Petrova crede in Medvedev: “Daniil ha aspettato troppo a cambiare team, ma nel 2026 può tornare competitivo per vincere uno Slam”
2 commenti
Nadia Petrova crede in un 2026 con ottimi risultati per i tennisti del suo paese, con Rublev rinvigorito da una preparazione ben studiata insieme a Safin e un team tecnico tutto rinnovato, e anche in Medvedev per il quale ipotizza un balzo in avanti fino a tornare competitivo per vincere uno Slam. L’ex n.3 WTA, attualmente impegnata nella crescita di alcune ragazze promettenti nel suo paese, ha rilasciato una lunga intervista al media di Mosca Championat, nel quale affronta molti temi dell’attualità tennistica. A suo parere Fonseca e Mboko passeranno da sorprese a certezze, mentre il duo di testa Sinner – Alcaraz resterà a suo dire dominante su tutti gli altri. Bublik potrebbe continuare a sorprendere. Questi i passaggi più interessanti del pensiero di Petrova.
“Il 2025 al maschile monotono? Non sono affatto d’accordo, mi è piaciuta molto la stagione maschile” afferma Petrova. “Sì, Carlos e Jannik hanno dominato i tornei più importanti, hanno giocato tante finali e si sono incontrati molte volte. Ma hanno prodotto un grande spettacolo e nonostante questo abbiamo giovani interessanti che si sono fatti conoscere. Jakub Mensik per esempio, poi Ben Shelton ha giocato brillantemente, Fonseca, Tien che ha dato a Medvedev un sacco di problemi… Draper ha giocato da campione prima del suo infortunio, ridurre il tutto solo a Alcaraz e Sinner è sbagliato”.
“Questa tendenza cambierà nel 2026? Penso che sarà difficile per il resto dei tennisti. Sì, certo, ci sarà lotta, da qualche parte Sinner e Alcaraz perderanno delle partite, ma questi due domineranno ancora per un po’ di tempo, mantenendo le prime due posizioni. Come battere quei due? È difficile perché tengono un livello alto con una continuità che gli altri non hanno, questa è la loro differenza”.
“Chi può arrivare in una finale Slam? Punto su Shelton, nel 2025 non se ne è parlato tanto ma in realtà ha migliorato molto il suo gioco e continuando così, con quel servizio, può diventare il terzo uomo dietro ai primi due. Ma non escluderei nemmeno Alex De Minaur, la sua continuità verrà premiata. Bublik deve ancora dimostrare un alto rendimento nei tornei su due settimane, questo sarà il suo obiettivo per il 2026, è uno che quando gioca bene può batterli tutti. E chiudo con Daniil Medvedev: ha già vinto uno Slam, giocato altre finali. Ora che ha avuto la forza di cambiare una situazione che non andava più, dopo una buona preparazione può tornare quello di prima e penso che possa essere da corsa per vincere uno Slam l’anno prossimo. Djokovic? Le Olimpiadi 2028 sono molto lontane e per lui ogni anno diventerà sempre più difficile…”
Petrova si lancia anche in una previsione sui chi nel maschile salirà di livello e in classifica, e chi invece è destinato a calare di prestazioni e ranking. “Credo che Djokovic sia destinato a scendere, come Fritz e Zverev, anche Auger-Aliassime. Invece vedo in grande progresso Fonseca, Mensik e Tien, direi anche Fils a patto abbia recuperato, non gioca da tanto tempo”.
Il focus di Petrova si sposta sui principali tennisti russi, a fine 2025 tutti fuori dalla top 10. Questo il suo pensiero. “I nostri migliori, Medvedev, Rublev e Khachanov sembrano aver tutti già toccato il proprio limite, ma non è detto che non possano risalire, anzi, penso che ognuno di loro avrà delle belle chance l’anno prossimo. Per Karen tutto dipende dalla salute, se sta bene può essere pericoloso in qualche torneo, quest’anno si è riaffacciato in top 10. Rublev, sai… non è stato un anno facile, ma ora gli piace di nuovo giocare, il suo lavoro con Marat Safin sembra utile, ha ritrovato il piacere di stare in campo, si diverte e cade meno in quelle sfuriate che rasentano l’autolesionismo. Medvedev in Australia ha sempre giocato bene quindi mi aspetto che nel 2026 faccia un bel torneo. Il ritorno di Dani nella top 10 è probabile e passerà da prestazioni migliori nei tornei del Grande Slam. Ritengo sia stato bravo a cambiare la squadra. Hanno avuto una storia così lunga con Gilles Cervara, forse avrebbe dovuto cambiare allenatore molto prima, alle prime battute d’arresto. Ma è stata una sua decisione. Abbiamo visto alla fine della stagione, con nuovi allenatori, tornare a vincere un torneo e giocare molto meglio. Ha iniziato a cambiare a poco a poco, è stato un bene per lui”.
Per quanto riguarda le donne, Petrova vede una Andreeva in crescita ma con ancora dei passaggi da completare per arrivare al suo massimo livello (infatti non parla di possibile vittoria in uno Slam nel 2026): “Quest’anno ha vinto ma anche sofferto dei crolli emotivi. Penso che sia legato all’età. Si potrebbe dire, una fase di transizione nella sua carriera professionale. Deve superarlo, far fronte alle emozioni. Ma dirò in sua difesa: hanno fissato certi obiettivi con la squadra e li hanno raggiunti molto rapidamente. Due tornei consecutivi vinti, un decollo tra le prime dieci, forse è arrivato prima di quanto loro stessi si aspettassero. E poi troppa attenzione da parte della stampa, interviste, confronti con altre stelle di alto livello, leggende di questo grande sport. E questo, ovviamente, ha pesato su Mirra. È una ragazza intelligente, ha una buona squadra. Penso che avrà fatto esperienza e cercherà di fare del suo meglio, stabilizzarsi emotivamente. Chi sarà la sorpresa dell’anno? Mboko, è fortissima”.
Marco Mazzoni
TAG: Andrey Rublev, Carlos Alcaraz, Daniil Medvedev, Jannik Sinner, Marco Mazzoni, Nadia Petrova

Sinner
Alcaraz
Zverev
Djokovic
Auger-Aliassime
Fritz
de Minaur
Draper
Sabalenka
Swiatek
Rybakina
Andreeva
2 commenti
Stavo guardando la sua esibizione, forse in India o zone limitrofe, adesso in TV contro Shapovalov e se il suo livello è questo…
…davvero MOLTO DIFFICILMENTE potrà superare perfino gli “ottavi” di un torneo Slam!!!
Medvedev ha dato segnali di aver ripreso il grip nel suo gioco, forse non tornerà pericolosissimo negli Slam come prima, ma neanche fuori dai top10