
Sinner: “Mi sento in forma. Sto cercando di essere agile e veloce negli spostamenti per colpire con ottimi appoggi” (Video della conferenza stampa a US Open)


Ogni minimo dubbio della viglia è stato cancellato: Jannk Sinner sta bene, si è allenato con intensità ed è pronto a difendere il titolo a US Open conquistato lo scorso anno. “Qua mi gioco molto” ha affermato a caldo in campo l’italiano, riferendosi alla possibilità di esser scalzato sul torno del ranking ATP se Alcaraz farà meglio di lui nel torneo (o i due fossero sconfitti allo stesso stadio, essendo lo spagnolo attualmente avanti nella Live per una manciata di punti). Questi i passaggi più significativi della conferenza stampa di Sinner a US Open.
“Mi sento in ottima forma fisica, ho potuto allenarmi bene negli ultimi due giorni e sto ancora cercando di migliorare in tutti gli aspetti del mio gioco” afferma Jannik. “In particolare sto cercando di essere più agile e veloce negli spostamenti per colpire la palla con i migliori appoggi possibili. Meglio arrivi sulla palla, meglio la colpirai, è uno dei segreti per impattare bene”.
Chiedono a Sinner della sua mancata presenza alla Laver Cup e invece quella al Six Kings Slam, e delle esibizioni in generale. “Dipende dalla forma e condizioni in cui mi trovo e che obiettivi ho per giocarle, a volte non arrivano nel momento giusto e non si incastrano con il mio programma. Non ho mai giocato molte esibizioni”.
“Mi ci è voluto un po’ per abituarmi alle condizioni. Ho affrontato il torneo con uno stato emotivo molto diverso da quello attuale, ma so che tutto può cambiare rapidamente. Per esempio è molto diverso giocare qui di giorno o di notte, per esempio”.
Negli occhi degli appassionati di New York e in tutto il mondo è ancora forte il ricordo della super partita tra Sinner e Alcaraz nell’edizione 2022, quando Jannik non sfruttò un match point e fu rimontato e sconfitto dallo spagnolo. Da lì in avanti molte altre sfide tra i due, e finalmente nel 2025 le prime finali Slam, con la coppa dei Moschettieri volata a Murcia e quella di Wimbledon a Sesto Pusteria. Così il n.1 vede la loro rivalità, ricordando quella mitica partita di tre anni fa. “La sensazione che ho avuto quel giorno era che ci stessimo conoscendo e che avremmo avuto molti altri incontri in futuro. È stato come un’altra partita prima di scendere in campo; entrambi abbiamo cercato di dare il massimo, ma ora i nostri incontri sono diventati vere e proprie battaglie che richiedono tempo per la preparazione fisica, mentale e tattica. Facciamo continui cambi e aggiustamenti a seconda di quello che proprio l’altro. Ma sì, quella partita è stata decisiva per la nostra rivalità, anche se eravamo molto giovani”.
Un po’ di leggerezza sul nuovo taglio di capelli di Carlos, così scherza l’italiano: “A lui tutto sta bene… Credo che ricresceranno in fretta”.
(Il video completo con anche le domande e risposte in italiano)
Cosa si porta dallo scorso anno nell’edizione di quest’anno di US Open: “Ricordo alti e bassi, non ho iniziato le partite come avrei voluto. Ricordo la partita contro Paul, i break sotto e aver recuperato. Lo scorso anno avevo anche una situazione diversa prima del torneo, emozioni e tutto il resto. Vediamo come andrà quest’anno”.
Chiedono a Jannik quale sia la parte più difficile dell’essere un professionista di questo livello nel tennis: “Non lo so. Sento che non dovrebbe essere difficile perché è quello che amo fare, e mi piace viaggiare. Mi piace giocare a tennis, ovviamente. E mi sento molto fortunato” commenta Jannik. “Quindi non dovrebbe essere difficile. Certo, abbiamo momenti difficili quando inizi a perdere qualche partita, quando perdi partite quando hai match point. Ma alla fine, devi accettare e considerarti un uomo fortunato. Giochiamo davanti al pubblico. Un grande supporto. E questo è tutto per noi. Dobbiamo anche essere, o dovremmo essere, un punto di riferimento per i ragazzi che guardano la TV come facevo io ai miei tempi, e lo faccio ancora. Adoro guardare il tennis. Dovremmo essere l’immagine positiva di questo sport. Penso che ci siano molte sorprese dietro le quinte, sì, che non voglio raccontare qui davanti a voi… ma ci sono sorprese positive e negative, come in ogni lavoro. Immagino che sia anche nel vostro lavoro. E questo è tutto. Ma mi considero molto fortunato, e questa vita non dovrebbe essere difficile”.
TAG: Jannik Sinner, Us open 2025
1) se voglio parlare di scaramanzia lo faccio, mon mi serve il tuo avallo
2) possiamo, non dobbiamo
3)i valori possono essere visibili quanto vuoi ma non sempre il più forte vince. Alcune caratteristiche rendono alcuni tennisti potenzialmente pericolosi. Bublik ti dice nulla?
4)non mi pare di aver scritto che chicchessia potesse o non potesse fare cose. Ho scritto mi piace poco.
5)a fondamentalmente, non mi pare proprio di essere stato irrispettoso. Mi spieghi cortesemente perché hai deciso di frantumarmi gli amenicoli?
… cuoricini di consolazione.
… cuoricini di consolazione.
Mi è sembrato un buon esordio, e anche l’aver vinto piuttosto rapidamente direi sia buono datosi che sta recuperando dopo quell’infezione
@ Catone75 (#4468511)
1° La scaramanzia lasciamola agli atleti
2° Jannik è giusto faccia così noi invece possiamo tranquillamente dire che lo batte facilmente
3° i valori dei tennisti sono abbastanza visibili inutile ingigantire o sminuire
4° e fondamentale Murakami ha competenza e facoltà di dire questo e altro
Probabilmente hai anche ragione ma non fosse altro per motivi scaramantici il tuo commento mi piace davvero poco. Jannik poi se ti leggesse, conoscendo il rispetto che ha sempre per gli avversari e la modestia che lo contraddistingue.. inorridirebbe
Onestamente un calendario che fino alla finale dice
POPIRYN – SHAPOVALOV- PAUL/BUBLIK- DRAPER- ZVEREV è quanto di peggio possa capitare…
detto ciò se Sinner è in forma non perde con nessuno di questi…
Secondo turno di Jannik confronto a quello di carlitos è assurdo!
Non l’ho visto benissimo ieri!
Sinceramente non nutrivo nessun dubbio sul suo stato di salute.
Era lampante che si trattava di un leggero malessere, acuito probabilmente dalla sudditanza psicologica verso Carlitos che era sceso in campo in modalità piallante
Popyrin può giusto fargli il solletico
Ahahahah.
Ed essendo lui uno onesto e giusto,ci sta della legge.
La traduzione non ha colto il vero senso di un paio di risposte:
1) gli hanno chiesto se è più importante colpire forte o muoversi bene, quasi in senso generale e non riferito a lui, e Jannik ha risposto che per colpire forte bisogna arrivare bene sulla palla.
2) gli hanno chiesto perché non gioca la Laver Cup ed altre manifestazioni di esibizione e lui ha risposto che spesso non si incastrano con il suo programma e che comunque lui dà la priorità ai tornei.
Ha un secondo turno potenzialmente parecchio insidioso il nostro Jannik,però è vero anche che il livello standard è ormai davvero molto molto alto e difficile da aggredire quasi per tutti.
Inoltre ha un aura addosso che credo renda difficile per gli avversari dare il meglio, come i big three nei loro momenti d’oro
Sinner: “Mi sento in forma. Sto cercando di essere agile e veloce negli spostamenti per colpire con ottimi appoggi”. Una volta ho sentito Rocco pronunciare una frase analoga.
Da quando Jannik usa il manicotto è diventato “Il braccio violento della legge”!!
Mi ci gioco un cd usato degli U2 del 1991 Achtung Baby (capolavoro assoluto), che la finale degli USOPEN 25, sarà Sinner/Alcaraz, con la Raducanu in tribuna a mandare cuoricini al moro….