
US Open, Djokovic verso i quarti: “Onorato di essere accostato a Connors. Il 25° Slam? Un sogno, ma penso partita dopo partita”. Alcaraz ai quarti – “Con Lehecka soffro sempre, sarà una battaglia” (Video)


La leggenda di Novak Djokovic continua a crescere. A 38 anni, il campione serbo è riuscito ancora una volta a raggiungere i quarti di finale in tutti e quattro i tornei dello Slam nella stessa stagione. A New York, il suo prossimo ostacolo sarà l’americano Taylor Fritz, avversario contro cui vanta un eloquente 10-0 nei precedenti.
In conferenza stampa, Djokovic ha offerto come sempre riflessioni profonde, toccando temi che vanno ben oltre la partita imminente.
Il ricordo di Jimmy Connors
“Ricordo vagamente le semifinali di Connors a 39 anni, ero molto giovane, ma poi negli anni successivi ne sentii parlare come di una delle imprese più storiche del nostro sport”, ha raccontato. “Essere accostato a lui è un grande onore: Connors è stato un’icona, soprattutto qui agli US Open, dove sapeva infiammare il pubblico come nessun altro”.
Una curiosità su Federer e Nadal
Alla domanda su cosa chiederebbe ai suoi due storici rivali, Djokovic ha sorriso: “Fare tante domande! Come hanno affrontato le partite contro di me, cosa pensavano servisse per battermi, come si preparavano mentalmente. Mi piacerebbe capire come funzionava la loro mente in quei momenti. Sarebbe incredibile”.
L’analisi su Fritz
Guardando al suo prossimo avversario, Nole non si è nascosto: “Mi aspetto sempre qualcosa di diverso da chi non mi ha mai battuto. Fritz ha due armi eccezionali, il servizio e il diritto, e negli anni è migliorato molto nella mobilità e nel rovescio. Per la sua stazza si muove davvero bene, credo sia sottovalutato. Abbiamo giocato qui tempo fa ed è stato un match duro. Questa volta sarà una sessione notturna, condizioni diverse. Vedremo, ma so cosa devo fare”.
Il sogno del 25° Slam
Il serbo non si è sottratto a parlare della possibilità di allungare ulteriormente il suo record di titoli: “Il 25° Slam sarebbe forse il più grande traguardo della mia carriera, ma è ancora lontano. Ho imparato a prendere tutto partita per partita. Certo, sogno di vincerne un altro, e farlo qui sarebbe speciale: il mio ultimo Slam è arrivato proprio a New York due anni fa, chiudere il cerchio sarebbe incredibile”.
Il peso del primo Major
Infine, Djokovic ha riflettuto sul significato del primo Slam, ricordando la vittoria a Melbourne 2008: “Quando insegui il primo titolo hai tanta energia, è il sogno di ogni giovane. Io ho avuto la fortuna di riuscirci presto. Ma più aspetti, più il peso cresce: vediamo giocatori come Zverev che hanno vissuto tante finali senza vincere, e la pressione diventa enorme. Per Fritz il sogno è qui, ha già fatto finale l’anno scorso, quindi ha il potenziale per riuscirci. Spero solo non quest’anno”.
Con queste parole, Djokovic si prepara al suo ennesimo grande appuntamento, a tre passi da quello che potrebbe diventare un traguardo storico: il 25° titolo Slam della sua carriera.
Carlos Alcaraz continua la sua corsa travolgente agli US Open. Il murciano si è qualificato ai quarti di finale dopo aver superato in tre set Arthur Rinderknech, imponendo il proprio ritmo al servizio e soprattutto alla risposta, dove ha fatto la differenza contro un avversario ostico. Lo spagnolo non ha ancora ceduto un set nel torneo e si candida sempre di più come uno dei grandi favoriti al titolo, già conquistato nel 2023.
Il cammino di Alcaraz a New York è stato fin qui impeccabile: vittoria all’esordio su Reilly Opelka, appena quattro giochi lasciati a Mattia Bellucci, solo sei persi contro Luciano Darderi e infine un’altra prestazione autoritaria contro Rinderknech. Ora lo attende un quarto di finale di grande intensità contro il ceco Jiri Lehecka, che lo ha già battuto quest’anno a Doha. Alcaraz, però, ha avuto la meglio nelle altre due sfide del 2023 e del 2025, entrambe sull’erba di Queen’s, l’ultima delle quali in finale.
In conferenza stampa, il numero due del mondo ha riconosciuto la difficoltà della prossima sfida: “Jiri è davvero duro. Ha uno stile simile a quello di Rinderknech, ma più solido e con colpi migliori. Soffro ogni volta che gioco contro di lui. Ci siamo affrontati due volte quest’anno ed è 1-1 nel 2025. Dovrò analizzare cosa ho fatto bene e cosa ho sbagliato per preparare al meglio i quarti di finale”.
Alcaraz ha anche risposto a chi mette in dubbio la sua continuità: “Molti dicono che non sono abbastanza costante, ma i miei risultati parlano da soli. Nei grandi tornei arrivo sempre in fondo. È vero che a volte non basta un quarto o una semifinale, ma bisogna vedere come si è giocato: in certi casi è comunque un ottimo risultato”.
Il murciano ha poi archiviato il 2024, stagione complicata rispetto ai suoi standard: “Non penso più all’anno scorso. Ora scendo in campo con buone sensazioni, fisicamente mi sento bene e cerco solo di divertirmi, colpire bene la palla e mostrare il mio miglior tennis. Questo è il mio obiettivo principale”.
Infine, ha spiegato la sua routine di preparazione: “Nei giorni liberi lavoriamo su aspetti specifici in base al prossimo avversario. Per esempio ieri ho provato molto contro il serve&volley, ora penseremo ad adattarci al gioco di Lehecka. L’allenamento della vigilia, però, sarà leggero: bisogna risparmiare energie per i quarti di finale”.
TAG: Carlos Alcaraz, Novak Djokovic, Us Open, Us open 2025
@ antoniov (#4472892)
Caro Antoniov, volevo solo essere cauto e non fare l’Enzo:-) per me il nostro Jannik al momento è favorito 3 slam su 4, un Djoko moderno insomma. Poi il futuro come dice Jannik non lo conosciamo. Ma ripeto, se Jannik vincerà questi USO sarà un colpo duro per Carlito
Credo che al 95% il nome uscirà dai soliti 2…addirittura 99% Alcaraz se esce sinner…nole in semi e piuttosto stanco non può competere con alcaraz sui 5 set…se lo trovava ai quarti forse forse…ma è il solito culetto dello spagnolo chiappa d’oro…ahahah
Per caso al Roland Garros Jannik è apparso inferiore ? E se avesse trasformato uno dei tre consecutivi punti per aggiudicarsi il titolo … come sarebbe apparso ?
Ma veramente un punto mancato in 5 ore e mezzo di battaglia può far apparire l’uno inferiore all’altro ? 😀
Per me tra Sinner ed Alcaraz c’è sostanziale equilibrio su qualunque superficie di gioco; terra, erba o cemento che sia. L’ho scritto più volte e lo ribadisco nuovamente !
Ora, siccome tra di loro ne vedremo ancora tanti di duelli, io preferirei una finale tra il nostro Campione e il Djoker, trattandosi anche di un incrocio che difficilmente si verificherà reiteratamente in futuro.
Sono d’accordo anche a me piacerebbe una finale tra il benzinaio e carletto, se vinci puoi creare un grosso problema psicologico da sfruttare nel 2026, se perdi almeno perdi contro il nuovo numero uno e con onore delle armi
Ma cosa stai scrivendo, non ho mai visto tante fandonie in così poche righe
È chiaro che Jannik e Carlito sani siano ostacoli troppo grandi per Djoko ma se il serbo negli ultimi 2 anni con Jannik le ha perse tutte contro Carlito è andato alla grande. Io spero la finale sia Jannik contro Carlito e se dovesse vincere il Benzinaio lo spagnolo inizierebbe a pensare che forse solo sulla terra partirebbe con un piccolo vantaggio sul Peccatore
Quindi, Fritz per Djokovic sarebbe un bye e poi Alcaraz non sarebbe un grosso problema 🙂
Bah, a me sinceramente farebbe piacere se si giocasse il titolo newyorkese contro Jannik e la ragione qui dentro la sanno in molti 😉
Il cosiddetto Goat potrà anche battere Fritz che ha già battuto 10 volte su 10, ma per superare “eventualmente” prima Alcaraz e poi Sinner (ho virgolettato eventualmente in quanto anche questi ultimi dovrebbero giungere rispettivamente in semifinale ed in finale) dovrebbe ormai succedere l’imponderabile.
Il tennista serbo avrà vinto più di tutti, ma dalla fine del 2023, anno in cui ha peraltro pure vinto tantissimo, la sua situazione sul campo è radicalmente mutata e non c’è bisogno che su questo aspetto mi soffermi ulteriormente …
Staremo a vedere cosa accadrà !
Se Sinner dovesse perdere contro Bublik, Noluccio può già prepararsi il discorso da vincitore del torneo: Alcaraz (se lo spagnolo dovesse arrivare in semifinale) non ha mai rappresentato un grosso problema per lui, neanche su terra battuta..e sul duro, Djokovic lo ha sempre battuto, anche da infortunato (seppur gli infortuni del serbo vadano sempre presi con le pinze). Fritz per Noluccio è praticamente un bye..
Pertanto, a mio parere, tutto dipenderà dall’arrivo o meno di Sinner in finale.
@ Jimi Hendrix (#4472748)
Djokovic è già stato il più forte giocatore fino ad adesso (più che GOAT bisognerebbe dire Greatest So Far e ricordiamoci che il tennis come lo intendiamo attualmente è nato solo negli anni Settanta). Non sarà un altro Slam a definirlo: ha già più Slam degli altri, più settimane a n.1 e più finali di stagione al n.1.
Prevedo tanti scambi sulla diagonale di rovescio tra Djokovic e Friz.
Vediamo cosa succederà in un incontro serio…
Ma la carriera di Djokovic (e di Nadal a essere onesti) non durerà troppo a quel livello, il loro tennis è troppo dispendioso, così scrivevano molti tifosi di Roger…
Vi prego datemi 84 numeri da giocare al SuperEnalotto, che gioco gli altri 6 Cari Otelma
Piccola correzione: Alcaraz vinse gli US Open nel 2022, non nel 2023.
@ Jimi Hendrix (#4472748)
Che ipocrisia! Nessuno può credere a ciò che legge, neppure chi ha scritto
Quello che posso dire è che Alcaraz, oltre a continuare ad avere il suo tennis spettacolare, non sbaglia quasi più niente. I suoi passaggi a vuoto nel corso di una partita erano una costante, ma non li ha più. Questo lo rende ancora più difficile da battere.
*favoritismi
Se avesse perso un set Carlos sarebbe stato preoccupante e con il francese quasi ci stava riuscendo. Con Fritz Djokovic parte favorito, sa come batterlo.
Da qualche parte (mi pare su il Giornale) ho letto che i media spagnoli sono insorti accusando gli organizzatori di favotismi nei riguardi di Sinner facendolo giocare sempre alla stessa ora diurna, lamentando che Alculaz gioca in serale e lui preferisce il pomeriggio. Roba da chiodi!!!
la cosa piu difficile per Alcazar fino ad ora è stata…..far apparire il suo percorso fino a domani complicato…..
Se Djokovic dovesse vincere gli US Open, battendo presumibilmente prima Alcaraz e poi Sinner, questo trionfo varrebbe da solo più dei tanti, troppi titoli Slam da lui conquistati senza che Federer e Nadal vi partecipassero. In una simile eventualità davvero si potrebbe iniziare a considerarlo se non proprio il GOAT, almeno allo stesso livello di prestigio di Roger e Rafa. Al momento effettivamente Nole, rispetto allo svizzero e allo spagnolo, rappresenta un po’ quello che è stato Connors rispetto a Borg e McEnroe, ovvero un grande campione ma senza la medesima allure dei due più blasonati rivali. Al momento l’ accostamento con Jimbo è piuttosto azzeccato direi
Ah ah ah questa è la migliore battuta dell anno ….top
Difficile nel senso che Alcaraz perderà, no, ma non sarei affatto sorpreso se Lehecka gli togliesse un set, due sarebbe chiedere troppo
Che Djokovic sconfigga Struff in 3 sets non mi sembra una grande notizia, anche perchè il tedesco aveva dovuto disputare le Q, era quindi alla sua settima partita e forse ci stava un po’ di fiato corto.
La cosa che mi fa pensare è che nei turni precedenti avesse sconfitto (al 5°!) Rune ed in 3 sets Tiafoe: mi sto chiedendo come facciano essere uno in 11esima e l’altro in 17esima posizione e perdano contro un anziano tennista di 35 anni compiuti, che ha un BR alla 21° posto.
Ma perché non ci atteniamo semplicemente, realisticamente a quello che dicono gli interessati? Giustamente Novak pensa step by step: alla sua età, con avversari tutti pericolosi, col fisico che ogni volta prudentemente richiede un pit stop di assestamento, ogni superamento di turno è, arrivato ai quarti, un sogno, bellissima parola senza pretese che si concede a tutti, perché no, anche a chi ha dai 10 ai 15 anni di più dei futuri avversari, su cui peraltro, nella trionfale carriera, ha già prevalso più volte (su Fritz un numero assurdo) quando il fisico era performante al massimo…invece leggo complicate interpretazioni, velleità trionfalistiche, previsioni di parte che non sono quelle raccontate da Novak, come mi sembrano sensate le parole di Alcaraz dalle quali emergono, con la giusta (velata) soddisfazione la consapevolezza degli oggettivi consolidamenti sul
piano emotivo, la giovanile voglia di divertirsi in campo (che è comunque proporzionale alla certezza dei propri mezzi) e anche umilta’ nell’ammettere apprensione e adeguata preparazione contro un avversario che ha saputo in passato metterlo in difficoltà
Ma ci vuole un bel coraggio a dire che con Lehecka sarà difficile, ma dai…Carlitos non farci ridere.
Accostato a Connors solo per l’età perché non arriverà mai a vincere tanti Tornei come Jimbo.
Pensiero stupendo
Nasce un poco strisciando
Si potrebbe trattare
Di uno slam toscano?
Meglio non dire….
PS nel caso faccio a piedi, scalzo e frustato da maurantonio tutto il Camino de Santiago
🙂
Anche se Fritz ha dalla sua la freschezza atletica preferisco Djokovic in semi con Alcaraz….il serbo ha sempre qualcosa in piu a livello di gioco,certo alla distanza battere Alcaraz e piu difficile…però non ha giocato da wimbledon e potrebbe aver trovato un po di condizione in queste partite….vedremo( magari passa il ceco!!!)
ahahah, fortuna che gufander piano piano stà benedicendo tutti, giorno dopo giorno
…a meno che il Sommo Profeta non cambi idea un’altra volta indicando il serbo come vincitore. A questo giro più che mai sarà la sua ultima parola a disegnare il destino di questo slam. Stay tuned with Gufander.
Come ho scritto, ripeto.
Gufander ha benedetto i due litiganti
Quindi è il segno divino che ci sarà in “serbo” una sorpresa
Nole lamenta sempre qualche dolore ma sta giocando benissimo. Se regge, lo vedo favorito contro Fritz ma perdente contro Carlos. L’importante è che stia bene per regalarci belle partite.