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US Open – Joao Fonseca: “Rappresentare il mio Paese mi dà forza, sono pronto per un grande torneo” (Video)

26/08/2025 14:10 7 commenti
Joao Fonseca nella foto - Foto Getty Images
Joao Fonseca nella foto - Foto Getty Images

Il brasiliano Joao Fonseca, da poco diciannovenne e già stabilmente nel top-50 ATP, ha iniziato con il piede giusto il suo cammino agli US Open 2025. Dopo il successo all’esordio, il giovane talento di Rio de Janeiro ha raccontato in conferenza stampa le sue emozioni, le ambizioni e il sostegno che riceve dai tifosi.

“Il mio lavoro è la mia passione”
«Il mio lavoro è la mia passione, faccio ogni giorno ciò che più amo al mondo. Giocare a tennis è un privilegio enorme e poter rappresentare il mio Paese è la cosa più grande che mi possa capitare. I tifosi brasiliani sono rumorosi, trasformano i match in un’atmosfera simile a quella del calcio: mi trasmettono energia e mi spingono oltre la stanchezza. Penso a loro e ai bambini che mi seguono come esempio: questo mi dà la forza per continuare», ha dichiarato Fonseca.

Obiettivo: diventare testa di serie nel 2026
Dopo un 2025 che lo ha visto vincere partite in tutti i tornei dello Slam e conquistare il suo primo titolo ATP a Buenos Aires, Fonseca ha le idee chiare:
«Il mio obiettivo è arrivare come testa di serie al primo Slam del 2026. I tre Major giocati quest’anno mi hanno insegnato molto, ora mi sento pronto fisicamente e mentalmente per affrontare partite al meglio dei cinque set».

New York, condizioni ideali
Lo US Open sembra essere un terreno perfetto per il suo stile di gioco:
«Il caldo umido di New York assomiglia a quello di Rio, e i campi veloci mi permettono di essere aggressivo. Sto lavorando per migliorare il gioco a rete e la precisione nel colpo dopo il servizio e dopo la risposta. Sono dettagli che possono fare la differenza».

Famiglia e prossima sfida
Senza i genitori al seguito, a New York Joao è accompagnato dai fratelli Leonardo (23 anni) e Guilherme (30), sempre al suo fianco nei tornei. In secondo turno lo attende una sfida insidiosa contro il ceco Tomas Machac, banco di prova importante per valutare la sua crescita.
«Credo di poter fare un grande torneo», ha concluso Fonseca, lasciando trasparire la sensazione che Flushing Meadows possa davvero diventare il trampolino di lancio verso la consacrazione.



Francesco Paolo Villarico


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7 commenti

Aquila. 26-08-2025 16:51

Scritto da MarcoP

Scritto da Kenobi
Il problema diventa quando da Rappresentante del proprio paese diventa un riscatto collettivo delle sorti del proprio paese e incarna la speranza in una società senza grande cultura sportiva e soprattutto quando ancora un giocatore deve esplodere – se mai esploderà.
Da positivo diventa un fattore tossico, negativo, può diventare estremamente pesante e mette davvero troppa pressione per un ragazzino.
Per ora mi sembra si stia andando sul caso B.

Ancora presto per dirlo. Vedremo.

Di sicuro al ragazzo non fa bene questa pressione, oltre ad esaltarlo

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+1: il capitano
Max66 (Guest) 26-08-2025 16:14

A me Fonseca dà l’impressione di avere almeno un paio di anni meno di quelli che ha…. ha talento, non si discute, ma prima di ipotizzare una rivalità con Sinner e Alcaraz attenderei almeno un paio di anni.. anche Sinner alla sua età era forte e acerbo, ma a me dava l’impressione di essere più solido… poi a me i brasiliani stanno simpatici ed auguro a Fonseca ogni bene

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MarcoP 26-08-2025 16:13

Scritto da Kenobi
Il problema diventa quando da Rappresentante del proprio paese diventa un riscatto collettivo delle sorti del proprio paese e incarna la speranza in una società senza grande cultura sportiva e soprattutto quando ancora un giocatore deve esplodere – se mai esploderà.
Da positivo diventa un fattore tossico, negativo, può diventare estremamente pesante e mette davvero troppa pressione per un ragazzino.
Per ora mi sembra si stia andando sul caso B.

Ancora presto per dirlo. Vedremo.

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Mauro N (Guest) 26-08-2025 15:40

Si ma non portartelo tutto dietro il tuo paese quando giochi!

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+1: MarcoP
Pier no guest 26-08-2025 14:49

Buona la prima Joao ma,per quanto sia comprensibile il voler onorare il proprio Paese temo sia più che una spinta un “peso”, un addossarsi responsabilità.

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+1: MarcoP, giallu
Kenobi 26-08-2025 14:36

Il problema diventa quando da Rappresentante del proprio paese diventa un riscatto collettivo delle sorti del proprio paese e incarna la speranza in una società senza grande cultura sportiva e soprattutto quando ancora un giocatore deve esplodere – se mai esploderà.

Da positivo diventa un fattore tossico, negativo, può diventare estremamente pesante e mette davvero troppa pressione per un ragazzino.

Per ora mi sembra si stia andando sul caso B.

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+1: Aquila.
pablito 26-08-2025 14:27

Okkio intanto alle “Furie cèche”:

Machac e Giacobbe non faranno sconti ! 😉

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