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Quattro anni dopo, Bergamo torna a parlare polacco

18/02/2017 19:53 6 commenti
Iga Swiatek e Martina Di Giuseppe con il Colonnello Roberto Magnani di Cantor Air - Foto Antonio Milesi
Iga Swiatek e Martina Di Giuseppe con il Colonnello Roberto Magnani di Cantor Air - Foto Antonio Milesi

La 15enne Iga Swiatek vince il trofeo FAIP-Perrel, confermando quanto di buono aveva mostrato durante la settimana. Una generosa Martina Di Giuseppe la impegna duramente, ma si arrende in tre set. Per Iga è il secondo titolo su cinque tornei da professionista. “Non ho mai visto una 16enne così forte” dice la Di Giuseppe. Enorme successo di pubblico.

E’ presto per dire che è nata una stella. Tuttavia, se c’è un nome su cui è legittimo scommettere, è proprio quello di Iga Swiatek. La giovanissima polacca, appena 15enne, si è aggiudicata la prima edizione femminile del Trofeo FAIP-Perrel (15.000$, terra battuta), quattro anni dopo il successo di Michal Przysiezny nel torneo maschile. In una bellissima finale, durata oltre due ore, la polacca ha superato Martina Di Giuseppe col punteggio di 6-4 3-6 6-3 davanti a un pubblico quasi strabordante. C’erano oltre 200 persone, molte in piedi, a seguire un match che ha tenuto fino alla fine con il fiato sospeso. Nonostante il ranking fosse favorevole alla Di Giuseppe, la favorita era proprio Iga. Aveva perso sette game in quattro partite, sembrava inarrestabile. Ma la longilinea romana le ha subito fatto capire che sarebbe stato un match diverso, ben più combattuto. Forte di un buon servizio e di un velenoso rovescio in slice, che spesso si tramuta in micidiali palle corte, la Di Giuseppe ha strappato il servizio alla polacca già nel primo game, poi è arrivata ad avere una palla break per salire 4-1 e servizio. Lì ha esagerato, cercando una palla corta complicatissima che le è finita in corridoio. La Swiatek entrava in partita, forte di un tennis molto aggressivo con entrambi i fondamentali. Non appena riusciva a mettere i piedi dentro il campo, faceva quasi sempre il punto. Riagganciava la Di Giuseppe e chiudeva il set con un punto clamoroso: scavalcata da un pallonetto, rincorreva la pallina e si inventava un “tweener” che sorprendeva l’azzurra. Il colpo sotto le gambe, spalle alla rete, è piuttosto raro nel tennis femminile, figurarsi per una ragazzina di neanche 16 anni. Va detto che Iga non è un mostro di eleganza nella gestualità tecnica, però possiede enormi margini di miglioramento.

UN GRANDE SUCCESSO
Nel secondo set aveva un passaggio a vuoto che le costava nove punti consecutivi: la Di Giuseppe era bravissima a sfruttarlo e portava a casa il parziale, non prima di essersi aggiudicata un punto con un tweener altrettanto spettacolare. Tra la fine del secondo e l’inizio del terzo set si è visto davvero un bello spettacolo. Le due non si sono limitate a a palleggiare, ma cercavano sempre il punto, con coraggio e ingegno tattico. La Di Giuseppe sapeva che la smorzata era un’arma importante, la Swiatek provava a tenerla lontana dalla riga e farla correre il più possibile. Il break in avvio di terzo risultava decisivo. Sull’1-0, Martina aveva una palla break per tornare in partita, ma la Swiatek la cancellava alla grande. Tirava un passante da posizione difficilissima, costringendo la Di Giuseppe a una volèe difensiva. Il passante successivo era una sentenza. Forse più fresca fisicamente, la Swiatek prendeva il largo fino al 5-2. Tremava al momento di servire per il match, ma poi poteva festeggiare, addirittura inginocchiandosi sulla terra rossa del Campo 1. “E’ stato davvero difficile giocare questo torneo partendo dalle qualificazioni – ha detto Iga – ma poi ho trovato il mio miglior tennis. Ringrazio tutti, a partire dalla mia famiglia che è qui con me, per il grande lavoro che fanno giorno dopo giorno. E poi grazie a tutti gli spettatori, siete stati splendidi ad accorrere così numerosi e creare un clima così piacevole”. L’investitura per la Swiatek arriva proprio dalla Di Giuseppe. “Bravissima, non mi era mai capitato di vedere una ragazza così forte ad appena 16 anni!”. Entrambe festeggeranno il loro best ranking: Bergamo ha fatto capire a entrambe che gli obiettivi per quanto diversi, sono fattibili. La Swiatek punta a diventare una top-player, magari il prima possibile, mentre la Di Giuseppe vuole togliersi qualche bella soddisfazione. Si può fare. Grande soddisfazione per gli organizzatori: vedere il pallone pressostatico così pieno è stato il giusto premio per uno sforzo notevole, tenendo conto che è appena iniziato il torneo maschile. Anche per questo, i due main sponsor (Giuseppe Magoni e Gabriele Magoni, in rappresentanza di FAIP e Perrel) hanno dispensato sorrisi e manifestato viva soddisfazione. Ma il mese del grande tennis, a Bergamo, è appena giunto al giro di boa.

TROFEO FAIP – PERREL (15.000, terra)
Iga Swiatek (POL) b. Martina Di Giuseppe (ITA) 6-4 3-6 6-3


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6 commenti

Pollicino (Guest) 19-02-2017 09:25

Scritto da Pollicino
Ma 200 o 2000 spettatori?
Perché “pubblico strabordante” con 200 spettatori mi sembra esagerato?!

Vedo solo ora che era su terra, quindi non al palasport. Quindi 200 ci sta!

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Pollicino (Guest) 19-02-2017 09:23

Ma 200 o 2000 spettatori?
Perché “pubblico strabordante” con 200 spettatori mi sembra esagerato?!

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radar 18-02-2017 22:31

@ piper (#1774913)

Ho seguito e sto seguendo molto il trio polacco delle meraviglie Swiatek-Chwalinska-Rogozinska.
Tutte e 3 del 2001, tutte e 3 strainteressanti.
A me piace più Maja, col suo tennis più completo e lavorato (il suo dritto mancino per varietà mi ricorda quello di Kayla Day).
Ma Iga è la leader indiscussa e un vero portento della natura.
Ha il carisma e l’autorità del trascinatore.
Sul campo non ti concede nulla e spara come la Giorgi nelle giornate migliori.
A differenza delle sue 2 connazionali, ti schiaccia e ti mette in un angolo: è davvero dura affrontarla e giocarle contro, quasi impossibile batterla quando è ispirata.

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piper 18-02-2017 22:02

@ radar (#1774894)

La descrivi come se fossi a stretto contatto con lei ❓ .

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no_comment (Guest) 18-02-2017 21:38

@ radar (#1774894)

Tutto giusto, ma di certo non basta avere solo la fiducia nei propri mezzi. Ha dalla sua parte il fisico (vedendo la foto c’ho messo un po’ a percepire che fosse davvero 16enne), la giovane età e indubbiamente una sana preparazione. Sentiremo parlare di lei, senza dubbio. (a fine anno nelle 400 ci entra sicuro)

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radar 18-02-2017 21:32

Swiatek è una killer spietata.
Il tennis vario della Di Giu le poteva dare e le ha dato più di un grattacapo, ma la polacchina ha una dote che solo le grandi hanno: enorme fiducia nei propri mezzi.
Sa cosa vale, sa cosa può fare e sa bene dove vuole arrivare.
Se non ci saranno contrattempi sarà nel giro che conta molto presto.

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