
Djokovic diventa “GOAT”: Lacoste sostituisce il coccodrillo con la capra


Un’azione di marketing destinata a rimanere nella storia dello sport e della moda. Lacoste, storico sponsor tecnico di Novak Djokovic, ha lanciato una nuova collezione celebrativa in onore del campione serbo, sostituendo il celebre logo del coccodrillo con una capra, richiamo diretto all’acronimo “GOAT” (Greatest Of All Time).
La campagna, accompagnata dallo slogan “From a 🐊 to the 🐐”, è stata presentata sui social ufficiali del brand con un video che in poche ore è diventato virale. Una trovata che unisce ironia, simbolismo e celebrazione, riconoscendo apertamente lo status leggendario di Djokovic nel mondo del tennis e dello sport.
La linea speciale vuole sottolineare i valori che hanno caratterizzato la carriera del 24 volte campione Slam: passione, perseveranza e grandezza.
From a 🐊 to the 🐐.
Discover a collection that celebrates @DjokerNole: a one-of-a-kind player whose career is defined by passion, perseverance, and greatness. pic.twitter.com/QrOX0OjI6B— Lacoste (@Lacoste) August 22, 2025
Un’iniziativa che conferma ancora una volta come la figura di Djokovic sia ormai entrata a pieno titolo nell’immaginario collettivo, non solo sportivo ma anche culturale, con il GOAT che da soprannome diventa ora un vero e proprio marchio.
Marco Rossi
TAG: Curiosità, Novak Djokovic
@ Walter (#4470646)
Non sconfiniamo nell’ analfabetismo funzionale…La mia premessa è che la questione GOAT è un giochino fra appassionati… Chiaro? Sei tu quello che prima di rispondere piccato deve leggere meglio ciò che scrivono gli altri…
@ Diridero (#4470616)
Cosa c’entra il “tuo” post?
Io ho affermato che il GOAT non esiste né potrà mai esistere, per ovvi motivi…ed è un’affermazione logica, e assolutamente incontestabile.
Tu invece? Hai pensato al significato di ciò che ho scritto prima di rispondere?
@ Walter (#4469985)
Perdonami…Ma tu i post degli “altri” li leggi? Se sì hai letto la premessa del sottoscritto? E se l’ hai letta ti è chiaro il concetto? Spero di sì… Buona giornata!
No!
Il GOAT nel tennis non esiste, né potrà mai esistere!
Te lo dice la logica, gli eventi e la storia della struttura di questo sport.
Non è Laver, né Djokovic, né nessun altro… definire il GOAT nel tennis è certamente impossibile!
E lo dico da tifoso di Djokovic.
Da tifoso di Djokovic posso dirlo senza timore di essere smentito: Il “GOAT” nel tennis non esiste, né potrà mai esistere!
Perché vi ostinate a voler definire qualcosa che è impossibile?
Ne hanno da mangiare canederli e paella, i Big 3 alla stessa età li asfaltavano
@ Diridero (#4467072)
Ho voluto fare una piccola puntatina nel forum per vedere se fossero cresciuti. Sempre 3 (numerici)
@ 22587 (#4466870)
Secondo me uno solo, quello numerico…
Buongiorno coniglietto. Un consiglio,semmai un giorno troverai il coraggio di insultare gli utenti di Livetennis da utente registrato anziché nell’anonimato, “Bugs Bunny” potrebbe calzarti a pennello . Saluti
La prova provata che i testicoli sono più di due. Allo stato dell’arte almeno tre
È inutile… Sarà pure lana caprina ma agli adoratori del cafoncello non va giù il fatto che nonostante i record e le trovate commerciali della Lacoste, sulle quali fossi io il serbo non ne andrei tanto fiero visto che lo associano ad una capretta manco fosse Heidi, il loro beniamino non ha realizzato il Grande Slam e pertanto non potrà mai essere il GOAT…E si sforzano, si disperano, tentano di irretire gli interlocutori offendendoli anche pesantemente ma purtroppo per loro il risultato non cambia e non cambierà mai finché il serbo (sono certo che sarà il prossimo anno!) non realizzerà la massima impresa tennistica possibile, quella che il vero GOAT, al secolo tale Rod Laver, ha realizzato ben due volte senza farsela sotto come invece è capitato al cafoncello difronte ad un avversario che dopo quella notte a New York non ha vinto più nulla…Ho idea che i problemi coniugali li abbia proprio qualcuno di loro…
Peccato eri partito bene ma ti sei incartato dopo poche righe. Chi, come me , sostiene che il più grande tennista di sempre sia Laver, non necessariamente tifa contro Nole. Personalmente ho sempre sostenuto che il serbo sia il più forte degli ultimi 30 anni e ti sfido a trovare un solo mio commento che sminuisca o offenda la grandezza del tennista serbo. Sostenere la tesi che se nel corso della storia un solo uomo ha completato l’impresa di vincere 4 Slam nello stesso anno ergo vada considerato il più grande all time è un opinione personale ma suffragata dai fatti. Scrivi che in fondo sono “solo” 56 anni che ciò è avvenuto,beh sinceramente hai un idea del concetto spazio/tempo molto larga. Ma l’importante è crederci per cui finché c’è vita sul pianeta terra c’è anche speranza.
Figuriamoci allora quanto è meschino il tifo contrario qui dentro, più o meno palese, nei confronti di Jannik Sinner !
@ 22587 (#4466321)
Concordo in pieno, il tifo “contro” è meschino…e pensa che ci sono soggetti nel sito che si accaniscono puntualmente non solo contro il tennista odiato ma anche e soprattutto contro chi invece quel tennista ammira ed elogia per valore oggettivo…e si risvegliano solo per sfogare questa impellente necessità e vanno in confusione tanto da non capire neanche le battute!! Poveracci, come devono soffrire…
Non capisco cosa c’entri la capra, non mi pare una cosa bella ma solo ironica. Forse conoscono Sgarbi
Il tifo, soprattutto quello becero e accecato, fa fare valutazioni talebane e integralista, me ne rendo conto. Però il tifo si insinua perché un soggetto si innamora di un atleta a 360°, per le sue capacità, per i suoi comportamenti, per la sua integrità morale, per il suo modo di essere, per tanti fattori, insomma…
Detto questo, il tifo a favore ha ancora un minimo di un senso, di appartenenza, di piacere magari anche fine a se stesso. Ma il tifo contro è veramente meschino, prevede in chi lo coltiva una pochezza di intelletto e di contenuti, un senso di inadeguatezza che copre chissà quali disagi, complessi, ambizioni disattese. Rod Laver ha vinto quattro slam nel 1969, solo 56 anni fa. La matematica, anzi, l’aritmetica, che è più praticabile dai più, è nata ben prima. E la insegnano alle elementari. Ma evidentemente c’è qualcuno che non riuscendo a soddisfare la propria moglie si accontenta che lo faccia qualcuno altro. Auguri!
Ho più volte ripetuto che il tema GOAT è un giochino fra appassionati dello sport in generale…Le dispute infatti riguardano tutti gli sport più popolari…Due cose però mi fanno morire dal ridere…La prima è la frase “in risposta a chi ancora si irrita per la questione di lana caprina”…Lana caprina!!!??? Beh, pronunciata da chi ha speso fiumi di inchiostro e tonnellate di minuti primi per avvalorare la propria opinione sulla questione, rappresenta la battuta più comica che si sia mai sentita, la GOAT, tanto per restare in tema…La seconda è “la capra”…Venderanno miliardi di capi (di abbigliamento ndr)? Buon per loro…Il mio è ovviamente un giudizio personale…Alla Lacoste sono tutti professionisti di prim’ordine e sicuramente sanno quello che fanno…
A me sembra che ci sia paura di abbandonare il tennis sapendo che tutti i record del serbo verranno messi in secondo piano rispetto al Grande Slam che arriverà.
Allora è un mettere le mani avanti sul trono.
Il GOAT esiste ed è Laver , non è una parolaccia ma il traguardo più difficile ed alto da raggiungere in una disciplina .
Il più grande di tutti i tempi non può che essere qualcuno che ha raggiunto il traguardo più difficile di questa disciplina per ben due volte.
Tanti Slam vinti dal serbo sono arrivati quando sia Nadal che Federer erano out e senza avversari , se consideriamo Tsitsipas, Zverev,Rublev e Medvedev avversari, quindi quegli slam che valore hanno ?
Che valore ha un qualcosa che non si raggiunge da 60 anni e solo un uomo l’ha raggiunto ?
Altissimo.
Quindi più che GOAT è LAMB , quell’obbrobrio cucito secondo me è un agnello.
Non voglio infilarmi nemmeno io su una questione in cui non credo.
Per me il GOAT non esiste.
Esiste il più vincente, che è un valore oggettivo. È nel tennis è Djokovic.
Esiste il preferito che è un valore soggettivo.
A me dei trofei non interessa.
Ho già fatto tanti esempi in passato.
Maradona, Jordan, Federer non sono i più vincenti eppure li considero “il calcio”, “il basket” e “il tennis.
Potrei fare altri esempi in altri ma quelli citati pere sono I più rappresentativi per spiegarmi meglio.
Secondo il mio modo di vedere lo sport.
Sono stratifoso di Sinner più che di Federer e se Sinner dovesse battere tutti i record di Djokovic, per me il tennis rimarrebbe sempre Federer.
Ma ripeto che Lacoste ha avuto un’idea straordinaria e ha fatto un omaggio storico a un grande campione.
Probabilmente, se non ci fosse stato il tema professionismo, goat sarebbe stato Rod Laver. Sulla base dei risultati che possiamo leggere negli annali lo è certamente Djokovic. Se poi vogliamo parlare di influenza esercitata nello sport o di talento puro ci infiliamo in altri discorsi. L’unico elemento democratico per stilare classifiche sono i freddi numeri. Djokovic è il re di tutti i tempi
Idea straordinaria.
E affiancare al coccodrillo, che identifica l’azienda da quasi 100 anni, una capra per i duplice significato e’ Un riconoscimento immenso per il loro testimonial.
Non sono d’accordo sul fatto che sia lui il GOAT, non simpatizzo per i francesi, ma l’idea non fa una piega.
Trovata straordinaria.
bella e simpatica iniziativa del suo sponsor tecnico per celebrare la carriera del serbo.
non è da tutti cambiare il proprio logo centenario, non si vede certo tutti i giorni, e ci vuole una bella dose di coraggio.
corroborata certamente da indagini marketing, di sicuro per chi apprezza djokovic tutto il merchandise andrà a ruba.
Il simbolismo non è per tutti…secondo me ha i berrettini rf, che non dicono niente…
@ il capitano (#4466117)
Ma secondo te, Lacoste non ha fatto indagini di mercato, scomodato i designer più titolati, mobilitato i consulenti più scafati prima di arrivare a questo risultato, che proprio vuole essere la risposta al vorace coccodrillo per esaltare il destinatario vincitore ma popolare, uomo diretto, non certo snob, babbo affettuoso che sicuramente farà felice i suoi bambini con la capretta bonaria…insomma, Capitano, i significati, i significati, le novità devono arrivare con immediatezza e semplicità per attecchire velocemente…e cosa c’è di più tenero ed evocativo di un’immagine che ci riporta alla tenera infanzia? E non credere che sia più facile una scelta del genere rispetto ad una grafica più elaborata, sicuramente uno studio più articolato e complesso
Il goat al momento è senza dubbio Djokovic ma il tennis mostrato da Jannik Sinner e Carlos Alcaraz non è inferiore ai fab 3, anzi….
Perché non 10 o 20: antiSinner.
Adesso mi aspetto la “risposta” di Nike con la volpe…
Beh…
Ma se sembra il disegnino sul grembiulino per andare all’asilo. Ma dai, un po’ di estetica perdiana!!
@ il capitano (#4466090)
Il coccodrillo non è “stilizzato”, è disegnato realisticamente…la capra vuole rendere un omaggio simpatico a Novak che si basa sul doppio significato, e quindi stilizzata con una grafica più leggera, divertente ed essenziale, quindi molto gradevole
Bellissimo!!! In risposta a chi ancora si irrita per la questione di “lana caprina” del Goat, Lacoste ha trovato la risposta più ovvia, diretta e simpatica per premiare il suo più famoso e vincente sponsorizzato
Se il cavallino è rampante il coccodrillo strisciante nella coda e a fauci aperte la capra dovevano farla…incornante! 😆 Li sembra un lupo nel richiamo ululante!
Mentre il coccodrillo mi piace perché è stato stilizzato molto bene, la capra si lascia desiderare. Diciamo che Lacoste poteva fare meglio, ma come si sul dire, “hanno salvato capra e cavoli”.
Sarebbe stata molto meglio una linea con il coccodrillo
GOLD(vero)!!!
A me,me pare ‘na strunzata!!!
(cit.)
Grande omaggio e grande pensata.
Chapeau!
Geniale! Me ne prendo un paio…
Sarà contento Sgarbi…
Greatest of all time till now…
Bellissima iniziativa per onorare l’alieno serbo, la trovo un uscita anche simpatica che credo riscontrerà successo.
Chissà come mai Adidas, Nike e Uniqlo non hanno pensato di mettere una capra nel loro logo. Si vede che a certi livelli non è conveniente nonché corretto millantare meriti soggettivi. Di capra c’è n’è solo una, gli altri sono punti di vista