Al suo fianco i nuovi coach Johansson e Goetzke ATP, Copertina

Medvedev fa 300 (e continua a sognare le Finals)

17/10/2025 14:23 5 commenti
Daniil Medvedev
Daniil Medvedev

“E pur si muove….” Dalla celeberrima frase di Galileo Galilei alle faccende tennistiche del 2025 corre più di qualche secolo, ma è indiscutibile che Daniil Medvedev, a piccoli passi, sta forse rimettendo insieme i tasselli del quel tennis straordinariamente complesso, unico e vincente, che l’hanno portato a diventare uno dei giocatori più forti degli ultimi anni. Il taglio netto col passato e con lo storico coach Cervara, seppur traumatico, hanno rappresentato forse la svolta di cui il moscovita aveva bisogno. Il suo tennis non è ancora al livello che l’ha issato a n.1 del mondo, vincere US Open 2021 battendo “man in a mission” Djokovic in una finale epocale e tanto altro, ma i suoi up and down sono calati nelle ultime settimane e i suoi colpi stanno ritrovando vigore e precisione.

Stamattina Medvedev ha battuto con un tennis piuttosto convincente Marozsan nei quarti all’ATP 250 di Almaty, sbarcando alla terza semifinale consecutiva sul tour. Daniil ha fatto anche segnare la sua vittoria n.300 sui campi in duro dal 2018, nessuno ha vinto così tante partite in queste condizioni nello stesso lasso di tempo.

 

È una piccola soddisfazione statistica, ma soprattutto la conferma che qualcosa si sta concretamente muovendo nel suo tennis, supportato dal nuovo team composto dallo svedese Thomas Johansson e Rohan Goetzke, ex giocatore e soprattutto coach australiano, per diversi anni a fianco di Richard Krajicek (dal 1992 al 2003, incluso il mitico trionfo a Wimbledon e l’ascesa al n.4 del mondo).

 

 

Medvedev, sceso al 14esimo posto nel ranking, è a caccia del titolo n.21, successo che manca da Roma 2023, quando sorprese tutti andando ad alzare l’ennesimo “mille” in carriera sulla superficie che meno ama e si addice le sue caratteristiche. Ancora manca la miglior continuità al servizio, gli errori in costruzione e scambio sono tanti rispetto ai suoi massimi standard e forse non riuscirà più a ritrovare quella clamorosa “tigna” difensiva che l’ha sostenuto nelle sue più grandi imprese. Ma c’è da buono nelle sue ultime settimane di tennis e in condizioni indoor ha sempre giocato bene.

Con 2460 punti nella Race to Turin, è ancora pienamente in corsa per staccare un biglietto per le Finals, soprattutto se Djokovic e De Minaur decidessero di non giocare. Come si dice in questi casi, l’impresa è difficile ma il destino di Daniil è nelle sue mani: per farcela è necessario vincere. A partire da Almaty, torneo dove adesso è il vero favorito…

Marco Mazzoni


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5 commenti

Losvizzero 17-10-2025 17:10

Incredibile sembra siano 2 anni che non riesce a combinare nulla ed è l’ombra di stesso tra risultati e sfuriate e può ancora andare alle Finals. Spero torni in fretta quello che fu in ogni caso l’anno prosismo

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walden 17-10-2025 15:35

Scritto da Fi

Scritto da walden
Se Medvdev non vince questo torneo….

Occhio a moutet che sta giocando benissimo. E anche michelsen mi pare in forma. Però spero vinca daniil.

Non ho visto le partite di Moutet e di Michelsen (che comunque ha avuto bisogno di 3 sets per battere Mochizuki) ma, francamente, se l’ex numero 1 deve temere questi due giocatori giocando indoor, altro che Finals…

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Fi (Guest) 17-10-2025 13:54

Scritto da walden
Se Medvdev non vince questo torneo….

Occhio a moutet che sta giocando benissimo. E anche michelsen mi pare in forma. Però spero vinca daniil.

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walden 17-10-2025 13:40

Se Medvdev non vince questo torneo….

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Taxi Driver 17-10-2025 12:29

A me sembra palese, che i top, quando non trovano iscritti i due cannibali, a un torneo giochino meglio e più sicuri.
Il circuito è spaccato in due. Da una parte due marziani che fanno uno sport a parte e dall’altra degli ottimi sportivi che si spartiscono ciò che resta dalla tavola dei cannibali

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