
Six Kings Slam – Sinner dopo la vittoria: “Giocare contro Alcaraz è sempre un onore. Mi spinge a migliorare”. Djokovic si inchina a Sinner: “Mi ha distrutto, ma è colpa sua! Io ci provo ancora”. Alcaraz: “Il 2025 è il mio miglior anno. Roland Garros e Monte Carlo i momenti più belli” (Video partite)


Dopo la splendida vittoria su Novak Djokovic nella semifinale della Six Kings Slam 2025, Jannik Sinner ha parlato con la consueta lucidità e umiltà del suo percorso, della rivalità con Carlos Alcaraz e del privilegio di confrontarsi con leggende come il fuoriclasse serbo.
Alla vigilia della finale di Riad, che lo vedrà affrontare ancora una volta Alcaraz, l’altoatesino ha mostrato entusiasmo e rispetto per quella che ormai è diventata la grande rivalità della nuova generazione:
“Non vedo l’ora di affrontare di nuovo Carlos. Ogni volta che ci sfidiamo è speciale, per noi e per chi ci guarda. Sarà una grande battaglia, cercherò di essere pronto al massimo. È un onore enorme giocare contro di lui ancora una volta. Mi auguro che anche voi siate impazienti, speriamo tutti in un grande sabato sera.”
Durante l’intervista post-match, Sinner ha anche risposto con un sorriso a una battuta su Djokovic: “Smettila di essere così cattivo con gli anziani!” – gli è stato detto ridendo – e lui ha replicato con ammirazione:
“No, penso che lui abbia detto tutto. Novak è un modello incredibile per la nostra generazione. Vederlo allenarsi, competere e mantenere quella fame dopo tutto ciò che ha vinto è fantastico. Quello che ha realizzato nella sua carriera è straordinario. Lo considero un vero idolo. Giocare contro di lui è sempre un grande onore e un privilegio. Oggi sono felice per la vittoria, ma anche per poterlo incontrare nei tornei e condividere il campo con lui.”
Il numero due del mondo ha poi riflettuto sul suo percorso personale e sulla sua crescita continua:
“Per me la cosa più importante è migliorare. Alla fine della mia carriera voglio poter dire di aver fatto tutto il possibile per raggiungere il 100% di me stesso. Il successo non mi cambierà mai come persona, ed è un valore fondamentale. Le rivalità sono essenziali, ti spingono a crescere. Avere davanti giocatori come Carlos e Novak è una fortuna: Alcaraz è un talento incredibile, sa fare tutto, dalle smorzate ai colpi più potenti. Mi ispiro a loro, e questo mi motiva ogni giorno a dare di più.”
Novak Djokovic ha accettato con ironia e grande sportività la sconfitta subita da Jannik Sinner nella semifinale della Six Kings Slam 2025 a Riad. Il campione serbo, battuto in due set (6-4, 6-2), ha riconosciuto senza esitazioni la superiorità dell’altoatesino, lasciandosi andare a dichiarazioni schiette, divertenti e anche toccanti dopo il match.
“Mi dispiace che non abbiate potuto assistere a una partita più lunga oggi — ha detto con un sorriso Djokovic — ma è colpa sua, non mia! Ho provato a intimidirlo un po’ in quel punto sullo 0-15, ma non ha funzionato. Sembrava un treno in corsa, colpiva da tutte le parti del campo con una potenza incredibile. È stato semplicemente troppo forte. Complimenti a lui e buona fortuna per la finale.”
Djokovic ha poi risposto con la consueta onestà a una domanda sui giovani fenomeni Sinner e Alcaraz, e su cosa significhi continuare a sfidarli nonostante il passare degli anni:
“Come ci si sente a cercare di tenere testa a ragazzi come Jannik e Carlos? Fa male, ogni giorno. Gli allenamenti, la fatica… ma ne vale sempre la pena. L’amore per il gioco e la passione per il tennis sono ancora lì. Scusatemi il linguaggio, ma non è mai bello quando qualcuno ti prende a calci sul campo come ha fatto lui oggi! Ma allo stesso tempo è fantastico poter ancora giocare a un livello così alto. Essere tra i primi cinque o dieci del mondo è comunque una bella sensazione.”
Con il suo solito spirito, il fuoriclasse di Belgrado ha aggiunto una battuta che ha fatto sorridere tutti i presenti:
“Mi piacerebbe se qualcuno potesse scambiarmi il corpo con uno più giovane… anche solo per un anno, così potrei provare a battere questi ragazzi! Scherzi a parte, ho ancora la motivazione per continuare. So che per me sta diventando sempre più difficile vincere contro Jannik e Carlos, ma continuerò a sfidarli finché non ci riuscirò.”
Dopo la vittoria su Taylor Fritz nella semifinale della Six Kings Slam 2025, Carlos Alcaraz si è mostrato sereno e soddisfatto, pronto per la finale di Riad contro Jannik Sinner. Lo spagnolo ha ripercorso alcuni dei momenti più significativi della sua stagione, definendola senza esitazione la migliore della sua carriera.
“Ho vissuto grandi momenti, dentro e fuori dal campo. Quest’anno è stato senza dubbio il mio migliore finora. Se dovessi sceglierne uno in particolare… non lo so, è davvero difficile. La vittoria al Roland Garros è stata un momento straordinario per me. Ma anche quella di Monte Carlo: venivo da una sconfitta dura a Miami, e riuscire a reagire mentalmente e fisicamente, tornando a giocare un tennis di altissimo livello, è stato molto speciale. Direi che questi due tornei rappresentano i momenti più belli del mio 2025.”
Alcaraz, che si è imposto su Fritz con autorità (6-4, 6-2), si è poi soffermato sul prossimo incontro tra Sinner e Djokovic, ancora prima di conoscere il suo futuro avversario in finale.
“Chi penso vincerà tra Sinner e Djokovic? Beh, è una delle rivalità più belle che abbiamo oggi nel tennis. Sarà una partita fantastica e molto interessante. Io la guarderò, me la godrò. Entrambi stanno giocando alla grande. Lascio che sia il pubblico a scegliere chi vincerà il prossimo match!” – ha dichiarato sorridendo.
Francesco Paolo Villarico
TAG: Carlos Alcaraz, Jannik Sinner, Novak Djokovic, Six King Slam 2025, Six Kings Slam
@ Annie3 (#4499964)
Il primo confronto tra Nole e Jannik non era un torneo ufficiale e si è giocato 1 solo set e gli altri 3 vinti da Novak prima del primo acuto di Sinner sono avvenuti prima dell’esplosione di Jannik avvenuta nell’agosto del 2023, quindi gia collaudato non direi.
Bravo Nole. Mi sembra di essere tornati a prima del 2011, quando eri e sembravi destinato ad essere l’ eterno numero 3. Con la differenza però che ora lo sei e non hai più l’età per fare l’impresa di superare due fenomeni anche più forti atleticamente di Roger e Rafa. Ma sei il numero 3 a 38 anni e mezzo e questo ti rende sempre eccezionale. Il più forte della storia, dietro oggi solo a due alieni giovani inarrivabili.
@ Peter (#4499871)
Ho visto che addirittura sono state 4 le prime vittorie di Novak su Jannik, ce n’è voluta per Jannik per superare il suo idolo…e ho visto che con Alcaraz è ancora avanti con le vittorie, praticamente con un gap generazionale di mezzo…mitico!
@ Kenobi (#4499578)
Scusami, ma Jannik “disabitudine psicologica ai grandi eventi”? Dopo quello che ha giocato e vinto, n.1 per più di 50 settimane, per 3 mesi di stop dove grandi eventi non ce ne sono praticamente stati? Perdonami, ma forse non hai meditato su quello che hai scritto…e non vedo quale tra l’altro, maggiore abitudine abbia acquisito Alcaraz con due anni di meno d’età e comunque una frequentazione molto simile dei grandi eventi, essendosi fermato per infortunio proprio, credo, in corrispondenza di uno Slam
@ Fogazzaroj (#4499941)
Perfetto!!! Non sono certo io che paragono Novak e Jannik, rivolgiti a Peter, cui io ho già risposto esattamente come te!
@ Annie3 (#4499888)
Ma perché paragonare due atleti in momenti così diversi della carriera? Non ha alcun senso. Oggi Djokovic sa bene che non ha i numeri per potere battere i primi due al mondo, troppi i suoi anni troppo dominanti i primi due al mondo anche per lui. Che poi sia il più vincente della storia è un dato di fatto tra 10 anni potremo vedere chi in termini di numeri avrà vinto di più…
Con questi numeri stravinci,non ci sono dubbi.Ma quando faccio notare certe situazioni non lo faccio per sminuire gli immensi successi del goat( Nole) ma soltanto perché Jannik è italiano e mai un italiano ha saputo fare tutto ciò che Sinner sta realizzando in questi ultimi 3 anni.Per il resto tanto onore , tanto di cappello e tanto riconoscimento per Novak Djokovic .
@ Annie3 (#4499888)
Pardon, i 1000 vinti da Jannik non sono 8 ma 4
@ Peter (#4499871)
Per te, per me ce ne sono eccome: Novak 38 anni, Jannik 24…e guardati chi ha vinto i primi 2 incontri, con Novak comunque non più giovanissimo e Jannik già comunque collaudato sul circuito maggiore…adesso per Jannik è un “vincere facile” con un Novak a fine carriera e usurato dai successi, la tua è un’annotazione che un ragionamento oggettivo, una constatazione anagrafica e le parole stesse di Jannik, che vi insegnano qualcosa, non dovrebbe neanche far citare, per onestà intellettuale e sportività…vuoi altri numeri? 24 Slam, 40 1000, 7 finals, 1 oro olimpico…li ripeto sempre volentieri…Jannik 3 Slam, credo circa 8 1000, 1 finals, 0 ori olimpici…hai voglia a dimostrare di valere più di Novak, passeremo comunque i prossimi anni in trepida attesa
Annie 1/2/3/4 ultime 7 partite: 7 a 0 Jannik.Non ci sono altri commenti.
È inutilmente crudele e in qualche modo infruttuoso dover essere costretti a pensare che uno dei due dovrà non tanto vincere ma prevalere. Il gioco è questo, intrinsecamente, e non lo si può discutere: la co-vittoria sincronica non può esistere ma con una rivalità così ostinatamente ex equo, con una folie a deux così marcata, il dover scegliere un presunto migliore sembra quasi una scorciatoia, un comodo alibi, una cortina fumogena, una rimozione, in ultima istanza, una sorta di forzatura…una rivalità così autistica, cosi’autolivellata in fieri, un omeostasi così autocompensantesi in media res, potrebbe portare il gioco, in questo caso il tennis, a conoscere altri ‘esiti’, tutti ancora da comprendere..
@ Leftwing13 (#4499593)
Beh, hai detto una quasi ovvietà, ripetendo quanto espresso da Novak: scontato che la bilancia penda dalla parte dei “giovani big”, con 15/18 anni di meno (un’enormita’ tennisticamente parlando) ma dalla sua sta il peso del carisma, dell’essere l’idolo degli altri due: insomma, di essere quello che ha già fatto in carriera quello che gli altri due stanno tentando di fare prendendo lui come esempio e modello e questo lo pone comunque, non potendo più essere competitivo con loro a meno di “sostituire il suo corpo con una più giovane”, in una posizione di grandezza acquisita che lo pone e lo porrà ancora per anni nella posizione dell’uomo da battere per i record acquisiti, ciò che gli permette adesso, a primati consolidati, di giocare ancora divertendosi, soffrendo magari ma
con il “nuovo stimolo” di testare il Novak maturo e il suo fisico di adesso che non può sostituire ma che non ama certo di meno
Non è corretta questa interpretazione (misi pollice su perché la fraintesi).
Essere fra i primi tre significa solo essere tra i primi tre, non necessariamente dar fastidio ai primi due.
Quando Giocovic comincerà ad alternare regolarmente sconfitte e vittorie coi vari Zverev, Friz, Musetti…solo allora quanto Lei scrive si avvererà.
Per ora lui a tutto il resto della truppa normalmente riserva ancora solo scoppole.
Il fatto che alcuni di quelli gli siano davanti in classifica è solo chè raccolgono punti in più tornei.
Quanto grano prendono per la finale?
@ Kenobi (#4499578)
Grande kenobi! Che la forza sia con te
se sei terzo, sei nei primi tre (e comunque ho detto esattamente quello che dici tu)
Finale di carriera di Nole totalmente diverso da quello di Roger e Rafa che hanno continuato nonostante non si reggessero più in piedi.
Dal modo in cui salta la palla su quel campo temo che Sinner soffrirà le rotazioni di Alcaraz
@ Tennisforever (#4499614)
Nel2022 DJOKOVIC ha Vinto Wimbledon e no ha ricevuto le 2000 Punti.Perché Wimbledon ha rifiutato la partecipazione ai giocatori russi e dunque ATP ha deciso di dare 0 Punti alle 128 giocatori.
Alcaraz è stato sconfitto alle ottavi (200 Punti) da SINNER
@ guido Guest (#4499606)
Tra i primi 3 vorrebbe dire essere il 3° incomodo, invece per me ci sono i primi 2, poi c’è Nole e tutti gli altri.
Djoko non fare il modesto: non sei tra i primi 5 o 10, sei tra i primi tre. I primi due non li becchi più, ma tutti gli altri li puoi battere
Vediamo come andrà la finale, entrambi hanno giocato ad un livello molto alto: insostenibile per gli avversari di turno.
Nole mi ha abbastanza sorpreso per la simpatia nell’occasione, forse perché l’esibizione esce dai suoi record e dalle due incredibili statistiche e quindi ha preso la sconfitta con leggerezza.
Ma voglio vederlo nella “finalina” che è una bella novità in questa edizione…
Intanto: SINNER AVANTI !!!!
“So che per me sta diventando sempre più difficile vincere contro Jannik e Carlos, ma continuerò a sfidarli finché non ci riuscirò.”
La frase finale dell’intervista di Djokovic, interpretata letteralmente, sta a dire che abbandonerà la scena intorno al 2040, quando si ritireranno Jannik e Carlos. Perché, contro quei due, Nole non vincerà più.
Ormai i due cannibali giocano un tennis a parte, x gli altri solo umilizioni, scoppole epocali e depressioni varie.
Per il 2026 consiglierei di mandarli direttamente in finale nei tornei in cui si iscrivono.
Tutti gli altri invece possono giocarsi le briciole dei 250 e 500 e qualche esibizione se non ci sono i due alieni naturalmente.
Mi sembra di essere tornato all’epopea Bolt, uno volava e gli altri mangiavano polvere
I migliori anni di Alcaraz sono stati il 2022 e 2025, casualmente i due anni dove i veri #1 erano fuori, Djokovic per la covid-19 (Zverev rotto e Medvedev per la guerra) e Jannik nel 2025 per il Mafia stop della Wada.
Casualmente in questi 2 anni ha avuto una prestazione fisico atletica quasi miracolosa che sorregge il gioco corto di Carlos.
Jannik invece non si deve snaturare, le sconfitte sono arrivate esclusivamente per problematiche fisico atletiche ad eccezione di Parigi dove è stato penalizzato oltre che dai bifolchi francesi anche da una disabitudine alla pressione psicologica nei grandi eventi.