
US Open, Alcaraz e Sinner: la sfida per il numero 1 mondiale entra nel vivo


L’US Open 2025 non è solo l’ultimo Slam della stagione: è anche il palcoscenico di una lotta appassionante per il numero 1 del ranking ATP tra i due dominatori del tennis attuale, Carlos Alcaraz e Jannik Sinner.
Con l’accesso alla semifinale, ottenuto senza cedere un set, Alcaraz ha già compiuto un passo verso la vetta. Il murciano, attualmente numero 2, ha infatti la possibilità di chiudere il torneo da leader mondiale, ma il destino resta ancora nelle mani di Sinner.
L’azzurro conserva due scenari per difendere la sua posizione in cima al ranking:
Vincere il torneo;
Arrivare in finale e perderla contro Novak Djokovic.
Qualsiasi altro esito riporterebbe Alcaraz al numero 1, posizione che non occupa dal settembre 2023.
Quella tra lo spagnolo e l’italiano è ormai una rivalità che ha preso il centro della scena nel circuito ATP: Alcaraz insegue il suo sesto Slam, mentre Sinner punta a confermare la straordinaria continuità che lo ha portato a dominare gran parte della stagione.
Il verdetto arriverà nel weekend di Flushing Meadows, quando, tra semifinali e finale, si decideranno non solo il campione dello US Open 2025 ma anche chi sarà il nuovo re del tennis mondiale.
N.B. La presente classifica è aggiornata in tempo reale con i punti conquistati nei tornei dello Slam, ATP, WTA, Challenger e ITF (maschili e femminili). I punti dei tornei ITF Future maschili e quelli femminili con un montepremi inferiore a 50.000$ sono computati dall'ATP e WTA con una settimana di ritardo. La presente classifica rispecchia questa particolarità, aggiungendo così i punti ITF acquisiti nei tornei della scorsa settimana e non nei tornei della settimana in corso, come avviene per tutti gli altri.










TAG: Carlos Alcaraz, Jannik Sinner, Ranking ATP
Probabile che lo perda già quest’anno o al più tardi in Australia. Ma penso che entrambi baratterebbero il n. 1 a fine anno con la vittoria agli US OPEN.
se proprio vuole ricambiare il favore, Djoko può portarsi avanti venerdì
Certo che è più importante vincere lo USO ma non basta.
@ Sudtyrol (#4474670)
Guarda che i punti di Pechino scadono comunque ad Alcaraz. Anzi, giocando Tokyo sa già che non si troverà di fronte Sinner.
Comunque la vera classifica si vedrà dopo Madrid 2026, ora è falsatissima dalla sospensione di Jannik, augurando ad entrambi di restare in salute e giocarsi al meglio tutti i tornei.
È più importante vincere un altro Slam, poi la classifica è una piacevole conseguenza. Forza Jannik asfaltali tutti!
Conta solo per Jannik vincere più tornei possibile …il n. 1 lo perderà comunque se non quest’ anno succederà ..
La cosa positiva è che il destino è nelle mani di Jannik. Deve solo pensare a sconfiggere qualsiasi avversario che gli si presenti davanti. Dovesse vincere a NY l’impresa di mantenere la testa della classifica su farebbe certamente più agevole. Carlito dovrà scartare i 500 punti di Pechino (dove non giocherà perché ha scelto Tokio). A Shangai e alle ATP Finals Jannik è certamente favorito e, volendo, può saltare Vienna per recarsi a Bercy, dove non difenderà punti e dove si giocherà su green set a seguito del trasferimento di sede alla Defense. La superficie è la stessa delle ATP Finals e dovrebbe favorire Jannik.
Molto probabile che Sinner non vada a Parigi (a meno che non gli facciano una passatoia d’oro) e molto probabile che Nole non venga a Torino.
@ JannikUberAlles (#4474650)
Anche a me interessa che Jannik vinca gli USO più Pechino, Shanghai, Parigi indoor e Finals per finire l’anno da n° 1 poi per esserlo anche dopo gli AO che vincesse pue lì ma forse non basterebbe perché Carlitos se arriva sempre in fondo ai tornei che fa Sinner, Tokio al posto di Pechino, anche perdendo sempre in finale diverrebbe lui n° 1, quindi se Nole restituisse il favore fatto alle Finals di 2 anni fa, estromettendo Alcaraz in SF in questo torneo buon per Jannik.
Casper. Dannato correttore.
Carlito riuscì a comandare la classifica con molto meno. 6740 punti. Camper inseguiva a 5850. Per dire a quale livello era scesa la performance complessiva nel circuito, all’epoca.
A me interessa (ed appassiona) di più la vittoria in US Open che la storia della classifica, oltretutto “falsata” dal lunghissimo (3 mesi più il riposo preso dopo la vittoria in Australia, quasi 4 mesi in totale) stop di Sinner.
Già una volta Alcaraz era salito al #1 grazie allo stop (nel caso pressoché “volontario”) di Djokovic, riuscendo a comandare la classifica con meno di 9000 punti.
Poi resterebbero in “ballo” un paio di 1000 e soprattutto le Finals…
Resta anche la speranza di fare il TRIS in COPPA DAVIS!