
Nessuno come Djokovic! Quattro semifinali Slam in stagione a 38 anni


Mai sottovalutare il cuore, e soprattutto la classe, di un campione. Anzi, una leggenda come Novak Djokovic. Il serbo si è presentato a US Open fermo dall’11 luglio, dopo la sconfitta a Wimbledon sofferta contro Sinner. Molti lo devano per spacciato vista la mancanza di incontri competitivi prima di un torneo duro come quello di New York, con la concorrenza assai agguerrita pronta a batterlo per portarsi a casa uno scalpo preziosissimo…. Molti ancora ricordavano la sconfitta dell’anno scorso al terzo turno vs. Popyrin, e ipotizzavano che questo sarebbe stato lo scenario più plausibile, ossia inciampare nei primi turni a corto di ritmo e condizione. Il 24 volte campione Slam aveva tutt’altro programma…
Partita dopo partita “Nole” ha ritrovato sprazzi del suo tennis migliore e quindi anche una buonissima continuità di rendimento, arrivando a superare un tosto Taylor Fritz nei quarti di finale, un match nel quale ha toccato momenti “da Djokovic”, soprattutto nei passaggi chiave. Mastica amarissimo l’americano, all’undicesima sconfitta contro il balcanico; ride compiaciuto Novak, che dedica la vittoria alla figlia Tara (il 3 settembre è il compleanno della piccola, auguri!) e sbarca di nuovo in semifinale a New York. È un risultato storico nel pieno senso del termine: infatti con quest’ennesima cavalcata newyorkese Djokovic ha segnato alcuni primati assoluti, che rafforzano il suo status di più vincente dell’Era moderna della disciplina. Vediamo quali.
A 38 anni e 94 giorni (età calcolata all’inizio del torneo), Djokovic ha raggiunto la quarta semifinale Slam nella stessa stagione: nessuno c’è riuscito alla sua veneranda età. Un record da vero Ironman.
Ma non è finita qua: quella appena raggiunta è la sua 14esima semifinale US Open, che lo porta ad eguagliare Jimmy Connors, nessun come loro due nell’Era Open a New York.
For Tara. Soda popping into semifinal
p.s. #онокад изађеш када је најтеже и победиш pic.twitter.com/ad5LhqI45O
— Novak Djokovic (@DjokerNole) September 3, 2025
Ci sono altri due rilievi statistici significativi. La vittoria di Djokovic contro Fritz nei quarti a US Open è la n.38 del serbo negli Slam contro giocatori “di casa” in un Major. Novak ha perso solo una volta in carriera contro un tennista casalingo tra Melbourne, Roland Garros, Wimbledon e US Open: a metterlo solo Andy Murray, nella finale dei Championships 2013. Ancor più interessante quest’ultimo rilievo statistico: battendo Fritz (attualmente n.4 ATP), Djokovic ha vinto la nona partita a US Open contro un top5 nel ranking. Nell’Era Open, come lui solo Federer, Sampras e Lendl.
L’appetito vien mangiando, recita un vecchio adagio. “Nole” sarà anche vecchio, ma per fame di titoli Slam nessuno è come lui, e nessuno riesce a ritrovare un livello di gioco così alto ripartendo quasi da zero. Djokovic proverà a staccare questo trio di super campioni puntando alla sesta vittoria contro un top 5 a US Open affrontando Alcaraz in semifinale venerdì prossimo. Lo spagnolo è nettamente favorito, apparso in grandissima condizione nel torneo ma, come si diceva all’inizio, mai sottovalutare la classe e il cuore di un campione… Non ci dimentichiamo cosa accadde lo scorso gennaio a Melbourne, proprio contro Alcaraz sul cemento all’aperto. Sarà una partita da non perdere.
Marco Mazzoni
TAG: Marco Mazzoni, Novak Djokovic, Statistiche, Us open 2025
@ Tutto Dritto (#4474469)
Avrebbe potuto e “dovuto” farlo nel 2021, quando “quei due” non c’erano…Era un’ occasione più unica che rara, come oggi “la storia” ci ha mostrato… Ma è letteralmente e miseramente crollato mentalmente (in altri termini se l’ è fatta sotto) sulla sua superficie preferita, davanti al russo che non ha vinto più nulla…Se questo è il GOAT siamo oltre la frutta…
@ IlPalpa (#4474432)
Purtroppo tu non capisci ne quello che leggi ne quello che scrivi.
Il termine obbligatorio non significa una condanna a morte per chi non ottempera all’obbligatorietà. Obbligatorietà implica un vincolo al quale si è soggetti e nel caso questo non venisse rispettato si incorrerà nelle sanzioni indicate nei commi o articoli successivi.
Semplifico.
È obbligatorio rispettare i limiti di velocità. Chi non li rispetta è soggetto a determinate sanzioni. Quando uno paga la sanzione non ha avuto una “disparità di trattamento”.
Djokovic, non partecipando ai tornei obbligatori paga multe, paga punteggio, paga in mancata riscossione dei premi ATP ed viene trattato come tutti gli altri che volessero programmarsi come lui.
Ti dilunghi sulla da me citata Regola Federer senza aver notato la mia precisazione di ex (” … per i distratti la ex regola 1.08 …”).
In questo caso infatti esisteva un “differente trattamento” (non “disparità di trattamento”) sulla base di determinate condizioni definite nella norma.
Resto comunque sempre in attesa del momento in cui c’è stata “disparità di trattamento”.
perde perché è meno forte.
adesso perde 3-1 in 3 ore e mezza.
qualche anno fa, quando era molto meno forte, perdeva 3-0 in 2 ore.
Hai detto niente. Ha battuto i numeri 2, 3 e 4 (Alcaraz, Zverev, Fritz) alla faccia del tabellone semplice. Solo due scogli per Djokovic: l’età e Sinner.
Dopodiché non penso certo che possa vincere contro Alcaraz. Pronosticherò un netto 3-0 per il “descamisado”.
@ Annie3 (#4474399)
Attenzione: Roger a 38 anni e con un ginocchio malconcio ebbe due match point contro Nole al top.
Nole a 38 anni da Sinner prende pallate e Sinner manco mette più la quinta per batterlo (poi magari lo batte in finale e me ne sto zitto).
Roger dai 36 ai 38 anni ha fatto cose assurde perchè il fisico di Nole non lo ha mai avuto, men che meno in età avanzata.
Questo non toglie niente al fenomeno che è Nole, ma sminuire quello che ha fatto Federer tra il 2017 e il 2018 non è possibile.
@ SlamdogMillionare (#4474350)
Guarda che ha ammesso lui stesso di essere stato in grosse difficoltà.
Non è più in grado di vincere in ciabatte, ma la superiorità mentale nei confronti di giocatori di spessore inferiore come Fritz ha fatto tutta la differenza nei momenti decisivi.
E’ Fritz che a casa si mangerà il fegato perchè perdere da questo Nole per il n. 4 al mondo è una cosa pesante. Perdi non perchè ti ha preso a pallate, come Sinner con Bublik, ma perdi perchè ti ha schiacciato mentalmente nei momenti decisivi.
@ Annie3 (#4474399)
Va be’, Annina, inutile anche solo prendere nota di quanto scritto dal “generale”.
Quanto lui sostiene può essere solo conseguenza delle botte in testa inflittegli da Cavallo Pazzo e Toro Seduto o di sostanze altamente psicotrope fattegli fumare nella pipa della pace al fin della tenzone.
L’amarezza mia per il fatto che questa impresa non riuscì ad un Federer pari età invece è purtroppo da prendere in debita considerazione: (ce ne fosse stato bisogno) è un ulteriore gradone sulla scala che consente a Giocovic di issarsi in solitaria sul podio di Più Forte della Storia di Questo Gioco.
Come già scrissi, dopo Musetti, tra coloro ancora nominalmente in lizza, tiferò il Serbo per la vittoria finale, perché mi piace perdere facile…quando ne vale la pena!
non so se sia più bello sapere che da anni rosichi come se non ci fosse un domani e continui a farlo oppure più triste sapere che non hai una mazza da fare tutto il giorno e impieghi il tuo tempo per tirare fuori ste boiate
infatti è stata un’impresa
Gioca con la leggerezza di chi non ha niente da dimostrare. Ha ammesso onestamente di aver sofferto molto contro Fritz, ma alla fine nei momenti decisivi a lui non è tremato il braccio. La consapevolezza e la leggerezza mentale con cui gioca in parte compensano la mancanza della brillantezza fisica dei bei tempi, pur restando un ottimo atleta.
La pressione era tutta su Fritz, che aveva pure sul gobbo lo 0-10 nei confronti diretti e si è vista tutta.
Curioso di vedere se riesce a fare partita vera con Alcaraz, cioè avere occasione di vittoria. A Melbourne con Nole mezzo rotto, Alcaraz andò completamente in confusione…
Adesso anche lo spagnolo sembra aver svoltato mentalmente, con Nole sarà un bel test.
questi sono i fedalini che mi piacciono. rosiconi e invasati a tal punto da inventarsi una realtà parallela
Lo si diceva anche prima della Finale Olimpica (giocata, peraltro, sulla superficie meno favorevole per Nole e più favorevole per Carlito).
Quindi vuoi dire che i 6 Slam vinti da Federer fra il 2003 e il 2005 valgono poco perché Rafa e Nole erano ancora Junior? Bah!
@ pablito (#4474458)
AlcaRazzo è chiaramente favorito.
Ma questa semifinale è altrettanto chiaramente più aperta a sorprese di quella in cui eventualmente giocherà Sinner.
Dalla parte di Sinner solo un meteorite che gli piova in testa potrebbe precludergli la finale.
Da quella di AlcaRazzo il meteorite può avere due gambe, due braccia, un bel cervello ed esser serbo. Sarebbe sempre un corpo extraterrestre, ma almeno avrebbe sembianze umane.
@ walden (#4474457)
Beh, è anche inoppugnabile che affrontare Friz nei QdF valga quanto affrontare Musetti, mentre affrontare AlcaRazzo in sf sia un “tantino peggio” che, eventualmente, affrontarvi uno tra DeMinaur o FAA.
La fortuna in un tabellone si valuta guardandolo nel suo complesso.
Ma ci pensate che senza “quei due” avrebbe fatto il Grande Slam a quasi 39 anni…. Simpatico o no, è cmq una Leggenda
@ IlPalpa (#4474393)
E quindi?
Fa benissimo!
Gli altri, tutti, inclusi i due più forti, ancora devono costruire la propria leggenda.
Lui vi ha già installato il tetto.
Ora sta cercando solo la miglior prospettiva per provare ad apporvi la decorazione finale e fa bene a girarci intorno, con tutta calma.
Questo fermo restando che ho sempre pensato che la norma dell’obbligatorietà dei tornei sia da abolire.
Ancor di più adesso che i tornei da 1.000 si sono gonfiati fino a sconfinare uno sull’altro.
Che ognuno giochi solo i tornei a cui ha voglia di partecipare: gli abomini di tornei gonfiati a forza di soldoni (ogni riferimento a Madrid, Halle, Scianghai…è chiaramente voluto) si sgonfierebbero ben presto e solo il desiderio di poter inscrivere il proprio nome su un albo d’oro prestigioso farebbe da stimolo nella scelta di quelli a cui partecipare, come dovrebbe essere.
Jan schianterà tutti senza pietà
Si,
anche quella volta alle Olimpiadi davano il DJ già in pentola “cotto e bollito”.
Poi si è visto. 😉
Anche a Cincy 2023 sul duro, gliele ha fatte vedere allo Scugnizzo, e anche ad AO quest’anno.
Magari gli farà uscire ancora i “crampi da nevrastenia” come quella volta…
Certo il giovanotto “soffre” dover affrontare “il monumento”.
Forza vecchio lupo !
Che non dimentica che il ragazzetto gli “ha sottratto con destrezza” ben due girasoli dal suo verde giardino fiorito. 🙁
Ho premesso che da parte mia non c’era dietrologia, ma solo un’analisi dei fatti, che dicono che nei 4 Slam giocati quest’anno, prima dei quarti ha incontrato solo due teste di serie, De Minaur e Machac. prima delle semifinali non ha mai incontarto i numeri 1 e 2. E’ stata solo fortuna, ma il fatto è inoppugnabile.
Sta invecchiando molto bene…strano: mai saputo che in Serbia producessero vini da invecchiamento (anche perché distillano direttamente tutto il mosto!).
Ma d’altra parte neanche la Svizzera è famosa per le sue annate enoiche.
Piuttosto per quelle eroiche, sui campi da tennis.
L’aver raggiunte le semifinali in tutti i Tornei Maggiori a cavallo tra 37 e 38 anni fa effettivamente assurgere, casomai ce ne fosse stato bisogno, all’aura di eroe.
Questo purtroppo Federer non lo seppe fare.
Credo che se Djokovic dovesse vincere gli US Open, questo trionfo da solo varrebbe molto di più dei tanti, troppi titoli Slam conquistati senza che Federer e Nadal vi partecipassero. Trionfando a Flushing Meadows lo si potrebbe considerare se non proprio il GOAT, almeno alla pari di Roger e Rafa in termini di prestigio. Al momento Nole, a dispetto del maggior numero di trofei Slam, non viene ancora percepito come lo svizzero e lo spagnolo ma se riuscisse a sconfiggere prima Alcaraz e poi Sinner le cose per lui cambierebbero significativamente
@ Annie3 (#4474445)
@ Annie3 (#4474445)
Federer nel 2019 (dunque idem attuale età di Djokovic) disputò 6 tornei ATP 1000:
Miami (vittoria)
Indian Wells (finale)
Madrid
Roma
Cincinnati
Shangai
E mai salto’ una ATP Finals a cui si era qualificato, nemmeno a 38 anni
@ IlPalpa (#4474422)
Perché, Rafa e Roger negli ultimi anni partecipavano a tutti i tornei? Rafa addirittura giocava praticamente solo su terra, chissà perché…attieniti ai fatti, le tue personali considerazioni sono conseguenze delle scontate rosicate comuni al solito gruppetto di haters di Novak, il quale intanto continua a battere ragazzi al top con le energie che un’età tennisticamente matura ancora gli riserva in maniera sorprendente, dopo averne impegnate “qualcosina” per ottenere 72 Big Titles
Attenzione perché il 24 volte campione slam, ha fatto più di uno sgambetto al buon Alcaraz…e anche questa volta lo vedo intenzionato a proseguire la striscia di successi con lo spagnolo, che al contrario di Sinner, non ha trovato o non ha la soluzione tecnico-tattica per imporsi sistematicamente sul fuoriclasse serbo…
Nole è immortale quindi solo applausi per lui, ma tolti i 2 alieni, non si vede nessun altro all’orizzonte col carattere e la personalità del campione.
Il fuoco negli occhi…lui con tutto quello che ha vinto lo ha ancora.
Bublik non è d’accordo, what the f**k
Bublik non è d’accordo, what the f**k
@ von Hayek (#4474415)
“I “1000” tornano obbligatori per tutti: abolita la norma sulle esenzioni”, Tennis Magazine Italia, 26 dicembre 2022
Non c’è più traccia della norma che dal 2013 permetteva a determinati giocatori di saltare i Masters 1000 senza penalità: chiunque rinuncerà ai tornei Mandatory si prenderà uno “zero” in classifica a prescindere da età, militanza e match giocati nel circuito.
Da quando sono stati istituiti, i tornei Masters 1000 sono considerati “obbligatori”. Chi li salta senza una valida motivazione si prende uno “zero” nel proprio breakdown, riducendo così il numero di tornei validi per sommare il proprio punteggio. Negli ultimi dieci anni, tuttavia, il regolamento ATP consentiva una scappatoia: la regola 1.08 del Rulebook consentiva di poter saltare da uno a tutti i Masters 1000 in presenza di alcuni requisiti: aver giocato almeno 600 partite nel circuito, aver compiuto 30 anni al 1 gennaio dell’anno in questione e avere almeno dodici anni di esperienza nel circuito (come primo anno viene considerato quello in cui si erano giocati almeno 12 tornei ATP).
Ciascuna condizione soddisfatta permetteva di saltare un torneo, mentre rispettarle tutte e tre garantiva l’esenzione totale: significava poter saltare qualsiasi Masters 1000 e pianificare a proprio piacimento gli impegni, senza il rischio di essere penalizzati. Il primo a beneficiarne fu Roger Federer nel 2013 (anno dell’entrata in vigore nella norma, che peraltro all’epoca aveva un limite di età di 31 anni), poi diversi altri tennisti ne hanno potuto usufuire (Nadal, Djokovic, Ferrer, Fognini, Gasquet, Kohlschreiber e altri ancora).
Per proseguimento, digitare le seguenti parole, chiave:
I “1000” tornano obbligatori per tutti abolita la norma sulle esenzioni Tennis Magazine Italia
Commento
Chi di distrazione ferisce, di distrazione perisce!!
@ walden (#4474366)
Perdonami, ma ti ritengo troppo interessato e seguace del tennis per pensare che questo del “tabellone favorevole” non sia l’ennesimo “annaspamento” (o arrampicata sugli specchi) per trovare qualche difettuccio nella ventennale carriera superlativa,
risultati alla mano, di Novak: sarebbe interessante cosa? Rimescolare tutti i sorteggi dove tutti hanno incontrato tutti, prima o poi, incappando in defezioni, ritiri, exploit di sconosciuti, insomma in tutto quello che ogni volta ci sorprende in questo sport del “tutto è possibile”? Pensa solo a Nadal che vince AO con Novak bandito dallo Slam, a Roger che vince RG perché un volenteroso svedese ha battuto Rafa in semi (se non ricordo male), a Jannik che, sotto di due set, vince per ritiro dell’avversario infortunato…insomma, ribadisco, questo noioso “sarebbe stato” nel tennis non esiste e non tocca quello che è avvenuto, né le vittorie di Rafa, né quelle di Roger e Jannik, così è stato e doveva essere per meriti e per le complesse circostanze che sempre, in ogni torneo, l’aspirante alla vittoria finale deve affrontare, figuriamoci quando finali e semi si moltiplicano e diventano storiche per numero e importanza, come nel caso dei grandi campioni e, soprattutto, dei grandi campioni longevi.
@ Annie3 (#4474407)
Un vero campione sportivo è anche vero leader e un vero leader compete sempre su basi eque , se non lo fa più è evidente è che molto più interessato ai soldoni derivanti dagli sponsor che alla competizione sportiva vera e propria, sono principi di logica essenziale, se non ci arrivi a capirli e/o non li vuoi capire, problemi tuoi, non miei!!
Nole fa bene a giocare solo gli slam, perché in tal modo preserva il fisico, soprattutto le giunture dello scheletro. A differenza di altri prima di lui, per questo motivo, potrà tenere questi livelli ancora a lungo, ma lui è il primo a farlo, quindi ormai il suo corpo è da considerarsi un laboratorio, e non si sa veramente quando calerà il suo livello prestazionale. Intanto gli auguriamo tutti di arrivare in finale questa settimana.
@ IlPalpa (#4474393)
… Novak non mi è simpatico ma ricordo per i distratti la ex regola 1.08 conosciuta per non fare confusione col nome di “Regola Federer”.
Non piaceva? Non piace? Perfetto, essendo il Tennis uno sport marcio, vergognoso, corrotto, … basta cambiare canale.
Allora si deve istituire il ‘QGrandeSlam’ (QuasiGrandeSlam), forse per Sinner, se manca solo il matchpoint a completarlo, nonché il SGrandeSlam (4 semi slam) per Nole e tutti quelli che l’hanno preceduto o che lo seguiranno, ma sono tanti e quindi non è così significativo, età a parte (dici niente).
La definizione non è mia ma di un certo Sinner: “Nole è il vero GOAT”.
@ IlPalpa (#4474393)
Ma forse sono io che non capisco allora mi informo
“La disparità di trattamento si verifica quando a situazioni di fatto identiche vengono applicati trattamenti diversi, o viceversa, a situazioni diverse viene applicato lo stesso trattamento, senza una giustificazione razionale”
Quanto sopra per capire che il tuo pippone non ha senso.
Non mi sembra che Novak abbia ricevuto Wild Card (unica circostanza in cui possano emergere disparità di tarttamento). Ma dato che sembra
tu ti riferisca al numero di tornei giocati ti ricordo che anche tu (IlPapa) una volta entrato tra i top 100 puoi giocare solo gli Australian Open, vincerli e godere con 2000 punti di una comoda posizione attorno al 25 posto per un anno interno senza più prendere in mano la racchetta nonostante tu sia un commitment player e rientrare tra le teste di serie degli AO anche l’anno successivo.
Queste le regole, se non piacciono ci sono anche i tornei di briscola.
@ IlPalpa (#4474393)
Mamma mia, che ricerca faticosa…per dire cosa? Che Novak, a 38 anni, detentore di tutti i record in fatto di Slam, 1000 e Finals, è esentato dagli obblighi cui è stato scrupolosamente sottoposto finché ha avuto l’età di tutti gli altri tennisti che hai elencato? Rilassati, vedrai che anche Alcaraz, Sinner, Draper, Fritz, De Minaur, Lehecka etc.etc., quando avranno gli anni di Novak e avranno raggiunto i suoi numeri (magari anche qualcosa di più, chissà) godranno di quelli che più che privilegi chiamerei legittimi, doverosi riconoscimenti di un’attività intensa che ha prodotto, col massimo impegno, i massimi risultati…e non credere che sia così semplice, soprattutto in una fase matura, entrare subito nella routine dello Slam dopo essere stati fermi più giorni
Ah ma non aveva male questo ETERNO FALSONE?
Nole è incredibile e non finisce mai di stupire…4 semi negli Slam di quest’anno sono un risultato clamoroso e agli AO senza l’infortunio sarebbe andato anche in finale…certo, superare Jan e Carlos resta sempre un’impresa titanica ma neppure loro 2 lo possono sottovalutare neppure per un secondo ( e questo lo sanno bene entrambi).
Diciamo che a mio parere vincerebbe facilmente con le versioni trentotenni di Jan e Carlos 😀
Gli alieni a questa età sono esclusivamente 2: Federer e Djokovic (infatti diremo che Fedderereddiocovich erano un’altra cosa).
Così Federer 2019 e ad inizio 2020:
semifinale Roland Garros
semifinale Australian Open
finale Wimbledon ad un punto da vittoria, contro il n.1 più vincente di sempre
semifinale ATP Finals
vittoria ATP 1000 Miami
finale ATP 1000 Indian Wells
Scontri diretti:
una vittoria contro Nadal a Wimbledon
una vittoria contro Djokovic in 2 set alle ATP Finals
E concludo con un sonoro: forza Nole!! (beninteso per venerdì… non certo poi eventualmente per domenica)
@ custer (#4474382)
È sorprendente che si ripeta a 38 anni, non mi sembra così difficile da capire…dai un’occhiata all’età degli altri quando hanno fatto la stessa cosa, ci sono 10 anni di più rispetto a Roger, 7 in più rispetto a Laver, differenze abissali in questo sport: qui si superano i freddi numeri, questa diventa una impresa dal punto di vista fisico, emotivo e motivazionale, tanto più se ottenuta dallo stesso uomo che continua a superare se stesso
Ormai Djokovic può giocare solo per gli Slam mentre tutti gli altri giocatori devono giocare tutti gli altri tornei obbligatori, la disparità di trattamento è più che evidente per chi non ha le fette di salame sugli occhi da tifoso da bar dello sport e per giunta Djovic se ne vanta di aver raggiunto questo “privilegio”, così lui lo ha chiamato, incredibile ma vero!
Solo qualche numeretto per renderesene conto meglio, arrivano! 😐
Numero totale di partite giocate finora da Dkovic ( attualmente N 4 ATP ) durante il 2025 : 35
VS
Numero totale di partite giocate finora da altri top player ( Top 15 ATP ) durante il 2025 , eccole arrivano!
N 1 Alcaraz: 60
N 2 Sinner: 35
PS se non ci fossero stati i 3 mesi di sospensione, sarebbe arrivato almeno a 50.
N 3 Zverev: 59
N 5 Fritz: 53
N 6 Shelton: 54
N 7 Draper: 35
N 8 De Minaur: 52
N 9 Musetti : 38
N 10 Khachanov: 47
N 11 Rune : 43
N 12 Ruud : 39
N 13 Rublev : 48
N 14 Paul : 39
N 15 Lehecka : 47
Da notare anche che i quattro Top player sotto le 40 partite ( Draper , Musetti, Ruud , Paul ) sono stati fermi per qualche infortunio, Sinner come già detto invece non fa testo perché senza i tre mesi di sospensione sarebbe arrivato finora almeno a 50 partite disputate,
Insomma, per stringere il succo, questo record di Djokovic è evidentemete fallato ma sarà sempre strombazzato dal mainstream sportivo, chissà come mai….!!
NB Dati classifica presi da Ranking Live di Livetennis
Dati del nuumero totale di partite giocate finora da Djokovic e da altri top player ( Top 15 ATP ) durante il 2025 presi dal sito ATP Tour
Scontri diretti con gli attuali top 10
Sinner vs Djokovic (6-4)
Alcaraz vs Djokovic (3-5)
Zverev vs Djokovic (5-9)
Fritz vs Djokovic (0-11)
Shelton vs Djokovic (0-1)
Draper vs Djokovic (0-1)
Musetti vs Djokovic (1-8)
De Minaur vs Djokovic (1-3)
Khachanov vs Djokovic (1-9)
Considerando che, al momento, solo:
Rod Laver (~31 anni)
Ivan Lendl (~27 anni)
Andre Agassi (~24 anni)
Roger Federer (~28 anni)
Rafael Nadal (~24 anni)
Novak Djokovic (~38 anni)
hanno raggiunto le semifinali di tutti e quattro i tornei del Grande Slam nello stesso anno, non mi sembra che si tratti di una notizia particolarmente sorprendente, visto che Djokovic già nel 2021 e nel 2023 era il più anziano ad aver compiuto la stessa impresa.
Ma super mitico Novak!!!! Il più grande “violinista” in circolazione…e mi sembrava strano che non avesse ancora ottenuto qualche record, e in assenza del Grande Slam intanto realizza 4 semi Slam in stagione, se non è un “grande Slam” a 38 anni…oltre ad aver consolidato il record di vittorie col povero Taylor che, nella vana attesa del tracollo per anzianità di Novak, avevo immaginato più pericoloso almeno in questa occasione, essendo in forma e in patria: ma sembra che Novak, senza giocare e ballando, abbia trovato la giusta serenità e concentrazione per l’ennesima semi, dove incomincera’ il “divertimento serio”, quello che continua ad attizzarlo, che innesta la sfida che prescinde dal risultato costituendo già, di per sé, una vittoria
Se va al quinto Alcaraz 100%…
La torcida Alcaraz invece la vedo serena,serena

Il balletto insegnato dalla figlia è fantastico.
State sereni circolo della canotta, come ha detto il terrore … è imbattibile!
Fenomenovak
Sicuramente Djokovic rappresenta un caso unico nella storia del tennis, e direi dello sport in generale, ma non da quest’anno.
Va però detto che negli slam gli unici top 20 che ha incontrato sono stati:
AO QF v Alcaraz (3) SF rit Zverev (2)
RG QF v Zverev (3) SF p Sinner (1)
W ottavi v De Minaur (11) SF p Sinner (1)
USO QF v Fritz (4) SF ? Alcaraz (2)
E’ abbastanza evidente che lo scoglio, almeno fino a quest’ultimo Slam 2025 è stata la SF, nella quale, come facilmente succede, incontra il numnero 1 od il 2, ma nei turni precedenti, tranne che nei quarti (a Wimbledon fa eccezione l’aver incontrato De Minaur negli ottavi, ma nei quarti ha beccato Cobolli, fuori dalla top20) non incontra mai top 20.
Senza fare dietrologie, un classificato 6° o 7°, come lo è stato il serbo in questi Slam, dovrebbe incontrare un top 16 almeno dagli ottavi (ed un top 32 dal terzo turno), ma è capitato solo due volte, appunto a W con l’australiano, ed agli AO con Machac (25). Di fatto Djokovic incontra le tds solo dai quarti in poi (mai il numero 1 od il 2), in semifinale il 1° od il 2°, e li perde.
Le capacità di Djokovic sono indiscusse, ma sarebbe interessante verificare quanti altri, nella sua posizione, hanno avuto tabelloni così favorevoli.
Bollito..uscirà 1000% con Alcaraz l’imbattibile
Curva Sinneriana compatta a tifare per Nole!
Una grande lezione per chi pensava di avvicinare “i due”. Sconfitta indigeribile per gli americani con il solo alibi dell’infortunio di Shelton, e soprattutto del lamentoso Zverev, che aveva un’autostrada fino alla semifinale.
Al di là di tutti i records, importanti, meno importanti e/o addirittura risibili … io ritengo che questo Nole abbia assolutamente i mezzi per mettere in difficoltà e anche per battere l’attuale Carlitos !
Ovviamente, non sarà la stessa cosa che battere Fritz e le possibilità saranno di gran lunga più ridotte 🙂
Aggiungo che in semifinale tiferò apertamente per il tennista serbo, nonostante questi non mi stia affatto simpatico, soltanto perché ciò è nel chiaro interesse di Jannik Sinner.
Alla fine non é il Djokovic del 2017-18 che usciva dalla top 10 e perdeva da Ching e Cecchinato. È una situazione più simile al Djokovic 2007-2010, quando aveva davanti solp die giocatori. Penserà: “se nel 2008 ho vinto uno slam da numero tre degli slam, chissà che non risucceda. Certo ho i miei anni, ma quando ero giovane avevo altri problemi come l’intolleranza e ce l’ho fatta lo stesso”.
Ma Sinner e Alcaraz sembrano ancora più cannibali dei Fedal, per quanto la cosa possa apparire mostruosa.
Stiamo a vedere, la semi non me la perdo
si si tutto bello per carità ma chi segue il tennis con passione e oggettività (quindi i fedalini sono esclusi per definizione) sa che Djokovic negli slam (quindi quando è motivato) è inferiore solo a Sinner e al miglior Alcaraz.
Tutti gli altri (se non si infortunia) li batte in ciabatte.
Quindi in realtà nessuna sorpresa, ha fatto il suo.
Anche perché l’unico avversario di spessore che ha incontrato (Fritz) era 0-10 nei confronti diretti quindi vuol dire uno che non ha armi per disinnescarti.
Adesso ovviamente il discorso cambia. Alcaraz non è quello di Melbourne e una vittoria del serbo piu che una sorpresa sarebbe una vera e propria impresa.