Italiani - Stagione 2014 Copertina, Generica

Simone Bolelli e un ritorno in grande stile

25/10/2014 09:19 6 commenti
Simone Bolelli classe 1985, n.75 ATP
Simone Bolelli classe 1985, n.75 ATP

Pochi giri di parole nell’affermare che il 2014 di Simone Bolelli è stato un anno tennistico inaspettato, con un ritorno nel circuito strabiliante che l’ha portato a risorgere da quelle ceneri che molti, fra appassionati ed esperti del settore, hanno creduto perenni: difficile trovare qualcuno a tal punto ottimista infatti, da prevedere a inizio anno una sua rapida risalita in classifica, con un ranking ATP in cui era sprofondato attorno alla 300esima posizione e un infortunio al polso che ne aveva compromesso quasi per intero il 2013 e che avrebbe condizionato, a detta di molti, irrimediabilmente l’anno in corso, ammesso che un suo rientro fosse divenuto realtà.

Era marzo del 2013 quando il classe ’85 (best ranking in carriera di numero 36 al mondo), al 2T del torneo di Miami, accusava contro il bulgaro Grigor Dimitrov un infortunio al polso destro, specificatamente un trauma contorsivo con lussazione, con conseguente periodo di riposo e stacco dal circuito più annessa riabilitazione. Simone non ci sta e prova a rientrare una prima volta agli Open di Francia e una seconda a Wimbledon, dove nuovamente contro Dimitrov, non solo abbandonava il campo ma si incamminava verso un intervento al polso malandato, che si sarebbe tenuto il 16 luglio dello stesso anno. Con tali presupposti come già detto, era difficile ipotizzare perfino un suo rientro nel circuito, e invece…

Invece Bolelli ricomincia a calcare il palcoscenico del circuito ATP nella prima prova Slam dell’anno, difendendo in Australia la semi finale conquistata sorprendentemente l’anno precedente col fido compagno Fognini: un ottimo modo per riacquisire fiducia nei propri colpi e respirare l’aria dei tornei più importanti dell’anno o più semplicemente il tornare a fare quello che ti riesce meglio, quel giocare a tennis che da sempre è compagno inseparabile nella tua vita. Poco importa se la coppia azzurra (che di lì a poco avrebbe convinto in Davis) raccoglie solo un secondo turno: Simone Bolelli sta tornando.

A febbraio vince il primo dei quattro tornei challenger portati a casa in stagione: vittoria a Bergamo contro Jan Lennard Struff. Un successo seguito a breve dai quarti di finale centrati nel challenger di Mersin, con una sconfitta accettabile e preventivabile contro Aljaz Bedene, d’altronde Simone sta ancora riprendendo coraggio alla ricerca di quella fiducia che lo potrà riportare in alto. I colpi ci sono sempre stati e forse, la paura di non poter più tornare, lo fa sembrare più concentrato e deciso a raggiungere i suoi obiettivi.
Divenuto un punto fisso della squadra Davis nella vittoriosa trasferta argentina e nel trionfale week end contro la Gran Bretagna di Andy Murray, Bolelli gioca un aprile dai significati importanti, riassaporando un torneo per lui significativo come quello di Montecarlo (sconfitta al primo turno contro il tedesco Kohlschreiber) e facendo segnare il suo secondo squillo a livello challenger e sempre in Italia, andando a vincere contro Delic in quel di Vercelli.

Un’onda lunga contagiosa che si protrae anche a maggio, quando vince il suo terzo challenger 2014 contro Reister a Tunisi: Bolelli è da top100, il suo valore da sempre indiscusso sembra essere indirizzato sulla strada giusta, quella dell’atteso ritorno. Un 2T con qualche recriminazione al Foro Italico per una sconfitta contro Raonic che non era così certa alla vigilia e un altro 2T al Roland Garros contro lo spagnolo Ferrer, dopo aver superato le qualificazioni, un avversario fra i più ostici sulla terra battuta.
Giugno è un mese di svolta con il torneo di Wimbledon a fare da momento chiave nella stagione: perde nelle qualificazioni al turno decisivo ma per una volta la fortuna gli sorride e rientra in tabellone da lucky loser. Il giapponese Ito regolato al turno d’esordio e la convincente affermazione contro il tedesco Kohlschreiber al turno successivo lo proiettano verso un terzo turno contro l’altro ben più famoso giapponese Kei Nishikori, dove si renderà protagonista del suo miglior match degli ultimi anni, con una sconfitta forse immeritata che arriva in un modo che è ancora (purtroppo) impresso nelle nostre menti.
A luglio vince il suo quarto challenger dell’anno a Oberstaufen contro Berrer, prima di cominciare un’estate senza troppe soddisfazioni (“solo” quarti di finale al challenger di San Marino contro Giannessi, l’eliminazione nelle quali a Winston Salem e la parziale beffa del 2T, con molte recriminazioni, a New York contro Tommy Robredo).

Il resto della stagione si rivela altrettanto avaro di gioie: una sconfitta onorevole giunta nella trasferta svizzera di Davis contro Federer in 3 combattuti parziali, una battuta d’arresto al 2T contro Andreas Seppi a Shenzen, le qualificazioni nuovamente non superate a Pechino, il 1T di Vienna contro Kamke e quello di Basilea contro il rientrante Nadal. Ultimi risultati non in linea con quanto fatto vedere in precedenza in questo 2014 ma, le distrazioni dovute al suo nome tirato in ballo nell’inchiesta sulle scommesse e una più che comprensibile stanchezza, hanno sicuramente inficiato sul suo rendimento nell’ultimo periodo. In condizioni ottimali, mentali e fisiche, il Bolelli di oggi vale più di quello visto all’opera in questi ultimi match dell’anno.
Simone Bolelli è stato autore sicuramente di un’annata bellissima, con un rientro dai tanti significati, con un bilancio di ben 42 vittorie a fronte di sole 17 sconfitte (basti pensare al desolante score di 7/8 del 2013), che fa ben pensare per un’annata 2015 che deve essere non solo di ulteriore conferma ma che deve e può portare a qualcosa di ancora più grande: se Simone mantiene alti gli standard del suo miglior tennis espresso in stagione, può sicuramente avvicinare il suo datato best ranking. Ultimo treno da prendere al volo: difficilmente il tempo potrà fornirgli un’ulteriore chance.


Alessandro Orecchio


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6 commenti

Gianfranco (Guest) 25-10-2014 14:25

Il desolante score del 2013 fu a causa dell’infortunio…comunque-nei pochi tornei che aveva giocato-ottenne i QT a Doha e la SF a San Paolo.

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manuel (Guest) 25-10-2014 13:42

il 2015 per lui sara un anno trionfale

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Forza Simo, ora facciamo un grande 2015!

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marco (Guest) 25-10-2014 12:07

ottima stagione…unico errore è stato fare quei challenger in estate nel post Wimbledon, al posto di provare a giocare sul cemento americano…

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Lollo99 25-10-2014 11:56

Grande boleee

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Libeccio (Guest) 25-10-2014 11:02

Forza Bole! Grazie Orecchio per le belle parole! Onore a Simone!

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