
Sinner ai quarti tra paura e fair play: la rinuncia di Dimitrov e il futuro contro Shelton “il medico dice che va tutto bene, ma domani farò comunque una risonanza per sicurezza” (Video)


Jannik Sinner è ai quarti di finale di Wimbledon 2025, ma stavolta il passaggio del turno ha il sapore agrodolce di un grande spavento e di un epilogo che nessuno avrebbe voluto vedere. L’azzurro era arrivato alla seconda settimana del torneo in stato di grazia, ma contro Grigor Dimitrov ha rischiato davvero di fare le valigie. Il bulgaro, infatti, ha messo in campo il suo miglior tennis per oltre due set, portando Sinner più volte ai limiti delle sue certezze. Tutto, però, si è interrotto bruscamente per una sfortunato infortunio che ha costretto Dimitrov al ritiro per infortunio, privando il match del suo naturale finale e lasciando l’interrogativo su cosa sarebbe potuto accadere.
In conferenza stampa, Sinner si è mostrato come sempre molto sportivo e rispettoso nei confronti dell’avversario: “Credo di aver già detto tutto in campo, è stata davvero tanta sfortuna per lui dopo aver giocato un tennis eccezionale per due set. Sicuramente non è il modo in cui si vuole finire una partita. Non so cosa sia successo di preciso, dopo la partita ognuno sta con il proprio team, non volevo avvicinarmi troppo. Siamo buoni amici, ma questi momenti sono sempre molto difficili. Non credo fosse il caso di andare subito a chiedere spiegazioni, quindi per ora non so nulla”.
Lo stesso Sinner ha poi raccontato di aver avuto a sua volta qualche problema fisico al gomito: “Mi è successo molto presto nel match, già nel primo game. È stata una caduta sfortunata. Ho rivisto i video e non sembrava nulla di grave, ma l’ho sentito abbastanza subito, specialmente nei servizi e nei dritti. Vedremo come andrà. Qui a Wimbledon ci sono fisioterapisti ottimi, il medico dice che va tutto bene, ma domani farò comunque una risonanza per sicurezza”.
Tanto fair play anche nelle parole rivolte al bulgaro: “Grigor stava servendo benissimo, in modo preciso e veloce. Ha cambiato il gioco in maniera molto intelligente, sfruttando anche un po’ di vento. Avevo preparato bene il match, ma l’esecuzione da parte sua è stata ancora migliore. Dopo la chiusura del tetto non capivamo bene cosa stesse succedendo, poi abbiamo avuto scambi intensi fino a inizio terzo set. Ha mostrato tutto il suo potenziale, mi dispiace tantissimo per come è finita e gli auguro una pronta guarigione”.
Ora, per Sinner, all’orizzonte c’è Ben Shelton, avversario ostico già affrontato a Wimbledon lo scorso anno: “Dovrò lavorare molto sulla risposta al suo servizio, che è davvero devastante. Ha migliorato tanto anche dal fondo, ho visto il suo grande match contro Alcaraz a Parigi. Sa muoversi su tutte le superfici e anche qui sarà una partita complicata. L’anno scorso ci siamo affrontati qui ed è stata dura. Devo pensare prima di tutto a recuperare e spero di essere al 100% per questo nuovo, grande test”.
Francesco Paolo Villarico
TAG: Jannik Sinner, Wimbledon, Wimbledon 2025
@ Antonella B. (#4432056)
infatti io ho detto che jannik non era sembrato al Top, mai parlato di jannik in difficoltà
Ha parlato l’oracolo Spagnolo…
Rispondo a te e a tutte le elucubrazioni come le tue.
Voi non avete la più pallida idea di cosa sia fare sport a livello agonistico. Quello che è successo ieri e la sconfitta di Parigi rappresentano, per versi diversi e purtroppo, la normalità in una carriera sportiva professionistica. Quando si usa il proprio corpo come strumento di lavoro prima o poi ci si fa male: c’è chi patisce di più e chi di meno. D’altra parte, quando si gioca un torneo, capita normalmente a tutti i fuoriclasse di perdere una partita importante. Prima o poi succederà anche ad Alcaraz (anzi, mi pare sia già successo alle Olimpiadi).
Tutti questi psicodrammi e melodrammi sono nella vostra testa e portano con sé solo considerazioni ridicole e ingenue.
Se in caduta la torsione del gomito di Jannik fosse stata maggiore di quello che abbiamo visto chiaramente nelle immagini, adesso staremmo parlando di altro. Tutto può mutare in un attimo, basta una folata di vento al momento sbagliato. E tutti gli atleti ne sono consapevoli, Sinner non fa altro che ripeterlo.
Dire poi che Sinner non sia stato pesantemente condizionato nel prosieguo del match dalla botta al gomito è semplicemente un atto di malafede e da prevenuti (e qui dentro vengono fuori a frotte). Questo, sia chiaro, senza nulla togliere alla prestazione di Dimitrov. Ma al contempo non sapremo mai come sarebbe andata la partita se quella scivolata iniziale non ci fosse stata. Magari, proseguendo a ragionare per assurdo, neppure Grigor si sarebbe fatto male se un Sinner al 100% lo avesse messo alle corde.
Quello che resta davvero inciso nella mente di questi grandi atleti sono purtroppo gli infortuni, anche se sono abituati a conviverci. Si veda il caso di Berrettini. In questo momento l’unica cosa che Sinner ha in testa è arrivare sano e in forma alla partita con Shelton. Tutto il resto (la vittoria immeritata, il baratro di Parigi, il re nudo, etc. etc.) è noia e una inutile banalità
@ robi01 (#4432134)
Se sei patito di Jannik, rassegnati e prendila bassa…inutile agitarsi per responsi che hanno tempi loro e ci manca per gli interessati essere anche gravati dal dover accontentare le ansie e le pretese dei simpatizzanti. In poche parole, aspettiamo e sapremo tutto a tempo debito…quanto al fisico di Jannik, mi sembra evidente la preponderanza dell’altezza rispetto alla massa muscolare, quindi può essere naturale una certa attenzione su scivolate, sia quelle volute per difese estreme sia quelle accidentali causate dalla superficie erbosa…vedo più sicuro e audace un Cobolli per il fisico proporzionato e ben strutturato, ma questi sono fattori per cui non ci sono colpe/meriti per nessuno, anche se in determinate situazioni possono agevolare o svantaggiare e questo, come diceva qualcuno, è una realtà, che può piacere o meno, ma sempre realtà rimane
Non sarà che è un pò gracilino? enzo
A giudicare da come serviva specialmente da sinsitra e da come colpiva di dritto, direi molto condizionato, ma nei turni precedenti secondo me aveva colpito bene quindi credo-spero che se il braccio ritornerà funzionante nulla è già scritto
@ Murakami (#4432049)
Ciò che dici è parziale e inesorabilmente …, al solito del resto. Non nego il dolore al gomito ma mi riferisco al fatto che contro un avversario di rango il suo gioco si è involuto, magari anche a causa dell’infortunio, ma sicuramente non solo. Totalmente passivo ed insicuro, in balia di un ottimo Dimitrov (come accadde con bubik), che s’infilava come il coltello rovente nel burro. Ma con certi … ad oltranza è inutile cercar di ragionare.
Non se lo meritava proprio
Sono ,anche,d’ accordo
@ Murakami (#4432049)
Non possiamo sapere niente circa il dolore al gomito.
Probabilmente è stata solo la paura di essersi fatto male che lo ha limitato oppure no. Quasi trenta anni fa una mia amica è scivolata e si è appoggiata al suolo con una mano. Inizialmente sentiva un doloretto ed il gomito informicolito. Poi sempre peggio fino a scoprire che aveva lesionato il capitello. Operazione, gesso e tre mesi di riabilitazione. Cosa c’entra con Sinner? Niente. Ma me l’ha fatto ricordare.