Adelaide International, sopresa: c’è anche Novak Djokovic. Al via anche il nostro Matteo Berrettini
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Novak Djokovic ha cambiato i piani all’ultimo momento e sarà al via dell’Adelaide International, entrando ufficialmente nel tabellone dell’ATP 250 australiano in programma dal prossimo 12 gennaio. Tutti gli indizi facevano pensare che il 24 volte campione Slam avrebbe scelto di saltare i tornei di preparazione in vista dell’Australian Open, ma alla fine il serbo ha deciso di aggiungersi a un campo già di altissimo livello.
Il torneo di Adelaide si preannuncia così particolarmente competitivo, con nomi come Jack Draper, Stefanos Tsitsipas e Matteo Berrettini pronti a contendersi il titolo insieme a Djokovic. Una settimana di grande tennis, resa ancora più interessante dall’ingresso last minute di “Nole”.
Un cambio di strategia verso Melbourne
Djokovic non compariva nelle liste preliminari degli eventi che precedono il primo Slam dell’anno. Dopo la pubblicazione dell’entry list di Brisbane – torneo che aveva giocato nel 2024 – e quella della United Cup, dove aveva iniziato la stagione nel 2023, tutto lasciava pensare a un avvio diretto in Australia senza match ufficiali. L’iscrizione ad Adelaide suggerisce invece un cambio di strategia: il serbo ha probabilmente deciso di aver bisogno di partite vere nelle gambe prima di presentarsi a Melbourne Park.
Un anno fa, Djokovic aveva cominciato la stagione proprio a Brisbane, raggiungendo i quarti di finale dopo aver battuto Rinky Hijikata e Gael Monfils, prima della sorprendente sconfitta contro Reilly Opelka. Quello fu il suo unico torneo di preparazione in singolare per l’Australian Open. In quell’occasione, Nole scese in campo anche in doppio insieme a Nick Kyrgios, tornato nel circuito dopo un lungo stop: la coppia superò il primo turno contro Erler/Miedler, prima di arrendersi ai numeri uno del seeding Mektic/Venus.
Adelaide e il legame con Djokovic
L’Adelaide International si appresta a vivere l’ottava edizione della sua storia. Il campione in carica è Felix Auger-Aliassime, vincitore della finale 2025 contro Sebastian Korda. Proprio Korda è un nome legato anche a Djokovic: il serbo conquistò il titolo all’Adelaide International 1 nel 2023, quando il torneo venne disputato in due edizioni consecutive a inizio anno, superando l’americano in una durissima finale in tre set.
Il ritorno di Djokovic ad Adelaide non è quindi una novità assoluta, ma assume un peso specifico enorme considerando il momento della sua carriera e il contesto competitivo attuale.
Salute e gestione del corpo: la priorità per il 2026
Avvicinandosi alla stagione 2026, in cui compirà 39 anni, Djokovic è pienamente consapevole che la priorità assoluta è la gestione della salute fisica. Anche più della recente supremazia mostrata da Jannik Sinner e Carlos Alcaraz negli Slam, l’obiettivo di Nole è arrivare al massimo della condizione nei momenti chiave dell’anno.
In quest’ottica si inserisce anche il recente ingresso nel suo team di Mark Kovacs, rinomato esperto di preparazione fisica e performance. Kovacs avrà il compito delicatissimo di mantenere Djokovic lontano dagli infortuni e al 100% della forma, un tassello fondamentale per continuare a competere contro avversari di quasi vent’anni più giovani.
L’iscrizione ad Adelaide va letta proprio in questa direzione: non un rischio inutile, ma una scelta ponderata per trovare ritmo partita, testare il corpo e presentarsi all’Australian Open con le sensazioni giuste. Djokovic non smette di adattarsi, studiare e correggere il tiro.
Francesco Paolo Villarico
TAG: ATP 250 Adelaide, ATP 250 Adelaide 2026, Matteo Berrettini, Novak Djokovic

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La più fervente sostenitrice di Djokovic che lo dipinge come un tennista della domenica che gioca giusto per “sollazzo”. Ci mancava solo questa! A volte ho la sensazione che dietro agli ultras di Djokovic si nascondano in realtà i capi ufficio stampa di Federer e Nadal che scrivono delle assurdità per rendere il povero Nole più antipatico di quanto già non sia
Gli ultras di Djokovic non sono nemmeno capaci di andare d’accordo tra di loro. Se ne spunta uno con un minimo di capacità analitica e obiettività, lo sbranano ahahah.
A proposito, Dani Alves ha vinto più titoli di Pelé e Maradona. Mi pare ovvio che sia lui il GOAT del calcio
Hai letto quello che ho scritto?
Quando mai avrei detto di condividere questo criterio?
@ Tennis a colazione (#4536110)
Qui non c’è bisogno di nessun verdetto. I numeri sul campo da tennis hanno già parlato con chiarezza…”ho sentito qualcuno dire…che…” ah va beh…allora siamo a posto. Informazione molto attendibile. Ma non c’è più limite al ridicolo.
@ Tennis a colazione (#4536110)
Quindi i calciatori che vanno a svernare nei paesi arabi sono i migliori, perché guadagnano di più dei fuoriclasse che giocano in Europa? Se lo dici tu…
Ma che parametro sarà mai?
Invece del tennis, a colazione prendi due Pavesini col fosforo
Ho già detto che secondo me Djokovic vincerà un altro Slam e chiuderà definitivamente la questione GOAT mettendo d’accordo tutti . In caso contrario sarà impossibile giungere a un verdetto unanime. Pensiamo al basket: non esiste una risposta definitiva su chi sia il migliore tra Michael Jordan e LeBron James , poiché dipende dai criteri (titoli, statistiche, impatto culturale, stile di gioco, popolarità etc.) presi in considerazione.
Ho sentito persino qualcuno dire che Federer è indubbiamente il GOAT perché, pur non impugnando la racchetta da tanti anni, continua a guadagnare più di Djokovic che è ancora in attività e ha un patrimonio personale che supera abbondantemente quello di Djokovic e Nadal messi insieme, dovuto al fatto che resta l’ icona più rappresentativa del tennis e i brands hanno sempre investito e continuano a investire su di lui più che su chiunque altro
…anche se (Nadal) giocava peggio le volee di Federer, scusate l’errore.
Il potere della narrativa di Federer, non intendo con te in particolare, parlo in generale.
Sgombriamo il campo: uno dei giorni per me sportivamente più brutti è stata la finale di Wimbledon 2008.
Però l’agiografia di Federer che si sente in giro è delirante, su youtube mi sono imbattuto in un sondaggio su chi fosse il giocatore che sceglieresti a rete per salvarela tua vita( o qualocsa di simile), ebbene oltre il 70% dei votanti aveva scelto Roger, e in lozza c’erano anche Sampras e Mac e “Altri”, ma Non Edberg per esempio.
Ma anche Nadal, a mio modesto avviso, aveva una copertura della rete migliore di Federer, anche aw giicava peggio le volee.
Federer è stato un fenomenale giocatore di servizio e colpi da fondocampo, ma ora passa anche per un GOAT a rete.
In futuro, noi che quwsti li abbiamo visti ( io ho iniziato con Lendl) ricordiamo cosa erano veramente alle nuove generazioni, con il loro essere fenomenali ma anche con determinati limiti.
@ MarcoP (#4535994)
Ma scusate, insistete con questo “poca speranza di vincere Slam”…ma che se ne farebbe di un altro Slam, ne ha già vinti 4 più di Roger e 2 più di Rafa, giusto per sollazzo ma non certo per dannarsi l’anima, anche perché altrimenti i poveri Roger e Rafa dovrebbero vivere in un perenne stato depressivo per non essere riusciti a conquistare il record più ambito!
@ Jimi Hendrix (#4536021)
Pensa che Roger ha vinto il RG 1 volta perché Rafa era stato battuto in semi!!! Sei fissato con questo ritornello, e non ti conviene perché, comunque la rigiri, Novak è quello che ha dimostrato più forza su tutte le superfici (Slam equamente distribuiti, unico a vincerli tutti almeno 3 volte battendo entrambi gli avversari, e tutti i 1000 vinti almeno 3 volte tranne 2 a Montecarlo)…ma quando ti ricapita? Infatti la forza che trasmette Novak è che, mentre Roger e Rafa avevano reciprocamente un avversario, Novak è subentrato avendone due e li ha battuti entrambi anche sul loro terreno preferito, eroico!
È vero, al momento Federer e Nadal sono sicuramente più iconici ma se vincesse il 25° Slam, non si potrebbe non considerare Djokovic il GOAT. Secondo me ci riuscirà e metterà fine alla diatriba
@ JOA20 (#4535947)
stavo per chiedere la stessa cosa, però l’ho visto riportato anche su un altro sito
Non vuole lasciare a Roger nemmeno il record dei tornei vinti in carriera.
Ufff….che noia questo incaponirsi…ma goditi la vita!!!
Caccia al 102. 🙂
“Quest’anno” ne fa compiuti 38.
Il prossimo ? 😉
Si, non risulta da nessuna parte che Berrettini giochi ad Adelaide. Sarebbe curioso sapere da quale fake news arriverebbe questa notizia da Ignoranza Articiale.
Ma va è n.4 al mondo, nei tornei major il n.3, 4 semi nei 4 slam l’anno scorso, secondo te però sarebbe ” costretto ” a partecipare ai 250.
Che poi questi chiudono pure come certi tornei ATP 500 e quasi come i 1000 a 56 giocatori, visto che nei tornei prima degli Australiano Open ci sono quasi tutti, tranne Alcaraz, Sinner, altri due o tre e i pochi infortunati ( cioè solo Ruud al momento, sembra che abbiano recuperato tutti dagli infortuni ).
Gioca in preparazione agli Australian Open, per non arrivare senza agonismo sulle corde. La cosa più ovvia.
@ Dr Ivo (#4535981)
Ma povero Novak, cosa deve fare, affrettarsi a macinare 250 come se niente fosse a quasi 39 anni? E vogliamo lasciare al povero Roger almeno un record, anche se di serie B? Si sa che i 250 non contano ai fini del Goat ma rimangono un impegno fisico importante ad una certa età, e credo comunque che anche Roger e Rafa i loro 250 non li abbiano vinti a 39 anni
@ 4tune (#4535982)
Beh, veramente c’è Draper che era già indicato come terzo new big, c’è il fresco vincitore di Montecarlo, c’è Fonseca che è stato già eletto nel sito a pericoloso top player del 2026…anche per Novak non sarà certo una passeggiatina
Non credo proprio. Per un fuoriclasse del suo calibro sarebbe quantomeno avvilente puntare solo ai 250 per superare Connors che detiene un record privo di significato. Djokovic ha in testa un solo grande obiettivo: la conquista di un altro Slam. Sogna di battere Sinner e Alcaraz e conquistare l’unico trofeo che convincerebbe coloro che non pensano che Nole sia il GOAT ( si stima che più dell’ 80% tra intenditori e appassionati di tennis reputino Federer e Nadal molto più icnonici ) che invece hanno ragione i suoi tifosi e che è lui il migliore. Djokovic sa bene che un’impresa di queste proporzioni varrebbe da sola più dei tanti, troppi titoli conquistati mentre Federer e Nadal erano seduti sul divano. Connors avrà pure stabilito il record di tornei vinti ma chi si sognerebbe di reputarlo all’ altezza di Borg e McEnroe? Djokovic al momento nella storia del tennis sta a Federer e Nadal come Connors sta a Borg e McEnroe. Io auguro a Djokovic di vincere un altro Slam e venire ricordato tra mezzo secolo come il GOAT e non come l’ Ivan Lendl del terzo millennio. L’ideale per lui sarebbe vincere Wimbledon così almeno eguaglierebbe Federer per numero di vittorie nello Slam più prestigioso, anche perché il fatto che dei 24 Slam vinti, quasi la metà siano Australian Open, ovvero lo Slam tradizionalmente meno nobile non lo ha mai aiutato nella conquista dell’agognato titolo di GOAT
@ Annie3 (#4536012)
Anche secondo me, vuole testarsi prima di AO.
Ma magari, semplicemente, avendo saltato le Finals, vuole testarsi e “scaldarsi” in vista degli AO…del resto, è sempre accusato di giocare poco, bene,vorrà giustamente entrare nel “vivo” del nuovo anno mettendo un po’ di tennis nelle gambe, bravo Novak, comunque vada
Djokovic ha cambiato strategia.
Poche speranze negli Slam, puntare ai 250 per fare il record di tornei vinti.
@ Matte (#4535984)
Infatti, non vedo il nome di Berrettini da nessuna parte mentre per il Kooyong che avrà luogo quella settimana sì
Comunque quest’anno ne compie 39 e non 38…
@ JOA20 (#4535947)
Su tennis 365 l’entry list si ferma a Popyrin che è il #54…Matteo sarebbe il 1° degli alternates…a meno che non ci sia già qualche defezione dall’entry list pubblicata
4) Novak Djokovic
10) Jack Draper
14) Alejandro Davidovich Fokina
17) Jiri Lehecka
20) Tommy Paul
21) Francisco Cerundolo
24) Joao Fonseca
25) Tallon Griekspoor
29) Arthur Rinderknech
31) Valentin Vacherot
32) Tomas Machac
33) Brandon Nakashima
34) Stefanos Tsitsipas
35) Corentin Moutet
36) Jaume Munar
37) Ugo Humbert
40) Arthur Fils
41) Gabriel Diallo
54) Alexei Popyrin
Beh, con tutta la simpatia che posso provare per Berrettini, non definirei il gruppo dei partecipanti di altissimo livello.
Il senso alla sua carriera lo ha già dato da un pezzo mi pare. E a 39 anni deve pur pensare alle statistiche con le quali verrà ricordato… E perché dovrebbe tralasciare il fatto che Federer ha vinto due titoli in più anche se ben 25 dei suoi titoli erano dei 250 (contro i 13 soltanto di Nole)? Nel giro di poche settimane, tra Adelaide e Buenos Aires, può già pareggiare i conti
Ormai è costretto a giocare i 250 per dare un senso alla sua carriera. Un pò come faceva Connors quando era surclassato da Borg e McEnroe.
Fedderer&Naddal&Borg&McEnroe erano un’altra cosa
Berrettini non doveva partecipare al Kooyong Classic? Non lo vedo nell’entry list sul sito del torneo di Adelaide