
Wimbledon: Dimitrov in lacrime è costretto al ritiro avanti due set a zero contro Sinner


No, non doveva finire così. Non deve mai finire così… Dolore, difficoltà, poi uno strappo improvviso, un colpo di scena assurdo con lacrime e ritiro. Sipario. Quando arriva una giornata “nera” e tutto gira male, lo si vede da una somma di piccole cose. E lo si vede subito. Appoggi insicuri che ti fanno perdere sicurezza e la coordinazione, mini scivolate continue e quindi una caduta immediata, dopo una manciata di punti, che ti provoca un problema e dolore al gomito. Pure un game assurdo nel secondo set, dove tutto ti gira male con tonnellate di malasorte sul 5 pari proprio dopo aver faticosamente strappato un vitale contro break… Un quadro a tinte fosche che rende Jannik Sinner insicuro, bloccato, falloso e, clamorosamente, sotto nel punteggio. Di brutto. E quando la situazione per il n.1 pare sportivamente disperata sotto di due set a zero, sul 2-1 Sinner, ecco lo strappo. Dimitrov serve un Ace esterno, perfetto, il suo 14esimo di una partita eccellente, ma… si accascia a terra. Si tocca subito il muscolo pettorale, si è infortunato gravemente, lo si legge subito sul suo volto sofferente. “It’s my pect” dice il bulgaro a Sinner, immediatamente accorso. Il muscolo pettorale ha ceduto.
Accorre Sinner con sguardo preoccupato, accorrono tutti e lo portano sulla sua sedia dopo un paio di minuti lì in campo, con lo sguardo sbarrato, e in lacrime. Esce dal campo Grigor ma rientra dopo un minuto, è finita. Sinner lo aiuta ad uscire, con una vera ovazione per Dimitrov, vittima di un ritiro non bruciante, di più. Stava giocando una partita favolosa e mettendo alle corde un Sinner incerto. Si stava meritando il successo con un tennis bello ed efficace. Finisce così mestamente questa “terribile” partita di ottavi di finale, con Sinner acciaccato al gomito che vince per ritiro di Dimitrov sotto 6-3 7-5 2-2. Dimitrov si è ritirato a Wimbledon anche lo scorso anno, quindi agli US Open 2024 (vs Tiafoe) e agli Australian Open 2025, e pure Roland Garros 2025. Una striscia terribile, da brividi. La corsa di Jannik a Wimbledon 2025 continua, avrà Shelton nei quarti. Ma che brutta serata, in tutti i sensi. Dimitrov stava giocando un gran match e le probabilità di una sconfitta per il n.1 erano altissime. E sarebbe stata una sconfitta meritata perché se Sinner non era affatto al suo meglio, Grigor al contrario volava sul campo, sicuro e molto efficace.
“Non mi sento per niente un vincitore” afferma Sinner a caldo in campo. “È un momento terribile per tutti, Grigor ha sempre avuto infortuni negli ultimi Slam e queste cose sono bruttissime. Lui è un ragazzo splendido, tutti sappiamo quanto tiene a questo sport, abbiamo un ottimo rapporto. Questo non è il finale che volevamo. Auguriamo il meglio a Grigor”.
Difficile trovare anche le parole di fronte ad una partita del genere. Dimitrov ha servito come poche volte in carriera, non solo per i tanti Ace ma soprattutto per la qualità delle traiettorie, molto precise e forti di un taglio che hanno mandato in enorme difficoltà la risposta di Sinner, una delle migliori sul tour. Grigor ha sofferto poco sul rovescio perché è stato molto bravo a tagliare tantissimo la palla e rallentare, e viste le gravi difficoltà di Jannik nel trovare il passo sicuro per aggredire con forza, il suo giocare lento e basso gli ha lasciato il tempo per accattare la rete e spingere col diritto. Dimitrov è stato lucido nel giocare un tennis quasi antico, anche prevedibile se vogliamo, ma talmente ben eseguito che un Sinner incerto negli spostamenti e con braccio bloccato dalla tensione e dal dolore dal gomito ha fatto terribilmente fatica a contrastare. Pochissime le risposte ficcanti dell’italiano, molti invece le sue traiettorie un po’ incerte, centrali, nemmeno così profonde. Molto merito per il bulgaro, ma anche molti, moltissimi problemi dal lato di Sinner.
La partita dell’azzurro è partita subito molto male. Uno dei segreti della sua forza è negli appoggi, nell’arrivare bene e frenare sulla palla con equilibrio, in modo da scaricare potenza sulla palla con uno slancio coordinato. Quando manca la sicurezza nell’approccio, tutto crolla e anche il braccio di Jannik diventa più rigido, bloccato, tra palle poco efficaci ed errori per lui non usuali. Sicuramente la caduta immediata con botta al gomito avrà avuto un peso importante, perché era evidentissimo come col diritto non facesse correre la testa della racchetta alla sua massima velocità, finendo un po’ più corto del solito e meno preciso. Tutta questa serie di fattori negativi ha pesato, sia per errori che per la poca lucidità nel giocare quel tennis concreto e di pressione con il quale era riuscito nei precedenti a domare il tocco e classe di Dimitrov. Non sappiamo come sarebbe finita se il bulgaro non si fosse fatto male, si era iniziato il terzo set a tetto chiuso, e nei primi game si iniziava ad intravedere un Sinner un filo più potente e meno falloso, ma ancora non sicurissimo nella corsa. Non lo sapremo mai. Sappiamo solo che il n.1 avrà ancora vita nel torneo, sperando che questo problema sia lieve e che contro Shelton possa presentarsi in campo in perfette condizioni. Sappiamo benissimo che queste serate qua non piacciono a nessuno…
Marco Mazzoni
La cronaca
Dimitrov alza la prima palla del match, ma non fa punto col servizio (o quasi) è subito Sinner spinge forte. Impressionante il forcing di Jannik nel primo punto, poi 0-30. Grigor chiede il massimo alla prima palla (due Ace). Il game va ai vantaggi, dove Sinner cade pesantemente a terra perdendo l’appoggio esterno, ma sembra senza conseguenze. Anche venire a rete per Dimitrov è dura, vista la qualità del passante del n.1. Alla fine il bulgaro vince il game con punti diretti col servizio o attacchi dopo un’apertura di campo. Quasi meglio in risposta Dimitrov, apre bene il campo e tocca la palla corta, prendendosi due punti (0-30). Un doppio fallo sul 15-30 costa a Sinner due palle break da salvare. Ace sulla prima, 30-40; diritto in rete sulla seconda. BREAK Dimitrov, brutto inizio di Sinner, poco sicuro negli appoggi con varie piccole scivolate che lo hanno certamente irrigidito. Serve bene il bulgaro e vola avanti 3-0. Inizio inatteso. Dimitrov è perfetto nel tagliare la palla col back di rovescio, molto profondo, e quindi girarsi sul diritto e tirare un vincente. Vale al bulgaro un gran punto nel quarto game, ma Sinner lo vince a 30 con un rovescio vincente di misura. 3-1. Nel quinto game Jannik trova la prima ottima risposta del match, gli vale il 40-30, poi si prende un altro punto con un passante ottimo. Con un’altra risposta pesante, Sinner arriva a Palla Break. Non va, servizio perfetto di Dimitrov. 4-1 Dimitrov. Jannik alza la velocità al servizio, quasi non si gioca nel sesto game (4-2), ma non riesce ad invertire la rotta del set. Il bulgaro serve sul 5-3, serve da campione e lo chiude a zero con una volée alta di rovescio perfetta dopo un servizio angolato. 6-3 Dimitrov, parziale meritato, giocato con grande qualità e intensità. Sotto tono Sinner, ha pagato l’avvio incerto con gli appoggi che l’hanno irrigidito e portato a sbagliare colpi per lui non usuali. Serve alta velocità e pressione, a partire dalla risposta. È il primo break, e set, ceduto da Sinner nel torneo.
Sinner parte molto male anche nel secondo set. Dimitrov vince un bel punto in attacco, poi Jannik sbaglia un diritto banale, di pochissimo, ma quanto basta. 0-30. Attenzione! Doppio fallo Sinner!!! 0-40… Tensione, tantissima nel braccio di Sinner, con tanta attesa prima della seconda palla che tocca il nastro e poi lunga…, di tanto. Tre palle break non delicate, di più. Non entra la prima palla. Diritto in rete di Jannik. BREAK Dimitrov. Sinner bloccato. Dinitrov invece gioca sciolto e vola 2-0, in totale sicurezza. Al momento, non c’è partita, nettamente più sicuro, offensivo, sciolto ed efficace il bulgaro. Arriva un buon turno di battuta di Jannik, 2-1, ma è necessario salire, e tanto, in risposta. Trova un buon punto in risposta nel quarto game il n.1, si va ai vantaggi. Ma risponde corto e centrale, troppo comodo per Dimitrov entrare col diritto e chiudere. Pure una stecca in risposta, 3-1. Sinner chiede il fisioterapista al giudice di sedia. Non decolla il tennis dell’azzurro, ma riesce a vincere il quinto game (3-2) con un passante di rovescio lungo linea preciso. Arriva il fisio e Jannik spiega che gli fa male il gomito quando cerca di spingere col servizio e col massimo slancio col diritto. Quando il medico tocca il gomito, è evidente la smorfia di dolore di Jannik. Dimitrov non se ne cura, continua a servire bene e giocare un tennis offensivo, logico, pulito. 4-2. Finalmente un buon turno di battuta per Sinner, rapido, offensivo, più potente e al comando. Bellissimo il rovescio cross insistito e poi il lungo linea vincente. 4-3. Ogni volta che Sinner deve frenare dopo una corsa è in grossa difficoltà e perde misura, come sui due errori nell’ottavo game che sono importanti per Dimitrov e lo mandano avanti 5-3. E come serve il bulgaro… benissimo. Ancora un buon turno di battuta per l’azzurro, 5-4, ma è necessario trovare il jolly in risposta. Dimitrov ha altri programmi, inizia con una bordata di servizio imprendibile. Poi Jannik finalmente risponde, si scambia e il punto se lo prende l’azzurro con pressione. Ma è difficilissimo rispondere con precisione con l’altro che pizzica le righe. Sul 30-15 ecco una risposta DA Jannik Sinner, impatto splendido. 30 pari. Cerca di rilassare il braccio Sinner, è necessario prenderla e bene in risposta. Non entra la prima palla, e sulla seconda la risposta di potente, al centro, e il diritto di Dimitrov vola via. Attenzione, Palla Break Sinner! Ancora prima larga… ECCOLO! Risponde Jannik, apre il campo e Grigor pure scivola, con l’italiano che alla fine chiude con un rovescio a campo spalancato. L’urlo di Sinner è IMPRESSIONANTE, la sua furia dopo 79 minuti di grigiore. Contro BREAK e 5 pari. Sinner sbaglia malamente un diritto, poi arriva uno scambio rocambolesco con Dimitrov che vince il punto (pure col nastro) cadendo a terra e rialzandosi con una smorfia. Gran punto, e 0-30. Non ci voleva, appena dopo il contro break, come la risposta un po’ storta del bulgaro che Sinner correndo avanti non gestisce. 0-40, tre palle break Dimitrov. Gran servizio sulla prima, 15-40; sulla seconda la risposta di Dimitrov sorprende Sinner che vuol colpire col diritto e perde il tempo sulla palla. Male, BREAK Dimitrov, di nuovo avanti 6-5. Stavolta Dimitrov serve bene, 30-0, poi Jannik si prende due punti, il secondo con un nastro fortunato. Vola via la risposta di Sinner sulla seconda palla, ecco il Set Point sul 40-30. Con una buona risposta, sul rovescio di Grigor, Jannik lo cancella. ACE (tredicesimo), e secondo Set Point. Si torna sempre lì: quando Jannik risponde e si scambia, allora la musica cambia, come nel secondo SP annullato. Terzo Set Point. Largo il rovescio di Sinner. 7-5 Dimitrov. Ora è durissima.
Il terzo set riprende dopo una pausa di una decina di minuti, per la copertura del tetto, necessaria per illuminare il campo. Sinner riparte al servizio. Un buon 30-0, poi due incertezze del n.1. Gioca con evidente preoccupazione lo scambio del 30 pari, ma è Dimitrov a sbagliare e poi si affida al back di rovescio per rallentare la palla e con meno punch è il bulgaro a tirare in rete. 1-0 Sinner, per la prima volta in vantaggio. Dimitrov da 40-0 non chiude il game (anche un doppio fallo), arriva anche un bel rovescio “pesante” di Jannik. Sulla parità un’altra scivolata di Sinner, che quest’anno NON riesce a trovare appoggi sicuri. 1 pari. Attenzione, sul 2-1 Dimitrov si accascia dopo aver tirato un Ace esterno. Ha un dolore fortissimo al muscolo pettorale. Accorre Sinner, accorre medico e fisioterapista. La situazione sembra molto seria. Breve conciliabolo, esce dal campo ma non ce la può fare, è finita. Con due set di vantaggio, è costretto a gettare la spugna per il quinto ritiro consecutivo negli Slam. Assurdo.
Sinner avanza, ma non ha affatto vinto. E sarà anche da valutare il suo problema al gomito.
Sinner – Dimitrov


TAG: Grigor Dimitrov, Jannik Sinner, Marco Mazzoni, Wimbledon 2025
Ma infatti perse quella partita a mio modesto parere perché era cotto mentalmente, e Medvedev gli fu probabilmente superiore, fu quello più vicino ad arrivare all’ “impresa” se nemmeno Serena ci riuscí diciamo che forse farlo è più complicato di quello che alcuni utenti scrivono qui
@ Luce nella notte (#4431919)
Ecco che inizi con le pagliacciate del fatto che Ivanisevic se ne andò via sbattendo porta e non lo ascoltó, olimpiadi e us open furono nel 2021, Goran andò/mandato via dopo gli Australian open 2023, quasi 2 anni dopo, non è che per sposare le tue tesi strampalate devi scrivere balle
@ Mauriz70 (#4431887)
Applausi scroscianti!!!
Chissà quanti altri utenti si saranno aggiunti ai tanti che ormai ti hanno incorniciato tra i peggiori haters di Jannik Sinner in questo forum !
Ti prudevano le mani sulla tastiera e non ce la facevi a non intervenire vero ?
Per quanto riguarda il match di ieri è inutile che ripeta nuovamente il mio personale pensiero che ho espresso praticamente subito dopo l’epilogo dello stesso match e che poi coincide, per esempio, con le dichiarazioni rilasciate a Sky tennis da Renzo Furlan.
Dal momento che sei anche lo scudiero di Carlos Alcaraz, ricordi cosa questi dichiarò in conferenza stampa a Parigi lo scorso 8 giugno, quindi esattamente un mese fa ?
Se non lo ricordi ti aiuto io postando il relativo link di Livetennis, laddove intervenisti più volte con le solite tue ca@@ate di ben altro tenore.
Eccolo qui:
https://www.livetennis.it/post/442119/la-conferenza-stampa-del-campione-del-roland-garros-2025-carlos-alcaraz-una-partita-non-e-finita-finche-laltro-non-vince-lultimo-punto/
Ora, caro hater di Sinner e scudiero di Alcaraz, cos’hai da osservare in relazione alle parole di Carlos quando afferma che le partite si vincono all’ultimo 15 ?
A questo punto sarebbe stato meglio che ieri Jannik avesse subìto l’ultimo 15, secondo le prestabilite regole, anche per non leggere gli stupidi interventi degli hater come te ! Purtroppo questo privilegio ieri Jannik Sinner non l’ha avuto e diversamente da Alcaraz, senza peli sulla lingua, ha dichiarato che Grigor avrebbe meritato di vincere.
Ma, andando più indietro nel tempo, esattamente in data 28 gennaio 2024, Jannik Sinner questo privilegio di giocarsela fino all’ultimo 15 l’ha avuto e tu allora dov’eri ?
A mollo nelle acque di Lugano a decantare le tue vie biliari ?
dispiace per Dimitrov, che è un tennista di grande talento (anche ieri lo stava dimostrando alla grande) e sembra anche una persona a modo, educata e simpatica.
E’ evidente che Sinner in una giornata tennisticamente opaca ha avuto la buona sorte dalla sua parte, per quanto avrebbe preferito vincere o perdere sul campo. Ovviamente il ritiro di Dimitrov fa rumore per la situazione di punteggio, perchè i ritiri in uno sport vero, duro, logorante come il tennis sono pane quotidiano. Adesso deve resettare ripartire, e paradossalmente vincere anche per Dimitrov. Sarebbe carino se riuscisse a vincere il titolo e gli dedicasse la vittoria.
a volte un briciolo di obbiettività e di onestà intellettuale , nonché il riconoscere i meriti dell’avversario che ,in quell’occasione ti ha surclassato, sarebbero cosa buona e giusta. In occasione dello Us Open 2021 Novak arriva in finale battendo Berrettini nei quarti e Zverev in semi al 5o per poi crollare davanti al miglior Medvedev mai visto prima. Tre set a zero senza diritto di replica. Io penso che se fosse come tu sostieni,cotto e bollito dall’esperienza olimpica,in finale non ci sarebbe mai arrivato. Mi rendo conto che per gli ultras di Djokovic quella fu una sconfitta dolorosa che gli precluse la conquista del Grande Slam ma ridurre quella prestazione a ciò che dici è ingeneroso e poco sportivo. poi se si vuole scherzare sull’argomento basta dirlo prima ,io ci sono sempre.
Magari qualche problema c’era davvero, ma è ininfluente: resta la verità incontrovertibile della natura fideistica e consolatoria del tifo. Dio non sbaglia mai ed è infinitamente buono.
Io faccio ipotesi sulla base di quello che vedo. Il gomito è una parte molto sollecitata in un tennista, se c’era qualcosa di serio al gomito si sarebbe capito.
Il fatto che il fisioterapista del torneo gli abbia detto che andava tutto bene, è indicativo, visto che i medici in genere preferiscono essere prudenti.
Che poi Sinner si faccia la risonanza indica soltanto che ha sentito dolore, e per prassi e prudenza meglio accertarsi della situazione.
Paradossalmente anche se Sinner avesse qualcosa al gomito, il mio discorso continuerebbe a essere valido perché nessun telespettatore dal divano ha gli occhi a raggi x ed è in grado di fare diagnosi mediche a distanza. E quindi dare la colpa al gomito per il fatto che il gioco di Sinner fosse inferiore al gioco di Dimitrov rimarrebbe anche in quel caso un modo per proteggersi dalla delusione, un modo per sfuggire all’incapacità di vedere un Sinner non da corsa, un Sinner fragile, umano, che può perdere anche da chi sulla carta sembra inferiore.
Se non si capisce questo passaggio, non si può vivere bene il tifo. Certo che fa male vedere Sinner perdere, ma bisogna sapere elaborare le delusioni nel modo giusto, non sentendo il bisogno di trovare alibi che fanno star meglio. Anche perché questo crearci una realtà di comodo può creare problemi nella vita di tutti i giorni, e anche alla collettività. Vedasi gli indirizzi di voto degli italiani.
E’ proprio questo il punto.
Dire che Sinner non era il solito Sinner, e allora questo significa che era colpa del gomito, sta proprio a indicare quella fragilità che porta i tifosi a proteggersi con una menzogna.
Meglio credere che Sinner era mezzo infortunato, che accettare che non sia quella macchina imbattibile che tutti noi amiamo.
Ieri semplicemente Sinner era in una giornata no, non si sentiva a suo agio in campo, e aveva dall’altra parte della rete un Dimitrov forsennato, che ha tolto sicurezza a Sinner soprattutto nei game di risposta.
Sinner quest’anno non si trova bene sull’erba come l’anno scorso, non ho idea del perché, forse la nuova muscolatura gli rende più incerti gli appoggi, anche se ieri l’ho rivisto leggero negli spostamenti, forse aveva bisogno di più partite preparatorie sull’erba, forse semplicemente dopo 4 mesi senza tornei è meno costante.
Non si può sempre essere al massimo e da corsa. E se essere sopravvissuto ieri non fa scattare qualcosa in Sinner non è semplicemente nella forma sufficiente per aspirare alla vittoria.
Ma è così difficile riconoscere anche a Sinner una calo di forma e un livello non sufficiente a vincere? Bisogna per forza invocare infortuni?
Sinner ieri ha avuto una contusione al gomito, sentiva un po’ di dolore, ma tutto qui. Nulla gli impediva di tirare servizi oltre i 200 km/h, e neppure i dritti forti.
Il problema non è Sinner, il problema è che è difficile essere tifosi, non si capisce che proiettiamo su Sinner le nostre fragilità, e così vedi persone che hanno isterie, reazioni scomposte in un senso o nell’altro. I problemi vanno prima capiti, senno nascono mostri.