Kyrgios, poche settimane di tennis per “meritarsi” una wild card agli Australian Open
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Non manca molto al 18 gennaio, quando scatterà l’edizione 2026 degli Australian Open. Il mondo della racchetta già ipotizza una nuova finale Slam tra Sinner e Alcaraz, dopo quelle consecutive a Parigi, Wimbledon e New York nel 2025. Ma a Melbourne c’è un altro tema che scalda l’attesa degli appassionati: che ne sarà di Nick Kyrgios? Riuscirà fisicamente a giocare e, soprattutto, riceverà una wild card per prendere parte al tabellone di singolare maschile? È un aspetto da non sottovalutare e che sta animando il dibattito tra gli appassionati “down under”. Da un lato, avere Kyrgios in campo sarebbe una garanzia di ritorno mediatico e interesse, visto che il discusso talento di Canberra, pur con tutti i suoi spigoli e problemi, è capace di divertire come pochi e in Australia resta sempre molto seguito, anche nelle sue ultime travagliate stagioni spese più tra fisioterapia ed eruzioni social contro il mondo intero – e in particolare Jannik Sinner…- che in campo. Dall’altro lato però il 30enne Nick è di fatto un ex giocatore. Negli ultimi tre anni ha disputato sei partite, e lui stesso ha più volte affermato che un suo rientro avrebbe del miracoloso, come il miglioramento del ginocchio nell’ultimo periodo, ma probabilmente non sufficiente a consentirgli un rientro pieno in attività in tutto l’arco della stagione. Quindi, con molti altri tennisti australiani impegnati a meritarsi una wild card, quella a Kyrgios sarebbe sprecata?
“Sprofondato fino al numero del diavolo, il 666, dopo il lungo stop, Kyrgios avrebbe bisogno di una wild card per partecipare ai tornei dell’estate australiana. L’ATP infatti ha comunicato che il suo ranking protetto — la n.21, che gli garantiva l’accesso diretto a determinati eventi — è scaduto il 10 novembre“, così recita 7 News, media assai accreditato in Australia. Intanto Nick prenderà parte al rinnovato Kooyong Classic di Melbourne e in precedenza ha confermato un calendario abbastanza fitto di esibizioni, che comprende alcuni match in dicembre negli Stati Uniti contro Ben Shelton e Tommy Paul, prima dell’attesissimo “Battle of the Sexes” a Dubai il 28 dicembre contro la n.1 del mondo Aryna Sabalenka. L’australiano non gioca un match ATP dal marzo scorso.
Come giocherà questi incontri? Sarà competitivo e in salute, abbastanza per tornare in campo in un match 3 set su 5? Il trentenne ha detto di essersi allenato “come nell’anno migliore della mia carriera, il 2022, quando ho disputato la finale di Wimbledon contro Novak Djokovic e poi ho giocato i quarti agli US Open. Non so se definirlo un miracolo, ma il mio ginocchio sembra ringiovanito di un paio d’anni. Non avevo alcuna speranza di poter giocare lo Slam australiano, o anche solo di tornare a sentirmi competitivo e libero nei movimenti. Ma qualcosa è cambiato nell’ultimo mese, non so cosa sia. Ero con il mio massaggiatore e il mio fisioterapista e ho iniziato a sentire davvero qualcosa di diverso nel mio ginocchio. Non si gonfia, non dà fastidio dopo un allenamento”.
Per tutti questi fattori, in Australia pensano che se riuscirà a giocare senza problemi le esibizioni di dicembre e il suo rientro sul tour ATP a Brisbane nella prima settimana dell’anno sarà positivo, le sue chance di ottenere una wild card appaiono credibili. L’amico di sempre – e altro lungo degente – Kokkinakis ha affermato l’intenzione di giocare con Kyrgios il doppio a Melbourne, questa appare forse una ipotesi più percorribile, ma chissà…
Marco Mazzoni
TAG: Australian Open 2026, Marco Mazzoni, Nick Kyrgios

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Dare la WC a Nickolino togliendola a qualche giovane promettente sarebbe una “bestemmia”.
Attenzione: la definizione nell’articolo di Kyrgios come “il discusso talento di Canberra” andrebbe rivista…
…in quanto trattasi di talento decisamente “discutibile”, con solo 2 titoli 250 e 1 solo 500 in carriera!
Cobolli e Darderi lo stanno già per sorpassare!
Il bipede australiano sopravvive cercando di sfruttare la popolarità di Sinner, che ovviamente ha molti fan e pure molti HATER.
In pratica è un povero “parassita”.
Wild card?
NO
Wild f…k!
Mitico Angel Heart
Sarebbe bello in effetti anche perché Jannik si limiterebbe a fare il suo dovere dando un esempio gentilmente devastante di contrasto al bullismo
666, il mio nome è Louis Cyphre..(solo per nerd del cinema)…
@ Massimo.bianco29@yahoo.it (#4531120)
Ahahah, aspetto con ansia, ahahahah
Parlare ancora di credibilità nel nostro sport anche dopo questo finale di stagione,fa davvero sorridere.
A breve ampia cronaca di quanto è successo.
OT.
Pubblico qui una notizia che credo importante, a differenza (credo) dell’enunciato:
Jannik (e non solo) diventa un
“fattore di rilevanza sociale nazionale”,
al pari di Olimpiadi, Mondiali, ecc.
e sconvolgerà i palinsesti TV come recentemente.
🙂
Se mi dicono che Kyrgios ha wild card e lo mettono contro a Sinner firmo con il sangue, gliela porto io a casa la wild card
Dare una wild card in un torneo così prestigioso finirebbe per far minare la credibilità dello stesso. Sarebbe come dare un bye a chi lo incontrerà. Se ce la fa fisicamente potrebbe concentrarsi solo sul doppio. Ma anche lì è da vedere la tenuta…
Qualcuno sa se c’è una qualche lista dove verificare chi usufruisce del ranking protetto e fino a quando?
Comunque Kyrgios giocherà gli AO, se non in singolare almeno in doppio con Kokkinakis