La prima vittoria di Serena Copertina, WTA

Archeo-Tennis: 11 settembre 1999, Serena Williams vince il suo primo Slam

11/09/2021 11:48 17 commenti
Serena Williams, vince US Open 1999
Serena Williams, vince US Open 1999

11 settembre, una data diventata tristemente “infausta” 20 anni fa. Impossibile togliersi dagli occhi le drammatiche immagini dell’attacco terroristico a New York. Due anni prima, nel 1999, proprio l’11 settembre inizia la corsa Slam di Serena Williams. La più giovane delle “sisters” infatti alza la coppa di US Open, sconfiggendo la n.1 del ranking WTA Martina Hingis, 6-3 7-6 lo score della finale. È il secondo boccone amarissimo da mandar giù per la svizzera in stagione, sconfitta a sorpresa in giugno nella finale di Roland Garros da Steffi Graf.

17 anni, Serena impressiona per la potenza del suo diritto ed un servizio già notevolissimo, nonostante la giovane età. Ha soverchiato il tennis geometrico di Martina a furia di pallate violente e precise. È una svolta epocale, che letteralmente cambia il tennis femminile per sempre, tanto che si può idealmente tracciare una riga tra il “prima” delle Williams e quel che dopo è diventato il gioco rosa.

L’edizione 1999 di US Open inizia tra le polemiche. Papà Richard Williams, il giorno del sorteggio, dichiara sprezzante “Serena e Venus si trovano ai lati opposti del tabellone, si affronteranno in finale per il titolo, e sarà solo la prima di tante volte”. Venus aggiunge pepe affermando alla stampa USA che la sua rivale per il titolo e il n.1 del ranking non è Martina Hingis, ma la sorella Serena. Stizzita, Hingis dichiara che “la famiglia Williams parla troppo, lo fanno perché sentono molta pressione. Dicono quelle cose, ora a sta loro arrivarci…”. Sul New York Times non si fa attendere la risposta di Richard: “Più pressione su Serena e Venus? Non credo, ritengo che la pressione sia quel che sto facendo su di loro da anni, lavorare duramente dalle 9 alle 17. Sono sicuro che ci saranno due Williams in finale. Quello che ha detto Martina non è uno shock. Penso che abbia il diritto di dire quello che vuole. Si, andrò a chiederle l’autografo, la amo. Se la vedete, ditele che la amo”.

Con queste premesse, il torneo femminile avanza spedito, e come previsto da papà Richard, Venus e Serena approdano in semifinale. Nella prima semifinale, Serena sconfigge Lindsay Davenport conquistando la prima finale Slam. Qua la pressione sulla Hingis sale, per alzare la coppa di Flushing dovrà battere prima Venus, poi Serena. Martina aveva già affrontato Venus nella finale di US Open 1997, vincendo il titolo. Hingis soffre, lotta, rimonta un break nel terzo set e sconfigge la più grande delle sorelle. Dopo la finale afferma: “Sono in tre contro di me, a parole è chiaro che vinceranno sempre loro, io devo batterle in campo. I risultati e le classifiche mostrano chi è la migliore”. Altra benzina sul fuoco di una finale che si annuncia storica.

Nonostante la vigilia “agitata”, Serena scende in campo per la prima volta in una finale Slam tutt’altro che nervosa. Serve come un treno, costringe Martina a difendersi e colpisce forte, fortissimo. Con ben 19 vincenti Serena vince il primo set 6-3. Sembra non esserci partita. Hingis però è una lottatrice, è molto lucida tatticamente e capisce che continuando a colpire la palla pulita in anticipo, oggi non avrebbe scampo contro la potenza della rivale. Inizia a giocare più “sporco”, carica il diritto con un discreto topspin e cerca traiettorie angolate, costringendo Serena a correre. Spostata dal centro del campo, dove finora aveva dominato, Williams sbaglia di più. Inizia un’altra partita, bellissima nella lotta. Serena invece di cercare la botta vincente, cerca la via della rete, sfidando il passante preciso di Martina.

La più giovane delle sorelle Williams si porta in vantaggio anche nel secondo set e sul 5-3 ha due Championship Point in risposta. Per la prima volta nel torneo, Serena avverte il peso del momento, la pressione, il suo tennis si inceppa. Sbaglia il primo spedendo largo di metri un rovescio lungo linea, risponde a mezza rete sul secondo, contro una prima della svizzera tutt’altro che ingestibile. Martina approfitta del momento, costringe Serena a rincorrere non dandole ritmo e le strappa il game di servizio a zero. 5 pari. Iniziano lunghi scambi, ora è la svizzera a comandare, la partita sembra clamorosamente girata a favore della n.1. Serena resta aggrappata alla partita con grandissima grinta, il secondo set si decide al tiebreak, il pubblico è impazzito, l’atmosfera incredibile. In questa vera bolgia, Serena mostra quel che sarà per gran parte della sua carriera: un killer spietato nei momenti decisivi, nei tiebreak. Ritrova la prima di servizio, con coraggio da leonessa spara diritti e rovesci clamorosi, che di nuovo devastano la rivale, impotente di fronte a prime imprendibili e risposte micidiali. Chiude il match, 7-4. Vince il suo primo titolo dello Slam, a 17 anni, l’11 settembre 1999.

Quando si pensava che Venus sarebbe stata presto la n.1 del mondo e vincitrice Slam (lo diventerà a Wimbledon 2000), è invece Serena la prima in casa Williams ad alzare la coppa di un Major, iniziando un’epopea che la porterà a diventare la tennista più forte dell’epoca attuale, con 6 titoli a US Open, 7 a Wimbledon, 3 a Roland Garros e 7 agli Australian Open. 23 Slam, ne manca 1 per eguagliare il record assoluto a 24 di Margaret Court. La chimera che la spinge a continuare, nonostante i 40 anni che compirà il prossimo 26 settembre e mille acciacchi.

La finale di US Open 1999 terminò con un abbraccio gelido tra Martina e Serena. Durante la premiazione la svizzera aveva un sorriso di ghiaccio. Dentro di sé aveva ben chiaro che il proprio dominio era agli sgoccioli, che quel giorno il tennis femminile era cambiato per sempre. Serena e Venus portano sul tour WTA una potenza ed aggressività mai viste. Alzarono letteralmente l’asticella della competizione, costringendo tutte le rivali ad un rilancio, finendo per chiedere fin troppo ai propri fisici e dando il là ad una serie infinita di colpitrici di potenza che cercano di imitare il tennis delle “sisters”. Una evoluzione che diventa, alla lunga, una involuzione e terribile impoverimento.

Marco Mazzoni

 


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17 commenti. Lasciane uno!

Hair49 (Guest) 12-09-2021 09:36

Non capisco perché si debba criticare chi gioca di potenza, prima di tutto non è affatto semplice poi potenza e velocità di esecuzione sono di una spettacolarità unica e non inibiscono il giocare anche con ricami, dimostrazione Barty e Jabeur, vorrei far notare che anche ieri la prevalenza di colpi era basata su potenza è velocità poi ci sono stati scambi a rete e smorzate, poche ma gradevoli, solo quel gioco ricamato farebbe diventare i gioielli di ognuno come palloni da calcio

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Tennista da strapazzo (Guest) 12-09-2021 09:20

Scritto da MaryMichel
D’accordo su tutto,hanno portato brutalità e antisportività impoverendo tutto il tennis femminile e alla fine affossando il circuito wta fino ai livelli attuali.

Ombre e luci…non credo le si possa solo accusare di antisportività…

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DYLAN1998 12-09-2021 00:45

@ luchador (#2927160)

Ho appena visto la finale degli US Open. Non ho praticamente visto variazioni in tutto il match, se non candelotti alzati quando si è in difesa(e vorrei ben vedere, lo fa pure Serena).
La Raducanu tira fortissimo. Quale fioretto?
Ma poi la Halep usa il fioretto? Ma cos.. 😆

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Stefan Navratil (Guest) 11-09-2021 23:43

Scritto da robdes12
Si, l’impoverimento c’è stato eccome. Le dimensioni eccessive hanno determinato goffaggine nei movimenti e lentezza nel correre, il che alla fine ha eliminato quasi del tutto il gioco di volo, già non frequente un tempo, ora praticamente scomparso. E poi anche il comportamento in campo, i grugniti esasperati, i pugnoni in faccia alle avversarie in alcuni momenti, e le risatine melense parlando con la stampa sono uscite sempre da loro. Prima le giocatrici erano ben più composte. Con le Williams è entrata certa rozzezza del tour maschile anche nel femminile. Fino all’epoca Graf le tenniste erano abbastanza riservate, le Williams sono state le prime “piazzarole” della wta.

Povere sorellone! Per il comportamento in campo e fuori posso essere d’accordo per quanto riguarda Serena, meno per Venus che è sempre stata più elegante e signorile. Per quanto riguarda il gioco, con l’evoluzione dei materiali e l’adozione per tutte del modello Evert c’era comunque poco da sperare nel perdurare di un gioco vario e almeno a tutto campo (ricordiamoci che la prima vera attaccante da fondo è stata Graf e mi ricordo Bisteccone come si compiaceva che le nuove ragazze non avessero bisogno di andare a rete per vincere le partite 😡 ). Quindi Serena non credo sia stata la causa dell’impoverimento del tennis femminile ne è stata solamente la punta dell’iceberg, l’espressione più letale e vincente di un percorso iniziato almeno 20 anni prima, oltretutto essendo molto meno povera tecnicamente di tante sue avversarie, tipo Sharapova. Certo ha vinto quello che ha vinto spingendo sul pedale della potenza non certo della tecnica e personalmente non ne sentirò la mancanza.

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akgul num.1 11-09-2021 23:06

Scritto da luchador

Scritto da Luca

Scritto da l Occhio di Sauron
Fu l’inizio del medioevo

Il medioevo che ha portato le tenniste ad essere le sportive più famose e pagate del mondo, che sfortuna proprio

Quella dei premi e’ stata un’evoluzione naturale che ci sarebbe comunque stata per la famosa parita’ dei sessi…
Serena ha portato la clava nel mondo del tennis, su questo c’e’ poco da discutere.
Dopo di lei sono arrivate una marea di russe e ceche che per cercare di batterla puntavano unicamente sulla potenza e sulla violenza dei colpi.
Le parentesi piu piacevoli, sono state Henin e Radwanska ( anche se ha vinto poco di rilevante )…Halep e Barty hanno provato ad aggiustare il tiro, e adesso sono arrivate per fortuna Raducanu e Fernandez che sembrano anche loro prediligere il fioretto e il tennis bello da vedere….
ma e’ indubbiamente colpa delle SistAr se ancora oggi c’e’ quel cattivo retaggio, che se vuoi vincere, devi essere 185 cm di femmina e sparare mazzate da orbi senza stare li molto a pensare…

La Raducanu gioca di fioretto… Ok?!?!!!?!?

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MaryMichel (Guest) 11-09-2021 20:48

D’accordo su tutto,hanno portato brutalità e antisportività impoverendo tutto il tennis femminile e alla fine affossando il circuito wta fino ai livelli attuali.

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+1: luchador, PeteBondurant
-1: akgul num.1, kaishaku
Sottile 11-09-2021 20:23

Ok, Serena rimarrà nella storia ma è da tempo pronta per la pensione. Il record dei 24 slam non l’eguaglierà mai. Ma d’ora in avanti a scrivere la storia saranno la Fernandez e la Raducanu

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+1: luchador, PeteBondurant
-1: akgul num.1, kaishaku
cataflic (Guest) 11-09-2021 20:20

Erano i tempi dove la star in realtà era la sorella Venus, ma si ebbe da subito l’impressione che Serena se giocava bene avesse un tennis inavvicinabile per chiunque, proprio di un altro livello.
Dopo 20 anni e passa è ancora così, quel livello rimane la massima espressione del tennis femminile fino ad oggi.

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+1: kaishaku
-1: luchador
robdes12 11-09-2021 20:02

Si, l’impoverimento c’è stato eccome. Le dimensioni eccessive hanno determinato goffaggine nei movimenti e lentezza nel correre, il che alla fine ha eliminato quasi del tutto il gioco di volo, già non frequente un tempo, ora praticamente scomparso. E poi anche il comportamento in campo, i grugniti esasperati, i pugnoni in faccia alle avversarie in alcuni momenti, e le risatine melense parlando con la stampa sono uscite sempre da loro. Prima le giocatrici erano ben più composte. Con le Williams è entrata certa rozzezza del tour maschile anche nel femminile. Fino all’epoca Graf le tenniste erano abbastanza riservate, le Williams sono state le prime “piazzarole” della wta.

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+1: luchador
-1: akgul num.1, kaishaku
luchador (Guest) 11-09-2021 16:06

Scritto da Luca

Scritto da l Occhio di Sauron
Fu l’inizio del medioevo

Il medioevo che ha portato le tenniste ad essere le sportive più famose e pagate del mondo, che sfortuna proprio

Quella dei premi e’ stata un’evoluzione naturale che ci sarebbe comunque stata per la famosa parita’ dei sessi…

Serena ha portato la clava nel mondo del tennis, su questo c’e’ poco da discutere.

Dopo di lei sono arrivate una marea di russe e ceche che per cercare di batterla puntavano unicamente sulla potenza e sulla violenza dei colpi.

Le parentesi piu piacevoli, sono state Henin e Radwanska ( anche se ha vinto poco di rilevante )…Halep e Barty hanno provato ad aggiustare il tiro, e adesso sono arrivate per fortuna Raducanu e Fernandez che sembrano anche loro prediligere il fioretto e il tennis bello da vedere….

ma e’ indubbiamente colpa delle SistAr se ancora oggi c’e’ quel cattivo retaggio, che se vuoi vincere, devi essere 185 cm di femmina e sparare mazzate da orbi senza stare li molto a pensare…

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+1: robdes12
-1: akgul num.1, kaishaku
Brisbane (Guest) 11-09-2021 15:13

Questo articolo di Mazzoni mi ha dato lo spunto per rivedermi quella finale per intero. Serena era già una macchina da guerra, seppur fisicamente meno possente e con le perline sulle trecce. Le sue debolezze, tuttavia, per chi voleva vederle, si intravedevano già allora, quando, sul 6-3 5-3 40-15, buttò al vento la facile vittoria con due sciocchi errori per andare poi a vincere al tie-break. Quelle stesse debolezze che, forse, le avrebbero impedito di battere il record di Margaret Court Smith.
Mi ero dimenticato di quanto fosse poco simpatico (almeno a me) il duo Hingis-Hingis (madre e figlia). Quando perdeva ero sempre sotto sotto contento, perché vedevo in quegli sguardi e in quei sorrisi forzati, un segno di sottile cattiveria…
Ma avete notato, poi, che nessuno si asciugava durante lo svolgimento dei game? Eppure faceva ugualmente caldo e si sudava lo stesso… E che nessuno sceglieva tra 8 palle per servire?
Ho apprezzato molto questo breve ritorno al passato, anche per queste piccole cose

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+1: akgul num.1
DYLAN1998 11-09-2021 14:55

Leggenda.

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+1: akgul num.1, il capitano, kaishaku
Luca (Guest) 11-09-2021 13:58

Scritto da l Occhio di Sauron
Fu l’inizio del medioevo

Il medioevo che ha portato le tenniste ad essere le sportive più famose e pagate del mondo, che sfortuna proprio

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+1: akgul num.1, kaishaku, il capitano
Pier (Guest) 11-09-2021 13:45

Non so se fu un Medioevo, di certo fu il tentativo di estremizzare gli scambi-se tiro cannonate sulle righe si vince-togliendo qualunque espressione artistica, i “ricami” (Cit.Tommasi-Clerici) diventavano impossibili (tranne come osservato da parte della Maga ma in modo parziale) e solo misurandosi su quel terreno si poteva opporsi, vedi Azarenka. Non rimpiango quel gioco ma la nobiltà della numero 1 che serve altrimenti, un regno in mano a signorotti locali, non affascina granché.
Confidiamo nelle nuove leve… Ma per ora mi sembrano piuttosto stagionali.

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Brisbane (Guest) 11-09-2021 13:30

@ best (#2926952)

La mia preferita fu Francesca Schiavone!

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+1: Sottile
l Occhio di Sauron 11-09-2021 12:40

Fu l’inizio del medioevo

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+1: robdes12
-1: kaishaku, akgul num.1, il capitano
best (Guest) 11-09-2021 12:02

Vero, poche giocatrici negli anni sono sfuggite a questo impoverimento. Tra queste poche la mia preferita è stata senza dubbio Aga “la maga” Radwanska.

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+1: Vasco90
-1: akgul num.1