Intervista Challenger, Copertina

Intervista a Kevin Anderson: Ambasciatore del tennis sudafricano

16/09/2009 22:48 Nessun commento
Kevin Anderson testa di serie n.4 a Todi
Kevin Anderson testa di serie n.4 a Todi

Kevin Anderson, numero 4 del tabellone, continua a vincere e a convincere nel torneo di Todi. Nel match di oggi il sudafricano ha superato agevolmente Enrico Burzi con un netto 6-3 6-1, liquidando l’avversario in poco più di un’ora. Battuta potente e precisa, ma anche buona mobilità in rapporto all’altezza: queste le armi migliori di Anderson, che nel prossimo turno sfiderà un altro giovane che ha destato una buona impressione tra gli addetti ai lavori, il belga David Goffin. A fine incontro lo abbiamo avvicinato per chiedergli le sue impressioni sul match. A cura di Lorenzo Grighi

Hai vinto abbastanza facilmente, 6-3 6-1. Ti aspettavi un match più difficile?

Non avevo mai visto il mio avversario giocare, quindi non sapevo cosa aspettarmi. Ho affrontato l’incontro con aggressività, cercando di attaccare da subito. Sono stato bravo a partire bene in entrambi i set (ha conquistato un break all’inizio del primo ed uno all’inizio del secondo, ndr), e questo mi ha subito spianato la strada. A quel punto sono rimasto concentrato e ho portato a casa la vittoria.

Ora il tuo prossimo avversario si chiama David Goffin. L’hai mai visto giocare?

Ho visto qualche scambio, e mi è sembrato un buon giocatore. Ha giocato molto bene fino ad ora, partendo dalle qualificazioni e riuscendo ad avanzare nel torneo. Per fortuna si gioca dopodomani, una giornata di riposo non mi farà altro che bene, magari la sfrutterò anche per allenarmi un po’. Affronterò il match come tutti gli altri, restando concentrato sul mio gioco.

Parliamo dunque del tuo gioco. Quali sono i tuoi punti di forza, e dove credi di dover ancora migliorare?

Credo che il mio colpo migliore sia il servizio, sul quale devo comunque continuare a lavorare per renderlo ancora più incisivo, visto che nel tennis di oggi sta diventando sempre più importante. Inoltre devo lavorare sul mio gioco da fondocampo e sulla velocità di piedi, che per un giocatore alto come me è un elemento fondamentale.

Quali sono le tue aspettative per la continuazione del torneo? Pensi di poter arrivare fino in fondo?

Credo di aver tutte le carte in regola per vincerlo. Ci sono tanti ottimi giocatori, ma sono convinto che sia importante avere sempre fiducia in se stessi. Se ci credi sempre, e dai sempre il massimo, non hai limiti.

Dal punto di vista fisico come ti senti? Stai accusando la fatica, considerando anche che stai giocando nel doppio insieme a Mankad?

Mi sento bene, sto curando al meglio il mio fisico, facendo molto stretching e stando attento a seguire una dieta corretta.

Dopo il singolare, hai terminato, vincendola, anche la partita di doppio contro i fratelli Battistone, che era stata interrotta due giorni fa per pioggia. Cosa pensi della loro curiosa racchetta?

La loro racchetta attira sta attirando molta attenzione, essendo una cosa nuova, mai vista prima. Io non l’ho mai provata, ma ho sentito di altri atleti che l’hanno fatto e si sono trovati bene. E’ qualcosa di molto diverso, ma le novità fanno sempre bene allo sport.


TAG: ,