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Bellucci e Paolini, primo sorriso azzurro a Wimbledon: tra consapevolezza e voglia di crescere

30/06/2025 22:34 6 commenti
Mattia Bellucci nella foto
Mattia Bellucci nella foto

“Non capisco perché debba essere il suo ultimo Wimbledon”. Così Carlos Alcaraz, con eleganza e sincera ammirazione, ha salutato Fabio Fognini dopo un match intenso, giocato punto su punto sul Centre Court. Cinque ore di battaglia e di emozioni, che forse hanno rappresentato davvero il capitolo finale della storia di Fognini sull’erba londinese, e forse anche nel tennis professionistico.

Appena uscito dal campo, con gli occhi ancora lucidi, Fabio si è presentato nella sala conferenze principale: “È difficile parlare adesso, sono molto emozionato e non vi nascondo che ho pianto un po’ negli spogliatoi prima di venire. È stato probabilmente il modo migliore per dire addio a Wimbledon, e forse al tennis”. Quella stretta di mano con Alcaraz – che lo ha applaudito e incoraggiato a non lasciare – è stata solo l’inizio di una lunga scia di applausi, abbracci e ricordi che hanno attraversato la giornata.

Nel box, per la prima volta, anche i figli Federico e Farah, a cui Fognini ha voluto regalare questa giornata speciale: “Sono orgoglioso di questa partita, ho dato tutto quello che potevo. Sono felice che Federico e Farah abbiano visto il loro papà giocare così, contro il più forte di tutti. Quando è uscito il tabellone erano a casa, ad Arma, e Federico mi ha detto ‘tanto perdi con Carlitos… però posso venire a vederla?’ Poi mi ha detto ‘bravo’ e abbiamo pianto insieme. È stata una bella giornata”.
In un angolo della sala stampa, il piccolo Federico ascolta, commosso, le parole del padre che ammette con sincerità: “In questo momento faccio fatica a trovare le parole, avrò bisogno di un paio di giorni per metabolizzare e prendere una decisione… che è quella di salutarvi”.
Un addio forse ancora non definitivo, ma già profondamente carico di emozione. Se davvero dovesse essere l’ultimo Wimbledon, Fabio Fognini lo lascia a testa alta, con l’orgoglio di chi ha saputo emozionare e ispirare, dentro e fuori dal campo.

Tono pacato, analisi lucida e la soddisfazione per un piccolo grande traguardo: così Mattia Bellucci si presenta in conferenza stampa poco più di un’ora dopo la sua prima vittoria in carriera nel main draw di Wimbledon. È il primo successo azzurro ai Championships 2025, un passo che pesa, anche se il 23enne milanese è il primo a non cedere all’entusiasmo facile. “Partita quasi perfetta? Direi di no”, ammette con onestà, “in risposta potevo gestire meglio, e non solo nel primo set ho lasciato andare troppe occasioni. Però al servizio mi sono sentito bene, grazie anche all’attenzione che sto cercando di mettere su questa superficie. È una partenza importante per il mio gioco”.

Non tutto gli è piaciuto, soprattutto da fondo campo, ma il vero passo avanti Mattia lo vede sul piano mentale: “Fino a poco tempo fa, dopo un primo set perso così avrei rischiato di complicarmi la vita a livello emotivo. Oggi invece sono riuscito a reagire, restando nel match”. Uno step decisivo per chi, lo scorso anno, si era posto obiettivi ambiziosi come l’ingresso nella Top 100 e una maggiore continuità. Oggi, da numero 73 del mondo, festeggia il primo secondo turno a Church Road e guarda al futuro con un approccio diverso: “In questo momento, in termini di ranking, non ho obiettivi precisi. Voglio trovare continuità a un livello superiore. L’asticella si è alzata, le occasioni durante i match diminuiscono, è tutto più complicato: devo continuare su questa strada, macinare partite e fare esperienze”.

Non è tutto: Bellucci è un vero appassionato anche fuori dal campo e, quando può, va volentieri a vedere il tennis dal vivo, soprattutto quello dei colleghi che apprezza e che, in qualche modo, gli somigliano: “Trovo molto utile osservare chi ha più esperienza di me. Ho dei giocatori che preferisco, come De Minaur o Norrie, che è simile a me ma con più anni sul tour. Poi seguo Mensik, Musetti, Jannik per la perfezione che mette in campo… ce ne sono tanti da cui prendere spunto”. Proprio al Queen’s ha potuto vedere da vicino il suo prossimo avversario, Lehecka: “L’ho seguito contro De Minaur, è stato dominante e può servire in modo pazzesco. Lo studieremo con attenzione”.

Al successo di Bellucci si aggiunge anche quello, sofferto ma prezioso, di Jasmine Paolini. L’azzurra ha dovuto rimontare un set e un break di svantaggio, ma grazie a grinta e carattere ha conquistato il primo match sui prati di Wimbledon: “C’era tanta tensione, volevo giocare bene e vincere a tutti i costi. Dopo il primo set sono rimasta attaccata a ogni punto, senza mollare mai, e ce l’ho fatta. Questo mi servirà per il prossimo match”. Jasmine non nasconde le emozioni: “Ho cercato di restare positiva, di non scoraggiarmi. ‘Stai rilassata’, mi sono detta, e anche grazie al pubblico sono riuscita a girare la partita. Oggi ho avuto tanto bisogno del tifo”.

La toscana mantiene però i piedi per terra: “Le aspettative cerco di tenerle basse, l’anno scorso è stato incredibile. Mi piace giocare sull’erba, voglio restare focalizzata su una partita alla volta. Più giochi su questa superficie e più ti senti meglio, ma il primo match non è mai facile. Sono contenta di averla portata a casa, spero di migliorare ancora”.


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6 commenti

chase (Guest) 30-06-2025 22:34

mi sa che è stato proprio l’ultimo suo match, ha detto che ci pensa per un paio di giorni e vede. in effetti sarebbe la conclusione migliore

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Max66 (Guest) 30-06-2025 22:25

@ Max66 (#4425155)

la carriera, ci provi nel doppio

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Max66 (Guest) 30-06-2025 22:25

Non c’era modo migliore per commiatarsi… ora però non si dia ai challenger, se vuole prolungare la carr

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Markux (Guest) 30-06-2025 22:10

Senza di lui sarà un’Italia tennistica migliore.

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mauri (Guest) 30-06-2025 22:04

E’ riuscito persino ad insultare lo sport che pratica e l’ha reso milionario,nessun rimpianto per uno cosi’

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Markux (Guest) 30-06-2025 22:03

Il solito invidioso, si conferma, degli altri Italiani dicendo che Alcaraz è il più forte di tutti anche se la Classifica ATP certifica che è un Italiano di Nome Sinner il più forte di tutti.

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