
La favola di Loïs Boisson: dall’anonimato al mito in un pomeriggio parigino. Da numero 361 del mondo ai quarti del Roland Garros: la francese batte Pegula e scrive un momento di storia del tennis


Ci sono momenti nello sport che trascendono il risultato per diventare leggenda. Quello vissuto sul Philippe Chatrier nel pomeriggio parigino del Roland Garros appartiene a questa categoria rara e preziosa. Loïs Boisson, 22 anni, numero 361 del ranking mondiale, ha compiuto l’impossibile battendo Jessica Pegula 3-6, 6-4, 7-5 e qualificandosi per i quarti di finale del suo primo Grande Slam.
Per comprendere la portata di questo miracolo tennistico bisogna guardare i numeri: Pegula è numero 3 del mondo, Boisson era sconosciuta ai più fino a una settimana fa. La francese aveva alle spalle una carriera martoriata da infortuni gravi che ne hanno frenato la progressione per anni, mentre l’americana arrivava a Parigi come una delle principali favorite per il titolo.
Eppure il tennis, nella sua meravigliosa imprevedibilità, ha scritto una delle pagine più belle della sua storia recente. Il primo set sembrava confermare i pronostici: Pegula dominava con la sua solidità da fondo campo, mentre Boisson appariva intimidita dall’atmosfera e dalla caratura dell’avversaria. Il 6-3 per l’americana sembrava il preludio a una vittoria di routine.
Ma le favole dello sport nascono proprio quando tutto sembra perduto. Nel secondo set qualcosa è cambiato nell’atteggiamento della francese: forse l’orgoglio di giocare davanti al suo pubblico, forse la consapevolezza di non aver nulla da perdere. Boisson ha iniziato a esprimere il tennis che l’aveva portata fin lì: dritti calibrati per la terra rossa, palle corte millimetriche e una mobilità laterale che le permetteva di trasformare ogni difesa in attacco.
Pegula, abituata a controllare i match con la sua esperienza, ha iniziato a commettere errori inaspettati. Le certezze dell’americana si sono sgretolate di fronte all’audacia crescente della giovane francese, che ha conquistato il secondo set 6-4 trascinando il Philippe Chatrier in una dimensione quasi surreale.
Il terzo set è stato un concentrato di emozioni pure. Pegula ha tentato di riprendere il controllo sfruttando la sua superiorità tecnica e mentale, ma ogni sua iniziativa si è infranta contro la determinazione crescente di Boisson. La francese, sostenuta da un pubblico che aveva iniziato a credere nell’impossibile, ha trovato soluzioni che nemmeno lei sapeva di possedere.
Quando ha conquistato il punto decisivo sul 7-5, il Philippe Chatrier è esploso in un boato che è risuonato in tutta Parigi. La Marsigliese cantata a squarciagola da 15.000 persone, le lacrime di gioia di una ragazza che fino a pochi giorni fa era un’illustre sconosciuta, l’abbraccio infinito con il suo team: immagini che resteranno impresse nella memoria collettiva del tennis.
Ora Boisson affronterà Mirra Andreeva ai quarti di finale, in quello che si preannuncia come un derby generazionale tra due delle promesse più luminose del tennis femminile. Ma qualunque sarà l’esito di quel match, la francese ha già scritto il suo nome nella storia: da oggi tutti sapranno chi è Loïs Boisson, la ragazza che ha trasformato un sogno impossibile in realtà sotto i riflettori del Roland Garros.
In un’epoca dominata dai favoriti e dalle previsioni algoritmiche, Boisson ci ha ricordato che lo sport conserva ancora quella magia antica capace di sorprendere, emozionare e far credere che tutto sia possibile. Anche per una numero 361 del mondo al suo primo Grande Slam.
Francesco Paolo Villarico
TAG: Lois Boisson, Roland Garros, Roland Garros 2025
Promessa?
La russa direi di si
Incredibile!
Il record è di Clijsters: UNR
Era Blade Runner, non Nikita.
La Francia tira fuori dal cilindro il coniglio Boisson. Non la conoscevo, fisico mascolino braccia da palestrata e grande tenacia. Poca gente era andata al Philippe ritenendo il pronostico chiuso. Invece il tennis ti fa queste sorprese che rendono questo sport unico. Complimenti e bonne chance .
@ Betafasan (#4402141)
Discutevo ieri all’avvenire con un allenatore straniero…dove ho concluso dicendogli che il prospetto che sta seguendo decreto niente di più avrebbe bisogno di inserire negli schemi di gioco la smorzata e il back praticamente assenti. Mi dice che nel femminile non lo consiglia nessuno. Vi dico che con fermezza gli ho detto in italiano…ma che cazzo te ne frega degli altri….alzando il tono marcatamente….la boisson…nella mediocrità generale ne è la dimostrazione da 360 al mondo…..da Milano passo e chiudo
@ tinapica (#4402158)
Saluti dalla piovosa brughiera della Terra di Smeraldo
E magari vorresti farmi credere che è magari di questo Blade Runner, interpretato tra le altre da Sean Young, anche la frase: “Ottimo lavoro Deckart,ma ricordati che lei non vivrà”?
Che favola per la francese, complimenti. Ora però con la Andreeva dovrebbe terminare la sua corsa.
Brava la francese ma non mi è parsa un fenomeno, diciamo che ha battuto la peggior versione della Pegula che mi ricordi di aver mai visto. Basta dire che l’ha graziata su quella volèè buttata di là in qualche modo spedendo la palla in rete ed un minuto dopo era lì a stringerle la mano sorridente. Penso che Jessica avesse solo una gran voglia di andare a bersi un caffè con pasticcini sotto la torre Eiffel.
Domani con Mirra sarà tutt’altra faccenda.
simpatica nella questione deodorante con la dart, ma sakkari in confronto è muchova
Boh!?!
Oggi non l’ho vista ma l’altro giorno nella sfida francocida era una noia mortale.
Saluti dalle rive della Trebbia.
@ Gaz (#4402054)
Noooo….BLADE RUNNER non puoi confonderlo ! Uno dei MITI del cinema!! Vergogna
Bisogna ammettere che il livello generale è disastroso !
Certo la grandissima campionessa boisson !!…Ma che sistema penoso ! La Pegula è una schiappa …???
Bravissima, davvero un grande exploit, rivelazione del torneo femminile, sicuramente rafforzata dal supporto del popolo francese…in più ha battuto la Pegula, per mio giudizio assolutamente personale una delle più indisponenti in campo del circuito
@ Gaz (#4402054)
Bro la frase è di Blade Runner di Ridley Scott….i fondamenti
Raducanu che numero era quando vinse Ny da qualificata?
Più di chiunque altra, tranne Monika Seles (8 Slam in bacheca a 19 anni).
Blade Runner. Come si fa a confonderlo (con tutto il rispetto) con Nikita?
Quello che si è visto in campo era al livello del padel. Che giochi a padel la Boisson ci può stare, che lo faccia la Pegula, cui ho visto fare belle partite… non so che dire. Spettacolo desolante
Se non ci fosse gaz a confondere Nikita con Blade Runner hahahaha
Vista a Bellinzona in Aprile,surclassata dalla Ambrosio,che dire difficilmente,per non dire impossibile che capiti ad una delle nostre vincere con una top five,Jas esclusa s’intende
Questo è vero, ma ho visto gli ultimi game ed è vero anche che è stata una partita ignobile di una pochezza impressionante (emblematico una specie di bandeja padelistica a pallonetto della Boisson anziché uno smash e la pegula da dentro il quadrato del servizio che manda in rete il passante) poi parlano della sessione serale perché non mettono le donne.. dove andremo a finire..
sarebbero in tanti /e se avessero chance
Brava : Lois Boisson. Sta facendo il goranI vanišević uando era 125 al mondo e vinceva Wimbledon grazie ad una wild card
ma a memoria cecchinato fece semifinale e prima non aveva MAI superato manco un turno al RG , era 72 ATP insomma succede anche tra gli uomini
Dal Film Nikita di Luc Besson ? Non credo eh…… Controlla.
Potrebbe battere il record di raducanu..
Ranking più basso vincitrice slam..
Che poi il pubblico adesso potrebbe aiutarla non poco
Ah ma é una tennista? Pensavo fosse una culturista! Tennis terribile, alza palle in cielo ad ogni scambio
Impossibile darto torto su Martina, l’essenza del tennis!
@ Etnatracker (#4402060)
Perché ogni volta che qualcuno o qualcuna di classifica perde bisogna sempre trovare giustificazioni puerili e non riconoscere i meriti avversari. Me lo sono sempre chiesto. Ha perso punto
Non seguo molto la WTA. Ho seguito tanto il femminile negli anni e per me il tennista assoluto è Martina Navratilova (più di chiunque altro).
Ho subito amato Luigia Bevanda e il suo gioco “au degré zéro du tennis”. Certo Pegula ha offerto uno spettacolo un po’ imbarazzante. Lendl con Chang almeno ruggì come un drago ferito!
Visti gli ultimi game. Il modo in cui ha giocato Pegula si potrebbe giustificare con problemi di salute di vario tipo, non riesco a trovare altra spiegazione per le decine di errori gratuiti assurdi e insensati cui ho avuto la sfortuna di assistere. Detto questo, la francese serve benissimo e ha un buon dritto, ma una Pegula al 50% l’avrebbe battuta senza problemi
E se non ci fosse Gaz questi momenti verrebbero perduti per seguire ancora Bolelli, perduti come lacrime nella pioggia,per citare una famosa frase del film Nikita di Luc Besson.
Me uì,alza pure il cuoricino, oggi è giornata di ricompense.
OMG nel prossimo match assisteremo al “massacro” di Mirra da parte del pubblico del Philippe Chatrier.
Onore e merito… francese che meritatamente ribalta il pronostico e batte la Pegula
Da un lato queste sorprese divertono ma dall’altro è una ennesima ombra sul tennis WTA: se le gerarchie si sovvertono così facilmente vuol dire che nulla ha reale valore e tutto è possibile. Ma se tutto è possibile con un livello indefinibile al vertice allora accettiamo con più filosofia e tranquillità sia le vittorie nostrane sia le sconfitte di misura: magari ha agito solo il caso!