
Da Pernfors a Vacherot passando per Carretero: le cinque vittorie Masters 1000 col ranking più basso


Una favola, una di quelle che non si possono dimenticare, già entrata nel libro d’oro della disciplina per la sua unicità. Il Masters 1000 di Shanghai ha trovato il colpo di scena, la conclusione più bella per archiviare un torneo segnato da troppi ritiri e pesanti polemiche per le durissime condizioni ambientali che hanno portato allo stremo quasi tutti i tennisti. Non Valentin Vacherot, che da “alternate”, nemmeno sicuro di poter giocare le qualificazioni, ha compiuto un’impresa mai riuscita a nessuno a livello di tornei di questa categoria: vincere da 204 nel ranking. È la classifica più bassa di sempre di un vincitore di un Masters 1000, da quando esiste questa categoria di tornei. E tantissimi applausi anche al cugino “terribile” Arthur Rinderknech, anche lui autore di una cavalcata eccezionale e insieme a Valentin protagonista di una finale alla fine interessante, per tennis prodotto e l’effetto novità che non guasta mai.
Vacherot con i 1020 punti conquistati a Shanghai passa da 204 al mondo al n.40 della Live Ranking, entrando così in una fascia che gli consentirà a lungo di giocare tutti i grandi tornei e confermare le sue qualità. Intanto è entrato nella storia del tennis perché mai un giocatore di questa classifica aveva vinto un torneo così importante. Mai un tennista di Monaco aveva vinto torneo del tour maggiore. Vacherot è terzo tennista passato dalle qualificazioni a vincere un M1000, dopo Roberto Carretero (Amburgo 1996) e Albert Portas (Amburgo 2001). Da quanto esiste l’ATP Tour (1990), Valentin è il quinto tennista a vincere come primo torneo un Masters 1000, prima di lui Roberto Carretero, Chris Woodruff, Albert Portas e Jakub Mensik. È anche il secondo giocatore capace di vincere un “mille” rimontando il primo set di svantaggio in 4 partite (il primo fu Haas a Stoccarda 2001).
Insieme a Vacherot (n.204 ATP), vediamo quali sono gli altri 4 tennisti che completano la cinquina di vincitori di un torneo Maasters 1000 con ranking più basso da quando esiste questa categoria di tornei (1990).
Si parte dal 1993, a Montreal. Lo svedese Mikael Pernfors sorprese tutti gli avversari alzando la coppa del 1000 canadese da n.95 nel ranking. Il vichingo era salito al n.10 nel 1986 in piena ondata svedese sul tour e anno in cui clamorosamente arrivò in finale a Roland Garros. Poi per colpa di problemi fisici ricorrenti e un gioco non sempre stabile e performante aveva vissuto continui alti e bassi. Pernfors visse una settimana magica in Canada estromettendo Jim Courier negli ottavi (lasciò a “Big Jim” solo cinque game), il talentuoso Volkov nei quarti (cedendo solo tre game!), Korda in semifinale e Todd Martin in finale. dove rimontò il primo set ceduto allo statunitense. Da n,95, Pernfors è il quarto giocatore con ranking più basso ad aver vinto un Masters 1000.
Tre anni dopo ecco l’incredibile, si può dire leggendaria, cavalcata di Roberto Carretero ad Amburgo. Lo spagnolo aveva un gran bel talento e un diritto clamorosamente efficace, ma era ai margini dell’ondata di eccellenti tennisti che da Bruguera in poi aveva pacificamente invaso il tennis maschile di vertice. Si presentò in Germania da n.143 ATP, senza ambizioni particolari ma dopo aver superato le qualificazioni divenne quasi ingiocabile, una furia sul rosso tedesco. Roberto lasciò un solo game Malivai Washington al secondo turno, quindi estromise il talento francese Boetsch e poi l’austriaco Scheller, che aveva appena sbattuto fuori l’idolo di casa Becker. In semifinale forse la vittoria più bella, contro Kafelnikov che da lì a poco sarebbe diventato campione a Roland Garros, e in finale l’amico e connazionale Alex Corretja in quattro set. Incredibile come quel torneo, magico, rimase l’unico vinto in carriera da Carretero. Lo vinse nel ’96 da n.143 ATP, il terzo con ranking più basso a trionfare in evento Masters 1000.
1996 Hamburg Final:
(Q)Roberto Carretero def. Alex Corretja 2-6, 6-4, 6-4, 6-4
Carretero, ranked #143 in the world, beat 4 seeds on his way to this Masters title
It was the only title he won in his career. Of the 11 MD matches he won in '96, 6 of them came here
📽️: Voo de Mar pic.twitter.com/So9DnlSZMs
— Tennis Historian (@HistorianTennis) April 27, 2025
Bisogna aspettare ben 26 anni per trovare un campione M1000 con ranking così basso. C’è riuscito a Cincinnati Borna Coric, autore di un’impresa clamorosa da n.152. Era il campione “mille” con ranking più basso prima dell’impresa di oggi a Shanghai di Vacherot. Il croato era una delle nuove leve più interessante della sua generazione ma troppi problemi fisici e la difficoltà nel completare il suo gioco – in particolare un diritto mai all’altezza del resto del suo repertorio – non gli hanno consentito una carriera più fortunata e con risultati migliori. Borna si presentò negli States in buone condizioni fisiche dopo un gravissimo infortunio alla spalla ma nessuno si poteva immaginare una cavalcata del genere. Entrò nel torneo col ranking protetto ed esordì battendo Musetti. Quindi l’impresa eccezionale contro Nadal, battuto in tre set (ma Rafa non era affatto in buone condizioni fisiche). Poi sconfisse Bautista Agut e quindi un Auger-Aliassime, in grande ascesa. In semifinale si trovò Norrie (anche aveva battuto un giovanissimo Alcaraz, da lì a poco campione a US Open) e in finale Coric sorprese Tsitsipas, vincendo il suo terzo (e finora ultimo) torneo in carriera. A 28 anni, il croato è attualmente n.110 al mondo.
Il quinto protagonista di un’impresa in un Masters 1000 per ranking “basso” è Alexei Popyrin, lo scorso anno a Montreal, dove vinse da n.62 al mondo. Finalmente a posto fisicamente e con il suo diritto in grandissimo spolvero, l’australiano visse una settimana clamorosa, battendo uno dopo l’altro avversari di ottimo livello. Esordio vincente contro Machac, quindi al secondo turno sbatte fuori Shelton, rispondendo da dio alle bordate dello statunitense. Nei quarti Popyrin rimonta Hurkacz, un match durissimo vinto 7-5 al terzo e in semifinale supera Korda, che stava vivendo il miglior momento della propria carriera. In finale affronta e supera Rublev nettamente. Fu il suo più importante titolo in carriera, il terzo, vinto a sorpresa. Una cinquina di imprese indimenticabili.
Marco Mazzoni
TAG: Alexei Popyrin, Borna Coric, Marco Mazzoni, Mikael Pernfors, Record, Roberto Carretero, Valentin Vacherot, Vincitori Masters 1000 con ranking più basso
Carretero assomiglia incredibilmente a Javier Bardem…
Perchè Portas era “solo” n.42 al mondo quando vinse Amburgo.
Raccapricciante…Verkerk proprio non lo digerivo era la tristezza fatta tennista ,.ma alla fine vinceva…incomprensibile..ahahah
Se non avesse avuto un serio problema alla spalla che mise fine alla sua carriera,avrebbe fatto tutt’altra carriera…
Accadde sul centralino(all’epoca erano A e B),per intenderci quelli confinanti con la Curva Sud dello
Stadio Olimpico,che bei tempi erano quelli per chi ama davvero questo sport…
Talentuoso poi…
E come dimenticare cosa accadde a Roma con Philippoussis…
Egregio Marco Mazzoni,l’austriaco da lei citato si chiama Gilbert Schaller,mi duole ancora una volta doverle fare un’osservazione.
Come sempre cordiali saluti.
Ok grazie, come si conclude la favola e rimassero felici.
Farei una menzione anche al Roland garros di Martin verkerk…olandese che raggiunse la finale dal nulla…
Ed il percorso dello spagnolo Portas perché non e’ stato scritto?
Carrettero era infatti un monoblocco con quadricipiti più grossi di Roberto Carlos (inter)…
Pernfors era un tennista di un altro livello, sia pure nel periodo più buio del tennis. Quello dei pallettari post-borghiani (ma Borg pallettaro non era). Anche Coric e, tutto sommato, Popyryn. Il paragone regge con Carrettero, di cui ricordo pochissimo. Mi ricordo vagamente un tennista sovrappeso, potrebbe essere lui.