
Taylor Fritz: “Contro Alcaraz puoi fare tutto perfetto e non basta. Ma ora so cosa devo migliorare per vincere uno Slam”


Ha accarezzato il sogno di una storica finale a Wimbledon, arrivando a un solo punto dal portare Carlos Alcaraz al quinto set. Ma Taylor Fritz, uscito sconfitto 4-6 7-5 6-3 7-6(7) dalla semifinale contro il campione spagnolo, lascia Londra a testa alta. In conferenza stampa, il californiano analizza con lucidità la sua prestazione, le occasioni mancate, la differenza di giocare contro i due fenomeni del momento – Alcaraz e Sinner – e gli aspetti su cui vuole lavorare per colmare il gap.
“Ho avuto le mie chance, ma contro questi qui non basta”
“Sì, ho avuto le mie opportunità. Ho giocato bene nei punti importanti del tie-break per portare il match al quinto set, ma non sono riuscito a concretizzare. Ovviamente, dopo si possono fare mille ragionamenti su cosa avrei potuto fare diversamente, ma alla fine contro uno come Carlos serve qualcosa in più. Sarei dovuto riuscire a prenderne almeno uno, portare la partita al quinto. In ogni caso, credo di aver giocato una grande partita. In alcuni set ho fatto esattamente ciò che avevo pianificato, ma Alcaraz oggi ha servito in modo eccezionale.”
Poche cose da cambiare, ma serve aggressività al ritorno
“Ci sono poche cose che avrei potuto cambiare, forse mi avrebbero aiutato per uno o due punti, ma Carlos avrebbe trovato subito una contromisura. Credo di non aver risposto abbastanza aggressivo sul suo primo servizio, ma era anche perché serviva davvero bene. La realtà è che contro di lui e Sinner mettere solo la palla in campo non basta, bisogna essere offensivi anche in risposta, è un aspetto su cui devo lavorare.”
Il servizio, chiave per metterlo in difficoltà
“Nel primo set ho giocato male il primo game e ho subito il break, e questo mi era già successo con lui. Non va bene partire così. Però nei set che ho giocato al mio livello sono stato lì. Su erba credo che la mia arma principale contro Alcaraz sia proprio la velocità della superficie, che mi permette di fargli male. Se la superficie rallenta troppo, la sua potenza e il suo movimento diventano devastanti e fa sempre male.”
Differenze tra Alcaraz e Sinner
“Con Sinner mi sento più a mio agio a scambiare da fondo: gioca più piatto e lo trovo più ‘leggibile’. Carlos invece è imprevedibile, varia tanto, tagli, smorzate, discese a rete improvvise. Anticipa molto e ti sorprende spesso. Preferisco la palla piatta a quella che si allontana da me, ma contro Carlos non sai mai cosa aspettarti. Sa vincere in mille modi diversi, è un maestro nell’adattarsi.”
Cosa serve per vincere uno Slam?
“Ogni volta che gioco contro di loro imparo qualcosa in più su cosa devo migliorare. Il mio obiettivo è vincere uno Slam e so che per riuscirci dovrò battere questi giocatori. Bisogna mantenersi sani, continuare a crescere e lavorare sugli aspetti che mi permetteranno di essere competitivo. Quest’anno le infortuni mi hanno un po’ frenato, ma resto ottimista: se continuo così e imparo da queste esperienze, sono sulla strada giusta.”
Elogi ad Alcaraz
“Mi ha impressionato la sua capacità di vincere in così tanti modi diversi, di giocare con stili differenti. La qualità del suo gioco a rete è straordinaria: nei momenti di pressione, non sbaglia mai una volée delicata. E anche il servizio, che fino a poco tempo fa veniva considerato il suo punto debole, oggi è un’arma vera. Ha servito forte come me, con costanza, per tutta la partita. È davvero impressionante quanto sia migliorato.”
Ora testa alla stagione americana
Per Fritz, l’obiettivo è chiaro: recuperare energie e puntare tutto sulla stagione nordamericana, dove l’anno scorso ha raggiunto la finale agli US Open. Ma il vero traguardo resta uno: “Il sogno è sempre quello di vincere un Major. Mi sento vicino, oggi più di ieri.”
Un Taylor Fritz lucido, sportivo e sempre più consapevole: per lui Wimbledon 2025 è solo una tappa, la caccia al primo Slam continua.
Marco Rossi
TAG: Taylor Fritz, Wimbledon, Wimbledon 2025
6 commenti
No caro Taylor, la verità è che questa partita ha confermato che non hai chance di vincere uno Slam fino a quando ci sono Alcaraz e Sinner.. ps meno male che a palleggiare contro Jannik ti senti più a tuo agio.. viste le scoppole che ti sei preso ultimamente non mi pare, però..
Si ok ha tremato al tie-brek ma non era per vincere la partita ma portarla al quinto set e sappiamo tutti che al set decisivo Alcaraz è praticamente imbattibile,soprattutto per quello che si è visto ad inizio terzo set,perso per colpa sua il secondo ha avuto una reazione rabbiosa e si è preso di forza il break all’inizio,segno che la partita la stava gestendo lui
“ora so cosa devo migliorare per vincere uno Slam” credo lo abbia detto anche dopo la finale USO. Credo che tra il saperlo e il farlo passi una bella differenza…..
Ti sei cagato sotto lo potevi portare trsnquillamente al wuinto set
magari non farsela addosso sul set point, quella palla appoggiata sul dritto di alcaraz non aveva proprio senso
Ma per favore…