
Alexander Zverev si confessa dopo la sconfitta a Wimbledon: “il mio problema non è il tennis, mi sento solo e vuoto”


Un Alexander Zverev inedito e profondamente umano si è presentato in conferenza stampa dopo la dolorosa eliminazione al primo turno di Wimbledon 2025 per mano di Arthur Rinderknech. Lontano dalle solite dichiarazioni di rito, il tedesco ha scelto di togliersi la maschera e parlare apertamente del suo stato d’animo, facendo emergere un malessere personale che va ben oltre il campo da tennis.
“Credo che Rinderknech abbia giocato una partita fantastica, forse la migliore della sua carriera. Io sono stato troppo passivo in alcuni momenti, ma nel quinto set credevo di avere la situazione sotto controllo. Poi ho perso il servizio sul 40-0 e lì ho lasciato andare tutto”, ha spiegato Zverev analizzando il match. Ma subito dopo, la sua voce si è fatta più sincera e fragile, affrontando un tema ben più delicato: la salute mentale.
“A volte mi sento molto solo in campo. Ho problemi a livello mentale e lo sento da dopo l’Australian Open. Cerco modi per uscirne, ma ricado sempre. Non è una questione di tennis: mi sento solo nella vita, e questo non è piacevole. Faccio fatica a trovare la felicità anche fuori dal campo, mi sento molto ma molto solo. Non mi era mai successo prima. Il mio problema ora non è il tennis, ma trovare qualcosa dentro di me”,** ha confidato con coraggio il numero tre del mondo.
Zverev non ha nascosto di stare valutando il bisogno di chiedere aiuto: “Forse, per la prima volta nella mia vita, ne avrò bisogno. Ho affrontato molte difficoltà nella mia carriera e nella mia vita personale, ma mai mi ero sentito così vuoto come adesso. Ho perso la gioia in tutto quello che faccio.” E ha aggiunto: “Nemmeno quando vinco sento più quella felicità e la motivazione per andare avanti. Vado a dormire senza la voglia di alzarmi il giorno dopo. Credo che tanta gente, indipendentemente dal lavoro, abbia provato questa sensazione almeno una volta. In un atleta di alto livello, però, questo si riflette subito nei risultati.”
Zverev, visibilmente provato, si è dato un mese di tempo per provare a capire cosa gli sta succedendo e trovare delle soluzioni, prima dell’inizio del tour americano e del torneo di Montreal. Il suo appello è anche un messaggio potente: dietro il campione c’è sempre un uomo, con le sue fragilità, le sue battaglie e i suoi momenti di solitudine. E oggi Alexander Zverev, più che mai, ha scelto di raccontarlo senza filtri.
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È qualcosa di peggio di una fesseria, è una trollata camuffata da opinione. In questo sito se ne leggono un po’ troppe
Ottimista, altre fesserie arriveranno 🙁
Hai scritto la fesseria del giorno. Contento?
@ Jannik über Alles (#4426277)
Infatti , più che depresso per me è esaurito .
Povera pertica è la prima volta che provo un po’ di simpatia per Lui coraggio!!!
Si è accorto che la vita non è semplice. Sta crescendo.
ma sta sito
@ Kb24 (#4426275) Ma questi sono i prodromi.
Boh, la fidanzata non sarà molto contenta di queste parole.
Ti quoto@@!!
Ma chi gli fa la programmazione, mandandolo in giro come una trottola… è un suo nemico giurato?
Ci andrei piano a parlare di depressione. Non credo sia il suo caso, penso solo sia una fase emotivamente down , ed è giusto farsi aiutare da qualcuno. Ma la depressione è altra cosa , e chi ci è passato lo sa benissimo
forza sasha, il fatto che tanti giocatori vivano questa fase mi preoccupa e un po’ consola, son ricchi, famosi, in forma e son pagati per giocare.
La fragilità umana va oltre 🙁
Non voglio fare diagnosi, ma sembra proprio un profondo stato depressivo, ha detto cose abbastanza pesanti, come andare a letto senza avere la voglia di svegliarsi ecc. Secondo me dovrebbe fare come la Anisimova e prendersi una seria pausa, infischiarsene dei punti, dei tornei o robe del genere e andare in terapia, allenarsi, cercare relax in una vacanza… si deve disintossicare.
Ha completamente ragione….come già la Osaka qui si parla di altro dal tennis….di parla del “Perché” e non del “Come” …forza Sasha !
cosa ti devo dire, alcuni sono più soli di altri. alla fine lo siamo tutti abbastanza. questo suo “mo me piazzo a 3 metri dalla riga e che dio me la mandi buona” non può funzionare, nel tennis e nella vita
Tanto di cappello per essere riuscito a parlarne così apertamente, non è per niente facile soprattutto nel bel mezzo dei problemi e non solo dopo come è successo a tanti come Rublev.
Comunque è da tanto che è sempre mogio mogio, spero risolva i suoi problemi, ha la fortuna di avere un fratello vicino.
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Ad inizio anno era l’unico che potesse impensierire Alcaraz, ma adesso che ormai è entrato in una spirale negativa che lo porterà al ritiro lo spagnolo non ha più rivali e lascerà agli altri “top 5” le briciole.
La depressione è il cancro dell’ anima… speriamo che Zverev riesca a uscirne prima possibile