Quali ricambi per il tennis italiano femminile?

28/02/2016 12:40 58 commenti
Nella foto Alice Matteucci classe 1995
Nella foto Alice Matteucci classe 1995

Dicono che si preannunciano momenti di vacche magre per il tennis italiano, soprattutto per quello femminile, incapace di ripetere i fasti (impresa di per sé già complicata vista la portata dei traguardi raggiunti…) di un’incredibile generazione composta da Schiavone, Pennetta, Errani e Vinci che hanno fatto la voce grossa e innalzato l’asticella degli obiettivi a livello internazionale.

Un salto generazionale è auspicabile ma le incognite sono molteplici: allo stato attuale, quelle che sono venute subito dopo o in contemporanea a queste grandissime campionesse ancora oggi protagoniste del circuito, non hanno ripetuto le imprese delle grandi (a livello sportivo) connazionali e cosa ancora più preoccupante, le giovanissime che dovrebbero arrivare a breve nel circuito, appaiono invece indietro rispetto alle proprie coetanee straniere o non all’altezza delle aspettative in loro riposte.

Karin Knapp ha sempre fatto quel che ha potuto battagliando con il proprio fisico, Camila Giorgi sta battagliando piuttosto con sé stessa, mentre Barbieri e Burnett per svariati e differenti motivi si sono fermate. Ma le nostre baby? Su quali puntare per il futuro e per il ricambio che sarà?

La Caregaro portata in Fed Cup poteva rappresentare una speranza ma la sensazione è che la classe ’92 (non proprio una teenager…) attualmente al suo best ranking di numero 253 delle classifiche WTA, sia stata gettata nella mischia allo sbaraglio con il forte rischio di “bruciarla” a certi livelli. Va bene fare esperienza, ma mi sembra che la trasferta francese sia stata caratterizzata più da ombre che da luci, anche per lei.

Al best ranking è appena arrivata anche Alice Matteucci (numero 319): guardando la classifica, la 20enne tennista pescarese è la nostra giovane messa meglio e, anche se i progressi non sono rapidissimi appaiono graduali e costanti. Già convocata al pari della Caregaro in Fed Cup, la giovane tennista allenata da Tathiana Garbin nutre il sogno di vincere uno Slam: la strada appare lunga, lunghissima, ma l’essersi affidata a un’allenatrice che ha fatto il suo stesso percorso di crescita potrebbe regalarle quella sicurezza in più per arrivare a certi livelli, perlomeno a ridosso della top100, obiettivo chimera per molte della sua generazione.

Attenzione a Cristiana Ferrando (’95) e Georgia Brescia (’96), attorno alla 350esima posizione e in odore di miglioramenti, mentre da dietro spingono forte anche Bianca Turati e Jessica Pieri (entrambe classe 1997) con Angelica Moratelli (classe ’94) in risalita.

Infine un nome che rappresenta una scommessa: Federica Bilardo, classe 1999 e numero 850 della classifica WTA. Il movimento va sottolineato però come appaia in deciso affanno e sebbene ci siano alcune note liete, bisogna ribadire che permangono tanti, troppi punti di domanda.

E voi utenti, su chi puntereste per mettere in atto il tanto agognato ricambio generazionale nel tennis italiano femminile? Chi per voi può ambire alle prime 100 giocatrici del ranking WTA?


Alessandro Orecchio


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58 commenti. Lasciane uno!

clipo (Guest) 29-02-2016 13:46

ma la Samsonova?

58
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lallo (Guest) 29-02-2016 11:33

Per essere un pò più chiaro aggiungo: la camera ipobarica in Italia è doping, all’estero no. I vari Nole, Rafa etc la usano (sospetto la usino tutti i top), se lo fai in Italia rischi la galera (è penale) se lo fai in Spagna alzi naturalmente l’ematocrito con miglioramenti prestazionali anche del 20% (a livello di resistenza fisica che, nel tennis, significa anche aumento della tenuta mentale). E’ solo un esempio…..

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fideliobis 29-02-2016 09:50

Angelica Moratelli, sperando che abbia risolto tutti i problemi fisici.

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Cataflic (Guest) 29-02-2016 08:31

Scritto da biglebowski

Scritto da Sander

Scritto da biglebowski
è troppo chiedere a chi si lancia in un’analisi di questo tipo, un giudizio tecnico?
quali gli aspetti migliori del gioco delle ragazze?
quali i limiti?
insomma qualcosa che esuli dalla lettura numerica del ranking che può fare anche un bambino.
io credo che non le abbia mai viste giocare…..articolo penoso senza capo ne’ coda dove si mischiano professioniste e dilettanti, donne e bambine.
semplicemente inutile.

Anche qui c’e’ da fare una riflessione che forse potrebbe portare alla realta’ delle cose.
Concordo con te che l’articolo poteva essere sviscerato meglio ma al di la di questo dovremmo porci una domanda….quali sono le aspettative che abbiamo da questo sito? La mia risposta e’ avere le notizie live delle partire, informazioni sui Tornei, commenti, confronti tra appassionati.
Considerando che tutto questo servizio non e’ a pagamento devo rispettare l’offerta che mi si da e vedere il bicchiere ampiamente e quasi pieno.
Obbiettivamente il sito e’ fatto molto bene, ci sono informazioni costanti, Orecchio e’ una persona appassionata come noi di tennis che scrive articoli molte volte provocatori e/o “commerciali” che diventano spunti di confronto, anche se non conoscesse il gioco di qualche giovane giocatrice che problema c’e’? Si e’ firmato grande esperto di tennis a tutto tondo?
Direi che dobbiamo vivere tutti le cose un po’ piu’ serenamente senza allontanarci dalla realta’e senza farci offuscare da pretese che possono essere auspicabili ma non ci spettano di diritto.

mi unisco ai tuoi apprezzamenti circa la qualità del sito. ribadisco la povertà di contenuti di questo articolo che mi è venuto spontaneo segnalare.
mi sarebbe piaciuto capirne un po’ di più e leggere qualcosa di rilevante su un argomento che è interessante.
senza pretese.

Orecchio è così…..a volte basterebbe il titolo ed un invito a sviscerare l’argomento coi commenti….

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Carlo (Guest) 29-02-2016 00:48

C’è un errore di fondo sia nell’articolo (che comunque ha un suo senso, è corretto e lo scopo di stimolare le nostre discussioni lo raggiunge) sia in molti commenti.

Sembra dimenticarsi che il tennis non è uno sport di prestazione, come il nuoto e l’atletica, dove posso valutare la qualità e le prospettive di un atleta guardando solo lei o lui stesso. Il tennis è uno sport di confronto, conta come mi comparo e come posso competere con gli altri.

Se voglio valutare se un tennista tra qualche anno potrà essere tra i primi 100 del mondo, per prima cosa devo provare ad immaginare come e chi saranno gli altri, le altre, in quella categoria tra qualche anno.
Devo conoscere, almeno sinteticamente, il livello generale del movimento mondiale, ed a questo comparare il soggetto che prendo in considerazione.

Ovviamente è difficilissimo, ma è questo che si tenta di indovinare.

A che serve dire che una ragazza è brava guardando solo lei, senza vedere quanto sono brave le altre centinaia, migliaia che competono con lei nel mondo, che per ora si muovono su ambiti diversi e sconosciuti, ma solo quando arriveranno nelle competizioni maggiori del circuito WTA finalmente si scopriranno le vere potenzialità con i confronti diretti?

Oltre al ranking assoluto un buon indicatore ci può venire dalle classifiche juniores, dove abbiamo tre ragazze tra le prime 100, Tatiana Pieri 55, Federica Bilardo 86 e Lucrezia Stefanini 93, situazione simile tra i ragazzi, sempre 3 nei 100 (50, 51, 91).

Niente di entusiasmante, ma neanche da disperarsi: gli Stati Uniti hanno 15 ragazze, la Russia 12, Cina e Romania 6, le altre nazioni stanno come o peggio di noi.

Oggi abbiamo 6 giocatrici tra le prime 100, è ragionevole sperare che per i prossimi 10 anni ci sia un ricambio per cui una media di 3 riescano comunque ad arrivarci e restarci.

Per i traguardi delle prime 50, 20 o 10 è saggio non esprimersi.

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biglebowski (Guest) 29-02-2016 00:12

Scritto da Sander

Scritto da biglebowski
è troppo chiedere a chi si lancia in un’analisi di questo tipo, un giudizio tecnico?
quali gli aspetti migliori del gioco delle ragazze?
quali i limiti?
insomma qualcosa che esuli dalla lettura numerica del ranking che può fare anche un bambino.
io credo che non le abbia mai viste giocare…..articolo penoso senza capo ne’ coda dove si mischiano professioniste e dilettanti, donne e bambine.
semplicemente inutile.

Anche qui c’e’ da fare una riflessione che forse potrebbe portare alla realta’ delle cose.
Concordo con te che l’articolo poteva essere sviscerato meglio ma al di la di questo dovremmo porci una domanda….quali sono le aspettative che abbiamo da questo sito? La mia risposta e’ avere le notizie live delle partire, informazioni sui Tornei, commenti, confronti tra appassionati.
Considerando che tutto questo servizio non e’ a pagamento devo rispettare l’offerta che mi si da e vedere il bicchiere ampiamente e quasi pieno.
Obbiettivamente il sito e’ fatto molto bene, ci sono informazioni costanti, Orecchio e’ una persona appassionata come noi di tennis che scrive articoli molte volte provocatori e/o “commerciali” che diventano spunti di confronto, anche se non conoscesse il gioco di qualche giovane giocatrice che problema c’e’? Si e’ firmato grande esperto di tennis a tutto tondo?
Direi che dobbiamo vivere tutti le cose un po’ piu’ serenamente senza allontanarci dalla realta’e senza farci offuscare da pretese che possono essere auspicabili ma non ci spettano di diritto.

mi unisco ai tuoi apprezzamenti circa la qualità del sito. ribadisco la povertà di contenuti di questo articolo che mi è venuto spontaneo segnalare.
mi sarebbe piaciuto capirne un po’ di più e leggere qualcosa di rilevante su un argomento che è interessante.
senza pretese.

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Luciano.N94 28-02-2016 23:08

Scritto da Luciano.N94
@ Sander (#1539187)
La Pennetta è andata in Spagna perché non sopportava più Barbara Rossi,perché la trattava ancora come quella bambina che era andata da lei dopo essersi allontanata dal centro federale.Flavia non poteva neanche tornare in camera a che orario voleva.Se non mi credi trovi tutto sul suo libro.Quindi non diciamo scemenze,dette solo perché uno pensa che ci potrebbe arrivare con la logica,senza avere delle informazioni.

Flavia non poteva neanche decidere se giocare un torneo,oppure no.

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Sander (Guest) 28-02-2016 22:43

Scritto da biglebowski
è troppo chiedere a chi si lancia in un’analisi di questo tipo, un giudizio tecnico?
quali gli aspetti migliori del gioco delle ragazze?
quali i limiti?
insomma qualcosa che esuli dalla lettura numerica del ranking che può fare anche un bambino.
io credo che non le abbia mai viste giocare…..articolo penoso senza capo ne’ coda dove si mischiano professioniste e dilettanti, donne e bambine.
semplicemente inutile.

Anche qui c’e’ da fare una riflessione che forse potrebbe portare alla realta’ delle cose.
Concordo con te che l’articolo poteva essere sviscerato meglio ma al di la di questo dovremmo porci una domanda….quali sono le aspettative che abbiamo da questo sito? La mia risposta e’ avere le notizie live delle partire, informazioni sui Tornei, commenti, confronti tra appassionati.
Considerando che tutto questo servizio non e’ a pagamento devo rispettare l’offerta che mi si da e vedere il bicchiere ampiamente e quasi pieno.
Obbiettivamente il sito e’ fatto molto bene, ci sono informazioni costanti, Orecchio e’ una persona appassionata come noi di tennis che scrive articoli molte volte provocatori e/o “commerciali” che diventano spunti di confronto, anche se non conoscesse il gioco di qualche giovane giocatrice che problema c’e’? Si e’ firmato grande esperto di tennis a tutto tondo?
Direi che dobbiamo vivere tutti le cose un po’ piu’ serenamente senza allontanarci dalla realta’e senza farci offuscare da pretese che possono essere auspicabili ma non ci spettano di diritto.

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Andrea (Guest) 28-02-2016 21:15

Scritto da Sander

Scritto da Andrea

Scritto da lallo
Oggettivamente e sottolineo oggettivamente, per far risultati bisogna andare a lavorare in Spagna. Tutte le ns 4 ragazze fenomenali han fatto così (e prima non eran a tale livello). Ragion per cui, o si lavora in tale direzione (ad esempio utilizzando l’esperienza di Pennetta e le sue conoscenze) per reindirizzare le giovani promettenti verso un tale percorso, meglio quando siano appena over18, oppure… aspetta e spera!

Questo è il solito luogo comune, come “non ci sono più le mezze stagioni”.
La Pennetta quando è andata in Spagna era già 40 del mondo, grazie a Vittorio Magnelli e a Barbara Rossi.
La Vinci è sempre stata allenata in Italia da allenatori italiani.
La Schiavone si è allenata in Spagna per solo 2 mesi. Ha avuto un allenatore argentino e poi molti allenatori italiani. Quando ha vinto Parigi si allenava a Tirrenia con Barazzutti e Furlan.
Solo Sara è oggettivamente un frutto del lavoro spagnolo, grazie a Pablo Lozano.
Il metodo spagnolo è in crisi ormai da qualche anno. Tra le ragazze in particolare non esce più nessuna o quasi.
La Suarez Navarro è venuta fuori da sola, viene dalle Canarie. Un fiore nel deserto.
E la Muguruza con la Spagna non c’entra nulla, essendo un prodotto delle accademie americane.
Per la precisione.

Andrea, volevo approfondire le situazioni che hai elencato.
Tu dici che la Pennetta era gia’ n. 40 quando e’ andata in Spagna.
Io ti chiedo, ma se stava cosi’ bene in Italia perche’ e’ andata in Spagna? Perche’ c’era Moya o perche’ reputava che per il suo tennis andare il un altro contesto formativo sarebbe stato migliore?(come poi si e’ rivelato).
Dici che la Vinci e’ sempre stata allenata in Italia da allenatori italiani….io dico che Cina’ e’ sicuramente un bravo professionista ma penso sia cresciuto con Roberta e stia aumentando la sua fase esperienziale propria ancora adesso con alcuni miglioramenti psico-fisici…dicendo questo intendo che la Vinci a mio modo di vedere poteva arrivare a certi livelli molto prima con un allenatore gia’ scafato e di livello internazionale…questa esperienza ha portato sicuramente Cina’ a salire di livello ma negli anni precedenti lo stesso Cina’ era sicuramente piu’ inesperto di adesso.
Per la Schiavone si e’ potuto offrire un Barazzutti preso in prestito dalla Federation Cup, e’ stata un ottima liaison ma un po’ arrivata per caso senza una struttura italia dietro.
Ultima, la Errani che e’ partita subito in quarta con la Spagna ed e’ arrivata anche in giovane eta’ a risultati importanti mentre le sue compagne hanno dovuto attendere molti anni dopo per arrivare alle stesse prestazioni.
In sostanza penso che in Italia abbiamo buoni e forse anche ottimi allenatori fino al livello junior ma poi la struttura latita nel senso che dovremmo potere avere degli allenatori con esperienza che possano traghettare con cognizione di causa (e metodo gia’ precedentemente testato )i nostri giovani, dal livello Future Challenger a quello ATP, ma i pur potenzialmente bravi e di buon avvenire sono allenatori in buona parte alle prime esperienze nello sviluppo di queste fasi per i propri giovani atleti.
Forse mi sbaglio, chiedo di correggermi se non e’ cosi’ ma Diego Nargiso,l’allenatore di Quinzi, quello di Berettini, di Sonego,lo stesso pur bravo di Donati hanno un pedigree’ internazionale a livello di esperienza per gestire questa delicatissima e specifica fase dei loro promettenti giocatori?
In Italia vedo un grande allenatore a livello internazionale che e’ Riccardo Piatti e che aveva portato Camporese al suo massimo.
Vorrei vedere tanti in Italia con queste capacita’ e con il suo metodo vincente di lavoro, invece temo che la Federazione non lavori abbastanza in questo senso e lasci certe situazioni nella superficialita’ dettate dal caso

Concordo. La mancanza di allenatori di alto livello disposti a viaggiare è la maggiore lacuna del nostro tennis.

Gente come Golarsa, Vittorio Magnelli, Francesco Elia, Barbara Rossi, Santopadre, ha qualità ed esperienza. Ma sono persone non più disposte a girare per il circuito per quelle 25 30 settimane l’anno che servono. Purtroppo per un ex seconda categoria è troppo più allettante fare il maestro in un elegante circolo alla moda che girare per puzzolenti futures.

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Andrea (Guest) 28-02-2016 21:10

Scritto da biglebowski
è troppo chiedere a chi si lancia in un’analisi di questo tipo, un giudizio tecnico?
quali gli aspetti migliori del gioco delle ragazze?
quali i limiti?
insomma qualcosa che esuli dalla lettura numerica del ranking che può fare anche un bambino.
io credo che non le abbia mai viste giocare…..articolo penoso senza capo ne’ coda dove si mischiano professioniste e dilettanti, donne e bambine.
semplicemente inutile.

Perfetto. È proprio così.

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lallo (Guest) 28-02-2016 20:58

Scritto da Andrea

Scritto da lallo
Oggettivamente e sottolineo oggettivamente, per far risultati bisogna andare a lavorare in Spagna. Tutte le ns 4 ragazze fenomenali han fatto così (e prima non eran a tale livello). Ragion per cui, o si lavora in tale direzione (ad esempio utilizzando l’esperienza di Pennetta e le sue conoscenze) per reindirizzare le giovani promettenti verso un tale percorso, meglio quando siano appena over18, oppure… aspetta e spera!

Questo è il solito luogo comune, come “non ci sono più le mezze stagioni”.
La Pennetta quando è andata in Spagna era già 40 del mondo, grazie a Vittorio Magnelli e a Barbara Rossi.
La Vinci è sempre stata allenata in Italia da allenatori italiani.
La Schiavone si è allenata in Spagna per solo 2 mesi. Ha avuto un allenatore argentino e poi molti allenatori italiani. Quando ha vinto Parigi si allenava a Tirrenia con Barazzutti e Furlan.
Solo Sara è oggettivamente un frutto del lavoro spagnolo, grazie a Pablo Lozano.
Il metodo spagnolo è in crisi ormai da qualche anno. Tra le ragazze in particolare non esce più nessuna o quasi.
La Suarez Navarro è venuta fuori da sola, viene dalle Canarie. Un fiore nel deserto.
E la Muguruza con la Spagna non c’entra nulla, essendo un prodotto delle accademie americane.
Per la precisione.

io non ho parlato di allenatori spagnoli (peraltro bravissimi). Ho parlato di allenarsi in Spagna. I trucchi del mestiere, pare evidente dal salto qualitativo di tutte, li hanno appresi lì.

48
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Cocciasecca (Guest) 28-02-2016 20:49

Una cosa non capisco, è l’ossessione dell’anagrafe. Ho vissuto in diversi paesi, mi permetto dunque di affermare che una ragazza tedesca, nordica o slava a 14-16 anni hanno già un fisico di donna, mentre quello delle latino-europea deve ancora svilupparsi. Le nordiche sono anche più indipendente e ordinate, dunque meno soggette a cattivi consigli. I grandi successi delle nostre vecchiette (Schiavone, Pennetta, Vinci) sono arrivati sul tardi. Dire chi delle nostre ragazze possa arrivare nel top 100 è difficile visto il numero pazzesco di ragazze che si sono perse per strade per vari motivi. Così, ad occhio si può citare Matteucci, le Pieri, Moratelli, le Turati, Trevisan (sic!), più in là la Bilardo, la Stefanini e tante altre che bisogna lasciarle crescere in pace e non assalire come si fa per Quinzi. La pazienza è la virtù dei forti. Sarò un incurabile ottimista, ma vedo molto progresso nelle ultime settimane per quello che riguarda le nostre nuove leve. A Moratelli, Trevisan e Giulietta Pairone vanno i miei più sinceri auguri. PS: non abbiamo bisogna degli spagnoli.

47
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labicano (Guest) 28-02-2016 20:17

È troppo chiedere un pó di educazione? @ biglebowski (#1539165)

46
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Carlo (Guest) 28-02-2016 19:38

Scritto da paolodeb
@Carlo
Ogni ragazza ha una sua storia diversa dalle altre e non è possibile catalogarle tutte assieme con il solo dato anagrafico.
Ti faccio solo tre esempi.
Cristiana Ferrando ha iniziato ad allenarsi seriamente solo dopo aver conseguito la maturità a scuola, quindi a luglio 2014.
Jessica Pieri è stata ferma praticamente due anni per infortuni vari e la scorsa stagione è stata l’unica (quasi) completa.
Martina Trevisan aveva praticamente smesso di giocare e ha ripreso da zero due anni fa.

Ma queste considerazioni valgono parimenti per tutte le centinaia di ragazze nel ranking, ed essendo impossibile sapere che infortuni o incovenienti hanno avuto Deborah Kerfs (3/95 Belgio #581 o Nina Stojanovic (7/96 Serbia #360) si può solo presumere che statisticamente tutte abbiano più o meno il loro inconveniente, e statisticamente i ranking siano validi.

O solo le nostre hanno gli esami, gli infortuni ed altri problemi?
Che ne sappiamo di Naomi Totka e Katinka Von Deichmann, o Reveena Kingsley, a parte essere appaiate nel ranking alla nostra Trevisan, ma nettamente più giovani?

45
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Sander (Guest) 28-02-2016 19:29

Scritto da Andrea

Scritto da lallo
Oggettivamente e sottolineo oggettivamente, per far risultati bisogna andare a lavorare in Spagna. Tutte le ns 4 ragazze fenomenali han fatto così (e prima non eran a tale livello). Ragion per cui, o si lavora in tale direzione (ad esempio utilizzando l’esperienza di Pennetta e le sue conoscenze) per reindirizzare le giovani promettenti verso un tale percorso, meglio quando siano appena over18, oppure… aspetta e spera!

Questo è il solito luogo comune, come “non ci sono più le mezze stagioni”.
La Pennetta quando è andata in Spagna era già 40 del mondo, grazie a Vittorio Magnelli e a Barbara Rossi.
La Vinci è sempre stata allenata in Italia da allenatori italiani.
La Schiavone si è allenata in Spagna per solo 2 mesi. Ha avuto un allenatore argentino e poi molti allenatori italiani. Quando ha vinto Parigi si allenava a Tirrenia con Barazzutti e Furlan.
Solo Sara è oggettivamente un frutto del lavoro spagnolo, grazie a Pablo Lozano.
Il metodo spagnolo è in crisi ormai da qualche anno. Tra le ragazze in particolare non esce più nessuna o quasi.
La Suarez Navarro è venuta fuori da sola, viene dalle Canarie. Un fiore nel deserto.
E la Muguruza con la Spagna non c’entra nulla, essendo un prodotto delle accademie americane.
Per la precisione.

Andrea, volevo approfondire le situazioni che hai elencato.

Tu dici che la Pennetta era gia’ n. 40 quando e’ andata in Spagna.
Io ti chiedo, ma se stava cosi’ bene in Italia perche’ e’ andata in Spagna? Perche’ c’era Moya o perche’ reputava che per il suo tennis andare il un altro contesto formativo sarebbe stato migliore?(come poi si e’ rivelato).

Dici che la Vinci e’ sempre stata allenata in Italia da allenatori italiani….io dico che Cina’ e’ sicuramente un bravo professionista ma penso sia cresciuto con Roberta e stia aumentando la sua fase esperienziale propria ancora adesso con alcuni miglioramenti psico-fisici…dicendo questo intendo che la Vinci a mio modo di vedere poteva arrivare a certi livelli molto prima con un allenatore gia’ scafato e di livello internazionale…questa esperienza ha portato sicuramente Cina’ a salire di livello ma negli anni precedenti lo stesso Cina’ era sicuramente piu’ inesperto di adesso.

Per la Schiavone si e’ potuto offrire un Barazzutti preso in prestito dalla Federation Cup, e’ stata un ottima liaison ma un po’ arrivata per caso senza una struttura italia dietro.

Ultima, la Errani che e’ partita subito in quarta con la Spagna ed e’ arrivata anche in giovane eta’ a risultati importanti mentre le sue compagne hanno dovuto attendere molti anni dopo per arrivare alle stesse prestazioni.

In sostanza penso che in Italia abbiamo buoni e forse anche ottimi allenatori fino al livello junior ma poi la struttura latita nel senso che dovremmo potere avere degli allenatori con esperienza che possano traghettare con cognizione di causa (e metodo gia’ precedentemente testato )i nostri giovani, dal livello Future Challenger a quello ATP, ma i pur potenzialmente bravi e di buon avvenire sono allenatori in buona parte alle prime esperienze nello sviluppo di queste fasi per i propri giovani atleti.
Forse mi sbaglio, chiedo di correggermi se non e’ cosi’ ma Diego Nargiso,l’allenatore di Quinzi, quello di Berettini, di Sonego,lo stesso pur bravo di Donati hanno un pedigree’ internazionale a livello di esperienza per gestire questa delicatissima e specifica fase dei loro promettenti giocatori?
In Italia vedo un grande allenatore a livello internazionale che e’ Riccardo Piatti e che aveva portato Camporese al suo massimo.
Vorrei vedere tanti in Italia con queste capacita’ e con il suo metodo vincente di lavoro, invece temo che la Federazione non lavori abbastanza in questo senso e lasci certe situazioni nella superficialita’ dettate dal caso

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pollicino (Guest) 28-02-2016 19:28

Nessuna nazione ha un costante ricambio generazionale. Ci vuole tempo e la regola vale x tutti e quindi anche x l’Italia. E tutti i super criticoni che smanettano tanto sui forum se lo devono ficcare nella testa.

43
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Giuseppe (Guest) 28-02-2016 19:22

Non capisco perché nell ‘elenco non ci sia la Trevisan..nettamente superiore

42
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Cataflic (Guest) 28-02-2016 18:49

Io punto su Bilardo e Cappelletti ma tra le grandicelle bisogna solo sperare in una lentissima marcia di avvicinamento al massimo rendimento che durerà anni e speriamo che almeno una si infili nelle 50.

41
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biglebowski (Guest) 28-02-2016 18:47

è troppo chiedere a chi si lancia in un’analisi di questo tipo, un giudizio tecnico?
quali gli aspetti migliori del gioco delle ragazze?
quali i limiti?
insomma qualcosa che esuli dalla lettura numerica del ranking che può fare anche un bambino.
io credo che non le abbia mai viste giocare…..articolo penoso senza capo ne’ coda dove si mischiano professioniste e dilettanti, donne e bambine.
semplicemente inutile.

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Luca Milano (Guest) 28-02-2016 18:46

se giocasse, Martina Trevisan top 100 entro 1 anno

39
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joe (Guest) 28-02-2016 18:03

Capisco che l’affermazione che sto per fare sia una apparente contraddizione come commento ad un articolo che chiede di esprimersi su future prospettive (si, lo so, e’ una tautologia, le prospettive sono per definizione future), ma secondo me non e’ semplicemente possibile fare previsioni “scientifiche”, che siano qualcosa in piu’ del semplice azzardo. Da anni ormai diciamo che il ricambio (pur scarso) maschile e’ di gran lunga superiore di livello a quello femminile, ed anche ora parrebbe cosi’, con tanti giocatori tra la posizione 100 e la 200 a fronte di nessuna giocatrice. Pero’ e’ da altrettanti anni che ad alto livello le donne surclassano gli uomini nelle classifiche ad alto livello; l’unica giovane capace negli ultimi anni di entrare nei 100, pur tra i nervosi e le nevrosi che fa venire, ha dimostrato se imbrocca la giornata giusta di poter competere con chiunque, mentre l’unico giovane maschio capace di entrare di recente nei 100 deve ancora vincere la sua prima partita a livello major (escluse le qualifiche); in questi giorni abbiamo gioito della nostra quarta tennista capace di entrare nelle top ten, proprio quando dopo anni non abbiamo nessun tennista maschio tra i top 30;certo, ipotizzando il peggio possiamo prevedere il ritiro della vinci e della schiavone, l’involuzione della errani, l’incapacita’ della giorgi di evolvere il suo gioco e di crescere, la knapp che non si riprende piu’ dai suoi infortuni, il non miglioramento sostanziale di nessuna delle tante nostre giovani; pero’ al contempo con le stesse probabilita’ possiamo ipotizzare la vinci che il prossimo anno non si ritira e rimane ad alti livelli, la errani che alla grinta aggiunge continuita’, trova una soluzione al problema del servizio e torna nelle top 10, la knapp che risolve i suoi problemi fisici ed ambisce alle top 30, la giorgi che mette su testa, evolve il suo gioco e diventa un top-player, 2-3 giovani che pian piano crescono e entrano tra 5 anni nelle top 50; perche’ in sostanza il sistema tennis tira se hai almeno dei top 50 stabili che ti possono far sognare negli slam e nei grandi tornei, se non ne hai e hai anche 10 giocatori tra la posizione 100 e la 200 il tennis perde visibilita’ ed interesse a livello mediatico

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Andrea (Guest) 28-02-2016 17:52

Scritto da lallo
Oggettivamente e sottolineo oggettivamente, per far risultati bisogna andare a lavorare in Spagna. Tutte le ns 4 ragazze fenomenali han fatto così (e prima non eran a tale livello). Ragion per cui, o si lavora in tale direzione (ad esempio utilizzando l’esperienza di Pennetta e le sue conoscenze) per reindirizzare le giovani promettenti verso un tale percorso, meglio quando siano appena over18, oppure… aspetta e spera!

Questo è il solito luogo comune, come “non ci sono più le mezze stagioni”.

La Pennetta quando è andata in Spagna era già 40 del mondo, grazie a Vittorio Magnelli e a Barbara Rossi.

La Vinci è sempre stata allenata in Italia da allenatori italiani.

La Schiavone si è allenata in Spagna per solo 2 mesi. Ha avuto un allenatore argentino e poi molti allenatori italiani. Quando ha vinto Parigi si allenava a Tirrenia con Barazzutti e Furlan.

Solo Sara è oggettivamente un frutto del lavoro spagnolo, grazie a Pablo Lozano.

Il metodo spagnolo è in crisi ormai da qualche anno. Tra le ragazze in particolare non esce più nessuna o quasi.

La Suarez Navarro è venuta fuori da sola, viene dalle Canarie. Un fiore nel deserto.
E la Muguruza con la Spagna non c’entra nulla, essendo un prodotto delle accademie americane.

Per la precisione.

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Andrea (Guest) 28-02-2016 17:52

Scritto da lallo
Oggettivamente e sottolineo oggettivamente, per far risultati bisogna andare a lavorare in Spagna. Tutte le ns 4 ragazze fenomenali han fatto così (e prima non eran a tale livello). Ragion per cui, o si lavora in tale direzione (ad esempio utilizzando l’esperienza di Pennetta e le sue conoscenze) per reindirizzare le giovani promettenti verso un tale percorso, meglio quando siano appena over18, oppure… aspetta e spera!

Questo è il solito luogo comune, come “non ci sono più le mezze stagioni”.

La Pennetta quando è andata in Spagna era già 40 del mondo, grazie a Vittorio Magnelli e a Barbara Rossi.

La Vinci è sempre stata allenata in Italia da allenatori italiani.

La Schiavone si è allenata in Spagna per solo 2 mesi. Ha avuto un allenatore argentino e poi molti allenatori italiani. Quando ha vinto Parigi si allenava a Tirrenia con Barazzutti e Furlan.

Solo Sara è oggettivamente un frutto del lavoro spagnolo, grazie a Pablo Lozano.

Il metodo spagnolo è in crisi ormai da qualche anno. Tra le ragazze in particolare non esce più nessuna o quasi.

La Suarez Navarro è venuta fuori da sola, viene dalle Canarie. Un fiore nel deserto.
E la Muguruza con la Spagna non c’entra nulla, essendo un prodotto delle accademie americane.

Per la precisione.

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paolodeb 28-02-2016 17:36

@Carlo
Ogni ragazza ha una sua storia diversa dalle altre e non è possibile catalogarle tutte assieme con il solo dato anagrafico.
Ti faccio solo tre esempi.

Cristiana Ferrando ha iniziato ad allenarsi seriamente solo dopo aver conseguito la maturità a scuola, quindi a luglio 2014.

Jessica Pieri è stata ferma praticamente due anni per infortuni vari e la scorsa stagione è stata l’unica (quasi) completa.

Martina Trevisan aveva praticamente smesso di giocare e ha ripreso da zero due anni fa.

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frittella (Guest) 28-02-2016 17:28

Scritto da Sander
IL problema e’che le classi dal 1988 al 1993, ovvero quelle che dovrebbero considerarsi nella maturita’ tennistica hanno presentato solo la Giorgi che non e’ un prodotto della Federazione .
Quindi considerando le difficolta’ della Burnett che sta arrancando e non poco bisogna considerare una totale debacle della struttura dell’ital tennis femminile per un intero lustro.
Il problema di adesso e’ che i nodi di quel periodo stanno venendo al pettine, chi dovrebbe essere maturo per i top 100 e’ ancora lontano da quei valori e le ragazze citate della classe dal 95 al 99 sebbene potenzialmente ottimi prospetti sono ancora troppo acerbe e troppo giovani per il profilo italico.
Ricordiamo che tranne particolari eccezioni (Errani) le donne, come gli uomini italiani tendono a esprimersi al massimo molto in la con l’eta’ (vedi Schiavone, Pennetta, Vinci) e se i parametri saranno questi potrebbe esserci un periodo di vuoto oltre la Errani (che speriamo tiri ancora la carretta per tanto tempo) e la Giorgi (che auspichiamo apra se stessa a una maturita’ personale e tennistica).
Penso che tra le ragazze del 95 fino al 99 possa esserci veramente del terreno fertile, l’importante e’ farle maturare bene e al meglio delle loro potenzialita’ cosa che molte volte in Italia non e’ capitato.
Un’ultima cosa, temo che parte della crescita cosi’ lenta che porta ad arrivare al top alla soglia dei 30 anni non sia solo riconducibile al tradizionalmente citato DNA insito dell’Italiano ma anche a una mancanza di capacita’ dell’ambiente esterno di fare crescere i nostri talenti in modo piu’ veloce (per ambiente intendo Federazione, allenatori, preparatori, cultura tennistica)tutto questo e’ evidenziato dalle nostre giocatrici top che hanno dovuto espatriare tennisticamente per completare loro stesse e trovare una maturita’ tennistica che l’Italia non offriva.

ottima analisi, tra l’altro la parte conclusiva mi sembra poi il succo della questione. fra, fla, robe e sara hanno fatto come abatantuono in eccezzziunale veramente, so ddovute emigrààà! (in spagna)

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Carlo (Guest) 28-02-2016 16:57

@ Carlo (#1539124)

Mi correggo, la Giorgi oggi è preceduta da 13 giocatrici più giovani.

Può darsi ci sia anche qualche altro piccolo errore nella mia statistica, grazie se qualcuno lo corregge.

Ovviemente anche Brescia ha concrete possibilità di entrare tra le prime 100, lapsus calami.

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Carlo (Guest) 28-02-2016 16:49

Le considerazioni e previsioni soggettive lasciano il tempo che trovano.

Mi attengo a dati oggettivi, inconfutabili, anche se aridi e comunque anch’essi soggetti variazioni nel tempo-

Per avere una prospettiva significativa per giovani tenniste (non per atlete mature) guardo quante più giovani loro le precedono nel ranking ufficiale (uso il live di questo sito).

Per le italiane con possibilità di crescita la situazione è la seguente:

Georgia Brescia 2/96 -45 (cioè 45 giocatrici più giovani hanno oggi ranking migliore)

Bianca Turati 6/97 -46

Jessica Pieri 4/97 -52

Alice Matteucci 9/65 -58

Cristiana Ferrando 8/95 -75

Jasmine Paolini 4/96 -86

Martina Caregaro 5/92 -116

Martina Trevisan 11/93 -146

Nastassja Burnett 2/92 -195

Non vado oltre, e non considero ragazze troppo giovani per poter essere valutate.

Da quanto sopra emerge che, salvo imprevedibili evoluzioni, Turati, Jessica Pieri e Matteucci hanno discrete possibilità di entrare prima o poi nelle prime 100.

Poche prospettive per Ferrando, Paolini e Caregaro, nessuna per le altre.

A titolo di confronto, fuori categoria essendo una giocatrice matura e non un giovane prospetto, oggi Camila Giorgi è preceduta nel ranking da 15 giocatrici più giovani, pur non essendo nel suo momento migliore.

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fabious (Guest) 28-02-2016 16:47

Un mese fa circa molti dicevano che il tennis femminile italiano era morto e sepolto, invece sono arrivate le vittorie in grandi tornei di Vinci ed Errani. La Roby è approdata in top 10 la Sara è n. 17 con buone possibilita’ di andare oltre, quindi volevo dire ke è difficile
fare previsioni ed ancor + prevedere chi potra’ emergere dalle retrovie.

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marco (Guest) 28-02-2016 16:34

Rosanna Maffei…..spero

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lallo (Guest) 28-02-2016 16:33

Oggettivamente e sottolineo oggettivamente, per far risultati bisogna andare a lavorare in Spagna. Tutte le ns 4 ragazze fenomenali han fatto così (e prima non eran a tale livello). Ragion per cui, o si lavora in tale direzione (ad esempio utilizzando l’esperienza di Pennetta e le sue conoscenze) per reindirizzare le giovani promettenti verso un tale percorso, meglio quando siano appena over18, oppure… aspetta e spera!

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Paolo (Guest) 28-02-2016 16:21

Voi parlate delle Pieri ma alla loro pur giovanissima età sono troppo ondietro rispetto ad alcune loro coetanee già impegnate in tornei più importanti poi il passaggio ad alti livelli spesso per i tennisti italiani parlo anche a livello maschile sono traumatici e non raggiungomo gli stessi livelli juniores o di tornei future

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drummer 28-02-2016 16:12

Per me sorelle pieri

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Gio (Guest) 28-02-2016 16:04

Scritto da _Carlo
IO a proposito di ricambi prenderei un coach (e magari anche un padre…) di ricambio per la Giorgi !!

Scritto da Massimo
Giorgi ex speranza del tennis e della moda

Qualche rammarico perche’ nella moda avrebbe potuto fare di piu’

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_Carlo (Guest) 28-02-2016 15:46

IO a proposito di ricambi prenderei un coach (e magari anche un padre…) di ricambio per la Giorgi !! :mrgreen:

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paolodeb 28-02-2016 15:45

Federica Sacco è del 2002. Ha vinto ieri un ETA under14. Diamole il tempo di crescere 😉
Anche il 1999 (oltre a Bilardo, ci sono anche Tatiana Pieri, Monica Cappelletti, Rosanna Maffei, Maria Vittoria Vivviani) e il 2001 (Federica Rossi, Elisabetta Cocciaretto) sono buone annate e a livello giovanile stanno vincendo molto. Ovviamente è tutto da dimostrare che riusciranno a confermarsi.
Nel breve periodo, oltre a Camila Giorgi, io credo che si potrà puntare su Alice Matteucci e Jessica Pieri, che stanno crescendo bene e con i tempi giusti

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Gaz (Guest) 28-02-2016 15:37

Quasi 200 i casi in questione tra le top 100 attuali e quelle che vi hanno fatto parte almeno una volta tra le tenniste ancora in attivita’,tra queste quasi 200 solamente 6 quelle che a 20 anni non erano tra le prime 300 e di queste 6 solo la Cetkovska e’ entrata tra le prime 50 con un best ranking di 25.

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axius 28-02-2016 15:22

conoscete Federica Sacco? Non ne sento parlare da un po’ ma era una promessa

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arrivodopo (Guest) 28-02-2016 15:00

@ fisherman (#1539062)

La Giorgi il massimo lo ha già raggiunto, con il suo tipo di gioco non pùò che peggiorare per ragioni meramente fisiologiche. Non mi ricordo di tenniste simili (mi viene in mente la lisicki) che con l’età siano migliorate, ma chiedo a voi tutti se nè conoscete qualcuna.

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nino88 (Guest) 28-02-2016 14:50

Prossime top 100 nel medio periodo secondo me saranno: Nastassja Burnett, Alice Matteucci, Jessica Pieri, Angelica Moratelli, Bianca Turati

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fisherman (Guest) 28-02-2016 14:21

Per ciò che concernele giovani nelle retrovie..non è facile esprimersi..
La Matteucci competitiva a livello Itf,potrebbe diventarlo in futuro anche a livello WTA. .
Sulle altre ..allo stato attuale..non abbiamo sufficienti elementi per dare giudizi. .

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fisherman (Guest) 28-02-2016 14:15

Ho già avuto modo di esprimere la mia personale opinione..e voglio ribadirla in questa sede..
Per ciò che concerne la Giorgi. .forte a livello di fondamentali e repertorio..anche ben al di la’ della media.e.anche di giocatrici straniere sopra di lei nel Ranking WTA. .il problema è la mancanza di maturità,questo suo atteggiamento superficiale di fondo palesato da questa tendenza inusuale (rispetto alle altre colleghe)nello sparare a tutta forza “o la va o la spacca come refrain in tutti i suoi matches..
A mio avviso potenzialmente può raccogliere molto..I mezzi tecnici ci sono..
Dipendera’ da come saprà gestirsi…cambiare il suo modo di vedere il tennis e l impostazione..a sto punto..non è facile..

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Fabio (Guest) 28-02-2016 14:12

Attiviamo il my sky x i ricordi… e preghiamo x il futuro…NERO

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Paolo (Guest) 28-02-2016 14:11

purtroppo nessun ricambio nell’immediato e credo anche per parecchio tempo, le giovani fanno progressi troppo lenti e si arrabattono ancora in future. Basta vedere che nessuna di loro ha la classifica per fare le qualifiche neppure di un torneo wta di modesta categoria e questo la dice lunga sull’attuale stato

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Massimo (Guest) 28-02-2016 14:10

Giorgi ex speranza del tennis e della moda

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tommaso (Guest) 28-02-2016 13:59

Matteucci sogna di vincere uno Slam? Mi ricorda un’altra giocatrice italiana che ha quel sogno, Wimbledon per la precisione. Chissà in quanti si “scandalizzeranno” per questa cosa 😆

Tornando seri, già che la chiusa dell’articolo sia “chi può ambire alle prime 100” e non alle prime 30, o 20, o 10, la dice lunga. Siamo messi male, le nuove leve o non sono così nuove o non mi sembrano fisicamente strutturate per reggere il livello del tennis attuale che salvo rarissimi casi permette solo alle giocatrici potenti di affermarsi a GRANDI livelli (parlo di Slam o Premier Mandatory, non di certo di alcuni international tipo Pattaya)

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Sander (Guest) 28-02-2016 13:49

IL problema e’che le classi dal 1988 al 1993, ovvero quelle che dovrebbero considerarsi nella maturita’ tennistica hanno presentato solo la Giorgi che non e’ un prodotto della Federazione .
Quindi considerando le difficolta’ della Burnett che sta arrancando e non poco bisogna considerare una totale debacle della struttura dell’ital tennis femminile per un intero lustro.
Il problema di adesso e’ che i nodi di quel periodo stanno venendo al pettine, chi dovrebbe essere maturo per i top 100 e’ ancora lontano da quei valori e le ragazze citate della classe dal 95 al 99 sebbene potenzialmente ottimi prospetti sono ancora troppo acerbe e troppo giovani per il profilo italico.
Ricordiamo che tranne particolari eccezioni (Errani) le donne, come gli uomini italiani tendono a esprimersi al massimo molto in la con l’eta’ (vedi Schiavone, Pennetta, Vinci) e se i parametri saranno questi potrebbe esserci un periodo di vuoto oltre la Errani (che speriamo tiri ancora la carretta per tanto tempo) e la Giorgi (che auspichiamo apra se stessa a una maturita’ personale e tennistica).
Penso che tra le ragazze del 95 fino al 99 possa esserci veramente del terreno fertile, l’importante e’ farle maturare bene e al meglio delle loro potenzialita’ cosa che molte volte in Italia non e’ capitato.
Un’ultima cosa, temo che parte della crescita cosi’ lenta che porta ad arrivare al top alla soglia dei 30 anni non sia solo riconducibile al tradizionalmente citato DNA insito dell’Italiano ma anche a una mancanza di capacita’ dell’ambiente esterno di fare crescere i nostri talenti in modo piu’ veloce (per ambiente intendo Federazione, allenatori, preparatori, cultura tennistica)tutto questo e’ evidenziato dalle nostre giocatrici top che hanno dovuto espatriare tennisticamente per completare loro stesse e trovare una maturita’ tennistica che l’Italia non offriva.

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Oldmen (Guest) 28-02-2016 13:48

Nessuno e bisogna ringraziare ls Fit per la mancanza assoluta di un settore tecnico femminile.

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mirko.dllm (Guest) 28-02-2016 13:46

Ma se in futuro,una di queste ragazze che sarà l’inevitabile ricambio generazionale alle nostre grandissime tenniste di vertice,che sono arrivate addirittura in quattro in top ten(che era un traguardo impensabile,per non dire impossibile pensare,per esempio,in quel delicato periodo attraversato dal nostro tennis femminile,che va dal ritiro di Raffaella Reggi al declino della Cecchini),senza dimenticare nel recente passato,quanto fatto anche dalla bravissima Silvia Farina,che sfiorò anch’essa la top ten,facendo segnare il suo best ranking al n.11 WTA nel 2002.Perciò chiedo,se in futuro una delle ragazze che rappresenterà inevitabilmente il ricambio,dovesse arrivare al suo best ranking al n.18,o 21,o ancora al n.26 WTA,sarebbe considerato,questo risultato dai più,una grossissima delusione? Io non credo,come credo che furono trattati ingiustamente all’epoca,dalla nostra stampa sportiva,i vari Ocleppo prima,e Cancellotti poi,che arrivarono rispettivamente al n.26 e al n.21 della classifica ATP,e che ebbero il solo torto di essere quelli che seguirono quella eccezionale generazione di campioni di nostri tennisti che giocarono negli anni Settanta.Anche perchè bisogna ricordare che dopo tutto siamo l’Italia,mica siamo gli Usa è? E nemmeno la Repubblica Ceca purtroppo,che tanti campioni e campionesse ha saputo sfornare con continuità.

11
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stefano (Guest) 28-02-2016 13:42

@ stefano (#1539046)

A punteggio

10
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stefano (Guest) 28-02-2016 13:42

Questo orecchio non si smentisce (quasi) mai nello scrivere sciocchezze. La caregaro in fede cup ha giocato ha punteggio acquisito..che ombre ci possono essere state? Ma orecchio scrive per hobby? È un giornalista vero? Oppure è parente della redazione?

9
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diegus 28-02-2016 13:40

Si prospettano anni duri, però qualcuna di queste per me arriverà, magari non faranno la carriera delle quattro moschettieri, ma qualche risultato lo faranno.
Personalmente punto su J. Pieri, e sulla Matteucci.
Paolini mi sembra si sia un po persa tra infortuni e quant’altro.

8
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stankosky 28-02-2016 13:36

nessuno!!!

7
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Lupen (Guest) 28-02-2016 13:35

Io scommetterei sulla Matteucci e Jessica Pieri

6
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Luciano.N94 28-02-2016 13:29

Io punto su Jessica Pieri,Ludmilla Samsonova,Jasmine Paolini,Alice Matteucci e Georgia Brescia.La prima potrebbe ambire ad una Top25,la seconda almeno ad una Top18,la terza ad una Top50,stessa cosa per la quinta e la quarta ad una Top25.

5
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AndryREAX 28-02-2016 13:14

Paolini, Jessica Pieri e Samsonova. E spero una Turati.

4
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Campa (Guest) 28-02-2016 13:10

nessuno. siamo realisti

3
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radar 28-02-2016 12:55

Paolini e Samsonova meritano di essere citate: per il resto concordo.

2
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Gabriele da Ragusa 28-02-2016 12:46

Semplicemente..nessun ricambio di valore nel giro di un anno. Qst e’ la realta’ attuale purtroppo. Pero abbiamo supertennis e il master di roma genera molti introiti…quindi va tutto benissimo

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