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Open Court: “Caso Serena” a NY, una sconfitta per tutti (di Marco Mazzoni)

11/09/2018 16:52 116 commenti
Serena Williams classe 1981, ex n.1 del mondo
Serena Williams classe 1981, ex n.1 del mondo

Sono passati alcuni giorni dal bruttissimo epilogo della finale femminile di US Open 2018, ma l’eco del “Caso Serena” si è tutt’altro che spento. Resta una delle pagine più nere che io abbia mai visto su un campo da tennis, provocando rabbia e profonda amarezza. Quel che è successo l’abbiamo visto tutti, inutile ripercorrere quei momenti concitati, a suo modo folli. Premiazione inclusa. Sarebbe ideale poter cancellare tutto con un colpo di spugna. Impossibile. La ferita è aperta e sanguina copiosamente. Ha provocato un dibattito a tratti surreale, perché coinvolge tanti aspetti, sportivi e non, finendo per fagocitare in un gorgo nerissimo tutto e tutti. Infatti, commentando a freddo l’accaduto, la mia sensazione personale è che in questa vicenda abbiano perso tutti. Tutti, nessuno escluso.

La vera vittima è stata ovviamente la bravissima Naomi Osaka. La giovane nipponica sognava un match del genere, l’aveva dichiarato alla vigilia. Sfidare il suo idolo per alzare la coppa più desiderata. S’è conquistata sul campo quella chance, ha disputato una partita quasi perfetta, sembrando lei la campionessa, la veterana. La dominatrice. Quel finale folle del match non è riuscito (per fortuna!) a metterla in crisi tecnica. Ha giocato tutto l’incontro come in trance, pensando solo alla palla, ai suoi colpi potenti e precisi, e così non s’è fatta trascinare nelle sabbie mobili, fino all’ultimo quindici. Però la sbandata è arrivata subito dopo, quando si è resa conto di avercela fatta, ed è scoppiata l’emotività del momento. Lì, inesperta e lasciata sola di fronte ad una situazione mai vissuta, ingiusta e più grande di lei, non è riuscita ad isolarsi dal teatro dell’orrore tirato su dalla rivale, e anche da uno stadio inferocito e “malvagio” contro di lei. La Osaka “ha perso” perché è venuta fuori la fragilità della ragazzina, schiacciata da una situazione orribile, tanto da non poter gioire di fronte alla più grande impresa della sua vita, ed arrivare quasi a “chiedere scusa” per aver vinto e strappato il palcoscenico alla mitica rivale, ad un passo da un record storico. Doveva essere più fiera, quasi sprezzante Naomi. Non ce l’ha fatta, ma difficile fargliene una colpa. Qua la perfidia di Serenona è stata totale, con l’ipocrisia delle sue parole al momento della premiazione: “Let’s make this the best moment we can”. Dopo aver rubato il palcoscenico e la gioia a chi ti ha sconfitto con merito e nessuna colpa, Serena dovrebbe solo vergognarsi. Ma lascio alla conclusione il mio parere su di lei.

Anche l’ottimo arbitro Ramos esce sconfitto, e non per sua colpa. Ha seguito il regolamento. Punto. Le regole ci sono, non è un suo demerito se troppi arbitri lo applicano con lassismo, o paura (vedi le minacce che ricevono a volte anche da pluricampioni Slam “Non sarai mai più su quella sedia in un mio incontro…”). Si può discutere sul merito, coaching sì o coaching no? Oggi il coaching non è permesso, quindi se accade è da sanzionare (e lo stesso coach di Serena ha poi ammesso di averle parlato…). Ramos ha forse applicato il tutto in modo rigido, pedante? Forse sì, ma sono punti di vista. L’unica colpa che posso imputare all’arbitro è quella di esser diventato suo malgrado “protagonista”; ma è stato trascinato all’inferno dalla giocatrice… difficile salvarsi in quella situazione.

Forse l’aspetto più nero dell’intera vicenda è che a perdere è stato soprattutto il tennis.

Invece di parlare dell’esplosione di una possibile campionessa, dotata di un tennis brillante, personaggio potenzialmente molto interessante, da quel maledetto sabato sera su ogni organo di informazione si parla solo del “Serena-gate”. Pro Serena, contro Serena, tennisti viziati, tennisti maleducati, la stirpe dei Mc/Connors è tornata, razzismo, sessismo e via dicendo… Uno spot pessimo per il tennis, soprattutto per quello rosa, che sta attraversando un momento difficile, incapace di creare nuove campionesse credibili. Per questo è ridicolo e oserei dire pericoloso che la WTA abbia appoggiato la posizione della Williams, difendendola. Non è solo una caduta di stile, è una presa di posizione grave. Che messaggio manda al mondo del suo sport l’associazione che lo governa, difendendo una giocatrice indifendibile? Si può capire che la WTA abbia un bisogno disperato di Serena, visto che nessuna nuova giocatrice sembra capace di sostituirla, e che il livello di punta del gioco è forse ai minimi termini dall’inizio dell’era Open (altissimo livello medio con un agonismo sfrenato, ma condito da un infimo livello tecnico e di appeal). Ma schierarsi apertamente dalla parte di una ragazza che ha letteralmente perso la testa in campo, dando un chiaro esempio di antisportività, è fatto nuovo e grave. WTA bocciata.

Serena ovviamente ha perso. La testa prima, la faccia poi. Spiace ricordare che non è la prima volta che accade. Sempre a NY. Finale 2011, di fronte una Sam Stosur scatenata. La campionessa yankee si scagliò violentemente contro l’arbitro (donna), apostrofandola in mondovisione come “hater” e “ugly inside”. Cosa era successo? Niente che potesse spingerla a tanto, eccetto una rivale quel giorno fortissima, capace di metterla sotto con il suo tennis. Una situazione simile era già accaduta sempre sul quel campo nel 2009, in semifinale contro una splendida Kim Clijsters da poco rientrata nel tour dopo la maternità. Quella volta Serena se la prese contro una giudice di linea (donna), rea di aver sbagliato una chiamata. Grida, sguardi furibondi, si arrivò quasi ad un’aggressione fisica, con la minaccia di farle ingoiare una palla e di aspettarla all’uscita dal campo. Aveva totalmente “sbroccato”, e fu sanzionata dall’arbitro (donna) con un punto di penalità. Curioso che Serena abbia tirato fuori sabato sera il sessismo quando è stata proprio lei la carnefice vs altre donne in ognuna di queste situazioni… Una caduta di stile e di credibilità totale, proprio da una delle paladine dello sport “rosa” e dei suoi giusti diritti. Ogni singola parola pronunciata dalla Williams non ha fatto altro che aggravare la sua situazione. E’ andata in tilt….oppure è stato un disperato tentativo di buttarla sulla rissa, alla “McEnroe” dei bei tempi, cercando di rompere l’incantesimo della rivale? Probabilmente entrambe, ma per fortuna del gioco, non è riuscita nell’intento in nessuno dei tre brutti episodi citati. “I have a daughter and I stand for what’s right for her”, altra frase memorabile di Serena durante la rissa verbale. Quale insegnamento può trarre una figlia da un comportamento del genere? Giustificherà la sua piccola per capricci, insulti e cose simili? Ha aggravato la sua situazione disperandosi per quanto ha lavorato per tornare a disputare una finale a Flushing. Beh, la Osaka c’era arrivata per grazia divina o per un aiutino? Non direi proprio… La verità è che Serena era convinta di vincere. Di poter salutare di nuovo il suo pubblico come campionessa, il più grande ritorno di sempre, di una madre che ha lottato e sofferto, ma ce l’ha fatta, strappando l’ennesimo record. Purtroppo per lei al di là della rete c’era una ragazza che ha giocato un tennis migliore, e che si meritava quel successo. Una grande campionessa accetta la sconfitta, applaude e benedice la nuova arrivata nell’Olimpo del tennis, le rende merito e chiede l’applauso del suo pubblico. Questo è fair play, questa è classe. Sabato abbiamo visto l’esatto opposto.

Serena, che piaccia o meno, è la sportiva più ricca, famosa e privilegiata al mondo. Sabato ha perso una grande occasione per rafforzare la sua immagine, scrivendo invece una pagina nerissima che sarà difficile dimenticare. Tra l’altro aveva avuto recentemente un bellissimo “assist” dalle scellerate dichiarazioni del boss della Federtennis francese, sul suo particolare completino da gara mostrato a Parigi. Un’altra vicenda grottesca, ma in cui stavolta la Williams era totalmente dalla parte del giusto. La finale di US Open 2018 non è andata come lei sperava. Poteva e doveva perdere con classe. Accettare anche il richiamo dell’arbitro, e tentare fino all’ultimo una delle sue incredibili zampate tecniche, ricche di quella rabbia agonistica e potenza che l’hanno resa la più forte tennista degli ultimi 20 anni. Sarebbe un vero delitto se la sua immagine venisse definitivamente offuscata da questa brutta faccenda, perché Serena è un monumento del nostro sport. Purtroppo, chi è causa dei suoi mali, pianga se stesso. E oggi nel mondo del tennis nessuno ha la forza per sorridere.

Marco Mazzoni

@marcomazz

 


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116 commenti. Lasciane uno!

Phalloide75 (Guest) 12-09-2018 07:04

Poco da dire a mio avviso.. Serena ha dimostrato di non saper perdere, perdendo letteralmente la testa….inveire in quel modo contro l’arbitro é vergognoso, altroché multa,ci stava bene una bella squalifica per qualche mese…

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+1: MILKY, G.F.M.C.
Insalatiera76 12-09-2018 06:57

Scritto da non_sono_un_pallettaro
Sono fra quelli a cui non è piaciuta affatto la reazione della Williams sabato scorso. Non mi era piaciuta la reazione nel match con la Stosur, con la Clijsters e in generale in molte altre occasioni. In effetti, io che ero estasiato dalla classe di Hingis e Henin, non ho mai potuto soffrire le Williams e il loro power tennis. Dal primo giorno che hanno messo piede nel circuito. Però ho gli occhi aperti e riconosco che Serena è una campionessa. Sul campo. Ed ha anche una personalità tale che ha permesso a una giocatrice black di affermarsi e dominare per quasi 20 anni in un contesto ostile ed elitista come quello del tennis, specialmente americano. Il tennis degli anni 90 non è quello di oggi, se qualcuno se lo ricorda ancora. Io l’accoglienza alle Williams me la ricordo benissimo, così come il loro boicattoggio decennale del torneo di Indian Wells. Serena ha sviluppato una personalità dura e spigolosa per necessità. Senza, non avrebbe mai potuto ingoiare e superare tutto l’ostracismo, il sessismo e il razzismo di cui è stata vittima per larga parte della sua carriera. Prima di lei, ci sono riusciti figure come Arthur Ashe (con tutta un’altra classe) e Billie Jean King. A me spiace per i tanti hater che Serena ha in questo forum, e non solo, ma nella storia del tennis le sorelle Williams marcano un momento storico di lotta e progresso che trascende il tennis giocato. Qualche episodio di intemperanza sparso nella loro carriera non cambierà il giudizio complessivo della storia su di loro. Chiudo dicendo che questo articolo di Mazzoni – che apprezzo per aver esposto chiaramente e onestamente il suo pensiero – mi pare invero abbastanza sterile, perché giudica senza analizzare il contesto e la prospettiva. Osaka si prenderà il suo spazio nel tennis, se dimostrerà un quarto della personalità di Serena. E si ricordi sempre di ringraziare Serena, perché se il tennis è un ambiente più ospitale per lei, è anche grazie all’affermazione di figure come le Willams. Ramos è un bravo arbitro, ma è un complemento nel gioco del tennis. Serena è un pezzo di storia del tennis. E questo non cambierebbe neanche avesse buttato giù l’arbitro dalla sedia a spintoni e avesse mandato a quel paese l’avversaria.

Riflessione interessante, che poggia tutta su fatti veri (l’ostilita dell’ambiente elitario del tennis verso le “grezze” Williams, il sessismo, il razzismo, la complementarità dell’arbitro e il posto di Serena nella storia del tennis e chi più ne ha più ne metta) ma di cui non capisco la logica di fondo.
Non si tratta di haters della Williams, non so se qui ce ne sono, certo non lo sono io (e direi a occhio neanche Mazzoni). Non siamo haters, siamo lovers-passami il termine-amiamo il rispetto delle regole e delle persone, le maniere garbate ed i comportamenti civili.
Serena non è più la ragazzona nera è un po’ cafona ostracizzata dall’elite con la puzza sotto al naso di 20anni fa, è una delle donne più ricche e popolari del mondo, tutte le porte le sono aperte (mi pare che anche quella della Casa Bianca lo sia stata) ed in funzione di ciò esprimiamo riprovazione per i suoi comportamenti da bullo quando si confronta con un arbitro infinitamente meno ricco, influente e famoso di lei. Serena oggi è l’elite, e dobbiamo tenerne conto nella valutazione di garbo e civiltà dei suoi modi certo più di quanto dobbiamo pesare l’ostracismo subito svariati lustri fa. Nello scontro tra l’arroganza del potente che agita la sua fama ed i suoi soldi e la serenità dell’uomo comune che richiama al rispetto delle regole io sto con quest’ultimo, tutta la vita.
E non mi sento un hater di nulla e di nessuno.

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+1: pablito
pablox 12-09-2018 06:30

Articolo perfetto.
Condivido pienamente.

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alvenu (Guest) 12-09-2018 03:32

– Serena ha sbagliato perchè una come lei non può perdere la testa e comportarsi in maniera così vergognosa e maleducata – la WTA si vergogni a difenderla – Ramos ha sbagliato perchè si è irrigidito con Serena, davanti al suo pubblico, nella finale U.S. Open! ma dai Ramos, sveglia! e lascia perdere, chi se ne frega del coaching, la regola + idiota che esiste nello sport mondiale – le regole idiote bisogna avere il coraggio di violarle, altrimenti non le cambiano mai – comunque adesso Serena fai un piacere, ritirati, stai con tua figlia, non ne posso più di vederti, non di vederti vincere, proprio di vederti, vedere il tuo strapotere fisico senza il quale saresti certamente inferiore a tua sorella – non hai vinto abbastanza? ciao ciao – bell’articolo di Marco M.

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Quinzidelluporto (Guest) 12-09-2018 01:51

serena ha sbagliato perché si stava accorgendo di perdere da favorita con una ventenne che gli stava togliendo il record di slam..cosi come la vinci gli tolse la possibilità di vincere il grand slam. ha sbroccato ma di certo Ramos l’ha aiutata a farlo..quindi estrema durezza dell’arbitro dal cartellino facile ed estrema paura e rabbia di una campionessa che temeva di non poter più raggiungere l’obiettivo di essere la più vincente della storia

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DYLAN1998 12-09-2018 01:28

Scritto da simone

Scritto da rossi
Grande campionessa ma non e’ la prima volta che fa scene indegne di tale titolo tecnico . Mi ricordo che anche con la Vinci tentò di metterla in bagarre ed anche lì le andò male . Inqualificabile.
Preferisco la sorella di gran lunga ….
Il tennis ha bisogno di novità , non se ne può più di vedere vincere sempre gli stessi , adesso speriamo che si dedichi a fare la mamma .

Dissento
Grandissima giocatrice, nell’olimpo delle migliori di sempre.
Ma no, campionessa proprio no.

Questa mi sfugge.

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non_sono_un_pallettaro 12-09-2018 00:58

@ andrew (#2197366)

Andrew, io non giustifico nessuno. Serena ha sbagliato, giusto che paghi. Posso comprendere il perché della sua frustrazione, ma non giusitifcare i modi e i tempi del suo sfogo. E’ comunque un essere umano, può sbagliare. Pagherà. Guardiamo avanti.

Il mio commento era riferito al pezzo di Mazzoni – che apprezzo molto nei suoi interventi. In questo caso, ho trovato il pezzo un po’ ridondante e sterile, perché – dal mio punto di vista – è carente di contesto e analisi (che invece è una delle capacità migliori che riconosco solitamente a Mazzoni) e finisce per fare un calderone di Serena, Osaka e Ramos. Il pezzo non toglie e non aggiunge niente a quanto detto sin qui da vari utenti. Ma è comunque l’opinione di Mazzoni e, in quanto tale, si rispetta.

Chiudo dicendo che a me Osaka piace tantissimo ed ha potenziale come personaggio. Idem Ostapenko. Ma sono giovani e per arrivare a essere un peso massimo a livello WTA – anche mediatico – hanno molta strada da fare. In salita. Con gente tipo Kerber e Garcia (#4 al mondo!), ma anche Halep, Pliskova, Svitolina… la WTA pregherà sempre che le Williams e le Sharapova si ritirino il più tardi possibile. Perché loro creano movimento – di sponsor e fan. Di campionesse slam o – peggio – top ten di cui fra 20 anni il mondo del tennis farà difficoltà a ricordare il volto, ne abbiamo a iosa… e non credo tra queste di annoverare Schiavone o, in misura minore, Pennetta.

Come nota a parte, anche io ricordo i TUE della WADA per la Williams, e di tante altre giocatrici/giocatori. Ricordo anche l’affare Puerto e la lista di Fuentes, il boom delle accademie in Spagna, il prolungarsi dell’età sportiva dei tennisti, la connivenza dei silent ban, il moltiplicarsi di condizioni di salute che necessitano cure farmacologiche particolari…. e temo proprio che il doping nel tennis sia molto più diffuso di quanto ci facciano credere. Ma fintanto che tutto rimane sotto una spessa coltre di omertà, ci dovremo accontantare di commentare quello di cui siamo a conoscenza.

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Much (Guest) 12-09-2018 00:33

Ognuno vede quel che vuole. Io ho visto una giocatrice che ha urlato, spaccato racchette e insultato e un altra che le ha detto a fine partita inchinandosi: “Ho sempre voluto giocare una finale con te. Grazie per questo!” Poche volte ho visto la grazia distinguersi cosí nettamente dall’egocentrismo. Fatico a capire come la Wta abbia potuto elogiare la prima giocatrice.
Sto con Osaka, alla quale spero la redazione possa presto dedicare un articolo.

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+1: Sandrone, MILKY
pallanove (Guest) 12-09-2018 00:12

@ Gigetto (#2197357)

Bravo gigetto questa è una verità sacrosanta e nessuno la può smentire.

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Giorgio (Guest) 12-09-2018 00:06

Solo un italiano può scrivere che à perdere è stato l’arbitro

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andrew (Guest) 11-09-2018 23:52

Scritto da non_sono_un_pallettaro
Sono fra quelli a cui non è piaciuta affatto la reazione della Williams sabato scorso. Non mi era piaciuta la reazione nel match con la Stosur, con la Clijsters e in generale in molte altre occasioni. In effetti, io che ero estasiato dalla classe di Hingis e Henin, non ho mai potuto soffrire le Williams e il loro power tennis. Dal primo giorno che hanno messo piede nel circuito. Però ho gli occhi aperti e riconosco che Serena è una campionessa. Sul campo. Ed ha anche una personalità tale che ha permesso a una giocatrice black di affermarsi e dominare per quasi 20 anni in un contesto ostile ed elitista come quello del tennis, specialmente americano. Il tennis degli anni 90 non è quello di oggi, se qualcuno se lo ricorda ancora. Io l’accoglienza alle Williams me la ricordo benissimo, così come il loro boicattoggio decennale del torneo di Indian Wells. Serena ha sviluppato una personalità dura e spigolosa per necessità. Senza, non avrebbe mai potuto ingoiare e superare tutto l’ostracismo, il sessismo e il razzismo di cui è stata vittima per larga parte della sua carriera. Prima di lei, ci sono riusciti figure come Arthur Ashe (con tutta un’altra classe) e Billie Jean King. A me spiace per i tanti hater che Serena ha in questo forum, e non solo, ma nella storia del tennis le sorelle Williams marcano un momento storico di lotta e progresso che trascende il tennis giocato. Qualche episodio di intemperanza sparso nella loro carriera non cambierà il giudizio complessivo della storia su di loro. Chiudo dicendo che questo articolo di Mazzoni – che apprezzo per aver esposto chiaramente e onestamente il suo pensiero – mi pare invero abbastanza sterile, perché giudica senza analizzare il contesto e la prospettiva. Osaka si prenderà il suo spazio nel tennis, se dimostrerà un quarto della personalità di Serena. E si ricordi sempre di ringraziare Serena, perché se il tennis è un ambiente più ospitale per lei, è anche grazie all’affermazione di figure come le Willams. Ramos è un bravo arbitro, ma è un complemento nel gioco del tennis. Serena è un pezzo di storia del tennis. E questo non cambierebbe neanche avesse buttato giù l’arbitro dalla sedia a spintoni e avesse mandato a quel paese l’avversaria.

Riflessione interessante, condivisibile in parte. Nessuno mai può toglierle il fatto che è e sarà una campionessa, 23 slam non sono un numerino, neanche 7, se per questo (se si eccettua una possibilità doping che non escludo, visto che successe che hacker russi, notizia di inizio ottobre 2016, entrarono nei computer della Wada e videro, e io non lo dimentico). L’essenza dei discorsi di molti qui è diversa: a dire la verità non ho mai stravisto per Serena e non mi piacciono i dominatori assoluti (tranne Federer), ma questo non mi ha fatto scrivere commenti di odio su di lei, né qui né altrove. Credo che i traguardi siano solo una parte di ciò che è la persona. Quanti geni e talentuosi celebri hanno compiuto gesti esecrabili? Proprio per questo ci si sofferma di più sul gesto, ché non è in discussione lo status raggiunto a suon di record e risultati, tuttavia la persona ci perde, eccome se ci perde. Trovo il tuo discorso anche originale, se vogliamo, tra i tanti commenti sotto, getta un po’ di ”luce diversa”, ma non cambia. L’essenza del tuo discorso arriverebbe a giustificare un’esenzione dalla punizione di qualsiasi gesto, perché ”si è”, perché ”si ha raggiunto”, ma l’uguaglianza nelle partite? Per me ora come ora va ribadita l’importanza e il rispetto che si devono ai giudici di sedia. In fondo è questione di sorte. Con certi mestieri si può durare di più se si è tra i migliori, con altri mai, pazienza, è un dato di fatto. Ma se il cantante di turno che ha venduto mezzo miliardo di dischi tratta a sberle lo sconosciuto tecnico del suono e io sono lì presente, la mia conoscenza del rispetto mi porta a dare torto al cantante, è proprio in quel momento che emerge la persona, con altri suoi lati, oltre al tennista, al politico, al calciatore, al musicista etc. etc. E ci sono delle regole, e se si ha fama ”universale” e ti si esonera dal rispetto delle regole, o ti si dà ragione nel torto lapalissiano, ecco che inizia un bruttissimo ergere qualcuno su di un piedistallo di mafia, e addio uguaglianza, perché dobbiamo morire tutti, e non solo tra miliardi di anni non esisterà più la Terra, tra i miliardi di pianeti esistenti, ma neanche ci si ricorderà più di Leonardo, Dante o Alessandro Magno, per cui, la storia una tennista può farla, ma nel piccolo (questo pippone per dire, sì, capperi, umiltà, tutti)! Sono d’accordo con la corazza e con un contesto allora anche più ostico, ti ricordo che la scelta di boicottare Indian Wells fu loro, non credo sia democratico ed economicamente fruttuoso per l’organizzazione del torneo sbattere le porte in faccia a due campionesse di casa che fanno da decenni la fortuna tennistica dell’intera nazione! Nella parte finale del tuo commento leggo che non Ramos non ha giudicato il contesto: è quello che non ha fatto Serena, quindi in maniera sottilissima è come se iniziassi a cadere nel suo errore. Il credersi al di sopra di esso è la causa di queste azioni. Il sessismo buttato lì è privo di contesto. La Osaka lo spazio lo merita, allora non diamolo a Pennetta e Schiavone, basta uno Slam per fare record, o ti sei dimenticato che Francesca fu la prima italiana di sempre a fare finale e vittoria in un major, così come l’Osaka la prima e unica giapponese finora?

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+1: roberto76, pablito
Dad (Guest) 11-09-2018 23:40

Scritto da Insalatiera76

Scritto da Massimo
@ Teuz (#2197290)
Anche io credo che siano interessanti, e anche particolari da vedere, penso anche a quelli della Davis (fantastici quelli di Panatta che quasi doveva psicanalizzare Canè).
Però mi sa che non ci si rende conto che in questo caso è il presupposto ad essere sbagliato, perchè, almeno a me par limpido sia così, il coaching fu solo un pretesto per far partir il patetico teatrino psicologico e manipolatore che abbiamo visto tutti

Che siano interessanti è indubbio, ed anche efficaci probabilmente (non solo Canè otteneva più risultati quando spalleggiato da Panatta, ma lo stesso Adriano in Davis dopo confabulazioni tattiche con PIetrangeli raddrizzava incontri che diversamente avrebbe lasciato andare).
Ma qui il punto è che negli slam femminili sono vietati.
Ma possibile che ci sia qualcuno che non riesce a fare 2+2?
– c’e un regolamento che vieta il coaching
– l’arbitro sta lì anche per fare rispettare il regolamento
– l’arbitro ha visto un coaching
– conta quello che vede l’arbitro (tanto per esempio, se vede la palla out il punto segue palla out indipendentemente da come l’abbiamo vista noi)
– l’arbitro ha applicato il regolamento (warning)
– la giocatrice ha spaccato la racchetta
– l’arbitro ha applicato il regolamento (penalty point)
– la giocatrice ha insultato l’arbitro
– l’arbitro ha applicato il regolamento (penalty game)
Tutto regolare, lineare, matematico.
Vorrei ricordare che nel calcio (che qui spesso si bistratta come se fosse lo sport dei beoti) per insulti di quel genere all’arbitro c’e espulsione immediata e mesi di squalifica. Capisco che il tennis non è più (ahimè purtroppo) lo sport dei gentleman, ma insomma neppure è ancora diventato (per fortuna) lo sport dove vince chi urla di più.

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pallanove (Guest) 11-09-2018 23:37

Non è solo il tennis a perdere ma tutto lo sport.
In qualsiasi altro sport di squadra e non, un comportamento così inqualificabile avrebbe comportato une severa squalifica ed una ammenda molto più pesante, evidentemente ci sono dei poteri forti da salvaguardare anche da parte della WTA trattandosi di una americana. Sono pertanto del parere che anche i vari presidenti federali non possano mettersi da parte e dire la loro per salvare un minimo di dignità.

88
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Gustafsson (Guest) 11-09-2018 23:34

Wta non la guardo senza italiane, anche 大坂 なおみ vs Williams mi stava annoiando fino al cazziatone della americana,i buu del pubblico,le lacrime…mi sono divertito.W John McEnroesson!

87
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Gigetto (Guest) 11-09-2018 23:34

Serena buffona! Aveva fatto bene la Vinci af ammutolire lo stadio allora dicendo di applaudire anche lei e non solo la Williams! Americani beoti

86
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andrew (Guest) 11-09-2018 23:32

Scritto da Coaching
Il vero sconfitto è l’arbitro Ramos che ha applicato il regolamento con una pedanteria inutile. È troppo facile dire che finché c’è un regolamento va applicato, pensiamo piuttosto a modificarlo e a renderlo al passo con i tempi, altrimenti i problemi rimarranno gli stessi. Che poi Serena abbia esagerato è indubbio ma che la sua immagine di campionessa ne venga offuscata non direi proprio. È stata dipinta come il diavolo ma non è affatto così e lei è stata la prima a complimentarsi con la Osaka. Aveva il diritto di giocarsi fino in fondo le sue chances, poi magari avrebbe perso ugualmente ma togliere un game in un momento topico del match è stato un passo falso dell’arbitro o meglio il suo warning per coaching. Nessun regolamento va applicato alla lettera, altrimenti basterebbe mettere un robot al posto di una persona. La verità è che hanno sbagliato sia Serena che Ramos, ma l’arbitro in primis.

Ho i miei dubbi spetti agli arbitri stessi modificarlo, così, su due punte. Fosse per questo avresti ben più ragione. E invece no.

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Insalatiera76 11-09-2018 23:25

Scritto da Massimo
@ Teuz (#2197290)
Anche io credo che siano interessanti, e anche particolari da vedere, penso anche a quelli della Davis (fantastici quelli di Panatta che quasi doveva psicanalizzare Canè).
Però mi sa che non ci si rende conto che in questo caso è il presupposto ad essere sbagliato, perchè, almeno a me par limpido sia così, il coaching fu solo un pretesto per far partir il patetico teatrino psicologico e manipolatore che abbiamo visto tutti

Che siano interessanti è indubbio, ed anche efficaci probabilmente (non solo Canè otteneva più risultati quando spalleggiato da Panatta, ma lo stesso Adriano in Davis dopo confabulazioni tattiche con PIetrangeli raddrizzava incontri che diversamente avrebbe lasciato andare).
Ma qui il punto è che negli slam femminili sono vietati.
Ma possibile che ci sia qualcuno che non riesce a fare 2+2?
– c’e un regolamento che vieta il coaching
– l’arbitro sta lì anche per fare rispettare il regolamento
– l’arbitro ha visto un coaching
– conta quello che vede l’arbitro (tanto per esempio, se vede la palla out il punto segue palla out indipendentemente da come l’abbiamo vista noi)
– l’arbitro ha applicato il regolamento (warning)
– la giocatrice ha spaccato la racchetta
– l’arbitro ha applicato il regolamento (penalty point)
– la giocatrice ha insultato l’arbitro
– l’arbitro ha applicato il regolamento (penalty game)
Tutto regolare, lineare, matematico.
Vorrei ricordare che nel calcio (che qui spesso si bistratta come se fosse lo sport dei beoti) per insulti di quel genere all’arbitro c’e espulsione immediata e mesi di squalifica. Capisco che il tennis non è più (ahimè purtroppo) lo sport dei gentleman, ma insomma neppure è ancora diventato (per fortuna) lo sport dove vince chi urla di più.

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+1: MILKY
alexalex 11-09-2018 23:15

Chi ci ha perso è solo Serena, e con lei chi le da corda in questo ridicolo strascico. Sotto pressione ha dato il peggio di sé, facendo una figuraccia. Ma il peggio è venuto dopo, a freddo, quando ha tirato in ballo il sessismo. Cose da bambini viziati che non possono accettare di non venire sempre prima degli altri!

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+1: Fede-rer, roberto76, Sandrone
andrew (Guest) 11-09-2018 22:47

Scritto da Coaching

Scritto da Teuz
È partito tutto il casino dal primo warning per coaching. A questo punto siccome la regola sul coaching viene spesso infranta e gli arbitri a volte chiudono occhi e orecchie, altre volte invece no… mettiamo i coach fissi a bordo campo e fine. I cambi campo con i consigli tecnici sono anche interessanti

Per fortuna c’è qualcuno che ragiona…sono assolutamente d’accordo.

Ma magari si pensasse sui media a ragionare su questo piano, con questi elementi! E invece la si continua a buttare sul sessismo etc. etc.

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andrew (Guest) 11-09-2018 22:46

Scritto da Coaching
La prova che la regola del coaching sia demenziale è data dal fatto che la WTA l’ha abolita da tempo. Speriamo che il tennis maschile e l’ITF si uniformino perché è una regola semplicemente ridicola e va necessariamente cambiata.

Che ricordi! Sì, la Errani si infortunò durante il match, e lei a partita quasi finita tirò fuori uno dei suoi soliti c’mon, ed ebbe i fischi del pubblico! Non lo rifece!

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Margot (Guest) 11-09-2018 22:43

Sono giorni che si continua a parlare del caso SW, offuscando quasi chi a FM ha vinto con merito Nole e Osaka Vorrei riportare le parole scritte da Del Potro dopo la sua sconfitta e uno slam in più se lo merita (salvo errori su Delpo neanche un articolo) Eccole e cara Serena impara a perdere potresti diventare una persona migliore “It still hurts, but Nole is a great champion and he deserved the title. I take the most beautiful trophy: the love you showed me. What I felt yesterday, I will cherish it forever in my heart. Thanks for your support!”

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+1: roberto76, Sandrone
non_sono_un_pallettaro 11-09-2018 22:37

Sono fra quelli a cui non è piaciuta affatto la reazione della Williams sabato scorso. Non mi era piaciuta la reazione nel match con la Stosur, con la Clijsters e in generale in molte altre occasioni. In effetti, io che ero estasiato dalla classe di Hingis e Henin, non ho mai potuto soffrire le Williams e il loro power tennis. Dal primo giorno che hanno messo piede nel circuito. Però ho gli occhi aperti e riconosco che Serena è una campionessa. Sul campo. Ed ha anche una personalità tale che ha permesso a una giocatrice black di affermarsi e dominare per quasi 20 anni in un contesto ostile ed elitista come quello del tennis, specialmente americano. Il tennis degli anni 90 non è quello di oggi, se qualcuno se lo ricorda ancora. Io l’accoglienza alle Williams me la ricordo benissimo, così come il loro boicattoggio decennale del torneo di Indian Wells. Serena ha sviluppato una personalità dura e spigolosa per necessità. Senza, non avrebbe mai potuto ingoiare e superare tutto l’ostracismo, il sessismo e il razzismo di cui è stata vittima per larga parte della sua carriera. Prima di lei, ci sono riusciti figure come Arthur Ashe (con tutta un’altra classe) e Billie Jean King. A me spiace per i tanti hater che Serena ha in questo forum, e non solo, ma nella storia del tennis le sorelle Williams marcano un momento storico di lotta e progresso che trascende il tennis giocato. Qualche episodio di intemperanza sparso nella loro carriera non cambierà il giudizio complessivo della storia su di loro. Chiudo dicendo che questo articolo di Mazzoni – che apprezzo per aver esposto chiaramente e onestamente il suo pensiero – mi pare invero abbastanza sterile, perché giudica senza analizzare il contesto e la prospettiva. Osaka si prenderà il suo spazio nel tennis, se dimostrerà un quarto della personalità di Serena. E si ricordi sempre di ringraziare Serena, perché se il tennis è un ambiente più ospitale per lei, è anche grazie all’affermazione di figure come le Willams. Ramos è un bravo arbitro, ma è un complemento nel gioco del tennis. Serena è un pezzo di storia del tennis. E questo non cambierebbe neanche avesse buttato giù l’arbitro dalla sedia a spintoni e avesse mandato a quel paese l’avversaria.

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+1: DYLAN1998
drop shock 11-09-2018 22:37

Scritto da Coaching

Scritto da Fede-rer

Scritto da Coaching
Il vero sconfitto è l’arbitro Ramos che ha applicato il regolamento con una pedanteria inutile. È troppo facile dire che finché c’è un regolamento va applicato, pensiamo piuttosto a modificarlo e a renderlo al passo con i tempi, altrimenti i problemi rimarranno gli stessi. Che poi Serena abbia esagerato è indubbio ma che la sua immagine di campionessa ne venga offuscata non direi proprio. È stata dipinta come il diavolo ma non è affatto così e lei è stata la prima a complimentarsi con la Osaka. Aveva il diritto di giocarsi fino in fondo le sue chances, poi magari avrebbe perso ugualmente ma togliere un game in un momento topico del match è stato un passo falso dell’arbitro o meglio il suo warning per coaching. Nessun regolamento va applicato alla lettera, altrimenti basterebbe mettere un robot al posto di una persona. La verità è che hanno sbagliato sia Serena che Ramos, ma l’arbitro in primis.

Ovviamente hai torto… Ma anche ponendo per assurdo che l’arbitro sia stato “pedante” (Anche se ci vuole del coraggio anche solo a pensarlo): tale pedanteria non sarebbe costata nulla a Serena, un semplice ed innocuo Warning.. I successivi provvedimenti se li è andati a cercare e sono automatici da regolamento, Rampa non avrebbe potuto esimersi: racchetta sfasciata = penalty point e, dopodiché, accusa all’arbitro di essere un ladro con annesse minacce in mondovisione = penalty game.. Tutto normale e lineare.. Volevi trollare ma ti è andata male! In questo caso la Williams può accusare solo se stessa, non ha appigli ed è indifendibile..

Ovviamente hai torto tu ! La mia opinione è rispettabile né più né meno della tua. Serena aveva tutte le sacrosante ragioni del mondo a protestare, ha sbagliato il modo, ma nella sostanza aveva ragione.
[…]

1. scusa la curiosità OT, ma sei per caso sei dei 5 stelle? Che ormai sembra che uno possa sparare qualunque fesseria però visto che è una opinione vale quanto le altre. No, è una fesseria è non è rispettabile. Smettiamola di rispettare qualunque fesseria o sto paese non si salva più.
2. come ammetti anche te, ha sbagliato il modo. L’arbitro non le ha detto: “visto che non sei d’accordo con me ti do un penalty game”, l’ha penalizzata per il modo, perché si stava comportando come un animale, urlando e insultando.

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+1: Fede-rer, Insalatiera76, pablito
jade (Guest) 11-09-2018 22:34

@ Teuz (#2197290)

Mettiamo i coach in una cabina come fossero telecronisti e abbiamo risolto il problema. Tanto se stanno lì prima o poi parlano. Quando cercavo di giocare io, non avevo il coach dietro che mi suggeriva e giocavo lo stesso

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jade (Guest) 11-09-2018 22:30

Io sanzionerei sia lei che il suo coach che se la tira non poco. Al di là di Serena che già giocava di suo, il Santone cos’altro ha fatto?

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drop shock 11-09-2018 22:24

Scritto da trentino

Scritto da radar

[…]
E non mi ricordo neanche che qualche giocatrice abbia mai dato del sessista ad un arbitro, senza motivo, e senza neanche chiedere scusa successivamente.

ecco, questa è la cosa secondo me più vergognosa.
Che Serena abbia sbagliato lo capiscono anche le pietre, e non centra col fatto che la chiamata fosse eccessiva, l’errore grave non è la prima protesta, ma lo sbroccare e andare avanti con quel teatro di aggressività. Ma questo non dico che è ok, ma si può almeno capire, tutti possono sbagliare, soprattutto quando l’adrenalina è a 1000.
Ma finita la sbornia si prende un microfono e si chiede scusa, punto.
Se non lo fai sei arrogante e basta.

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Massimo (Guest) 11-09-2018 22:10

@ Fede-rer (#2197310)

Amen

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Antonio (Guest) 11-09-2018 22:02

Sono del parere che l’arbitro ha sbagliato, ma le reazioni e il comportamento di Serena Williams non sono giustificabili per una campionessa che ha vinto di tutto e di più.

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Massimo (Guest) 11-09-2018 22:00

@ Teuz (#2197290)

Anche io credo che siano interessanti, e anche particolari da vedere, penso anche a quelli della Davis (fantastici quelli di Panatta che quasi doveva psicanalizzare Canè).
Però mi sa che non ci si rende conto che in questo caso è il presupposto ad essere sbagliato, perchè, almeno a me par limpido sia così, il coaching fu solo un pretesto per far partir il patetico teatrino psicologico e manipolatore che abbiamo visto tutti

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Fede-rer 11-09-2018 21:56

Scritto da Coaching

Scritto da Fede-rer

Scritto da Coaching
Il vero sconfitto è l’arbitro Ramos che ha applicato il regolamento con una pedanteria inutile. È troppo facile dire che finché c’è un regolamento va applicato, pensiamo piuttosto a modificarlo e a renderlo al passo con i tempi, altrimenti i problemi rimarranno gli stessi. Che poi Serena abbia esagerato è indubbio ma che la sua immagine di campionessa ne venga offuscata non direi proprio. È stata dipinta come il diavolo ma non è affatto così e lei è stata la prima a complimentarsi con la Osaka. Aveva il diritto di giocarsi fino in fondo le sue chances, poi magari avrebbe perso ugualmente ma togliere un game in un momento topico del match è stato un passo falso dell’arbitro o meglio il suo warning per coaching. Nessun regolamento va applicato alla lettera, altrimenti basterebbe mettere un robot al posto di una persona. La verità è che hanno sbagliato sia Serena che Ramos, ma l’arbitro in primis.

Ovviamente hai torto… Ma anche ponendo per assurdo che l’arbitro sia stato “pedante” (Anche se ci vuole del coraggio anche solo a pensarlo): tale pedanteria non sarebbe costata nulla a Serena, un semplice ed innocuo Warning.. I successivi provvedimenti se li è andati a cercare e sono automatici da regolamento, Rampa non avrebbe potuto esimersi: racchetta sfasciata = penalty point e, dopodiché, accusa all’arbitro di essere un ladro con annesse minacce in mondovisione = penalty game.. Tutto normale e lineare.. Volevi trollare ma ti è andata male! In questo caso la Williams può accusare solo se stessa, non ha appigli ed è indifendibile..

Ovviamente hai torto tu ! La mia opinione è rispettabile né più né meno della tua. Serena aveva tutte le sacrosante ragioni del mondo a protestare, ha sbagliato il modo, ma nella sostanza aveva ragione. L’arbitro ha fatto un pasticcio volendo diventare lui il protagonista e oscurando la vera protagonista cioè la partita. Ramos proprio perché è un arbitro esperto ha sbagliato completamente l’approccio alla situazione. La Williams ha detto in modo forse poco elegante e diplomatico la verità e cioè che il penalty game è partito dall’errore evitabilissimo del warning per coaching.

Scusami se mi permetto ma non si può avere torto quando si è supportati da dati oggettivi.. L’arbitro ha rispettato un regolamento che a te può piacere o non piacere ma non è influente.. il punto focale è che è in vigore.. Detto questo non mi risulta che ogni volta0 che un giocatore subisce una0 decisione che ritiene ingiusta (pur non avendo nessun impatto sul punteggio) sbarelli e dia del ladro all’arbitro! Se dopo 36 anni di vita e 23 slams vinti non è ancora in grado di digerire il fatto di essere sotto nel punteggio, gestire le emozioni o gestire un innocuo warning ritenuto ingiusto beh… La colpa è sua e solo sua.. Si ricevono tanti warning.. Nadal ritiene ingiusta la time violation, spesso riceve Warning, non mi risulta che inizi a insultare.. Mouratoglu, poi, ha ammesso il Warning.. L’arbitro l’ha visto.. stop.. è stato pignolo? È se anche fosse? Non c’era nessun impatto sul ponteggio.. La Williams avrebbe solo dovuto continuare a giocare a tennis! Ma le faceva più comodo buttarla in caciara: nella peggiore delle ipotesi avrebbe alzato un polverone. Nella migliore avrebbe distratto la Osaka e raddrizzato la partita. Purtroppo per lei la Osaka ha nervi d’acciaio e Serena ha fatto una figuraccia epocale in mondovisione! 😉

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+1: pablito, sonia609, drop shock, Insalatiera76, Sandrone, asca
kaishaku 11-09-2018 21:51

Scritto da Antonello
@ Andre86 (#2197291)
Ricordo una finale agli Internazionali di Roma, con la Errani palesemente infortunata. Serena gridava al suo solito modo, noncurante delle condizioni dell’avversaria, perché doveva vincere lei a tutti i costi. Spettacolo assurdo.

Ma sei serio? Quella finale fu dominata 63 60, quindi di che stiamo parlando? Poi contro la Errani, che è la prima a esultare sugli errori delle avversarie…

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Antonello (Guest) 11-09-2018 21:46

@ Andre86 (#2197291)

Ricordo una finale agli Internazionali di Roma, con la Errani palesemente infortunata. Serena gridava al suo solito modo, noncurante delle condizioni dell’avversaria, perché doveva vincere lei a tutti i costi. Spettacolo assurdo.

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+1: G.F.M.C.
-1: kaishaku
Coaching (Guest) 11-09-2018 21:43

La prova che la regola del coaching sia demenziale è data dal fatto che la WTA l’ha abolita da tempo. Speriamo che il tennis maschile e l’ITF si uniformino perché è una regola semplicemente ridicola e va necessariamente cambiata.

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Coaching (Guest) 11-09-2018 21:39

Scritto da Teuz
È partito tutto il casino dal primo warning per coaching. A questo punto siccome la regola sul coaching viene spesso infranta e gli arbitri a volte chiudono occhi e orecchie, altre volte invece no… mettiamo i coach fissi a bordo campo e fine. I cambi campo con i consigli tecnici sono anche interessanti

Per fortuna c’è qualcuno che ragiona…sono assolutamente d’accordo.

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+1: kaishaku
-1: G.F.M.C., asca
Coaching (Guest) 11-09-2018 21:37

Scritto da Fede-rer

Scritto da Coaching
Il vero sconfitto è l’arbitro Ramos che ha applicato il regolamento con una pedanteria inutile. È troppo facile dire che finché c’è un regolamento va applicato, pensiamo piuttosto a modificarlo e a renderlo al passo con i tempi, altrimenti i problemi rimarranno gli stessi. Che poi Serena abbia esagerato è indubbio ma che la sua immagine di campionessa ne venga offuscata non direi proprio. È stata dipinta come il diavolo ma non è affatto così e lei è stata la prima a complimentarsi con la Osaka. Aveva il diritto di giocarsi fino in fondo le sue chances, poi magari avrebbe perso ugualmente ma togliere un game in un momento topico del match è stato un passo falso dell’arbitro o meglio il suo warning per coaching. Nessun regolamento va applicato alla lettera, altrimenti basterebbe mettere un robot al posto di una persona. La verità è che hanno sbagliato sia Serena che Ramos, ma l’arbitro in primis.

Ovviamente hai torto… Ma anche ponendo per assurdo che l’arbitro sia stato “pedante” (Anche se ci vuole del coraggio anche solo a pensarlo): tale pedanteria non sarebbe costata nulla a Serena, un semplice ed innocuo Warning.. I successivi provvedimenti se li è andati a cercare e sono automatici da regolamento, Rampa non avrebbe potuto esimersi: racchetta sfasciata = penalty point e, dopodiché, accusa all’arbitro di essere un ladro con annesse minacce in mondovisione = penalty game.. Tutto normale e lineare.. Volevi trollare ma ti è andata male! In questo caso la Williams può accusare solo se stessa, non ha appigli ed è indifendibile..

Ovviamente hai torto tu ! La mia opinione è rispettabile né più né meno della tua. Serena aveva tutte le sacrosante ragioni del mondo a protestare, ha sbagliato il modo, ma nella sostanza aveva ragione. L’arbitro ha fatto un pasticcio volendo diventare lui il protagonista e oscurando la vera protagonista cioè la partita. Ramos proprio perché è un arbitro esperto ha sbagliato completamente l’approccio alla situazione. La Williams ha detto in modo forse poco elegante e diplomatico la verità e cioè che il penalty game è partito dall’errore evitabilissimo del warning per coaching.

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-1: Serve and volley, G.F.M.C., sonia609, Mats, Insalatiera76, asca
Fede-rer 11-09-2018 21:22

Scritto da Coaching
Il vero sconfitto è l’arbitro Ramos che ha applicato il regolamento con una pedanteria inutile. È troppo facile dire che finché c’è un regolamento va applicato, pensiamo piuttosto a modificarlo e a renderlo al passo con i tempi, altrimenti i problemi rimarranno gli stessi. Che poi Serena abbia esagerato è indubbio ma che la sua immagine di campionessa ne venga offuscata non direi proprio. È stata dipinta come il diavolo ma non è affatto così e lei è stata la prima a complimentarsi con la Osaka. Aveva il diritto di giocarsi fino in fondo le sue chances, poi magari avrebbe perso ugualmente ma togliere un game in un momento topico del match è stato un passo falso dell’arbitro o meglio il suo warning per coaching. Nessun regolamento va applicato alla lettera, altrimenti basterebbe mettere un robot al posto di una persona. La verità è che hanno sbagliato sia Serena che Ramos, ma l’arbitro in primis.

Ovviamente hai torto… Ma anche ponendo per assurdo che l’arbitro sia stato “pedante” (Anche se ci vuole del coraggio anche solo a pensarlo): tale pedanteria non sarebbe costata nulla a Serena, un semplice ed innocuo Warning.. I successivi provvedimenti se li è andati a cercare e sono automatici da regolamento, Rampa non avrebbe potuto esimersi: racchetta sfasciata = penalty point e, dopodiché, accusa all’arbitro di essere un ladro con annesse minacce in mondovisione = penalty game.. Tutto normale e lineare.. Volevi trollare ma ti è andata male! In questo caso la Williams può accusare solo se stessa, non ha appigli ed è indifendibile..

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+1: G.F.M.C., sonia609
Fede-rer 11-09-2018 21:17

Scritto da marco.mazzoni
@ Fede-rer (#2197102)
ciao, chiaro che la “sconfitta” per la Osaka è una piccola provocazione, è l’amarezza per non esser riuscita a godere a pieno di un successo ampiamente meritato E vedi cosa ha detto dopo (leggi art su LT da poco pubblicato). Sensi di colpa che si trascina dietro senza aver fatto nulla! Questa è una sconfitta, immeritata.

Per me invece era una sottilissima ironia, non un senso di colpa quello della b4ava ed intelligente Naomi! Per me voleva lasciare la doppia interpretazione ed intendeva, sotto sotto, qualcosa del tipo: “Spero che non ce l’avesse con me perché la stavo sconfiggendo e prendendo a pallate”! Fidati, è educata ma non ha il prosciutto sugli occhi, sa benissimo che Serena non era arrabbiata con lei!

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Andre86 (Guest) 11-09-2018 21:15

Serena Williams come ha detto Mazzoni nell’articolo era recidiva, e come tale avrebbe meritato una punizione esemplare, non una multa ridicola e pure le parole di sostegno della WTA.
Qualunque altro giocatore con un po meno appeal, dopo le scenate della Williams sarebbe stato messo al patibolo.
Tutta questa vicenda è davvero disgustosa, Serena non sarà mai una campionessa totale perchè non sa perdere, non è umile, non è leale, questi episodi macchieranno in modo indelebile la sua carriera, e ben gli sta!

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+1: G.F.M.C., pablito, sonia609, Sandrone
Teuz (Guest) 11-09-2018 21:14

È partito tutto il casino dal primo warning per coaching. A questo punto siccome la regola sul coaching viene spesso infranta e gli arbitri a volte chiudono occhi e orecchie, altre volte invece no… mettiamo i coach fissi a bordo campo e fine. I cambi campo con i consigli tecnici sono anche interessanti 🙄

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-1: G.F.M.C.
stefre Innoway … (Guest) 11-09-2018 21:07

Ho visto una vignetta sulla Gazzetta dello Sport … :mrgreen: :mrgreen:

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Massimo (Guest) 11-09-2018 20:58

@ Insalatiera76 (#2197184)

Esatto, ma è più comodo il concetto che la regola vada bene finchè non mi coinvolge, a quel punto si parte con la storia dell’elasticità…

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+1: Insalatiera76
Massimo (Guest) 11-09-2018 20:53

@ Coaching (#2197126)

Ma si, modifichiamo il regolamento, tanto il rispetto delle regole è un concetto antico e noi siamo fighetti moderni. Si potrebbe mettere nero su bianco per esempio che le penalità sono ammesse solo fino agli ottavi, che fino alle semifinali gli arbitri possano sanzionare solo i lanci di racchetta, e che in finale si limitino a guardar la partita.
Ma fammi il favore

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+1: G.F.M.C., sonia609
JoeFoxx 11-09-2018 20:52

Scritto da Bonfanm
Chi vince tanto non sempre è capace di perdere. Serena ha mostrato il lato nero, perdente, in tutti i sensi. Ha perso sul campo come giocatrice e ha perso il rispetto come persona e come campionessa. Resta la più forte giocatrice di tutti i tempi ma questa è una macchia che non potrà mai levare .. se ne accorgerà anche lei.

Straquoto!

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+1: G.F.M.C.
Potoandavi (Guest) 11-09-2018 20:39

Sottoscrivo fino all’ultima lettera, bravo Marco!

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Fabio (Guest) 11-09-2018 20:24

Signori, ma alla giocatrice più anziana, in una finale storica, si chiama direttamente un warning per coaching?
È oggettivamente il massimo dell’offesa…
Difficile da capire per gli arbitri…protagonisti.

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Paolo (Guest) 11-09-2018 20:07

Uhh quante storie con questa tizia. E’ stata sempre una maleducata arrogante che pensa di dover vincere a prescindere e poi è vecchia facesse la madre e si togliesse di torno non ne sentiremo la mancanza. BASTAAAAAAA

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The stranglers (Guest) 11-09-2018 19:56

Scritto da Bonfanm
Chi vince tanto non sempre è capace di perdere. Serena ha mostrato il lato nero, perdente, in tutti i sensi. Ha perso sul campo come giocatrice e ha perso il rispetto come persona e come campionessa. Resta la più forte giocatrice di tutti i tempi ma questa è una macchia che non potrà mai levare .. se ne accorgerà anche lei.

Ben detto! Poi vergognoso tirare sempre in ballo la figlia… comportamento davvero da censurare su tutti i punti di vista

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Andrew02 11-09-2018 19:44

Articolo ridicolo!! È vero che Serena ha sbagliato (e non è la prima), ma qui la si dipinge come mostro, senza cuore, diavolo…E poi qui sembra che abbia insultato o peggio la propria avversaria!! Sul giudice di sedia ok, siamo tutti d’accordo ed è evidente, se ne è parlato anche troppo, ma con Osaka invece è stata molto comprensiva sia a fine partita (con l’abbraccio) che durante la premiazione (quando ha stoppato i fischi dell’antisportivo pubblico)…

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+1: Andrew02
-1: Sandrone
Stefan Navratil (Guest) 11-09-2018 19:44

Scritto da Bibi
Articolo ottimo, da condividere parola per parola: in attesa del cerchiobottismo di Orecchio, mi ha un po’ rincuorato soprattutto perchè ha il coraggio di delineare senza equivoci una vittima (Osaka), un colpevole (Williams) e un paladino della giustizia (Ramos). E con il pubblico che sembra la folla del Manzoni: ignorante, bieca, priva di pietà, violenta e facilmente manipolabile.

Perfetto, ottimo commento e ottimo Mazzoni!

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Bonfanm 11-09-2018 19:33

Chi vince tanto non sempre è capace di perdere. Serena ha mostrato il lato nero, perdente, in tutti i sensi. Ha perso sul campo come giocatrice e ha perso il rispetto come persona e come campionessa. Resta la più forte giocatrice di tutti i tempi ma questa è una macchia che non potrà mai levare .. se ne accorgerà anche lei.

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+1: Sandrone, G.F.M.C., sonia609
Mats 11-09-2018 19:28

Puntuale un bell´articolo di Mazzoni che fa un´analisi accurata della situazione ma che si scorda di citare un altro grande sconfitto: il pubblico di New York. Va bene essere accecati dal tifo (e magari non capire neanche bene cosa stia accadendo in campo) ma la valanga di fischi durante la premiazione é veramente inaccettabile. Ormai il trofeo era stato assegnato e sotto i riflettori ci stava la Osaka. Oltretutto i fischi erano diretti contro una ragazzina di 20 anni che era palesemente nervosa ed imbarazzata per una situazione al limite del surreale.

Io non ricordo un comportamento del pubblico americano cosi scorretto; neanche dopo la devastante vittoria di Roberta o quelle della Stosur o della Clijsters il pubblico si era comportato in maniera così becera ed antisportiva.

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Tony_65 (Guest) 11-09-2018 19:26

La contestazione anche dura ci può stare perchè tutti/e vogliono vincere e perchè si è convinti di essere nella ragione, ma le offese all’arbitro no! Se nel calcio un arbitro da un rigore e un giocatore gli dicesse quello che ha detto la Williams verrebbe espulso e squalificato per alcune giornate.

49
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+1: Sandrone, G.F.M.C.
-1: Andrew02
pablito 11-09-2018 19:25

Scritto da cataflic
Purtroppo sarà dimenticato presto questo evento e se fa risultato, già agli AUSopen saremo lì a decantare le lodi della campionessa ritrovata.
Il fatto è che fondamentalmente non te l’aspetti perchè Serena è di solito grintosa, ma corretta e invece ogni lustro una volta sbrocca totalmente in modo inqualificabile.

“Corretta” ?
Non credo proprio…
Sono stati nominati vari precedenti…
E nessuno che ricordi quando si é presentata ubriaca in campo in doppio con la sorella e non riusciva a far arrivare in battuta la pallina oltre la rete..
Qualcuno ricorda ?
Che pena… e che disprezzo per il pubblico…
Il livello è quello che è..
Compton Street.
E lo ha ben dimostrato.
Si è scavata la fossa da sola.

48
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Lupen (Guest) 11-09-2018 19:24

Fortuna che nel match perso con Roberta Vinci ando’ tutto bene, se ricordo, nessuna polemica !!!!

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Mats 11-09-2018 19:16

Scritto da radar
Non ho visto la finale per cui non mi espongo, così come non parlo o scrivo di fatti che non ho seguito e di cui non sono informato.
Dico solo che un penalty game in una finale Slam, personalmente, non lo ricordo…

Non si é mai visto neanche un giocatore puntare il dito all´arbitro dandogli del ladro e del bugiardo, ordinandogli di scusarsi di fronte al mondo per averla offesa (neanche fosse stato il suo fidanzato), tirando fuori questioni (sessismo, maternità) che nulla c´entravano con la decisione arbitrale presa (ed andando cosi ad offendere la dignità di Ramos) ed infine condannandolo al confino negandogli la direzione delle sue future partite.

E tutto questo per un warning per coaching che appunto é diretto al coach (in questo caso uomo) e non al comportamento della giocatrice in campo.

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Shuzo (Guest) 11-09-2018 19:08

Scritto da Nico
“Invece di parlare dell’esplosione di una possibile campionessa, dotata di un tennis brillante, personaggio potenzialmente molto interessante, da quel maledetto sabato sera su ogni organo di informazione si parla solo del “Serena-gate” ”
Voi non siete un organo di informazione?
Siete costretti a parlare di serena e ignorare la vittoria di Osaka?
No, eppure siete qui a “monetizzare” il clamore del caso Serena, fingendovi ipocritamente dispiaciuti.
La festa a Naomi la state rovinando anche voi.
Detto questo,serena ha sbagliato, ma dire che l’ha buttata in caciara per cercare di vincere che senso ha?
1 ha danneggiato solo sé stessa distraendosi dal Match
2 serena non è la prima finale che perde, perché a Wimbledon ad esempio si è comportata benissimo allora?
E perché voi fate finta di non ricordarlo?
Ipocriti.

Scritto da elenaunosette
Evviva, qualcuno umano! Grazie Coaching, finalmente un giudizio obiettivo e non frutto di rancore personale che vive dell’offesa gli altri!
Chissà come avrebbe reagito Djokovic in quella situazione, o l’angelo Federer, non avrebbero detto niente di sicuro…ah già dimenticavo, a loro nessuno ha mai dato warning in una finale slam…

Diciamo che fa’ notizia ciò che si considera molto bello, parlandone bene, oppure ciò che si considera molto brutto, parlandone male.
Se da una parte comportarsi bene dovrebbe essere una cosa normalissima da non essere degna di venire menzionata, comportarsi male è sì tanto brutto da essere negativamente menzionato.
Dall’altra parte Federer e Djokovic non hanno mai scatenato un putiferio per una decisione sgradevole di un arbitro. Federer è sempre stato un autentico gentleman in campo, sia di fronte a eventuali “ingiustizie” subite da un arbitro che dopo qualche bruciante sconfitta. Il serbo non ha sempre dimostrato altrettanta signorilità, ma quando ha subito dei warning, non si è mai dato a isterismi. Lo ha accettato di buon grado, talvolta anche scusandosi con il pubblico.

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MAOTENNIS (Guest) 11-09-2018 19:06

Io fossi stato l’arbitro avrei sceso la scaletta e avrei lasciato la partita, come si fa a dire che ha sbagliato, è inconcepibile dal mio punto di vista. Non avrei sopportato quel tono e tutti gli insulti gratuiti ricevuti.

44
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+1: Sandrone, G.F.M.C., sonia609
pablito 11-09-2018 19:06

Complimenti veramente per l’ottimo articolo.
Un piacere leggere.
Almeno speriamo sia nata una nuova Stella…
Certamente con più equilibrio e signorilità.
Per il bene del tennis.
Ribadisco.
Per me era meglio se partoriva e chiudeva lì.
Una teenager che la batte era nelle previsioni, e lo sarà sempre, più si andrà avanti.
Con che faccia si ripresenterà ancora in campo ?
E certo al tempo non avrà più la squallida e ignorante claque newyorchese…
Ma chiudere adesso, senza gloria e con ignominia.. non può.
Certo, se voleva l’Apoteosi finale di carriera, se l’è “bruciata” e nella forma più infima e ignorante.

43
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Tennisaddicted (Guest) 11-09-2018 18:59

Scritto da Bibi
Articolo ottimo, da condividere parola per parola: in attesa del cerchiobottismo di Orecchio, mi ha un po’ rincuorato soprattutto perchè ha il coraggio di delineare senza equivoci una vittima (Osaka), un colpevole (Williams) e un paladino della giustizia (Ramos). E con il pubblico che sembra la folla del Manzoni: ignorante, bieca, priva di pietà, violenta e facilmente manipolabile.

Credo, e spero, che Orecchio non avrà modo di scrivere su questo argomento. Brava la Redazione ad aver incaricato Mazzoni.

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Abc (Guest) 11-09-2018 18:59

Cara Serena…rilassati,tranquillizzati,fai pratiche zen…non sempre si può vincere!

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becu rules (Guest) 11-09-2018 18:58

Scritto da elenaunosette
Evviva, qualcuno umano! Grazie Coaching, finalmente un giudizio obiettivo e non frutto di rancore personale che vive dell’offesa gli altri!
Chissà come avrebbe reagito Djokovic in quella situazione, o l’angelo Federer, non avrebbero detto niente di sicuro…ah già dimenticavo, a loro nessuno ha mai dato warning in una finale slam…

in un quarto di finale Slam si, proprio a Djokovic, e proprio da Ramos che forse è solo rigoroso invece che sessista (che per non fare torti e perchè forse sul tema è fiscale lo diede pure a Cecchinato nella medesima partita), e non anni ma circa 4 mesi fa…non si ricordano scene strazianti di Djokovic, quale uomo, padre di famiglia e tutte le ‘belinate’ off topic che ci siamo dovuti sorbire…anche perché quel warning, come quello di Serena, erano fini a se stessi senza alcuna penalità di punteggio..Djokovic perse quella partita senza minacciare nessuno in maniera mafiosa puntando dita, racchetta, o insultando nessuno…per la cronaca

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andrew (Guest) 11-09-2018 18:58

Scritto da Nico
“Invece di parlare dell’esplosione di una possibile campionessa, dotata di un tennis brillante, personaggio potenzialmente molto interessante, da quel maledetto sabato sera su ogni organo di informazione si parla solo del “Serena-gate” ”
Voi non siete un organo di informazione?
Siete costretti a parlare di serena e ignorare la vittoria di Osaka?
No, eppure siete qui a “monetizzare” il clamore del caso Serena, fingendovi ipocritamente dispiaciuti.
La festa a Naomi la state rovinando anche voi.
Detto questo,serena ha sbagliato, ma dire che l’ha buttata in caciara per cercare di vincere che senso ha?
1 ha danneggiato solo sé stessa distraendosi dal Match
2 serena non è la prima finale che perde, perché a Wimbledon ad esempio si è comportata benissimo allora?
E perché voi fate finta di non ricordarlo?
Ipocriti.

No, mio caro, se ne deve parlare. Perché è un equivoco di pensiero enorme, una moralità mediatica e mondiale calpestata con pochissimi precedenti. Vedo gli articoli che le testate online anglofone le hanno dedicato su Facebook, e i commenti sono: ”la criticate perché è nera”, ”lo fate perché è nera”, quando abbiamo chiaramente convenuto che la Osaka è di colore anche lei, e quindi, il razzismo dov’è, a favore di quale bianca di turno? E la Billie Jean King, e la Azarenka, e stamattina la Rowling in risposta a una vignetta satirica che è una nocciolina come la sua multa rispetto agli effetti di quello che ha fatto, e la Wta, e le giornaliste che la applaudono in conferenza, e la maggior parte dei enti giornalistici e radiofonici anglofoni che la stanno appoggiando su questa menata del sessismo e basta ricordare gli altri due precedenti, dove le addette erano donne ( precedenti che non appartengono al 1920) per metterla a tacere per sempre su ciò. Un non-pensiero massmediatico pecorone, sovversivo gravemente. Ciò che è da disapprovare ora è da riabilitare, da appoggiare, da sostenere. Bisogna parlarne perché è grave. Perché non può ripetersi. Perché quella vignetta stessa già non è poi così gravissima, se si guardano i video e le foto, con tanto di tono stizzito e alto, dito continuamente puntato contro, offese e pianto vittimistico. Perché, innanzitutto, a quanto pare, lei si sente così al di sopra di tutto, che va riportata sulla Terra, mettendole davanti il punto di vista più ragionevole, quello che le dice: ”Serena, hai torto, chiedi scusa”. E lo chieda!

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Tennisaddicted (Guest) 11-09-2018 18:57

Articolo molto bello, pieno di amore e di amarezza. È vero, è una sconfitta per tutto il tennis, e non importa se i danni siano maggiori o minori per l’uno o per l’altro degli attori. Purtroppo di questa finale resterà nella memoria collettiva, anche di chi non è un appassionato doc, questa brutta storia.
Un plauso a Mazzoni per aver descritto bene la situazione e per aver fatto riflettere tutti noi.

38
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+1: Sandrone
Insalatiera76 11-09-2018 18:51

E ripeto (stavolta preventivamente) quello che ho scritto ieri: per favore, non date da mangiare ai troll e non date spago ai paranoici.
Grazie

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Insalatiera76 11-09-2018 18:49

Scritto da Coaching
Il vero sconfitto è l’arbitro Ramos che ha applicato il regolamento con una pedanteria inutile. È troppo facile dire che finché c’è un regolamento va applicato, pensiamo piuttosto a modificarlo e a renderlo al passo con i tempi, altrimenti i problemi rimarranno gli stessi. Che poi Serena abbia esagerato è indubbio ma che la sua immagine di campionessa ne venga offuscata non direi proprio. È stata dipinta come il diavolo ma non è affatto così e lei è stata la prima a complimentarsi con la Osaka. Aveva il diritto di giocarsi fino in fondo le sue chances, poi magari avrebbe perso ugualmente ma togliere un game in un momento topico del match è stato un passo falso dell’arbitro o meglio il suo warning per coaching. Nessun regolamento va applicato alla lettera, altrimenti basterebbe mettere un robot al posto di una persona. La verità è che hanno sbagliato sia Serena che Ramos, ma l’arbitro in primis.

La prima regola di qualunque civiltà è che finché c’é una regola si applica, a maggior ragione se la si contesta. L’assenza di questo basilare precetto è il caos.

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+1: Sandrone, Fede-rer, G.F.M.C., sonia609, asca
Sandrone (Guest) 11-09-2018 18:48

Scritto da Coaching
Il vero sconfitto è l’arbitro Ramos che ha applicato il regolamento con una pedanteria inutile. È troppo facile dire che finché c’è un regolamento va applicato, pensiamo piuttosto a modificarlo e a renderlo al passo con i tempi, altrimenti i problemi rimarranno gli stessi. Che poi Serena abbia esagerato è indubbio ma che la sua immagine di campionessa ne venga offuscata non direi proprio. È stata dipinta come il diavolo ma non è affatto così e lei è stata la prima a complimentarsi con la Osaka. Aveva il diritto di giocarsi fino in fondo le sue chances, poi magari avrebbe perso ugualmente ma togliere un game in un momento topico del match è stato un passo falso dell’arbitro o meglio il suo warning per coaching. Nessun regolamento va applicato alla lettera, altrimenti basterebbe mettere un robot al posto di una persona. La verità è che hanno sbagliato sia Serena che Ramos, ma l’arbitro in primis.

Ma anche no !
Sarebbe stato sufficiente per Sederona annuire al primo warning con uno sguardo di compassione all’arbitro e pensare solo a migliorare il suo tennis.
Spaccare la racchetta alla fine del primo set e continuare ad accusare l’arbitro delle peggiori cose era così inevitabile?

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+1: Sandrone
-1: Andrew02
Bibi (Guest) 11-09-2018 18:47

Articolo ottimo, da condividere parola per parola: in attesa del cerchiobottismo di Orecchio, mi ha un po’ rincuorato soprattutto perchè ha il coraggio di delineare senza equivoci una vittima (Osaka), un colpevole (Williams) e un paladino della giustizia (Ramos). E con il pubblico che sembra la folla del Manzoni: ignorante, bieca, priva di pietà, violenta e facilmente manipolabile.

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+1: Insalatiera76, Sandrone, Grace, Fede-rer, sonia609, asca
Shuzo (Guest) 11-09-2018 18:46

Scritto da Coaching
Il vero sconfitto è l’arbitro Ramos che ha applicato il regolamento con una pedanteria inutile. È troppo facile dire che finché c’è un regolamento va applicato, pensiamo piuttosto a modificarlo e a renderlo al passo con i tempi, altrimenti i problemi rimarranno gli stessi. Che poi Serena abbia esagerato è indubbio ma che la sua immagine di campionessa ne venga offuscata non direi proprio. È stata dipinta come il diavolo ma non è affatto così e lei è stata la prima a complimentarsi con la Osaka. Aveva il diritto di giocarsi fino in fondo le sue chances, poi magari avrebbe perso ugualmente ma togliere un game in un momento topico del match è stato un passo falso dell’arbitro o meglio il suo warning per coaching. Nessun regolamento va applicato alla lettera, altrimenti basterebbe mettere un robot al posto di una persona. La verità è che hanno sbagliato sia Serena che Ramos, ma l’arbitro in primis.

Diciamo che chi è comprensivo con il crudele, poi è crudele con l’innocente!!!!!

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+1: G.F.M.C.
andrew (Guest) 11-09-2018 18:44

Ottimo articolo, veramente. La Osaka non esce sconfitta assolutamente. Agli occhi dei pensanti, esce umilissima, quindi ancora più vincente, calma, sobria. Non mi interessa di chi ha detto che Serena si è scusata con la Osaka, lo ha fatto unicamente durante la premiazione, vedendo un’avversaria a pochi centimetri da lei, umile, china e vergognosa, sapendo che sul campo aveva meritato, sommersa dai fischi del pubblico. Troppo facile lì. Nella conferenza non mi pare si sia soffermata sul replicargliele, e si sia detta pentita di avergli dato del ladro, ben memore di quanto accaduto in un campo secondario ad un primo, secondo turno della (permettetemi) secondaria Cornet, pur di buttare un esempiuccio da appiglio, per dare sostegno alla fallimentare tesi del sessismo. Ne escono sconfitte la sportività, la lealtà, la correttezza, il rispetto delle regole. Sconfitta sul campo e sul suo stesso comportamento, e su quello degli altri che la appoggiano. Triplamente sconfitta. Non si può accettare. 1,85 milioni con 17 mila euro di multa per lei, a fronte dell’arbitro che ha guadagnato per quella finale 350 euro. Noccioline. La multa che lei ha avuto, e la paga di un arbitro mondiale affermato nel suo, in contesto importante e di alta responsabilità quale quello di una finale Slam. Le regole probabilmente vanno aggiornate, ma finché sono quelle, e non vengono applicate da tutti, e c’è ancora chi le applica in toto, che si apprezzi e si sostenga chi lo fa, per il suo dovere, per etica deontologica e umana, per rendere migliore e più umano lo sport. Me ne infischio delle sue fantomatiche battaglie sulle donne se poi non dimostra di applicare un fairplay, che dovrebbe avere imparato dopo lustri di professione. Eccellente che tu abbia ben specificato i due precedenti, dove ad arbitrare erano donne, dove la giudice di linea era asiatica, dove era arbitrA l’Asderaki, definita ”brutta dentro”, per il cui insulto Serena fu persino graziata, dato che oltre al penalty point conseguente per regolamento all’hindrance, non ebbe nessun’altra sanzione in campo. Più vinci e più sei esente dalle regole, più puoi avere quell’atteggiamento di strafottenza consistente nel pretendere di avere ragione, condizionando l’opinione pubblica e mediatica, volgendola anche nella maniera più improbabile a tuo favore? Siamo al delirio. Nemmeno la vignetta di oggi la ho trovata ideale. Anche se è tutto un vento che tira, perché tante volte si è detta satira, ma quale occasione migliore per dare spazio di ragione sul sessismo e sul razzismo, qualora una Serena Williams la vedesse, invece non bisognerebbe darle nemmeno un appiglio di occasione di ragione, perché, guardando l’ampio e specifico contesto, continuerebbe a rimanere nel torto marcio. Recente è la mia lettura di un articolo circa la voce che starebbe circolando tra gli arbitri di boicottare le sue partite, di non arbitrargliele più. Perché passa questo. Il rispetto delle regole non può essere visto come qualcosa di sminuente o negativo. Ha mancato gravemente di rispetto al ruolo e alla figura di un giudice, e quindi anche a tutti i giudici, e ad un’avversaria, e quindi anche a tutti/e gli/le altri/e suoi/e colleghi/e. Le due tre paroline di circostanza di scuse del piffero durante la premiazione sono noccioline come la sua multa, dato che in conferenza stampa è ritornata sui suoi passi con quelle affermazioni. I precedenti confermano che lei non riesce a gestire la pressione, ma, scusate, sono problemi suoi, importanti, psicologici, ma restano suoi. Se non li risolve e li replica nel tempo, non si può pensare di appoggiarla solo perché è riuscita non si sa come a spararla sul sessismo. Come se io, da insegnante, mi allontanassi dall’aula, la affidassi al bidello, pagato una miseria, e vi ritornassi trovando il bidello malconcio, perché picchiato dagli studenti, non prendessi provvedimenti netti a riguardo, e l’accaduto arrivasse alle orecchie del preside che sminuisce il tutto anche lui, capito, cara Billie Jean King? Caro Steve Simon? Schifo, schifo, tutto. Schifo. O si fa qualcosa, ossia come minimo scusarsi, oppure comincerò a prendere in considerazione l’ipotesi di non guardare più questo sport. Schifo. Schifissimo.

32
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+1: pablito, Sandrone, G.F.M.C.
Insalatiera76 11-09-2018 18:41

Scritto da radar
Non ho visto la finale per cui non mi espongo, così come non parlo o scrivo di fatti che non ho seguito e di cui non sono informato.
Dico solo che un penalty game in una finale Slam, personalmente, non lo ricordo…

Un tennista che dà del ladro all’arbitro in una finale slam neppure, però.

31
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+1: Sandrone, Fede-rer, G.F.M.C., sonia609, asca
Lucia (Guest) 11-09-2018 18:40

Scritto da radar
Non ho visto la finale per cui non mi espongo, così come non parlo o scrivo di fatti che non ho seguito e di cui non sono informato.
Dico solo che un penalty game in una finale Slam, personalmente, non lo ricordo…

E io nemmeno un coaching sinceramente, nonostante me abbia visti tanti…
Ma parliamo di serena, una che ha vinto più di quanto i suoi detrattori avrebbero voluto, e cercano un espediente per riversare tutta la rabbia che hanno

30
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+1: Andrew02
-1: G.F.M.C.
andreandre 11-09-2018 18:40

Scritto da radar
Non ho visto la finale per cui non mi espongo, così come non parlo o scrivo di fatti che non ho seguito e di cui non sono informato.
Dico solo che un penalty game in una finale Slam, personalmente, non lo ricordo…

esattamente come non ricordo un comportamento del genere da parte di un giocatore/giocatrice

29
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+1: Insalatiera76, G.F.M.C., sonia609, asca
Piro re degli Epirri (Guest) 11-09-2018 18:38

Scritto da radar
Non ho visto la finale per cui non mi espongo, così come non parlo o scrivo di fatti che non ho seguito e di cui non sono informato.
Dico solo che un penalty game in una finale Slam, personalmente, non lo ricordo…

Io nemmeno una finale in cui un giocatore in piena crisi isterica da del ladro all’arbitro e aizza una folla di deficienti contro tutto e tutti. Calcio a parte.

28
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+1: Insalatiera76, Roland Deschain, Sandrone, Grace, G.F.M.C., sonia609, asca
Nico (Guest) 11-09-2018 18:37

“Invece di parlare dell’esplosione di una possibile campionessa, dotata di un tennis brillante, personaggio potenzialmente molto interessante, da quel maledetto sabato sera su ogni organo di informazione si parla solo del “Serena-gate” ”

Voi non siete un organo di informazione?
Siete costretti a parlare di serena e ignorare la vittoria di Osaka?
No, eppure siete qui a “monetizzare” il clamore del caso Serena, fingendovi ipocritamente dispiaciuti.
La festa a Naomi la state rovinando anche voi.

Detto questo,serena ha sbagliato, ma dire che l’ha buttata in caciara per cercare di vincere che senso ha?
1 ha danneggiato solo sé stessa distraendosi dal Match
2 serena non è la prima finale che perde, perché a Wimbledon ad esempio si è comportata benissimo allora?
E perché voi fate finta di non ricordarlo?
Ipocriti.

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+1: elenaunosette, RFmonamour
-1: Insalatiera76
lallo (Guest) 11-09-2018 18:34

Scritto da Insalatiera76
Solito Mazzoni, inappuntabile.
Quasi.
Se proprio devo minimamente dissociarmi, direi forse un filo troppo severo con l’arbitro (perdente? e che avrebbe potuto fare di diverso per uscirne meglio? Non mi viene in mente niente) e non sono convintissimo della definizione di Serena come “monumento del tennis”. Lo è senza dubbio per risultati sportivi, ma a mio avviso non a tutto tondo come si richiederebbe ad un monumento. Dici “poteva e doveva perdere con classe” ma purtroppo se la classe non è acqua, Serena è il Sahara.

26
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trentino (Guest) 11-09-2018 18:31

criticare Ramos come in vari qui stanno faccendo è veramente una cosa inquitante. cosa avrebbe dovuto fare? il coaching c’ è stato, e la Serena nazionale ha avuto il coraggio di dirgli che non avrebbe mai imbrogliato così, peccato che sia stata smentita dal coach. e i coaching vengono puniti, e se non vengono puniti di tanto in tanto non è certo colpa di Ramos ma degli altri arbitri. Poi? non doveva dargli il game di penalità? con tutto quello che gli ha detto doveva fare finta di niente e lasciare correre? dai va là, e sono più che sicuro che se del potro, djokovic e altri avessero fatto una scenata del genere anche loro sarebbero stati sanzionati da Ramos, nessun dubbio in merito

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+1: Insalatiera76, Sandrone, G.F.M.C., sonia609, asca
Memento (Guest) 11-09-2018 18:30

Scritto da Coaching
Il vero sconfitto è l’arbitro Ramos che ha applicato il regolamento con una pedanteria inutile. È troppo facile dire che finché c’è un regolamento va applicato, pensiamo piuttosto a modificarlo e a renderlo al passo con i tempi, altrimenti i problemi rimarranno gli stessi. Che poi Serena abbia esagerato è indubbio ma che la sua immagine di campionessa ne venga offuscata non direi proprio. È stata dipinta come il diavolo ma non è affatto così e lei è stata la prima a complimentarsi con la Osaka. Aveva il diritto di giocarsi fino in fondo le sue chances, poi magari avrebbe perso ugualmente ma togliere un game in un momento topico del match è stato un passo falso dell’arbitro o meglio il suo warning per coaching. Nessun regolamento va applicato alla lettera, altrimenti basterebbe mettere un robot al posto di una persona. La verità è che hanno sbagliato sia Serena che Ramos, ma l’arbitro in primis.

ma certo come no, chiudiamo pure un occhio ad una che me ne dice di tutti i colori, ma poi sei pure ingenuo se non hai capito perchè serena ha fatto quella sceneggiata, la osaka la stava asfaltando e sappiamo quanto episodi di questo tipo possa condizionare l’avversaria, soprattutto se si trova alla prima finale slam e giocando praticamente in trasferta.

L’unica sconfitta è SERENA WILLIAMS

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+1: Sandrone, G.F.M.C.
lallo (Guest) 11-09-2018 18:29

segnalo che gli arbitri starebbero considerando di rifiutarsi di arbirare Serena Williams in attesa di una chiara lettera di scuse a Ramos.

23
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+1: Insalatiera76, pablito, Sandrone, G.F.M.C., sonia609, asca
trentino (Guest) 11-09-2018 18:25

Scritto da radar
Non ho visto la finale per cui non mi espongo, così come non parlo o scrivo di fatti che non ho seguito e di cui non sono informato.
Dico solo che un penalty game in una finale Slam, personalmente, non lo ricordo…

io non ricordo neanche una giocatrice/giocatore che dà del ladro all’ arbitro in una finale e gli dice che non sarà mai più su un campo da tennis finchè vivrà. E non mi ricordo neanche che qualche giocatrice abbia mai dato del sessista ad un arbitro, senza motivo, e senza neanche chiedere scusa successivamente.

22
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+1: Roland Deschain, Sandrone, Grace, drop shock, G.F.M.C., asca
Juan Martin (Guest) 11-09-2018 18:05

Carlos Ramos ha fatto il suo dovere. Punto. Se uno che fa il suo dovere è ‘pedante’, mi chiedo dove andremo a finire

21
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+1: Insalatiera76, sonia609, G.F.M.C., asca
DYLAN1998 11-09-2018 18:05

Scritto da radar
Non ho visto la finale per cui non mi espongo, così come non parlo o scrivo di fatti che non ho seguito e di cui non sono informato.
Dico solo che un penalty game in una finale Slam, personalmente, non lo ricordo…

Neanche io..

20
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+1: Andrew02, kaishaku
-1: G.F.M.C., asca
elenaunosette 11-09-2018 18:01

Evviva, qualcuno umano! Grazie Coaching, finalmente un giudizio obiettivo e non frutto di rancore personale che vive dell’offesa gli altri!
Chissà come avrebbe reagito Djokovic in quella situazione, o l’angelo Federer, non avrebbero detto niente di sicuro…ah già dimenticavo, a loro nessuno ha mai dato warning in una finale slam…

19
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+1: Andrew02, Sandrone
-1: ffedee, G.F.M.C.
nino (Guest) 11-09-2018 18:00

l’unica sconfitta è Serena, schiacciata dalla superiorità della Osaka. Da grande campionessa , serena deve chiedere pubblicamente scusa a tutti. alla Osaka che è stata nettamente superiore. A Ramos che ha applicato il regolamento. a tutti i suoi tifosi. faccio inoltre presente che in qualsiasi altro sport Serena sarebbe stata espulsa.

18
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+1: pablito, Roland Deschain, Sandrone, drop shock, sonia609, G.F.M.C., asca
paolotdg 11-09-2018 17:58

Quoto in pieno quanto scritto, Serena ha perso tutto il mio rispetto. 😕

17
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+1: Sandrone, sonia609, G.F.M.C., asca
cataflic (Guest) 11-09-2018 17:57

Purtroppo sarà dimenticato presto questo evento e se fa risultato, già agli AUSopen saremo lì a decantare le lodi della campionessa ritrovata.
Il fatto è che fondamentalmente non te l’aspetti perchè Serena è di solito grintosa, ma corretta e invece ogni lustro una volta sbrocca totalmente in modo inqualificabile.

16
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Max74 (Guest) 11-09-2018 17:54

a

15
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Roland Deschain 11-09-2018 17:52

@radar
è per caso capitato altre volte, in una finale slam, che l’arbitro venisse chiamato ladro e che gli si chiedessero le scuse per aver “rubato” un punto?

14
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+1: ASHTONEATON, drop shock, Podium
Coaching (Guest) 11-09-2018 17:51

Il vero sconfitto è l’arbitro Ramos che ha applicato il regolamento con una pedanteria inutile. È troppo facile dire che finché c’è un regolamento va applicato, pensiamo piuttosto a modificarlo e a renderlo al passo con i tempi, altrimenti i problemi rimarranno gli stessi. Che poi Serena abbia esagerato è indubbio ma che la sua immagine di campionessa ne venga offuscata non direi proprio. È stata dipinta come il diavolo ma non è affatto così e lei è stata la prima a complimentarsi con la Osaka. Aveva il diritto di giocarsi fino in fondo le sue chances, poi magari avrebbe perso ugualmente ma togliere un game in un momento topico del match è stato un passo falso dell’arbitro o meglio il suo warning per coaching. Nessun regolamento va applicato alla lettera, altrimenti basterebbe mettere un robot al posto di una persona. La verità è che hanno sbagliato sia Serena che Ramos, ma l’arbitro in primis.

13
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+1: elenaunosette, DYLAN1998, Andrew02, kaishaku
-1: Roland Deschain, Insalatiera76, pablito, pafort, ASHTONEATON, Grace, ffedee, Fede-rer, sonia609, asca
simone (Guest) 11-09-2018 17:47

Scritto da rossi
Grande campionessa ma non e’ la prima volta che fa scene indegne di tale titolo tecnico . Mi ricordo che anche con la Vinci tentò di metterla in bagarre ed anche lì le andò male . Inqualificabile.
Preferisco la sorella di gran lunga ….
Il tennis ha bisogno di novità , non se ne può più di vedere vincere sempre gli stessi , adesso speriamo che si dedichi a fare la mamma .

Dissento

Grandissima giocatrice, nell’olimpo delle migliori di sempre.

Ma no, campionessa proprio no.

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+1: pablito
-1: Andrew02
elenaunosette 11-09-2018 17:45

Finalmente qualcuno ammette che Ramos è stato rigido e bacchettone! (Come fa spesso anche Bernardes, va a carattere personale).
Mi sembra un giudizio immeritato quello sul tennis femminile, che a me per altro diverte più di quello maschile, secondo me non vi rendete conto della miseria che resterà nel maschile una volta ,ahinoi, ritirati Nadal e Federer. Sarà molto peggio: il dito in bocca di Kirgios che chiama la mamma, i fracassamenti isterici di racchetta del divo Zverev (che sotto rete sembra Topo Gigio), Djokovic che non saprà più chi superare, si salverà solo Tsitsipas…per me nel femminile ci saranno molte più campionesse e rivalità nei prossimi anni.

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+1: kaishaku
-1: pafort, pablito, ffedee, sonia609, asca
Claudio (Guest) 11-09-2018 17:44

Scritto da Fede-rer
Non è vero che si tratta di sconfitta per tutti!
La Osaka ha vinto ed ha fatto un figurone, tennisticamente ed a livello comportamentale.
L’arbitro ha fatto un figurone applicando il regolamento alla lettera senza servilismo verso la presunta Goat incassando con grande signorilità i più beceri insulti…
La vera sconfitta è Serena Williams… Ha perso nettamente sul campo ed ha perso per la scenata orribile che ci ha propinato! Ed insieme a lei ha perso la WTA che l’ha sostenuta!

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donato (Guest) 11-09-2018 17:43

esempio tipico di arroganza da delirio di onnipotenza
bravo l’arbitro ad applicare il regolamento,al contrario di altri che non lo fanno
particolarmente odioso e culturalmente antisportivo minacciarlo ,come già successe a bernades,dimostrando che il problema è a monte
ovvero una federazione complice e vigliacca

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+1: pafort, sonia609
radar 11-09-2018 17:42

Non ho visto la finale per cui non mi espongo, così come non parlo o scrivo di fatti che non ho seguito e di cui non sono informato.
Dico solo che un penalty game in una finale Slam, personalmente, non lo ricordo…

8
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+1: elenaunosette, StanTheMan, DYLAN1998, non_sono_un_pallettaro, Andrew02
-1: G.F.M.C., Podium, asca
Ruggero Federri (Guest) 11-09-2018 17:41

cos’e’ che ha fatto il presidente Federtennis francese??

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marco.mazzoni 11-09-2018 17:37

@ Fede-rer (#2197102)

ciao, chiaro che la “sconfitta” per la Osaka è una piccola provocazione, è l’amarezza per non esser riuscita a godere a pieno di un successo ampiamente meritato 🙂 E vedi cosa ha detto dopo (leggi art su LT da poco pubblicato). Sensi di colpa che si trascina dietro senza aver fatto nulla! Questa è una sconfitta, immeritata.

6
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+1: Roland Deschain
remembergattone 11-09-2018 17:30

quoto incondizionatamente quanto scritto !

5
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rossi 11-09-2018 17:29

Grande campionessa ma non e’ la prima volta che fa scene indegne di tale titolo tecnico . Mi ricordo che anche con la Vinci tentò di metterla in bagarre ed anche lì le andò male . Inqualificabile.
Preferisco la sorella di gran lunga ….

Il tennis ha bisogno di novità , non se ne può più di vedere vincere sempre gli stessi , adesso speriamo che si dedichi a fare la mamma .

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+1: pablito
-1: elenaunosette
Fede-rer 11-09-2018 17:23

Non è vero che si tratta di sconfitta per tutti!
La Osaka ha vinto ed ha fatto un figurone, tennisticamente ed a livello comportamentale.
L’arbitro ha fatto un figurone applicando il regolamento alla lettera senza servilismo verso la presunta Goat incassando con grande signorilità i più beceri insulti…

La vera sconfitta è Serena Williams… Ha perso nettamente sul campo ed ha perso per la scenata orribile che ci ha propinato! Ed insieme a lei ha perso la WTA che l’ha sostenuta!

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+1: sonia609, Betafasan, andreandre, Gualtiero, pafort, pablito, ASHTONEATON, ffedee, SalvoCG, G.F.M.C., Podium, asca
Insalatiera76 11-09-2018 17:19

Solito Mazzoni, inappuntabile.
Quasi.
Se proprio devo minimamente dissociarmi, direi forse un filo troppo severo con l’arbitro (perdente? e che avrebbe potuto fare di diverso per uscirne meglio? Non mi viene in mente niente) e non sono convintissimo della definizione di Serena come “monumento del tennis”. Lo è senza dubbio per risultati sportivi, ma a mio avviso non a tutto tondo come si richiederebbe ad un monumento. Dici “poteva e doveva perdere con classe” ma purtroppo se la classe non è acqua, Serena è il Sahara.

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+1: G.F.M.C.
Alex59 11-09-2018 17:06

Ottimo articolo Sig. Marco Mazzoni, io piuttosto dedicherei una canzone a Serena che intonava così….”bisogna saper perdere…non sempre si può vincere” non ricordo chi la cantava, ma sicuramente appropriata per lo show negativo della Leonessa “bastonata a dovere”

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+1: Fede-rer, sonia609, Gualtiero