Open Court - 44 Copertina, Generica

Open Court: Alex Zverev, passi avanti verso il grande tennis (di Marco Mazzoni)

16/03/2016 11:09 24 commenti
Alexander Zverev classe 1997, n.58 del mondo
Alexander Zverev classe 1997, n.58 del mondo

California, deserto e cielo terso. Indian Wells segna l’inizio della stagione Masters 1000, l’anno scorso stra-dominata dal “cannibale” Djokovic. Il serbo si è presentato al via quest’anno non in perfette condizioni, ma resta sempre l’uomo da battere, in ogni torneo. Invece l’uomo “nuovo” di questa edizione è senza dubbio Alexander Zverev, 18enne di enorme talento ed in grande ascesa. Sul cemento californiano ha superato Dodig, Dimitrov e ieri Gilles Simon, dominato in modo sorprendente. Il francese non è parso vivace e presente come nelle sue migliori giornate, ma il “russo di Germania” ha giocato un match praticamente perfetto sul piano tattico e tecnico. Potenzialmente poteva essere una partita complicata per il giovane Zverev, visto che Gilles è giocatore mai banale, uno che ti fa giocare “tanto” e spesso male. Niente. Servizio, dritto, presenza, freddezza per una vittoria netta, molto convincente. Vittoria che non è passata affatto inosservata ai commentatori, ieri sera molto vivaci su twitter; e nemmeno al website dell’ATP, che stamani apre proprio con una gigantografia di Zverev.

Quanto Alex è vicino ai big? Abbastanza… ma ne sapremo di più stasera, quando sul centrale sfiderà Rafa Nadal, fresco di vendetta sportiva vs. Verdasco. Sarà un test assai interessante per Zverev, per mille motivi: il peso dell’avversario, la sua presenza fisica e mentale in campo; il doversi confermare dopo una vittoria convincente in un torneo top; dovrà soprattutto fronteggiare un tipo di tennis a suo modo unico (…anche se un filo appannato), fatto di grandi rotazioni e potenza, che potrebbe mettere a nudo alcuni dei difetti più evidenti, tecnici e fisici. Inoltre quando un giovane vive una fase fertile di crescita, è facile cadere nell’errore di aspettarsi vittorie continue. A meno di esplosioni clamorose ed episodiche, non è sempre così, è più facile che arrivi qualche caduta, anche netta. Potrebbe accadere proprio stasera, e non dovrebbe essere letta come una bocciatura perché Zverev ad Indian Wells (e non solo) sta dando segnali molto interessanti di reale crescita tecnica e fisica, accompagnata anche da una solidità mentale e tranquillità che non gli appartenevano e che sono un fattore decisivo. Per questo, provo ad addentrarmi in una breve analisi del suo gioco, andando a vedere dove lo trovo migliorato rispetto alla scorsa stagione, e dove invece ritengo che debba ancora crescere.

 

Dove è migliorato

1a di servizio. Il colpo è nettamente più potente, preciso ed efficace. Ha aggiunto peso e costanza di rendimento, riesce a mantenere una velocità media superiore, insieme ad angoli più vari che non danno riferimenti al ribattitore. Se prende ritmo, la botta al centro può essere micidiale perché la combinazione lancio di palla più caricamento verso l’impatto è molto difficile da leggere.

2a servizio. Più profonda e sicura, oggi difficilmente tira una seconda docile, facilmente aggredibile. Rispetto alla scorsa stagione non si affida solo ad un piazzamento centrale abbastanza lungo, segno che la fiducia nel colpo è in crescita.

Dritto. Più potente e costante, sta diventando un colpo sempre più decisivo nell’economia del suo tennis, perché è soprattutto col diritto spacca gli scambi con cambi di ritmo spaventosi. A questi strappi d’autore ha aggiunto una costanza di rendimento che non conosceva, anche su velocità medio alte. Inoltre, rispetto alla scorsa stagione, si è costruito una palla interlocutoria di scambio assai più lunga e mai banale, che usa per muovere l’avversario e costruirsi una posizione di non-svantaggio nel colpo seguente; e che spesso aggredisce alla prima palla più corta o lenta. Zverev sembra aver trovato una discreta sicurezza nel cambio di ritmo a massima velocità, uno strappo improvviso che difficilmente termina lungo o largo, flirtando con le righe e gli angoli aperti. Più sicura anche la soluzione lungo linea: quando arriva in anticipo sulla palla e trova i migliori appoggi, è molto bravo a mascherare la direzione dell’accelerazione.

Rovescio. Più lungo, ma sembra stia trasformando questo colpo più in una “certezza difensiva” che in una “arma vincente”. Nei suoi esordi nel grande tennis, quelli dell’estate 2014 sulla terra, mi aveva impressionato per la facilità con cui trovava dei lungo linea veramente belli e vincenti. Adesso il baricentro del suo tennis sembra sempre più spostato sulla combinazione servizio e dritto, ed il rovescio trasformato in un colpo sicuro, di scambio e di difesa, con qualche accelerazione “doc” ma più estemporanea e slegata dal principale piano tattico. Inoltre quando lo gioca in piena corsa resta meno sicuro, con la palla che a volte scappa via. Altro difettuccio: tende a giocarlo cross col pilota automatico, scegliendo il lungo linea solo per l’accelerazione, tanto che alla fine lo schema può diventare prevedibile. Torniamo ai miglioramenti.

Appoggi. Il footwork di Alex è cresciuto in modo esponenziale, e questo fa enorme differenza nella qualità del suo tennis. La scorsa stagione spesso non arrivava bene sulla palla, con passi troppo lunghi ed incerti, aggravati dall’incapacità di scendere sulle ginocchia per accompagnare il colpo. C’è ancora da lavorare, ma oggi ha movenze più precise, potenti, agili. Tanto che sul dritto trovo elegante, se mi passate il termine “maestoso”, come apre le gambe ed inizia la rotazione del busto per l’apertura, con un grande equilibrio ed una fase di caricamento eccellente in tutte le componenti dinamiche. Una bellezza, grazie a cui riesce ad accelerare con sicurezza e grande efficacia. Deve affinare ancora molti aspetti, soprattutto sul breve, ma ha fatto “passi da gigante” in tutti i sensi. Nel tennis molto fisico e continuo di oggi è una conditio sine qua non per tentare la scalare alla vetta.

Propensione offensiva. Zverev non è un istintivo, resta un costruttore di gioco, uno che ama scambiare qualche colpo prima dell’affondo; ma rispetto alla scorsa stagione cerca l’accelerazione prima, con netti benefici in termini di efficacia. Temporeggia di meno, concedendo meno chance al rivale di metterlo sotto, grazie all’insieme di tutte le migliorie viste finora, ma anche grazie ad un atteggiamento più offensivo ed una maggiore presenza in campo. Oggi riesce a leggere meglio lo scambio, e quando l’altro accorcia si fa trovare pronto a prendere in mano la situazione. Soprattutto dal centro comanda molto bene lo scambio, ed è pronto ad avanzare per chiudere il campo al rivale. Potrebbe (e dovrebbe) scendere ancor più spesso, visto che con quella mano e quella “apertura alare” è molto difficile passarlo, sia di lato che sopra la testa.

Atteggiamento. …qua sono curioso di vederlo stasera, sotto lo stress del grande match e del grande rivale. Non sarà mai un “freddo”, qualche esplosione o momento di “down” temo non riuscirà mai a cancellarlo, ma rispetto al recente passato è assai più contenuto e positivo in campo. Altro mattoncino di crescita assai importante.

 

Dove deve migliorare

Sempre sottolineando che aspetto verifiche nei prossimi tornei e contro rivali assolutamente competitivi, ecco qua alcune fasi di gioco in cui Alex deve spingere per crescere.

Risposta. Con la sua manualità e senso per la palla, resta troppo conservativo, difficilmente incide già dalla risposta. Al massimo livello questo è un difetto importante, perché non mette pressione a chi serve. Oggi cerca quasi sempre una risposta lunga e sicura al centro; tattica non sbagliata, funzionale al suo modo di interpretare il tennis, e che spesso funziona anche bene. Però saper aggredire già dalla risposta è un plus spesso decisivo nelle fasi calde dei match. In generale un altro salto crescita sarebbe aggiungere un tennis ancor più offensivo, con tempi di gioco più rapidi e meno rischi di cadere in difesa, dove per struttura fisica non sarà mai dominante.

Fisico. 18 anni, normale che sia ancora acerbo, ancor più vista l’altezza e la struttura da longilineo. La resistenza allo stress imposto dal tennis del 2000 è forse il vero punto di domanda sul suo futuro, se diventerà un campionissimo o non riuscirà a trovare la continuità necessaria. Questa stagione, la prima che affronterà completamente nei grandi tornei, sarà un test importante per vedere come reagirà il suo fisico; e come lo sosterrà in campo, quando dovrà controbattere tennisti con velocità di palla superiore e che lo mettono in difesa. Già Nadal stasera sarà un primo approccio niente male.

Intensità. E’ classico della fase di crescita, non sempre riesce a tenere l’acceleratore pigiato a tutta per l’intero match, fisicamente e mentalmente. Però se vuoi battere un campione come Nadal, devi riuscirci. Aumentare progressivamente il minutaggio in cui riesce a tenere il massimo livello è il vero obiettivo per il suo 2016, più di un risultato singolo o di una crescita in classifica.

 

Alexander Zverev è un tennista affascinante, uno dei talenti più attesi. Sta facendo passi in avanti importanti, e sarebbe splendido se sorprendesse tutti arrivando già in questa stagione a competere per i grandi tornei. Probabilmente è un po’ presto, ma chissà…

 

Marco Mazzoni

@marcomazz


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24 commenti. Lasciane uno!

Pallettaro (Guest) 16-03-2016 21:35

@ pafort (#1550567)

Appunto. Che ti dicevo…..

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pafort 16-03-2016 20:09

@ pafort (#1550562)

16 anni

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pafort 16-03-2016 20:03

Scritto da pallettaro
@ pafort (#1550303)
L’ha fatta eccome.
– Ha vinto, nel 2014, l’Aus Open battendo Kozlov in finale.
– Nel 2013 ha raggiunto la finale del Roland Garros perdendo da Garin.
– Nel 2013 ha fatto semi all’Us Open ha perso in semi da Coric.
– Nel 2013 Wimbledon ha perso al terzo turno
– Nel 2013 ha vinto il Bonfiglio.
– nel 2013 ha fatto semifinale all’Orange Bowl
– Nel 2013 ha chiuso al primo posto la classifica Junior.
Una vittoria slam con due finali e una semifinale non mi pare possa associarsi al concetto di snobbare.
Informarsi prima di scrivere, please.

nel 2013 aveva 14 anni!!!!!!!
Pensate prima di scrivere e correggere gli altri.
Quanti Grade 1-2-3-4-5 ha giocato?
a 16 vinceva il primo challenger….

22
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barra de boca 16-03-2016 19:48

Scritto da barra de boca

Scritto da pallettaro
@ barra de boca (#1550441)
Ma non è vero. Karlovic ha 37 anni. Gioca ancora adesso. Isner non mi pare abbia avuto più infortuni di un Fernando Gonzales o di un Cuevas, o di un Andreev.
Ormai tutti possono rompersi. Nadal si rompe per altre ragioni. E Nishikori che struttura ha? Sembrerebbe un soldatino di ferro. Invece si rompe. E’ tutta genetica e/o sfortuna. Ci si può far niente.

Vero anche questo..ma isner karlovic spendono poco e hanno iniziato a farsi male in tarda età..almeno karlovic di isner non ricordo infortuni seri.
Gli alte nominati facevano leva sul troppo tennis fisico e si sono sfacciati.
Rafa logoro
Nando era un pazzo faceva pesi dalla mattina alla sera saltando sedute di stretching pur sapendo il male che gli faceva troppo fuori.
Cuevas è sempre stato sfigato. Andreev era un toro era inevitabile si spaccasse pure lui era un megalomane della palestra..e non ascoltava nessuno. Nishi geneticamente è fragilino ma comunque va meglio di prima.
Il tennis col passare degli anni diventerà sempre più fisico..per quello devono trovargli il bilanciamento giusto tra l’altezza e il peso. Altrimenti si spezzerà..spero di sbagliarmi

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barra de boca 16-03-2016 19:47

Scritto da pallettaro
@ barra de boca (#1550441)
Ma non è vero. Karlovic ha 37 anni. Gioca ancora adesso. Isner non mi pare abbia avuto più infortuni di un Fernando Gonzales o di un Cuevas, o di un Andreev.
Ormai tutti possono rompersi. Nadal si rompe per altre ragioni. E Nishikori che struttura ha? Sembrerebbe un soldatino di ferro. Invece si rompe. E’ tutta genetica e/o sfortuna. Ci si può far niente.

Vero anche questo..ma isner karlovic spendono poco e hanno iniziato a fare male in tarda età..almeno karlovic di isner non ricordo infortuni seri.

Gli alte nominati facevano leva sul troppo tennis fisico e si sono sfasciato.
Rafa logoro
Nando era un pazzo faceva pesi dalla mattina alla sera saltando sedute di stretching pur sapendo il male che gli faceva troppo fuori.
Cuevas è sempre stato sfigato. Andreev era un toro era inevitabile si spaccasse pure lui era un megalomane della palestra..e non ascoltava nessuno. Nishi geneticamente è fragilino ma comunque va meglio di prima.

Il tennis col passare degli anni diventerà sempre più fisico..per quello devono trovargli il bilanciamento giusto tra l’altezza e il peso. Altrimenti si spezzerà..spero di sbagliarmi

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Palmeria (Guest) 16-03-2016 18:23

La cosa bella è che meno di due mesi fa battibeccai con un utente di cui non ricordo il nome, il quale vidde la sconfitta di Vanni al tiebreak del terzo contro Zverev come una debacle clamorosa di Lucone. Da lì in poi non si è più fermato! 😀

Quello che ammiro molto e mi fa ben sperare di Sasha, e lo dico spesso, è che sa giocare in ogni superficie.
Ha fatto bene al suo primo anno su erba, sulla terra rossa tedesca era venuto alla ribalta e con questo servizio non può giocar male sul cemento…

Concordo con chi dice che potrebbe giocare un po’ più avanti, a volte deve abbassarsi troppo per colpire la palla.

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pallettaro (Guest) 16-03-2016 18:08

@ barra de boca (#1550441)

Ma non è vero. Karlovic ha 37 anni. Gioca ancora adesso. Isner non mi pare abbia avuto più infortuni di un Fernando Gonzales o di un Cuevas, o di un Andreev.
Ormai tutti possono rompersi. Nadal si rompe per altre ragioni. E Nishikori che struttura ha? Sembrerebbe un soldatino di ferro. Invece si rompe. E’ tutta genetica e/o sfortuna. Ci si può far niente.

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barra de boca 16-03-2016 17:04

@mazzoni

Mi preoccupa un po’ il fisico lo dissi un po’ di tempo fa..la struttura è predisposta ad infortuni futuri..spero di sbagliarmi sarebbe davvero un peccato. Qui dovrà fare un gran lavoro lo staff..vero che non ci puoi fare niente se questo ti cresce ancora..ma è anche vero che devono essere bravi a bilanciargli il tutto..compresi i kg di muscoli e la massa che metterà su prima o poi . 1 kg in più o 1 in meno a questi livelli diventa fondamentale e può cambiarti una carriera.

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iosonoiltennis (Guest) 16-03-2016 16:57

Scritto da Alessandromonky
Secondo me zverev fa come kyrgios e coric,ovvero va intorno ai 20-30 come hanno fatto loro e poi si ferma,in attesa di compiere il salto di qualità più importante

Zverev ha la testa di coric e i colpi di kirgios..entra in top 10 entro l’anno

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BROWNforever (Guest) 16-03-2016 15:50

Scritto da zanetti (ex panuccio)

Scritto da pafort
Peccato che qualcuno se ne accorga adesso. Per anni avete seguito Quinzi, nei tornei Junior quando questo ragazzo l’attività Junior non l’ha praticamente fatta, snobbata, non aveva tempo da perdere, subito sotto con i futures e challengers a fare esperienza e non a elemosinare stupide WC che non ti fanno crescere.
poi basta a togliere gli anni. Questo qui tra un mese ne fa 19…
e gioca dal 2011 i futures

Ma perchè tirate sempre in mezzo Quinzi? Ma di coetaneo di Zverev c’è solo Quinzi?

c´é Coric

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pallettaro (Guest) 16-03-2016 15:46

@ luigi (#1550361)

Mica detto. Ricordo Nole che nel 2006 fece le quali a Roma e perse di Fognini. Nole era già numero 67, semifinale ad Umago, (poi quarti al Roland Garros e vittoria di un atp in Olanda) e ti perse contro il numero 260 Fognini nelle qualifiche.
Tra teenager le dinamiche sono diverse e non certo matematiche.

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pallettaro (Guest) 16-03-2016 15:37

@ Alessandromonky (#1550340)

Insomma, è ancora più difficile. Kyrgios è stato al massimo n. 25 ed è n. Coric è numero 48 ed è stato al massimo numero 33.
Nonostante i grandi risultati non si sono nemmeno avvicinati ai primi 20.
E’ sempre più dura per i giovani. Quindi l’argomento Quinzi va rimandato a tempi migliori per lui. Facile attaccarlo nei momenti peggiori.

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Insalatiera 76 (Guest) 16-03-2016 15:32

Però sempre bello da leggere Mazzoni!

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luigi (Guest) 16-03-2016 15:01

Oggi come finirebbe zverev quinzi 63 61 ?

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zanetti (ex panuccio) (Guest) 16-03-2016 14:37

Scritto da pallettaro
@ pafort (#1550303)

Informarsi prima di scrivere, please.

Ecco, bravo !!!

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zanetti (ex panuccio) (Guest) 16-03-2016 14:36

Scritto da pafort
Peccato che qualcuno se ne accorga adesso. Per anni avete seguito Quinzi, nei tornei Junior quando questo ragazzo l’attività Junior non l’ha praticamente fatta, snobbata, non aveva tempo da perdere, subito sotto con i futures e challengers a fare esperienza e non a elemosinare stupide WC che non ti fanno crescere.
poi basta a togliere gli anni. Questo qui tra un mese ne fa 19…
e gioca dal 2011 i futures

Ma perchè tirate sempre in mezzo Quinzi? Ma di coetaneo di Zverev c’è solo Quinzi?

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Alessandromonky 16-03-2016 14:29

Secondo me zverev fa come kyrgios e coric,ovvero va intorno ai 20-30 come hanno fatto loro e poi si ferma,in attesa di compiere il salto di qualità più importante

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pallettaro (Guest) 16-03-2016 13:57

@ pafort (#1550303)

L’ha fatta eccome.
– Ha vinto, nel 2014, l’Aus Open battendo Kozlov in finale.
– Nel 2013 ha raggiunto la finale del Roland Garros perdendo da Garin.
– Nel 2013 ha fatto semi all’Us Open ha perso in semi da Coric.
– Nel 2013 Wimbledon ha perso al terzo turno
– Nel 2013 ha vinto il Bonfiglio.
– nel 2013 ha fatto semifinale all’Orange Bowl
– Nel 2013 ha chiuso al primo posto la classifica Junior.
Una vittoria slam con due finali e una semifinale non mi pare possa associarsi al concetto di snobbare.
Informarsi prima di scrivere, please.

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adriano (Guest) 16-03-2016 13:38

@ dario (#1550311)

Zverev si muove molto meglio di Delfo; per me è il più promettente ma per ora gioca troppo da lontano .

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dario (Guest) 16-03-2016 13:30

spero non gli mettono troppa massa. La sua caratteristicaè la velocita’ nonostante l’altezza. Forse solo Del Potro si muove cosi’ bene nonostante sai oltre il metro e 95

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pafort 16-03-2016 13:16

Peccato che qualcuno se ne accorga adesso. Per anni avete seguito Quinzi, nei tornei Junior quando questo ragazzo l’attività Junior non l’ha praticamente fatta, snobbata, non aveva tempo da perdere, subito sotto con i futures e challengers a fare esperienza e non a elemosinare stupide WC che non ti fanno crescere.
poi basta a togliere gli anni. Questo qui tra un mese ne fa 19…
e gioca dal 2011 i futures

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Giorgione1978 16-03-2016 13:15

peccato che tra i nuovi non ci sia un italiano 😥

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Agatone (Guest) 16-03-2016 12:13

E’ lui l’uomo del futuro (se non sbiella mentalmente)

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radar 16-03-2016 11:43

Zverev e Kasatkina: il nuovo che avanza, nonché i miei tennisti preferiti.

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