furlan ne ha parlato in una lunga intervista concessa al media Il Nord Est, che chiude affermando di aver ricevuto già diverse proposte per ripartire come coach, ma non ancora quella giusta. Riportiamo alcuni dei passaggi salienti del suo pensiero, tra Sinner e gli altri italiani (e non solo).
Nelle prime settimane del 2025 arrivò lo shock dello stop per Sinner, appena dopo il secondo titolo agli Australian Open. Ma nessuna paura che il suo treno potesse sbandare. “Sinceramente no. Perché conosco il ragazzo, so quanto è intelligente e so chi sono le persone che gli stanno vicino. Poteva esserci un po’ di apprensione al primo torneo, ma scollinato Roma non c’erano più dubbi sul suo ritorno ad alto livello” commenta Furlan, che poi puntualizza la forza di Jannik, bravissimo a riprendersi dopo le sconfitte in finale a Roma e soprattutto Parigi. “Stiamo parlando di un giocatore che è sempre votato a dare qualcosa in più. Si chiama mentalità. Sinner e Alcaraz non si accontentano mai e quando perdono alzano il livello continuando a rincorrersi uno con l’altro. Dopo Wimbledon è toccato allo spagnolo inseguire, dopo gli Us Open a Jannik”.
Furlan è sicuro che senza i tre mesi di stop Sinner sarebbe ancora il n.1: “Non ci sono dubbi. In quel periodo ha saltato quattro mille, di cui due Indian Wells e Miami, che Jannik ama giocare. E gli sarebbe bastato fare meglio a Shangai per chiudere davanti ad Alcaraz. Questo la dice lunga sulla stagione che ha comunque fatto. Obiettivi 2026? Sono sicuro che al Roland Garros lo vedremo con il coltello tra i denti perché è l’unico Slam che gli manca. Ma cercherà di ottenere il massimo ovunque“.
Dopo la sconfitta netta a New York, Jannik ha lavorato per cambiare qualcosa nel suo gioco: “Quando dopo gli US Open disse che il suo gioco doveva diventare più imprevedibile intendeva dire tante cose: essere più aggressivo, avere più estro, più profondità, usare più spesso la smorzata e il back per rompere il ritmo. Lo sta facendo e continuerà a farlo”.
Furlan lancia Musetti per il 2026: “Lorenzo sulla terra ha perso solo con Alcaraz e Draper. Il suo 2025 è stato ottimo, nel 2026 può puntare a diventare il nº 3 perché paradossalmente gioca meglio rispetto a Sinner e Alcaraz. Vincere uno Slam? Le qualità e il potenziale ci sono, poi la vittoria di uno Slam è legato a tante circostanze. Voi pensate che Djokovic non creda di poter fare suo ancora uno Slam? Certo che sì. Ma deve succedere qualcosa di strano: Alcaraz che incappa in una giornata no nei primi turni, Sinner che ha un inconveniente come a Shanghai. Certo se in semifinale se li ritova tutti e due allora lo sa anche lui che è quasi impossibile”.
Anche Cobolli ha potenziale per arrivare molto in alto: “Flavio ha la personalità per entrare nei primi dieci giocatori al mondo. E cresciuto molto dal punto di vista tecnico-tattico, il diritto è diventato molto più incisivo. In Davis a Bologna non ha battuto giocatori straordinari, in classifica erano tutti sotto di lui, ma il fatto di averlo fatto da numero 1 gestendo la pressione non è da tutti. Ha giocato match di lotta sia in semifinale che in finale e ne è uscito vincitore. Questi sono momenti che ti aiutano a crescere. Ripeto: Flavio può mirare alla top ten”.
L’altro eroe in Davis è stato Berrettini: “Se sta bene fisicamente, è motivato e non si scoraggia, cosa che ogni tanto gli è capitata, anche lui ha un potenziale da primi dieci. Però per riuscirci deve fare risultati importanti negli Slam. Io credo possa fare grandi risultati soprattutto su una superficie: l’erba”.
Furlan ha fiducia anche in Sonego, Darderi e Arnaldi: “Lorenzo ha esperienza, è un giocatore fatto e finito, fisicamente non ha mai avuto problemi, adesso ha fatto questa scelta di prendere Santopadre come allenatore full time che gli darà sicuramente una forte motivazione. A livello tattico quando riesce a imporre il suo gioco basato sul servizio e sul dritto se la gioca, ma deve riuscire a migliorare ancora il rovescio. Ecco da lui mi aspetto qualcosa in più in quel colpo. Darderi ha vinto tre tornei, proprio questo mi fa pensare che il ragazzo abbia un potenziale enorme. Conoscendolo credo che farà il possibile per sfruttarlo appieno. Dovesse riuscirci potrebbe entrare anche lui nei dieci. Certo, lo stesso ragionamento vale per tutti i giocatori che oggi sono nei primi venti-trenta, ma è giusto che Luciano punti alto. Arnaldi? L’infortunio al piede lo ha sicuramente condizionato. Lo considero un giocatore completo, fisicamente molto predisposto. Pur giocando maluccio è riuscito a restare nei primi 60. Se diventa più incisivo la sua classifica migliorerà molto”.
Oltre alla speranza su Musetti, chi può insidiare i primi due al mondo? “Rune, classe 2003, nonostante il serio infortunio che lo ha colpito, tornerà ad alti livelli, come Musetti è un potenziale numero 3. Poi c’è Fonseca, il brasiliano, che arriverà prima o poi ma non so dove e Mensik che ha vinto il 1000 di Miami. Quindi per rispondere alla domanda il dominio di Sinner e Alcaraz non durerà solo nel 2026 ma per altri due o tre anni“.
Renzo, attualmente opinionista a Sky, tornerà in pista a breve? “Sono ancora in attesa della proposta giusta. Alcune sono arrivate, ma le ho rifiutate. Sto tranquillo fino a fine anno“.
Marco Mazzoni
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È arrivato Nostrad..xmas?
Qualcuno, poco informato ha paragonato Musetti al francese del ciclismo Poulidor, che arrivava troppo volte secondo.
Bene, Poulidor di corse ne ha vinte molte( circa 200) ma Musetti da 3 anni non vince nulla, e prima di tornei ATP ne aveva vinti 2.
Pensare di voler competere e vincere contro i due Marziani, si può ma nel contempo sarebbe ora di vincere un torneo.
Musetti nr 3 ci può stare, ma troppe volte, quando è sotto nel punteggio, esce dal match. Io però ho un sogno, 3 italiani in top ten, Flavio dajeeeee
Comunque scartando i punti fino agli AO 2026 Musetti sarebbe 4°, questo vuol dire che se fa lo stesso risultato di Zverev, Aliassime e De Minaur può essere 4° anche se solo per poco magari dietro di poco a Djokovic se questi non faranno almeno un turno in più di Musetti
Entrambi gli auspici sono possibili. Se siano probabili o no dipende da entrambi. Hanno le potenzialità per fare questo importante salto di qualità, ma devono veramente migliorare entrambi su aspetti critici tecnici e mentali. Non che non lo abbiano già fatto, e anche bene, ma necessitano di quel passo in più, quello più arduo, quello che prevedere disciplina assoluta, concentazione continua dentro la gara e fra le gare, fiducia nei propri mezzi, sempre, e soprattutto raggiungere questi miglioramenti con assoluta continuità.
“Sinner senza lo stop sarebbe numero Uno”
“Cobolli ha le potenzialità per diventare TopTen”
“Sinner e Alcaraz sono destinati a dominare sicuramente altri due-tre anni”
Esempio di titoli che potevano uscire leggendo le parole di Furlan.
Mettere il titolo sul Muso non è un favore a Lorenzo, anche se poi non è che abbia detto delle bestialità, ha solo ricordato che Lorenzo su terra ha perso solo da Alcaraz e Draper (e io aggiungo che avrebbe perso anche da Jannik) e che potenzialmente è uno dei candidati al numero Tre nel 2026.
Cose che chiunque mastichi tennis può serenamente pensare, ma che attireranno A.F. che pensano che sia Musetti a dire certe cose o altri che verranno a ricordarci che “intanto vinca qualcosa”.
Bello quanto detto da Renzo Furlan, persona che stimo moltissimo, ma io purtroppo sono un po’ scettico. Ne ho viste di cotte e di crude in tutti questi anni. Comunque diamo spazio all’ottimismo che non fa mai male.