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Undici anni dopo Errani: Jasmine Paolini riporta l’Italia nei quarti del Foro Italico
12/05/2025 20:09 
23 commenti
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Jasmine Paolini nella foto - Foto Getty Images
“Siete speciali,” esclama Jasmine Paolini con un sorriso radioso, rivolgendosi al pubblico del Centrale che l’ha sostenuta con passione e sportività durante tutta la partita. La tennista toscana ha scritto oggi una pagina importante della sua carriera, superando con autorità Jelena Ostapenko con il punteggio di 7-5, 6-2 negli ottavi di finale degli Internazionali BNL d’Italia.
Un traguardo storico per il tennis femminile italiano, che riporta un’azzurra ai quarti di finale del torneo romano dopo undici anni di assenza. L’ultima a riuscirci fu Sara Errani nel 2014, quando raggiunse addirittura la finale, poi persa contro Serena Williams. Paolini raccoglie idealmente il testimone della romagnola, regalando al pubblico di casa l’emozione di vedere nuovamente un’italiana tra le migliori otto del torneo.
Ad attendere Jasmine ai quarti di finale sarà la russa Diana Shnaider, numero 11 del ranking mondiale e talento emergente del tennis femminile. La ventunenne (nata il 2 aprile 2004) rappresenterà un ostacolo impegnativo per la toscana, ma l’entusiasmo del pubblico romano e la crescente fiducia nei propri mezzi potrebbero spingere Paolini verso un’altra impresa.
La vittoria contro Ostapenko non è stata solo una questione di tennis, ma anche di nervi saldi e intelligenza tattica. In un match caratterizzato dalle montagne russe emotive tipiche della lettone, Paolini ha saputo aspettare con pazienza i momenti giusti per colpire, mostrando una maturità che la proietta sempre più nell’élite del tennis mondiale.
Il primo set è stato caratterizzato da un andamento estremamente equilibrato nelle fasi iniziali, con entrambe le giocatrici capaci di tenere agevolmente i propri turni di servizio fino al 2-2. È stata Ostapenko a trovare per prima il break, portandosi sul 3-2 e poi sul 4-2, grazie al suo tennis aggressivo e ai potenti vincenti che hanno messo in difficoltà l’italiana.
Sul 2-4 e 15-40, quando la lettone sembrava avere in mano le redini del set, Paolini ha avuto uno scatto d’orgoglio fondamentale, annullando due palle break e tenendo un servizio di importanza capitale. Questo game si è rivelato decisivo per l’inerzia del match, infondendo nuova fiducia alla toscana.
Da quel momento, Jasmine ha cambiato marcia: sul 3-4 ha strappato il servizio a Ostapenko, agevolata da un doppio fallo della lettone, il quarto del set, e da alcuni errori gratuiti dell’avversaria. La parità raggiunta sul 4-4 ha rappresentato un punto di svolta psicologico, con Paolini capace di tenere nuovamente il servizio e portarsi sul 5-4.
Nel decimo game Ostapenko è riuscita ad agganciare la parità sul 5-5, ma ancora una volta Paolini ha mostrato grande intelligenza tattica, variando il ritmo e mantenendo alta la concentrazione dopo aver annullato anche una palla break nell’undicesimo game. Il dodicesimo game è stato il teatro del crollo della lettone: sul 6-5 per l’italiana, Ostapenko ha commesso altri due doppi falli (il secondo sul set point), consegnando di fatto il parziale a Paolini con il suo settimo doppio fallo complessivo.
Durante tutto il set, Ostapenko ha alternato colpi straordinari e vincenti impressionanti a errori clamorosi, incarnando perfettamente la sua reputazione di “montagna russa”. Paolini, dal canto suo, ha saputo aspettare con pazienza i momenti di calo dell’avversaria, rispondendo con variazioni di ritmo e grande profondità nei propri colpi.
L’inizio del secondo set ha visto Paolini confermare subito il vantaggio psicologico acquisito alla fine del primo parziale. L’italiana ha tenuto il servizio nel game d’apertura, dimostrando grande lucidità nei momenti chiave, compreso un impressionante ace di seconda servizio sul 30-30 che ha evidenziato il suo crescente coraggio.
Il break è arrivato immediatamente nel secondo game: la toscana ha risposto in modo aggressivo, mettendo costantemente sotto pressione Ostapenko. Dopo diverse palle break annullate dalla lettone, Paolini ha trovato una risposta vincente di dritto che ha fatto esplodere il pubblico del Centrale, portandosi sul 2-0.
Da quel momento, Jasmine ha iniziato a esprimere un tennis sempre più solido e vario, salendo di livello anche al servizio come già fatto nel match precedente contro Jabeur. Sul 2-0 ha tenuto agevolmente la battuta, consolidando il vantaggio e portandosi sul 3-0, mentre Ostapenko appariva in difficoltà anche dal punto di vista fisico.
Nel quarto game la lettone ha provato a reagire, tenendo il servizio non senza difficoltà (3-1), ma Paolini ha risposto prontamente vincendo il quinto game con autorità, impreziosito da un ace. A quel punto la lettone, sotto 4-1, sembrava ormai rassegnata, commettendo errori sempre più frequenti: ben 30 nel corso dell’incontro contro i soli 10 dell’italiana.
Nonostante un ultimo sussulto di Ostapenko, che ha tenuto il servizio sul 4-2, Paolini ha chiuso il settimo game con un servizio vincente e un urlo liberatorio, salutato dal boato del pubblico romano. Sul 5-2, servendo per restare nel match, la lettone ha definitivamente alzato bandiera bianca, commettendo un grave errore di dritto sul match point e spedendo la palla a quattro metri fuori dal campo.
La vittoria, meritata ma tutt’altro che scontata considerando lo strapotere di Ostapenko quando è in giornata, permette a Jasmine Paolini di raggiungere i quarti di finale al Foro Italico per la prima volta in carriera.
Francesco Paolo Villarico
TAG: Jasmine Paolini, WTA 1000 Roma, WTA 1000 Roma 2025
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Non so quale partita tu abbia visto: NON ci fu un secondo set!!!! Se non sbaglio finì la partita sul 4a3 per Serena
Immensa Jasmine,credici che si può arrivare….in fondo.
Allora,dire che si è infortunata per stare dietro a Serena,mi sembra sbagliato,la stava raggiungendo sul 4pari e si è infortunata,cose che capitano:poteva succedere prima o dopo chissà forse non succedeva affatto, l’ atleta è spesso al limite e può bastare poco!,,, purtroppo a lei quell’ infortunio costò anche la finale del doppio,,,
@ tinapica (#4381717)
Io ero ai distinti sul Centrale in quella finale e ti posso dire che non si giocò proprio….la Errani entrò in campo menomata e giusto qualche scambio nel primo set, ma sugli spalti avevamo la netta sensazione che l’italiana era infortunata. Non c’era proprio partita.
Nel secondo set poi non ne parliamo proprio.
Per la precisione la mitica Saretta, in quella che per me resta la sua più grande impresa, più della finale parigina, non era (già) infortunata ma si infortunò perché Serenona la costrinse a strafare per restarle attaccata.
Ci stava riuscendo, ma per riuscirci finì col farsi male; durante la finale, non prima.
Piccola e Grande! Godimento ancor maggiore perché ha estromesso una tra le persone più detestabili del circuito, almeno a giudicare da quanto viene divulgato attraverso i media.
Alè Gelsomina, alè!
Brava jasmine paolini.
@ MD (#4381499)
Ti sei mai chiesto del perchè Paolini è “esplosa” alla soglia dei 30 anni e non negli 11 anni precedenti? Il tifoso non è abituato ad indagare, l’esperto si! Paolini ha avuto la strada sbarrata da autentiche fuoriclasse come Halep, Pliskova, Kvitova, le sorelle Williams ed altre. Oggi non ci sono più, e la strada si è fatta molto più agevole. Solo Sabalenka, Pegula, Iga e qualche altra le sono davanti, ma non a quei livelli. Lo stesso è accaduto a Fognini! Anche lui ha avuto la strada sbarrata da Nadal, Federer e Dijokovic. Malgrado tutto, ha vintoi 9 tornei. Ci vuole anche un pò di culo nella vita .
Bravissima Jas! Punto su punto, passo dopo passo ora anche contro la Shnaider. Forza!
Ma lei non era quello di PASSARO ieri ??
“Errare humanum est, perseverare autem diabolicum”
È un bene per il movimento, viene più amplificato a livello di media rispetto ad un quarto slam.
Le fesserie che sento ultimamente riguardano l’energie che dovrebbero portare via giocare in doppio.
Balle.
L’oretta di tennis a mezzocampo non incide minimamente, è una disciplina minore,anzi.. spesso serve da scarico per le fatiche del singolare
magari lo pensiamo ma non lo scriviamo. mai sentito parlare di scaramanzia?
Esatto.
E da allora, nessuna tennista italiana si era mai più spinta oltre gli ottavi.
Dopo 11 anni, ecco Paolini ai quarti.
Se vincerà, diremo “un’italiana in seminifale, 11 anni dopo Errani”.
Se vincerà ancora, “un’italiana in finale, 11 anni dopo Errani”.
E se vincerà un’altra volta, “un’italiana vince il torneo, 40 anni dopo Raffaella Reggi”.
Finale alla portata visto il tabellone
Brava Molletta
Il sogno? La grande accoppiata maschi / femmine al Foro
E no non ci sono doppi sensi…. Intendo l’accoppiata di vittorie Sinner (o Berrettini o Musetti) e Paolini
🙂
In effetti molto più grazioso il vestitino blu con cui ha giocato il doppio.
Vince il premio “profeta dell’anno” il sig. Bel Fusto. Prego notare il termine “con certezza”. Con certezza, è la prima volta che arriva ai quarti di finale a Roma. Temo molto la Shnaider, ma ero preoccupato anche per Ostapenko. Dai Jasmine che si può andare in semifinale!
Bravissima Jasmine !
Cuore, grinta e intelligenza tattica hanno prevalso su un gioco di potenza ma troppo scriteriato della Ostapenko.
Ora bisogna insistere, perché la parte bassa del tabellone con l’uscita della Swiatek, è davvero ghiotta.
Ma la Errani non perse con serena?
grandissima Paolini ma ti prego cambia quella tunica blu …. non ti si può guardare 🙂
La Azarenka arrivò ai quarti nel 2014 e perse dalla Sharapova
A me risulta che la Errani (infortunata) perse la finale contro Serena Williams nel 2014
G R A N D E ❗