
Roland Garros 2025: una finale indimenticabile che ci ha lasciato con la voglia di ancora. Boris Becker “Perdere una finale di uno Slam con match point a favore, servendo addirittura per il titolo, è una delle esperienze più dure che un tennista possa vivere”


Per quanto la finale del Roland Garros 2025 sia durata 5 ore e 29 minuti, la sensazione che ha pervaso tifosi e appassionati è stata unanime: non ne avevamo abbastanza. Un incontro così intenso, combattuto e carico di emozioni ha lasciato un vuoto difficile da colmare. Le ore successive sono scivolate via in una sorta di trance collettiva, mentre il lunedì ha portato con sé quella malinconia dolceamara che solo il grande sport sa regalare.
A cercare di dare voce a ciò che è accaduto in campo sono arrivati gli esperti, quelli che certi palcoscenici li conoscono bene, li hanno vissuti da protagonisti. Tra loro, Boris Becker, intervenuto ai microfoni di TNT Sports, ha offerto una riflessione profonda e sentita, soffermandosi in particolare sulla delusione di Jannik Sinner, grande protagonista e, al tempo stesso, grande sconfitto di questa finale epica.
“Per Sinner questa partita è stata qualcosa di brutale,” ha detto il sei volte campione Slam. “Perdere una finale di uno Slam con match point a favore, servendo addirittura per il titolo, è una delle esperienze più dure che un tennista possa vivere. Non credo ci sia nulla di peggio, ma può essere fiero di quello che ha mostrato. Ha lottato come un vero campione e ha giocato il miglior tennis della sua carriera su terra battuta. Sono certo che un’occasione così tornerà, magari la prossima volta con un epilogo diverso.”
Becker ha poi voluto sottolineare come una partita di questo livello possa nascere solo dall’eccellenza assoluta di entrambi i contendenti. “Dobbiamo dire grazie a tutti e due. È stato quasi un miracolo che Carlos sia riuscito a vincere, perché Jannik aveva il match nelle sue mani e stava giocando un tennis quasi perfetto. Credo sia stato il miglior incontro che abbia mai visto dal vivo. Il livello espresso è stato irreale, da manuale del tennis. È una lezione per tutti i bambini che lo hanno guardato: l’atteggiamento, la correttezza, l’assenza totale di scuse, la capacità di trovare soluzioni per oltre cinque ore. Hanno colpito la palla in modo incredibile, si sono spinti oltre ogni limite. Per la prima volta nella mia vita, ho desiderato che finisse in pareggio.”
Parole importanti, che assumono ancora più valore se pensiamo alla carriera di Becker, uno dei grandi del tennis mondiale, pur mai vincitore di uno Slam sulla terra. Oggi, a 57 anni, il tedesco guarda con ammirazione a una nuova generazione che sta raccogliendo l’eredità dei giganti del passato. Con sei Slam all’attivo, Becker è il primo a riconoscere che sia Carlos Alcaraz che Jannik Sinner sono destinati a superarlo, sia per titoli che per settimane da numero 1 del mondo. Una consapevolezza che non lo rattrista, anzi, lo entusiasma.
“Abbiamo già vissuto match così con Federer, Nadal e Djokovic, quei duelli epici che ci hanno accompagnato per più di quindici anni,” ha concluso Becker. “E domenica ho visto esattamente quel livello in Carlos e Jannik. È stato un incontro straordinario, e mi dispiace profondamente che uno dei due abbia dovuto perdere. Ma questo è il tipo di partite per cui ci si allena tutta la vita. Le partite che ti fanno innamorare di questo sport.”
Una finale da leggenda, un racconto che andrà oltre il punteggio. Perché ci sono incontri che non si dimenticano. Si custodiscono, si rivivono e, soprattutto, ci fanno capire perché amiamo così tanto il tennis.
Marco Rossi
TAG: Boris Becker, Carlos Alcaraz, Jannik Sinner, Roland Garros, Roland Garros 2025
Partita leggendaria, di quelle che ricorderemo per sempre.
Come Mc/Borg 80 o Fed/Nadal 08.
Finale drammatico per noi tifosi.
Ora jannik è giovane e ha un gran carattere.
Si riprenderà.
Ma chi gioca sa che per superare una sconfitta, bisogna vincere la successiva.
Dobbiamo augurarci che possa trionfare a Wimbledon, magari con un pochino di fortuna che non ha avuto a Parigi. Allora si, tutto tornerebbe a posto.
Vorrei andare sotto casa sua a Sesto e dirgli , forza ragazzo sei il migliore!
“Potrebbe più non essere lo stesso dopo questa partita…”.
In teoria si, ma Sinner ci ha dimostrato di saper imparare la lezione ogni volta che ha sbattuto il muso nelle difficoltà.
Da quando lo seguo si è sempre ripreso e ne è uscito sempre più forte di prima. La notizia sulla positività è stata una botta molto peggiore di questa secondo me. Non ne è ancora uscito del tutto ma tutte le vicende le ha affrontate e superate.
O vince o impara. Finora il suo motto lo ha applicato sempre alla lettera.
Lo stesso Alcaraz ne è uscito distrutto da quella finale alle Olimpiadi, ci ha messo un pò, eppure si è ripreso…
“Di sicuro non sarà più il Sinner versione schiacciasassi ….”
Di sicuro a mio avviso non c’è niente.
La sua versione schiacciasassi dobbiamo imparare a non immaginarla in eterno. Potrebbe subire un contraccolpo e ripresentarsi schiacciasassi fra 6 mesi come fra un anno o 4 anni.
Tutto è ancora da vivere e verificare nel tempo.
Non è sempre stato sconfitto negli Slam. A Wibledon 2022 ha vinto Jannik.
E dire che c’è n’erano tanti che erano delusi che la sospensione era solo di tre mesi,se fosse stato così questo incontro epico non ci sarebbe mai stato,il mondo del tennis ha bisogno di Sinner.
Tranne che in Italia dove amiamo uno degli sport più sopravvalutati di sempre.
Il calcio…
Ecco, questa valutazione è più equilibrata di quella di Wilander.
Perdere da due set sopra come Medvedev in Australia 2024.
Recuperato da 0-40 a favore come Djokovic in Davis 2023.
Essere a un passo da vincere il secondo slam dell’anno su terra contro la sua attuale nemesi.
Tutto nella stessa partita.
Non mi stupirebbe se nel resto della stagione fosse dominato dai demoni di questa partita con effetti devastanti sui risultati.
Già a Wimbledon si potrà vedere se ha digerito tutto ciò.
Ma va. Blocco psicologico palese, sempre sconfitto negli Slam contro Alcaraz, e spesso in queste partite lottate commette errori non da lui nel momento di chiudere. Ha fatto come US Open 2020, solo che qua non c’era nessuna ragione eccetto la sudditanza psicologica per buttare la partita. Ha anche detto che “non ha pensato di dover vincere il Roland Garros, ma di dover battere Alcaraz”. Malissimo. Alcaraz lo batteva “regolarmente” prima della sua ascesa, e il cambio di trend, a parte fortuna/sfortuna è molto più “demerito” suo che merito dello spagnolo.
@ pat (#4412395)
Magari perchè Alcaraz è un fenomeno e gli altri no? Non ha concesso nulla in quei matchpoint.
Con qualsiasi altro giocatore del circuito l’avrebbe chiusa al cento per cento ma con Alcaraz succede qualcosa di inspiegabile nella sua testa,deve assolutamente rifarsi alla prossima possibilità,per quanto riguarda Alcaraz succede tutto il contrario,alla prima possibilità di chiuderla non sbaglia mai.
La verità vera ve la dico? Sinner con la sua carriera ha deciso di fare corsa su Federer (probabilmente per ventennale simpatia anagrafica, agosto 2001 Jannik e agosto 1981 Roger)… e così aveva deciso di anticipare i tempi per uguagliarlo al più presto riguardo il “quasi Slam” meglio noto anche come “ad un quindici dallo Slam”. Ed essendosi già tolto il pensiero precocemente (molto ma molto più precocemente di Roger, rispetto al quale ha voluto anche strafare con 3 match-point invece che 2) quindi ora Jannik potrà proseguire molto più serenamente verso i 20 Slam di Federer….che poi, dopo i 20, l’appetito si sa che vien mangiando….
A proposito…a Nole e Rafa il “quasi Slam, ad un quindici dallo Slam” nel palmarès in carriera manca, spero per loro se ne facciano una ragione perché rimarrà per sempre un’esclusiva di Roger & Jannik
Ecco un’altro ex campione che la pensa come Wilander e Mac…….vediamo di dargli dell’idiota anche a lui…mi raccomando!
@ Giacomo67 (#4412380)
Si credici. Ma quante stupidaggini ci tocca leggere??
@ csigalotti (#4412386)
Spero Jannik non debba aspettare ancora tanto per ritornare a battere Carlitos, non dico altro.
@ Giacomo67 (#4412380)
Questa previsione nefasta me la salvo … stai sereno. Può sembrare paradossale, ma, secondo me, è esattamente il contrario. Non so wimbledon. Ma mi sa che, a partire da questa, le sfide tra i due le vince sinner, da qui in avanti. Sinner è così. Fa fatica a battere i migliori. Perde le prime, si avvicina, e poi non perde più. Con Djokovic è andata così. E infatti il serbo ha continuato a vincere con tutti, fermato solo dagli infortuni. 2-0 negli ultimi scontri col murciano, ti ricordo. E wimbledon l’ha persa perché reduce dall’operazione al ginocchio. Rimane solo alcaraz. Ma a Parigi il murciano è stato raggiunto a casa sua. Ora inizia la fase delle vittorie.
Per come la vedo io, la “meraviglia” per l’incontro di ieri supera di gran lunga il dispiacere per la sconfitta di Jannik.
Abbiamo assistito a una finale di Slam, che ci ha offerto un tennis spinto a livelli inimmagimabii. E dei due attori protagonisti, uno era il nostro Sinner.
E questo porterà da noi a un incremento esponenziale della vendita di racchette da tennis, che vuol dire allargare la base di chi pratica questo sport.
Anche in una sconfitta, pur dolorosa, si può vedere il lato positivo.
@ Giacomo67 (#4412380)
Djokovic era già sulla via del tramonto per come lo conosciamo…paragone che non sta in piedi! Di schiaffi così Sinner ne ha presi altri, il QF agli Us open ’22 erano stati peggio, ora è plurivincitore skam e numero uno da più di un anno, è già leggenda ed ha solo 23 anni…si riprenderà
Potrebbe non essere più lo stesso dopo questa partita,se non l’ha distrutto la vicenda doping lo farà sicuramente questo evento,Djokovic che ha tanto pelo sullo stomaco non ha retto dopo la semifinale in Davis e lì una vittoria non garantiva automaticamente la Davis per la Serbia e lì fu meno peggio,ebbe soltanto modo di chiuderla in risposta,Sinner invece aveva anche il servizio dopo per chiuderla comunque ed anche nel tiebreak era partito in vantaggio…di sicuro non sarà più il Sinner versione schiacciasassi 2024/inizio 2025
La parte finale di Alcaraz è stata surreale, ma anche Jannik ha fatto dei colpi di quel livello, solo non concentrati nel momento decisivo.
Verissimo… Molti ragazzini dopo aver visto lo spettacolo di ieri si innamoreranno di questo sport… 🙂 Pur dolorosissimo per noi, è stato match Epico di cui si parlerà per anni
Caro Boris, hai perfettamente ragione.