Notizie dal mondo ATP, Copertina, Generica

Jack Draper lancia l’allarme: “Il circuito deve cambiare se vogliamo una carriera lunga”

19/10/2025 10:28 7 commenti
Jack Draper GBR, 2001.12.22 - Foto Getty Images
Jack Draper GBR, 2001.12.22 - Foto Getty Images

Il tema degli infortuni continua a tenere banco nel mondo del tennis, e a riportarlo al centro del dibattito è stato Jack Draper, che ha voluto lanciare un messaggio diretto alle istituzioni del circuito. Il giovane britannico, da sempre attento alle dinamiche fisiche e mentali del tennis moderno, ha invitato l’ATP e la WTA a riflettere seriamente sulla struttura del calendario e sull’impatto che ha sui giocatori.

“Gli infortuni ci saranno sempre, è inevitabile. Stiamo spingendo i nostri corpi a fare cose che non dovrebbero fare nello sport d’élite,” ha dichiarato Draper. “Abbiamo tantissimi giovani straordinari nel circuito in questo momento, e sono orgoglioso di far parte di questo gruppo. Tuttavia, il tour e il calendario devono adattarsi se vogliamo avere una certa longevità.”

Le parole del britannico arrivano in un momento in cui il tema della sostenibilità fisica dei tennisti è tornato d’attualità. Tra tornei ravvicinati, superfici diverse e viaggi continui, molti giocatori faticano a mantenere un equilibrio che consenta loro di competere ad alto livello senza compromettere la salute.
Draper, reduce da una stagione in cui ha alternato exploit e stop fisici, si fa così portavoce di una generazione che chiede un cambiamento: meno stress, più tempo per recuperare e, soprattutto, un calendario che metta davvero al centro gli atleti.



Marco Rossi


TAG:

7 commenti

JannikUberAlles 19-10-2025 12:23

Scritto da brunodalla
ancora una volta non leggo, da parte degli addetti ai lavori, una considerazione secondo me importante, che va ad aggiungersi a tutte le altre citate da Draper.
il gioco del tennis è imprescindibile da una cosa, che senza non può esistere: l’attrezzo che hanno in mano.
quanto sono esasperati oggi i materiali e che caratteristiche hanno? quanto tendono a tirare le corde per tirare più forte o per controllare meglio il colpo? quanto questo incide sulle sollecitazioni che ritornano al fisico? e quanto queste sollecitazioni impattano sui vari infortuni?
poi valgono anche i discorsi sul calendario, sui campi, sulle palle, ma forse è il caso di integrare questi discorsi anche con l’attrezzo.

La maggior parte degli addetti ai lavori (da USA o UK o altre grandi nazioni, compresa la Russia) sta criticando aspramente la QUALITÀ delle PALLE che sarebbe esponenzialmente peggiorata da dopo il COVID…
… così è diventato più difficile concludere gli scambi (le palle gonfiano e diventano lente) e lo stress fisico degli atleti viene così messo a dura prova!

7
Replica | Quota | 0
Bisogna essere registrati per votare un commento!
gisva 19-10-2025 12:17

Concordo che il calendario sia criticabile, ma una volta che impari a gestire il tuo corpo, trovi la soluzione.

Un tennista come Draper cominci a preparare al meglio i tre slam che gli si addicono. Non Parigi, perché si affatica per Wimbledon.

Poi prepara 3-4 1000 nei momenti liberi della stagione ed il gioco è fatto.

Rimane nei primi 5, gioca gli altri tornei per allenarsi e ritirare il prize Money.

Se poi ci sono giocatori che sono peggiori di lui, ma reggono 15 eventi, pace.

Mica tutti devono giocare al massimo tutti gli eventi…

6
Replica | Quota | 0
Bisogna essere registrati per votare un commento!
Silvy__89 (Guest) 19-10-2025 11:18

Effettivamente è abbastanza inquietante che ragazzi ancora così giovani siano costretti a stop lunghi per infortuni abbastanza seri.
È una grave perdita per il tennis avere giovani di talento fuori per mesi e mesi.
Non so però fino a che punto sia genetica (ovvero quanto madre natura è stata generosa o meno) e quanto invece dipenda da preparazione, allenamenti, quanto giochi, troppi tornei ecc.

5
Replica | Quota | 0
Bisogna essere registrati per votare un commento!
Giampi 19-10-2025 11:17

È vero che il calendario, le palle, o altri aspetti possono influire ma Draper non centra il punto. Tutto questo infortuni, in particolare di giovani atleti, sono dovuti all’ipertrofico sviluppo muscolare a cui si sono costretti per diventare campioni. Quando vedi giocatori come lo stesso Draper, Fils, Lehecka, Rune, Alcaraz, Shelton, Aliassime, Machac e via dicendo diventare dei culturisti ipertrofici che giocano un tennis muscolare, violento non deve sorprendere che alla fine si rompano tutti. Dice, ma Federer non si è mai ritirato..lo credo bene, un po’ di fortuna ma soprattutto un gioco totalmente decontratto in cui è la tecnica che fa viaggiare la palla non la forza. E in generale il tennis è uno sport in cui il corpo deve essere “leggero” agile, veloce, decontratto e non assimilabile al baseball o al football americano. Non è casuale che giocatori con fisici leggeri come quello di Diokovic, Medvedev, Zverev, lo stesso Sinner non incorrano in infortuni muscolari e tendinei se non ossei come testimoniano le fratture da stress. D’altra parte questi giocatori, tranne Alcaraz, quello hanno, ovvero non disponendo di doti tecniche particolari sono costretti a giocare in tennis muscolare sperando di supplire con l’ipertrofia del corpo le competenze di fluidità, elasticità e tecnica..l’errore comincia a livello giovanile quando la palestra diventa prioritaria rispetto al lavoro tecnico e forse la scuola italiana si fa preferire perché al contrario di quella che so, americana o ceca, punta sullo sviluppo tecnico.

4
Replica | Quota | 1
Bisogna essere registrati per votare un commento!
+1: gisva
brunodalla 19-10-2025 11:14

ancora una volta non leggo, da parte degli addetti ai lavori, una considerazione secondo me importante, che va ad aggiungersi a tutte le altre citate da Draper.
il gioco del tennis è imprescindibile da una cosa, che senza non può esistere: l’attrezzo che hanno in mano.
quanto sono esasperati oggi i materiali e che caratteristiche hanno? quanto tendono a tirare le corde per tirare più forte o per controllare meglio il colpo? quanto questo incide sulle sollecitazioni che ritornano al fisico? e quanto queste sollecitazioni impattano sui vari infortuni?
poi valgono anche i discorsi sul calendario, sui campi, sulle palle, ma forse è il caso di integrare questi discorsi anche con l’attrezzo.

3
Replica | Quota | 0
Bisogna essere registrati per votare un commento!
Kenobi 19-10-2025 11:12

I limiti del tennis sono :frazionamento delle organizzazioni che rendono difficile uniformare le regole e standard ,migliorare calendari , peggiore economia di scala, avere una voce più grossa nei media, dilettantismo in alcuni tornei etc…
Egoismo dei tennisti, tra l’altro nessuno per non rinunciare agli inviti prova a criticare i paesi dove si svolgono i tornei , per loro la politica non c’entra nulla con lo sport, quindi anche battaglie per il loro benessere fisico non vengono combattute se non da qualche voce penalizzata personalmente;
La torta è sempre quella anche perché non si incassa dai media e per aumentarla si sono inventati le due settimane nei 1000, questo mostra l’inettitudine delle figure apicali, che l’ho sempre detto e verrà confermato nel tempo:è una visione miope , che a lungo termine penalizzerà i protagonisti.

Ce ne sarebbero altre.

2
Replica | Quota | 1
Bisogna essere registrati per votare un commento!
+1: gisva
witness (Guest) 19-10-2025 10:37

come ho detto altrove, il problema è il denaro

gli sponsor pompano sempre più, gli atleti si fanno ingabbiare in contratti capestro per poter assumere team sempre più competitivi

caro Draper, mettiti un freno e vedrai che starai meglio

1
Replica | Quota | 1
Bisogna essere registrati per votare un commento!
+1: gisva