Berdych critica la scelta di Mensik e Machac di giocare la Laver Cup: “Quella settimana poteva essere sfruttata meglio”
18/09/2025 12:50 
9 commenti
9 commenti
Tomas Berdych, oggi capitano in Davis per la Rep. Ceca
C’è un gran battage mediatico per scaldare l’atmosfera in vista dell’edizione 2025 della Laver Cup, da domani al via a San Francisco, tra la presenza del suo ideatore Federer a stimolare il talento ancora acerbo di Fonseca a gite turistiche dei protagonisti alla scoperta delle bellezze della Bay Area, come il leggendario penitenziario di Alcatraz. Ma c’è anche chi critica la scelta di giocare questa esibizione, sostenendo che si poteva usare meglio lo spazio della settimana. È Tomas Berdych a criticare la scelta dei suoi connazionali Jakub Mensik e Tomas Machac, in squadra per il team Europe rispettivamente come giocatore effettivo e prima riserva agli ordini del nuovo capitano Yannick Noah. Il capitano in Davis della Repubblica Ceca, reduce dalla favolosa affermazione negli USA nei qualifiers di Davis che ha aperto le porte alla sua nazionale alla Final 8 di Bologna, ha parlato in modo schietto, affermando di non condividere la scelta dei suoi due giocatori di disputare la ricca esibizione a squadre.
“È la mia opinione personale, ma se fossero i ragazzi a chiedermelo, risponderei allo stesso modo” ha dichiarato l’ex n.4 al mondo alla stampa nazionale, dopo aver guidato la sua squadra al trionfo in Coppa Davis in Florida. “Per me, al momento, quella di giocare adesso la Laver Cup non sarebbe affatto un’opzione. Hanno già tanto alle spalle e molto altro ancora da affrontare nel corso della stagione”.
“La Laver Cup a mio avviso è più adatta a giocatori già consolidati in posizioni di vertice. Capisco perché vogliano partecipare, ma quella settimana potrebbe essere sfruttata in maniera più efficace. È così che la vedo. Non che mi dia particolarmente fastidio, ma questo è il mio punto di vista” conclude Berdych, che ha giocato una volta l’esibizione, proprio l’edizione inaugurale nella “sua” Praga nel 2017.
Parole che certamente non lasceranno indifferenti quelle di Berdych, ma con un fondamento molto solido. Mensik in particolare è attualmente al diciannovesimo posto nella Race to Turin; staccare il pass per le Finals è forse un obiettivo remoto, ma negli ultimi due mesi di tour ci sono tanti punti da assegnare, in tornei che si addicono assai alle sue caratteristiche, come gli indoor europei dove il suo servizio “bomba” e potenza nei colpi può essere quasi inarrestabile. Ma oltre a questa speranza di entrare nel lotto delle Finals, effettivamente il dopo US Open è un momento importante per riposo e preparazione: basta vedere la scelta di Jannik Sinner, bravissimo a sfruttare al meglio nelle scorse annate questo spazio per presentarsi preparato al massimo per il rush finale dell’annata. È curioso che un personaggio pacato come Berdych abbia punzecchiato due dei suoi migliori tennisti proprio durante il lancio di uno degli eventi meglio promossi nell’intera stagione, mostrando un lato che forse non conoscevamo.
Marco Mazzoni
TAG: Jakub Mensik, Laver Cup 2025, Marco Mazzoni, Tomas Berdych, Tomas Machac
Sinner
Alcaraz
Zverev
Djokovic
Fritz
Draper
de Minaur
Khachanov
Sabalenka
Swiatek
Zheng
Rybakina
Loading ...
Purtroppo la Davis non esiste più, e non c’è assolutamente spazio nei calendari per qualcosa che possa lontanamente assomigliare a ciò che fu la Davis: quella di oggi è una PAGLIACCIATA, né più né meno della Laver Cup.
Morale è sempre la stessa: buttarsi in serie così parossistiche di incontri ravvicinati, come sembrerebbe il programma di fine 2025 di Sinner (Pechino+Shangai+Arabia+Vienna+Bercy+Finals+DAVIS) TI SPACCHI, al 100% TI SPACCHI, e non puoi arrivare preparato allo Slam Australiano.
Altroché n.1, qui finisce… SPACCATO !
Certo le cose cambiano se si sfoltisce la SUICIDIARIA serie di tornei annunciata, togliendo per esempio Vienna, Bercy e, soprattutto, LA PAGLIACCIATA PSEUDO-DAVIS
@ Annie3 (#4484561)
Devi pensare che stanno a “mezza panza” per 20 anni. I soldi li hanno e cominciano a dedicarsi alle gioie del palato. Se prima eri costretto a bere gazzosa, adesso ti scateni a champagne. Ne hai sentito parlare per anni, ma non hai mai gustato una “fiorentina” da 4 centimetri. È arrivato il momento di darci sotto. enzo
Anche Cobolli mi sembra stia facendo gli stessi errori. E’ in un momento ancora di “formazione” come tennista. I soldi non gli mancheranno mai, dovrebbe concentrarsi solo sui miglioramenti tecnici e con una programmazione adeguata al suo valore. Selezionando bene i periodi di riposo e richiamo atletico. La pessima estate americana è stata figlia di qualche errore. Però è il primo anno da top player e ci può stare. Ma iniziare a fare esibizioni nel mezzo della stagione è troppo presto secondo me (che non capisco una mazza ma vedo come si presenta ai tornei)
@ Salvo (#4484554)
Beh, effettivamente mi è apparso invecchiato anche durante la Davis, ma questi atleti, quando non praticano più lo sport agonistico, finiscono per dimostrare più dei loro anni, da Federer che sembra un maturo 50enne, a Nadal e già Novak sembra più grande (all’idea di chiudere la carriera), hanno l’età di mia figlia che però sembra “figlia a loro”…evidentemente la tensione agonistica e l’allenamento li tengono in auge ma cambiando trend a livello fisico e mentale un po’ di crollo lo accusano…comunque Tomas ha guadagnato in distinzione, un bel signore con qualche ruga in più…e ha guadagnato anche in saggezza, sembra giusto quello che ha detto volendo utilizzare al meglio, ed evidentemente per lui l’occasione importante è la Davis, le risorse dei suoi ragazzi già provati da un anno estenuante
Bravo Tomas.
e nel caso avesse dei dubbi su chi schierare sicuramente in davis questa intervista sa tanto di affermazione implicita sulla preferenza per Lehecka
Berdych sembra invecchiato di almeno 15 anni in questa foto.
Spesso sono il frutto di scelte(sbagliate),fatte da chi cura loro gli interessi fuori dal campo…
Ha pienamente ragione,nel mio piccolo anch’io giorni fa dissi la stessa identica cosa…
La circus cup la dovrebbero lasciarla ad altri.
Spero davvero che cominci a farsi consigliare e soprattutto poi accettarli da chi ci è passato prima di lui e sicuramente avrà ancora oggi dei rimpianti per non aver raggiunto risultati migliori di quelli ottenuti(comunque più che buoni per un atleta).
Troppa la voglia di “arrivare” anzitutto a livello mediatico di alcuni giovani e poi c’è l’attrazione dei soldi facili…
Mensik ha stupito in positivo vincendo un 1000 già quest’anno, ma anche ha stupito in negativo scrivendo “First of many” (in realtà “manys” con errore grave).
Sei appena partito… non ganassare!