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Jan-Lennard Struff dovrà risarcire la sua ex allenatrice

09/07/2018 11:44 14 commenti
Jan Lennard Struff nella foto
Jan Lennard Struff nella foto

Brutta notizia per Jan-Lennard Struff. I tedesco ha appreso di aver perso la causa contro la sua ex allenatrice Ute Strakerjahn, con cui ha lavorato dal 2012 al 2015.

Nel luglio 2015, Struff di sua iniziativa ha deciso di interrompere anzitempo i contratto, che sarebbe scaduto soltanto un anno dopo.
L’ex allenatrice chiesto di ottenere una percentuale sui guadagni futuri di Struff, dal momento in cui è avvenuta la separazione fino al 2021.

La signora è uscita vincitrice dal processo con €275.000 da intascare ai danni di Struff. Quest’ultimo può ancora fare ricorso al Tribunale Federale, ma la situazione sembra complicata.


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14 commenti. Lasciane uno!

Omissis (Guest) 09-07-2018 17:03

Scritto da sander
Quello che non capisco è perchè se il contratto scadeva nel 2015 Struff debba pagare percentuali dal 2016 al 2021.
La cosa giusta sarebbe pagare il dovuto fino alla scadenza del contratto di lavoro.
Sembra che Struff non avesse alcun vincolo post contrattuale.
Sarei curioso di leggere il contratto e la sentenza, c’è qualcosa di strano…

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Kleber00 09-07-2018 16:10

In genere, nel tennis professionistico, che tipo di contratto legano i giocatori Pro ai coach ??

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cataflic (Guest) 09-07-2018 14:04

Scritto da Il duca

Scritto da cataflic

Scritto da Il duca
Dalla parte di Struff, un allenatore dovrebbe volere il bene assoluto per un suo allievo o ex allievo, pretendere tutto questo danaro da uno che certamente non guadagna come Federer vuol dire veramente tagliare le gambe al tedesco.

Sono contratti e secondo la forma in cui sono redatti, vanno rispettati.
A me danno più fastidio quei tennisti(e ce ne sono tantissimi) che vengono presi da un coach quando sono alle prime armi, magari n. 500 ATP, dopo anni di ottimo lavoro vengono portati alle soglie dei 100… e poi finisce che il giocatore decide di cambiare non si sa bene per quale motivo.
Un coach finisce così per smazzarsi anni di futures e challenger a paga minima e poi, dopo aver pure dimostrato che ha fatto il miglior lavoro che poteva, rimane lì con un palmo di naso a vedere il suo pupillo andare al n. 50 e guadagnare in un anno quello che aveva fatto prima in 5 anni.
Se uno fa un contratto che prevede un utile sui guadagni futuri, fa bene a farlo rispettare se il tennista non ne vuole sapere.

Il fatto è proprio che struff non rientra nell’esempio da te fatto. Struff è un 28enne con un best ranking fuori dai top 40, è uno che ormai da vari anni milita fra la posizione 50 e 100 senza mai aver avuto particolari alti, non è un giovane ingrato che parte dal nulla e che quando diventa fenomeno abbandona tutti quelli che prima gli erano accanto, il tedesco è un giocatore di medio livello che probabilmente non può fare più di quello che adesso fa, non conoscendo i motivi della separazione per bene non so quanta colpa si possa dare Allen due parti, però, visto che si trattava di un solo anno alla scadenza del contratto la coach, per amor dell’allievo, avrebbe anche potuto evitare, poi giuridicamente parlando sicuramente la ragione è dalla vostra parte, la mia è più una considerazione umana.

Struff era con lei da prima del contratto di cui si parla…
…ma tanto i tribunali servono a questo, nessuno avrà mai la stessa opinione.
Anche perchè nessuno saprà mai i motivi reali, magari l’allenatrice era una schiavista dominatrice, oppure si era innamorata di lui o viceversa, oppure voleva aumentare il suo cachet del triplo o Struff ridurlo del triplo, oppure si è intromesso uno sponsor che per dargli i soldi gli ha imposto certi giri, chi lo sà??

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+1: Serve and volley
-1: RUMENO
Gigetto (Guest) 09-07-2018 13:48

Mi pare avesse giocato la A in Italia

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sander (Guest) 09-07-2018 13:18

Quello che non capisco è perchè se il contratto scadeva nel 2015 Struff debba pagare percentuali dal 2016 al 2021.
La cosa giusta sarebbe pagare il dovuto fino alla scadenza del contratto di lavoro.
Sembra che Struff non avesse alcun vincolo post contrattuale.
Sarei curioso di leggere il contratto e la sentenza, c’è qualcosa di strano…

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+1: Serve and volley
-1: RUMENO
Baldicaruana (Guest) 09-07-2018 13:05

Scritto da Mattia
Normali cause di diritto del lavoro mi sembra. Quello che non capirò mai è perché non si arriva a un compromesso senza processo… mah

Perché come vedi non tutti la pensano allo stesso modo…
Struff pensa sicuramente che dato che la coach non lo allena più non le spetti nulla e magari pensa anche che la coach al posto di aiutarlo lo danneggiasse negli anni precedenti
La coach pensa invece che con tutto il suo lavoro le spetti il 10%, molto probabilmente convinta che il tedesco non sarebbe dov’é senza il suo contributo.
Come mettersi d’accordo se almeno uno dei due non vuole ascoltare ragione? —> Tribunale

9
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+1: giuly97top10
-1: RUMENO
insinua (Guest) 09-07-2018 12:40

@ Il duca (#2151183)

Scritto da Il duca
Dalla parte di Struff, un allenatore dovrebbe volere il bene assoluto per un suo allievo o ex allievo, pretendere tutto questo danaro da uno che certamente non guadagna come Federer vuol dire veramente tagliare le gambe al tedesco.

non morirà di fame

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8
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+1: Merolone81
-1: RUMENO
Tennisaddicted (Guest) 09-07-2018 12:38

Scritto da BB
Non sono vietati i contratti “de quota parte”?

Penso di sì, ma questa è una sentenza di un Tribunale, credo che l’entità economica sia stata determinata solo durante la causa

7
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-1: RUMENO
Il duca (Guest) 09-07-2018 12:30

Scritto da cataflic

Scritto da Il duca
Dalla parte di Struff, un allenatore dovrebbe volere il bene assoluto per un suo allievo o ex allievo, pretendere tutto questo danaro da uno che certamente non guadagna come Federer vuol dire veramente tagliare le gambe al tedesco.

Sono contratti e secondo la forma in cui sono redatti, vanno rispettati.
A me danno più fastidio quei tennisti(e ce ne sono tantissimi) che vengono presi da un coach quando sono alle prime armi, magari n. 500 ATP, dopo anni di ottimo lavoro vengono portati alle soglie dei 100… e poi finisce che il giocatore decide di cambiare non si sa bene per quale motivo.
Un coach finisce così per smazzarsi anni di futures e challenger a paga minima e poi, dopo aver pure dimostrato che ha fatto il miglior lavoro che poteva, rimane lì con un palmo di naso a vedere il suo pupillo andare al n. 50 e guadagnare in un anno quello che aveva fatto prima in 5 anni.
Se uno fa un contratto che prevede un utile sui guadagni futuri, fa bene a farlo rispettare se il tennista non ne vuole sapere.

Il fatto è proprio che struff non rientra nell’esempio da te fatto. Struff è un 28enne con un best ranking fuori dai top 40, è uno che ormai da vari anni milita fra la posizione 50 e 100 senza mai aver avuto particolari alti, non è un giovane ingrato che parte dal nulla e che quando diventa fenomeno abbandona tutti quelli che prima gli erano accanto, il tedesco è un giocatore di medio livello che probabilmente non può fare più di quello che adesso fa, non conoscendo i motivi della separazione per bene non so quanta colpa si possa dare Allen due parti, però, visto che si trattava di un solo anno alla scadenza del contratto la coach, per amor dell’allievo, avrebbe anche potuto evitare, poi giuridicamente parlando sicuramente la ragione è dalla vostra parte, la mia è più una considerazione umana.

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-1: RUMENO, Merolone81
BB (Guest) 09-07-2018 12:28

Non sono vietati i contratti “de quota parte”?

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-1: RUMENO
cataflic (Guest) 09-07-2018 12:11

Scritto da Il duca
Dalla parte di Struff, un allenatore dovrebbe volere il bene assoluto per un suo allievo o ex allievo, pretendere tutto questo danaro da uno che certamente non guadagna come Federer vuol dire veramente tagliare le gambe al tedesco.

Sono contratti e secondo la forma in cui sono redatti, vanno rispettati.
A me danno più fastidio quei tennisti(e ce ne sono tantissimi) che vengono presi da un coach quando sono alle prime armi, magari n. 500 ATP, dopo anni di ottimo lavoro vengono portati alle soglie dei 100… e poi finisce che il giocatore decide di cambiare non si sa bene per quale motivo.
Un coach finisce così per smazzarsi anni di futures e challenger a paga minima e poi, dopo aver pure dimostrato che ha fatto il miglior lavoro che poteva, rimane lì con un palmo di naso a vedere il suo pupillo andare al n. 50 e guadagnare in un anno quello che aveva fatto prima in 5 anni.
Se uno fa un contratto che prevede un utile sui guadagni futuri, fa bene a farlo rispettare se il tennista non ne vuole sapere.

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+1: il_sempreverde, Merolone81, Ken_Rosewall
-1: RUMENO
Chittammuorto (Guest) 09-07-2018 12:10

@ Il duca (#2151183)

Non sono assolutamente d’accordo. i giocatori fanno troppo il bello ed il cattivo tempo con gli allenatori, non parliamo delle donne che prendono anche i palleggiatori perché tra di loro non si allenano e non li pagano o li pagano da miseria… se ce un contratto non è che se non vinci o se vinci 3 partite le cose cambiano. sottoscrivi un contratto di lavoro con un coach e puoi evitare di pagarlo solo ce esistono gravi motivi spesso extra tennistici, ma non se il coach fa il suo lavoro… il giocatore deve essere posato e fare le cose bene prima, non dare il benservito al proprio allenatore spesso per futili motivi. e quindi ora lo paga! è niente meno che come licenziare un dipendente al lavoro in una azienda.

3
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+1: frospido, il_sempreverde, Merolone81
-1: RUMENO
Il duca (Guest) 09-07-2018 11:55

Dalla parte di Struff, un allenatore dovrebbe volere il bene assoluto per un suo allievo o ex allievo, pretendere tutto questo danaro da uno che certamente non guadagna come Federer vuol dire veramente tagliare le gambe al tedesco.

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-1: RUMENO, Merolone81
Mattia (Guest) 09-07-2018 11:53

Normali cause di diritto del lavoro mi sembra. Quello che non capirò mai è perché non si arriva a un compromesso senza processo… mah

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-1: RUMENO