Adriano Panatta: “Sulla scelta di Sinner per la Davis mi sento un dinosauro parlante, ma non posso dargli torto”
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Nel tennis moderno, le priorità sono cambiate, e Adriano Panatta non lo nasconde. In un’intervista al Corriere della Sera, l’ex leggenda azzurra ha commentato la decisione di Jannik Sinner di non partecipare alle Final Eight di Coppa Davis 2025, ammettendo il proprio disagio ma anche la consapevolezza che il tennis attuale impone logiche diverse rispetto ai suoi tempi.
“Ci sono situazioni in cui mi sento un dinosauro parlante, e commentare la decisione di Sinner è una di queste. Ho giocato quando la vecchia Coppa Davis era una delle priorità che si contavano sulle dita di una mano: Roma, Parigi, Wimbledon, la Davis e forse, per ultimi, gli US Open. Degli Australian Open nessuno parlava. Il tennis è cambiato, e non sempre nei modi migliori. Questo non fa che aumentare il mio disagio”.
Panatta, vincitore della Coppa Davis nel 1976, ha spiegato come in passato il torneo a squadre fosse il fulcro della carriera di un tennista, mentre oggi le scelte ruotano attorno ai grandi tornei individuali e alla gestione del fisico:
“Alla Davis non avrei mai rinunciato, e se qualcuno lo avesse fatto, sarebbero stati i compagni e il capitano a chiedere spiegazioni nel modo più duro possibile. Ma non è mai successo. A noi non sarebbe nemmeno passato per la mente. Oggi non è più così. Il tennis è un’altra cosa, e anche i giocatori lo vivono in modo diverso.”
Pur ammettendo di essere deluso, Panatta ha mostrato comprensione per la decisione di Sinner:
“Posso dire che mi dispiace, che uno sforzo l’avrei fatto, ma non posso dargli torto. Sinner dice che la priorità è cominciare bene il 2026, e che una settimana di riposo o di lavoro fa la differenza. Ha ragione: il tennis di oggi richiede un’adesione totale, quasi una devozione. I giocatori sono come Ceo delle aziende che portano il loro nome, militari che devono preparare una missione.”
L’ex campione romano ha poi sottolineato come la situazione di Jannik sia frutto di un sistema che andrebbe ripensato:
“Sinner di Davis ne ha vinte due, ora ha bisogno di una pausa per rilanciare le sue ambizioni: vincere gli Slam, battersi con Alcaraz, riprendersi il numero uno. Queste sono le sue priorità. La finale di Davis è troppo vicina alle Finals, il calendario non aiuta. È un tennis da ripensare nella sua complessità, non per compartimenti stagni. Quando lo faranno, non sarà mai troppo tardi.”
Un’analisi lucida, quella di Panatta, che unisce nostalgia e realismo: il tennis è cambiato, e anche chi lo ha reso grande deve fare i conti con una nuova era dove la Coppa Davis non è più — come un tempo — “la coppa da non mancare mai”.
Francesco Paolo Villarico
TAG: Adriano Panatta, Jannik Sinner

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Adrià te saluta la Gauff
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Gli azzurri dimostrino che,anche senza Sinner,si vince,fuori i maroni
Ho sempre amato la Davis, era come la nazionale di calcio, poi cambiò formato e perse appeal , recuperato gli ultimi anni solo perché c’era Jannik. Detto questo capita in un finale di stagione, unico torneo a squadre, dove puoi avere occasione di cambiare la classifica, per un ranking migliore e quindi programmare il tuo percorso individuale.Sinner ha solo uno scopo, ritornare numero 1. E merita un pochino, non esageriamo veh…, un pochino di riconoscenza.
@ Alberto Rossi (#4503322)
.se avessi letto o sentito le sue dichiarazioni durante quest’anno lo aveva fatto ampiamente capire, di conseguenza io non sono per niente deluso, anzi ha fatto proprio bene. Il Tennis di oggi si regge molto sulla parte fisica, ed anche una sola settimana di riposo incide eccome…
@ MI.RCO (#4502899)
..Partecipa perché non l’ha mai vinta. Se dovesse vincerla vediamo se l’anno prossimo partecipa, ho i miei dubbi…
boh, io non vi capisco proprio, Panatta, una leggenda vivente, ha semplicemente espresso il suo parere nel modo più equilibrato e moderato possibile… poi si tiferà sempre per Sinner ma non ci credo proprio che ci sia qualcuno di voi che non sia rimasto deluso dalla sua rinuncia alla Davis
Fammi capire, perché ‘quello scemo’?
I tempi sono cambiati e pure la Davis è cambiata. Ci sta concentrarsi su altro ma da Sinner non ce lo si aspettava.
Panatta si sa che non ha mai troppo simpatizzato per Sinner, è bravo a fare certe dichiarazioni però
Però, Mattia, abbiamo il 2°, l’8° e due altri nei primi 30. Mai stati così forti nella storia del tennis.
Alcaraz partecipa quest’anno perché non ha più da lottare per il numero 1 e inoltre, tra Finals e Australia, può solo aumentare i suoi margini. La stessa situazione l’aveva Sinner l’anno scorso.
Lo stesso si potrebbe dire di Nadal, Djokovic e Federer. Alla Davis partecipavano sporadicamente quando la situazione personale glielo permetteva. Ed era la Davis di una volta, che attribuiva anche punti per il ranking…
Quando leggo un commento così sano ed equilibrato e poi scopro che siete stati persino capaci di mettergli i pollici verso, il sospetto che voi carota boys non siate sani di mente diventa più che un indizio
Guarda, se c’è uno che idolatra Jannik sono io ( basta chiedere a moglie e figlia e ti direbbero che sono malato per Jan).. io la penso come Panatta e credo che quello che ha detto sia oggettivo ed il mio messaggio era a supporto di quello che ha espresso lui, tutto qui.
In un altro post mi sono espresso in maniera chiara su ciò che Jannik rappresenta per l’italia e di quanto tutta l’Italia tennistica lo debba ringraziare.. che poi abbia scelto per il secondo anno di seguito di andare in Arabia per i soldi, lo ha dichiarato espressamente lui non io…. a questo punto viene da pensare che se alla Laver Cup ci fosse in palio qualche milione , parteciperebbe anche a quella invece che scansarla ogni anno..non sarà mica per un paio di partite di esibizione che perde la forma fisica.
Dai, essere tifosi va benissimo e sono il primo che si fa venire un infarto quando vedo una sua partita ma bisogna anche essere oggettivi.
voglio solo esprimere la mia piena condivisione del post di “Ozzy” ❤️
Purtroppo la conoscenza della storia è a livello delle superiori quando va bene…dopo caporetto i soldati in ritirata erano felicissimi perché secondo loro la guerra era finita mentre i generali e i politici erano sconvolti da questo atteggiamento “che ci frega di Trento e Trieste”. Questa rivolta del “popolo” fini’ con le decimazioni e con i fucili dietro alla schiena..sulla seconda guerra mondiale dopo l’8 settembre, la fuga del Re e il “tutti a casa” che ha lasciato il paese nelle mani dei tedeschi non ha bisogno di ulteriori commenti..o forse si perché la classe politica italiana venne talmente disprezzata dagli alleati che rinunciarono ad una operazione di paracadutisti a difesa di Roma e altrettanto disprezzata dai tedeschi che già da mesi avendo capito che l’Italia sarebbe uscita dalla guerra avevano preparato piani di invasione…
Non ho capito il collegamento con quel QF, che comunque fa ancora male anche a me… A quanto pare siamo vecchietti tutt’e due… 😉
Direi ben oltre il ridicolo
Commento di Panatta che condivido e che sommessamente critica un calendario non troppo furbo per attrarre top player.
Potrebbe essere una motivazione in più per rivederlo.
mi spiace ma devi fidarti, poi ho una diagnosi di leggera sindrome di Asperger, come Bobby Fisher, ciò non mi impedisce di relazionarmi e vivere
Anche tu leggendo il tuo nome vali molto ma molto di meno .
@ teuz (#4503012)
Accanto al termine “individualista” (in uno sport individuale trovami uno che non è individualista) devi anche aggiungere che è una persona “onesta” altrimenti il discorso è fuorviante.
Tanti soffrono molto la pressione mediatica perchè è difficile sostenerla, pensa lui che è al centro sempre e comunque.
Non sarebbe stato più comodo come fai tu, dire che era stanco oppure concordare con Volandri di giocare magari solo la finale?
In modo onesto, criticabile quanto si vuole, ha detto che per quest’anno ha altre priorità. E sa benissimo che questo scatena i poveracci che non aspettano altro.
Se poi perde agli AO, avrà altre valanghe di melma sparate addosso, ma giustamente se ne strafrega.
Analisi lucida ed equilibrata di chi come l’Adriano Nazionale ci è passato, sicuramente altri tempi…,ho ancora davanti gli occhi l’occasione d’oro che non sfruttò a Wimbledon 1979 QF vs Pat Duprè…
(a parte che vinceranno anche senza Sinner)questa me la segno detta da Ospite n°1. Faccio anch’io il tifo per loro ma senza troppe illusioni
bella battuta quella dell’erba in Arabia
Sinner è così: prendere o lasciare. Un fortissimo individualista. Lui veramente anche se a Torino gran parte del pubblico lo fischiasse alle Finals se ne fregherebbe e andrebbe avanti dritto per la sua strada. Avrebbe potuto che ne so millantare un infortunio dopo Torino o una stanchezza di fine anno e invece no: non voleva giocare a Bologna la Davis e non la giocherà. Probabilmente i veri motivi solo lui li sa. Il discorso preparazione è valido fino a un certo punto perchè tre partite in più o in meno – un ultimo sforzo come dice Adriano – lo poteva anche fare.
ed in cima un monumento al Colonnello Buttiglione…
Non è che sia andato da Pinochet con un mitra in mano…diciamo che i Generali sarebbero stati contenti se l’Italia si fosse ritirata perchè il loro miserello team avrebbe vinto la Davis (fra l’altro grazie a due rinunce).
Mi ha sorpreso si, ma non ora, bensì un paio di mesi fa quando disse che la Davis era fra le sue priorità. La mia convinzione era che non avrebbe giocato se non altro per non doversi inventare un’altra scusa per non presenziare al Quirinale, visti i cattivi rapporti col Presidente: ricordo che a Roma, Mattarella presenziò alla finale di Jasmine e mancò alla sua, si suppone come ritorsione.
Penso anche che le nuove generazioni , non avendo memoria storica hanno una nuova bandiera, che non è il tricolore ma la banconota. Noi, pur non avendo partecipato a nessuna guerra abbiamo conosciuto persone che ci hanno raccontato eventi sia della prima che della seconda guerra, ponendo la bandiera sopra tutti i sacrifici. E infatti quando gioca la nazionale di qualsiasi sport il nostro tifo è per la nostra bandiera. Ora, queste generazioni che non danno più importanza ai confini, che girano il mondo come se fosse il giardino di casa, beh, forse per loro la bandiera è solo un fazzoletto, forse per loro la bandiera da sventolare è la banconota, a noi non resta che abbozzare e sperare che in futuro non si rispolveri la vecchia bandiera per cose peggiori (visti i tempi).
Speriamo che questa squadra,che a me non sembra essere la migliore: (devo dare ragione a chi ha dei dubbi sul doppio e mi dispiace anche per Arnaldi) spero dia il meglio e ci consenta di salire di nuovo al Quirinale.
Il torneo in arabia non è in alternativa alla Davis. Tirare in ballo il torneo arabo è pura malafede.
Criticare Sinner è legittimo, come è stralegittimo per lui per quest’anno mettere come priorità la classifica ATP e la riconquista del n. 1 che passa obbligatoriamente dal recuperare qualche punto visto che è stato costretto ad uno stop di 3 mesi e ha poi avuto anche altri problemi fisici. Non è che non parteciperà più alla davis, ma in questo momento, viste le circostanze specifiche, ha altre priorità.
Se chi organizza la Davis e l’ATP non fossero ottusi, farebbero un accordo per mettere in calendario le finali di Davis nella stessa settimana del torneo Arabo. Costringerebbero gli arabi a spostare la loro esibizione a dopo il master, i big ci andrebbero comunque a Ryad e non avrebbero la scusa di dover fare meno vacanze per colpa della Davis. Ma non sono intelligenti…
P.S. Sono straconvinto che a molti che danno addosso a Sinner, anzi quasi tutti, non freghi assolutamente nulla della Davis, ma è l’occasione per buttare fango nel ventilatore sempre nella stessa direzione.
In Italia c’è n’è una montagna…
…alta come il Monte Bianco!
Ahahahah (*-*)
@ RED FURY (#4502923)
Tutto giusto….ma una domanda vorrei fartela:è un discorso che ha validità solo per il 2025,il tuo??perché mi sembra che il 2023 e il 2024 siano andati in maniera diversa…quindi ogni anno avrai uno stato d’animo diverso???è una sua decisione, più che condivisibile .In caso contrario, rimane una sua decisione. Non bisogna sentirsi obbligati a commentare sempre…
SINNER 24 anni :
Primo italiano vincitore di : WIMBLEDON -US OPEN – AUSTRALIAN OPEN
4 SLAM-6 FINALE
NUMERO 1 ATP
ATP FINALS 1 vinta 2 finale. 2 COPPA DAVIS consecutive ecc ….
Bel guizzo di lucidità di Panatta. Dopo le sconcertanti dichiarazioni su Gauff non me lo sarei aspettato. Forse quel giorno era fuori fase, ci può stare.
La Davis è una competizione ormai anacronistica.
Il rosso ci è andato, ha asfaltato tutti ed ha portato due copponi dopo 50 anni.
Credo stia bene così x altri 50 anni.
Provassero ora a vincerla da soli Volandri, Berrettini, Cobolli, Musetti e Binaghi…non si può vivere di luce riflessa su Sinner.
Federer e Wawrinka come Djokovic fecero il loro una volta per la nazione. Giusto così.
Per me la Davis dovrebbe giocarsi in 10 giorni a inizio stagione, abolendo le varie competizioni a squadre Hopman Cup, United Cup e Lever Cup.
Un allenamento in vista degli AO.
Le critiche sono legittime e ben vengano, le corbellerie e le cattiverie gratuite contenute in molti commenti spacciati per critici possono essere giustamente sottolineate per quello che sono, ovvero trollate senza senso.
P.S. Scusa che q.i. avresti tu? Pretendi di essere creduto sulla parola? Con i post che scrivi? Seriously?
Come è bello questo attaccamento al Paese e questo amor patrio che si percepisce in moltissimi commenti sul sito. Peccato che ce ne ricordiamo soltanto parlando di tennis. Quanti saranno di questi italiani indignati quelli che parcheggiano l’auto in doppia fila, evadono le tasse o utilizzano il tesserino degli invalidi del nonno per andare all’apericena? Non è qualunquismo credetemi, stamane al circolo non si parlava d altro, e allora mi sono informato su quelli più esagitati e sapete chi erano? I più scorretti!
Comunque siamo abbastanza nella cacca negli ultimi mesi gli italiani stanno giocando molto male….
Chi non lo con
Talmente pieno che trabocca.
Devo dire che questa intervista di Panatta mi ha sorpreso per la sua lucidità e mi ha anche fatto sorridere, perché un tempo gli Australian Open erano davvero poca cosa. Infatti, Connors nella sua lunghissima carriera vi ha partecipato solo due volte. Detto questo, e premesso che vorrei vedere Sinner giocare ogni giorno, soprattutto alle Olimpiadi o in Davis, non mi sono affatto dispiaciuto che quest’anno abbia saltato la Davis. Anzi, secondo me questa assenza può rappresentare una scossa positiva per Musetti, Berrettini e Cobolli, i quali dovranno assumersi sulle spalle la responsabilità di una fase finale oltretutto giocata in casa.
Ahhhhh,un mondo pieno di scemi,etc…
Si chiamava Belardinelli, adesso critichi anche lui dall’alto della tua esperienza, o della tua infinita saccenza.
Già…
mi scuso per avere un q.i. certificato più alto di Atmane, per il resto condivido e confermo che Sinner ha sbagliato tutto: tempi, dichiarazioni stampa, tornei… poi ovviamente è legittima la vostra idea che deve accumulare punti per tornare numero 1, il problema di fondo è che nulla sarebbe cambiato se avesse giocato quelle 2-3 partite in Davis
Il famoso bias cognitivo..collegare eventi che non hanno nulla in comune. Avesse saltato la settimana di allenamento agonistico in Arabia non sarebbe cambiato nulla giacché, era chiaro fin dalla finale del 2024 che non avrebbe partecipato alla Davis. In più, a parte disprezzare Vienna, è probabile che salti pure il 1000 di Parigi per preparare il master di Torino..l’errore di Sinner o negli di chi gli gestisce la comunicazione è di aver dato l’annuncio dopo il torneo di esibizione proprio per i minus che fanno affermazioni come queste che sono fesse ma che erano ampiamente prevedibili..avrei preferito, ma io sono un ipocrita, che avesse detto dopo il trionfo alle finals “mi dispiace ma sono un po’ stanchino”..ma appunto io sono un ipocrita e anche in po’ “ruffiano”…e il mondo, in genere, per fortuna, è costruito sulla diplomazia (termine abbellativo) e sul falso se’ perché la “verità” dopo cinque minuti lascerebbe più macerie che a Gaza..
L’ unico torneo insignificante è questa pseudo-davis PAGLIACCIATA !
Andare a SPACCARSI per una boiata del genere è da cretini.
Certo che va ripensato il Tennis:
4 Slam
Finals
10 “1000” (uno su ERBA in Arabia)
fine del circuito “A” , o “Master”
Vendita dei diritti televisivi in unico “pacchetto”
NIENTE PAGLIACCIATE:
Laver Cup
pseudo-davis
“olimpiade di tennis”
sempre rispetto riconoscenza e ammirazione ad un uomo che – in modo geniale – andò a sfidare i generali a casa loro
da parte mia mi appassionerò ancora di più alla Davis, vediamo cosa sanno fare i nostri (ottimi) tennisti senza il fuoriclasse. Chissà magari giocheranno ancora più motivati
@ Henry (#4502891)
Sei ridicolo
e piantatela daje… conosco e tifo per Sinner sin da quando era un pupetto in fasce e batteva al Roland Garros un certo Zverez nel 2020… criticare la sua scelta, privilegiando il denaro arabo e un torneo insignificante come Vienna, è legittimo e non vuol certo dire che ai prossimi tornei smetterò di tifare per Jannik… ma siete consapevoli che gli unici haters siete proprio voi che non accettate che il vostro beniamino dell’ultima ora possa essere criticato?
il ragionamento di AP non fa una grinza, molto equilibrato e soprattutto rispettoso di tutti i punti di vista. Fuori da questo solco solo fuffa.
Per il vecchio Nicola, un po’ di umana comprensione, giustificata dall’età avanzata e da qualche piccolo dispiacere nell’essere stato scavalcato.
Ottima analisi, (a parte che vinceranno anche senza Sinner) però non facciamo esempi con militari che devono preparare una missione, con quello che incassa/incassano .
Ma infatti guarda. Togliendo Sinner abbiamo il movimento migliore della nostra storia tennistica e non sappiamo godercelo.
Sarà una grande occasione di crescita per Musetti e gli altri, comunque vada a finire
E se poi nel ’26 il “povero” Jannik dovesse vincere 3 (o 4:) Slam…
…tutti pronti a RISALIRE sul gruppo CARRO!
Attualmente ha come priorita’ la classifica ATP e bisogna capirlo, a Ryad si e’ allenato con Alcaraz per 52′, ha recuperato la condizione fisica dopo i tornei USA, ha mostrato i miglioramenti nel servizio.
La coppa Davis comporta un impegno extra per preparazione e concentrazione fuori dai suoi programmi.
Lui e’il n.1 del nostro tennis,puo’ decidere solo lui in questa fase importante della stagione tennistica : Vienna, Parigi, Australian Open.
Forza Jannik!
Jannik non lo dirà mai, lo conosciamo, è ambizioso ma molto educato e penso che lui punti al record di Djoko. Mi piange il cuore, se penso che il match con Djoko con 3 match point salvati è probabilmente lo spartiacque della sua carriera ed era in Davis. Ma lui dice che ne ha già 2 e per questo punta l’asticella più in alto. Se a Federer, Nadal e Djoko non hanno mai detto molto per le loro assenze, solo in Italia facciamo sto casino. Forza Lorenzo, Flavio, Matteo e forza Jannik che fa un altro sport
@ walden (#4502919)
Esatto, era un altro sport per ritmi, impegno fisico, stress mentale, programmazione. Panatta vinse Roma che si paragona ad un master 1000 attuale, ma era n. 13 del mondo e testa di serie n. 3. Vuol dire che dei primi 12 del mondo in quell’edizione ne giocavano 2. 2 dei primi 12. Adesso nei master 1000 giocano tutti i primi 50, a parte infortunati e qualche rinuncia per calendario troppo fitto. Ma a Roma ci sono tutti, idem nel double sunshine. Panatta giocava in europa soprattutto, poi qualcosa in asia e in america, ma poco. Fare paragoni è impossibile.
Ma stai ad ascoltare quello scemo di Gramellini…mi dispiace solo che sia tifoso del Toro, squadra per la quale ho sempre provato, da genoano, molta simpatia…
Analisi lucidissima e condivisible al 110% quella di Adriano…anche io avrei voluto che Jannik dicesse no ai milioni degli arabi e sì alla Davis ma quello che ha detto Panatta è la triste realtà…non c’è spazio in questo tennis per una parte più sentimentale, chi è in cima alle classifiche rappresenta una vera e propria azienda a cui in qualche modo dover rendere conto ( la prova è anche la presenza in ogni partita dei manager di Jannik e di Carlos…)
Mi auguro solo che nei prossimi anni Jannik possa prendere anche qualche decisione un po’ più slegata da certe logiche…alla fine è vero che la Davis è profondamente cambiata ma non posso negare che le vittorie degli ultimi 2 anni siano state ugualmente emozionanti e che vedere i nostri ragazzi tutti insieme in nazionale sia sempre bello.
Da questo punto di vista le ragazze dimostrano ancora di più di un essere un gruppo estremamente unito.
Panatta forse dimentica che all’epoca si beccava dalla Federazione 150 milioni di £ all’anno (che erano una bella sommetta, non paragonabile a ciò che si guadagna oggi, ma comunque più di quello che guadagnavano all’epoca Riva, Rivera e Mazzola). Più sponsor, premi, spesso sottobanco.
Detto questo, comunque, come già scrissi tempo fa, non è che giocasse poco, il nunero di partite e di tornei era maggiore di oggi, soprattutto nel 1975/76, i suoi anni migliori. Se si va ai suoi dati sul sito ATP (https://www.atptour.com/en/players/Adriano-Panatta/P059/player-activity?matchType=Singles&year=1976&tournament=all) si vede che prima della finale a Santiago, Panatta non giocò nessun torneo nel mese precedente, come ricordava il film, si preparano per un mese. All’epoca non c’era l”out season”, il circuito non si fermava mai, a Dicembre cominciava lo swing australiano e si passavano le feste li (chi voleva , ovviamente) infatti Panatta è stato in Australia una sola volta nel 1969 ed agli USO 7 volte in 15 anni di carriera, e soprattutto sul finire.
Il tennis italiano degli anni 70 era più simile, per molti aspetti, a quello degli anni 60 o addirittura 50, mentre tutto cambiava, il nostro riferimento tecnico era l’allenatore di Mussolini Mario Berardinelli. Infatti ci abbiamo messo 40 anni per riportarci in quota.
Ma adesso tutti dovranno dire la loro?
Madonna è un gioco alla fine della fiera, mi sembra anche irrispettoso nei confronti degli altri 5 convocati, perché sembra che non sappiano combinare nulla senza Jannik.
Tranquillo Adriano, da quello che dici, emerge che i dinosauri parlanti sono ben altri e ce ne sono una marea, ahimé, io ero convinto si fossero estinti milioni di anni fa
D’accordissimo con Adriano. Il problema è che il calendario cambierà sì, ma in peggio, con l’introduzione del 1000 arabo.
Altro non si può materialmente fare, con contratti trentennali firmati per i nuovi 1000 extra large.
Un ottima disamina da parte di Adriano, che credo sposi i sentimenti dualistici di gran parte degli amanti del tennis, da un lato il dispiacere di noi tifosi nel non vedere Jannik rappresentare i nostri colori in casa in una competizione che resta (non per tutti) di grande fascino, dall’altro la legittima libertà di programmare al meglio la propria preparazione da parte di un campione per riprendersi il trono del numero uno e per puntare ai massimi traguardi la prossima stagione. È inutile nascondersi, quest’anno più di qualcosa non è andato, l’affair clostesbol, i tre mesi di stop probabilmente con allenamenti rimediati, i problemi fisici, l’allontanamento improvviso dei nuovi membri del team (Badio-Panichi) ecc. È stato un anno complicato, fatto sta che lo Jannik a tratti dominante di parte dello scorso anno non si è visto pur avendo fatto a sprazzi ottime prestazioni (le finali di Roland Garros e Wimbledon in primis). Quello che ha perso malamente da Alcaraz in finale agli US open, senza mai dare l’impressione di essere competitivo, era il fantasma di Jannik, quasi sicuramente per problemi fisici. Quindi resta il dispiacere ma la scelta ha un senso e va accettata. Dovesse andare male, speriamo di rivincere la Davis in casa con Jannik e tutti gli altri i prossimi anni.
Bravo Panatta, sincero e comprensivo. Altro che Gramellini…
Beh Alcaraz partecipa….
Poi , che non sia quella di una volta siamo d’ accordo
Si Adriano, gli US Open erano gli ultimi della lista e gli Australian Open neanche se ne parlava semplicemente perché non eri competitivo, siamo seri.
Dichiarazioni molto oneste. All’epoca di Adriano era normalissimo saltare gli slam (lui stesso ha partecipato una sola volta, da ragazzino, agli AO). Oggi ovviamente nessuno lo fa e da qualche parte devono mollare.
Sono d’accordo con chi dice “decisione prevedibile e comprensibile, però ci dispiace un sacco!”
Applausi a d Adrianone. Lucido e sintetico. Punto e a capo.
Clicca qui per visualizzarlo.
La Davis in questo formato vale poco ,ma il carota come italiano anche meno… 👿
Sempre lucido Panattone.
Anch’io provo la stessa sensazione di dispiacere, ma non mi sento di criticare nessuno (ci mancherebbe altro direte voi).
Forza Giannino riporta il Panatta Double in Italia, dopo 50 anni tondi (se poi vuoi completare il triple, l’anno venturo, con la Coppa, meglio ancora)
condivido la sua analisi.
la davis è morta. questo surrogato si può anche evitare
Condivido il pensiero di Panatta come l’intervento di ieri di Mazzoni.
La vera verità pare sia un’altra, ovvero che Volandri ha bocciato Jannik perché non offre garanzie in termini organici: virus, febbre, diarrea, influenza, insonnia, allergie…
Meglio convocare qualcuno con una salute su cui si possa contare!
Uomo intelligente e scevro da protagonismi verbali
Tutto vero,ma solo perché la Davis Cup non esiste più(ahimé)…