
Holger Rune tra ambizione, autocritica e sincerità: “Non sono un bad boy, solo un ragazzo che vuole vincere. La Porsche 911? L’ho vista guidare da Djokovic e ho pensato, perché no?”


In una continua lotta con se stesso e con le grandi aspettative che lo accompagnano sin dai suoi primi successi, Holger Rune cerca a Stoccolma di ritrovare la sua versione migliore. Il danese, oggi numero 11 del mondo e prima testa di serie dell’ATP 250 di Stoccolma 2025, punta a un risultato importante che possa rilanciarlo nella corsa verso le ATP Finals di Torino, ma soprattutto a ritrovare la fiducia e la serenità che sembrano sfuggirgli da mesi.
In conferenza stampa, Rune ha affrontato diversi temi caldi del tennis moderno, dimostrando ancora una volta di non avere paura di dire ciò che pensa.
Sulla durezza del calendario ATP, il danese ha espresso una posizione chiara:
“Il calendario è molto fitto, ma sento che abbiamo ancora la possibilità di scegliere quali tornei giocare. Quello che non mi piace è che siano aumentati i tornei ATP 500 obbligatori per poter ottenere tutti i punti e il bonus economico: lo trovo inutile. La stagione è già molto lunga, ma per me essere un tennista professionista resta un sogno che sto vivendo con grande passione.”
Rune ha poi offerto una riflessione interessante sulle condizioni di gioco, ritenendo che il problema non sia tanto nella lentezza dei campi quanto nella qualità delle palline utilizzate:
“Credo che la differenza non stia nelle superfici, ma nelle palline. Dopo il COVID c’è stato un cambiamento di materiale e da allora le sensazioni sono completamente diverse. Le palline si consumano molto rapidamente e diventano difficili da colpire con potenza. Ne ho parlato con altri giocatori e la pensano come me.”
Un passaggio inevitabile è stato quello sulla sua immagine pubblica, spesso associata a quella di un “bad boy” del circuito:
“Se voler vincere a tutti i costi e mostrare passione per questo sport significa essere un bad boy, allora accetto volentieri questa etichetta. Io non la vedo così: sono solo un ragazzo che vuole dare il massimo e che non nasconde la frustrazione quando le cose non vanno bene. A Shanghai, per esempio, non sono stato l’unico ad avere comportamenti criticabili.”
Rune, che esordirà contro Marton Fucsovics, è anche il volto più atteso di questa edizione del torneo svedese. Con la consueta spontaneità, ha svelato un curioso aneddoto personale:
“Di recente mi sono comprato la mia prima macchina. Avevo già vinto delle auto nei tornei, come a Monaco, ma questa è la prima che ho deciso di acquistare. Ho visto Novak Djokovic guidarla a Miami e ho pensato: ‘Wow, è fantastica!’. È una Porsche 911. Non so ancora guidare, ma ho appena iniziato a prendere lezioni.”
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7 commenti
Bella storia quella delle palle e mi aspetto una vera rivoluzione dei peones dopo l’adozione ufficiale di ATP dei prodotti marchiati SINCARAZ…
Ahahahah (*-°)
Non sa guidare una Panda, comprare una Porsche e’ geniale.
Si.
Auguri
Auguri
Ancora non sa guidare e già si compra un’auto da centinaia di cavalli…. non vedo maturità.
Tutto sommato ha fatto dichiarazioni abbastanza equilibrate.
Che stia maturando con l’età?