
Novak Djokovic “punta tutto” sull’ATP di Atene: il torneo di famiglia che fa discutere


Novak Djokovic ha un obiettivo chiaro per il finale di stagione: giocare l’ATP di Atene. Una scelta che può sembrare sorprendente per un campione abituato a dominare nei grandi palcoscenici, ma che in realtà nasconde motivazioni molto personali. Il nuovo torneo greco, infatti, appartiene alla famiglia Djokovic, e il direttore dell’evento è il fratello minore del campione serbo, Djordje Djokovic.
L’ATP di Atene, che debutterà come torneo 250, è di fatto l’erede dell’ATP di Belgrado, manifestazione storicamente organizzata dalla famiglia Djokovic. Tuttavia, la decisione di trasferire il torneo dalla Serbia alla Grecia ha scatenato polemiche e critiche nel Paese balcanico, alimentando le tensioni già esistenti tra Novak Djokovic e il presidente serbo Aleksandar Vučić.
Djokovic salta Parigi per prepararsi al meglio
Djordje Djokovic, in un’intervista concessa a The Tennis Gazette, ha fornito un aggiornamento sulle condizioni fisiche del fratello e spiegato perché il 24 volte campione Slam abbia deciso di concentrarsi su Atene.
“Non giocherà il Masters 1000 di Parigi, ma si sta allenando duramente per recuperare. Ha avuto alcuni problemi fisici che si sono aggravati a Shanghai e nel Six Kings Slam, ma ora si sente meglio e sta facendo tutto il possibile per tornare in forma e competere ad Atene.”
Il fratello di Nole ha poi aggiunto parole di grande ammirazione:
“È un genio nella preparazione e nel recupero, ed è per questo che è il miglior tennista del mondo. Ha già chiarito quanto sia importante per lui giocare ad Atene, davanti al pubblico greco.”
I motivi del trasferimento in Grecia
Secondo Djordje Djokovic, la scelta di spostare il torneo da Belgrado ad Atene è stata dettata da motivi logistici e organizzativi.
“Abbiamo organizzato questo evento in Serbia per molti anni, ma ci siamo scontrati con difficoltà operative che non siamo riusciti a risolvere. Le regole ATP richiedono standard molto elevati, e quest’anno non siamo riusciti a rispettarli. Abbiamo quindi deciso di trasferire il torneo, anche se è stata una decisione estremamente difficile.”
Già in passato, la famiglia Djokovic aveva dovuto spostare temporaneamente il torneo da Belgrado a Banja Luka, in Bosnia ed Erzegovina, ma questa volta il cambiamento è più radicale.
“È stato molto doloroso per noi, perché siamo nati e cresciuti a Belgrado. Avevamo già iniziato i preparativi mesi fa e abbiamo dovuto ricominciare tutto da zero. Ma era l’unica soluzione per garantire la sopravvivenza del torneo.”
L’obiettivo: due tornei nel 2026
Nonostante le critiche, la famiglia Djokovic non intende abbandonare le proprie radici. Djordje ha infatti rivelato il piano per il futuro:
“Vogliamo mantenere sia l’ATP di Belgrado che l’ATP di Atene nel calendario entro il 2026. Crediamo che ci sia spazio per entrambi. Ora siamo concentrati su Atene, e non abbiamo intenzione di rinunciarvi. Stiamo lavorando duramente, giorno dopo giorno, per farlo crescere e consolidarlo. La collaborazione in Grecia è stata fantastica, e siamo convinti che sarà un torneo di altissimo livello.”
Djordje Djokovic ha anche spiegato che annullare l’evento sarebbe stato impossibile per motivi contrattuali:
“Se avessimo cancellato il torneo, avremmo dovuto pagare pesanti penali. La scelta di Atene è stata la migliore possibile, e crediamo che offrirà uno spettacolo straordinario.”
Novak, pronto a debuttare “in casa”
Tutti gli occhi, ora, sono puntati su Novak Djokovic, che punta a tornare in campo proprio ad Atene, nel torneo gestito dalla sua famiglia. Dopo un periodo di riposo forzato, il numero uno del mondo vuole chiudere la stagione dimostrando, ancora una volta, la sua capacità di risorgere nei momenti più delicati.
L’ATP di Atene, nato tra polemiche e ambizioni, rappresenta così un nuovo capitolo nella complessa storia sportiva e personale dei Djokovic: un progetto familiare che unisce affetti, affari e passione per il tennis, con Nole pronto a guidarlo — come sempre — da protagonista assoluto.
Francesco Paolo Villarico
TAG: ATP 250 Atene, ATP 250 Atene 2025, Djordje Djokovic, Novak Djokovic
8 commenti
Boh… un ultimo saluto?
È molo plausibile che questa possa essere la sua ultima qualificazione per le finals.
È vero.
Certo, Atene sì Davis no.
Torino ?
Per il prestigio o a che mira ?
Ci sono i due Babau, e agguerriti.
Che ci va a fare ?
La comparsa ? 🙁
Boh, magari gli sponsor… 😉
Europa coloniale verso la fine…grazie Nole!
@ pablito (#4504892)
Fisico permettendo, farà tutti e due .
Atene si.
Torino no ? 😉
Al posto di Sinner io ci andrei, anche per perdere al primo turno…
…perché quando Nole si ritirerà potrebbe prendere il posto di Cahill…
Secondo me sarebbe un coach fenomenale!!!!