
Cilic ferma il sogno di Draper: il britannico esce deluso da Wimbledon”


Silenzio e delusione sul Campo 1 di Wimbledon: la grande speranza del tennis britannico, Jack Draper, è stato eliminato al secondo turno da un veterano di lusso come Marin Cilic. Il pubblico inglese, pronto a sognare in grande col suo numero quattro del mondo, ha assistito a una partita in cui Draper non è mai riuscito a trovare davvero il suo tennis. La pressione, le aspettative, l’ossessione tutta britannica di vedere un proprio giocatore arrivare fino in fondo, hanno probabilmente giocato un ruolo nel determinare la sua uscita di scena.
In conferenza stampa Draper non ha nascosto la sua frustrazione e il senso di delusione, riconoscendo con lucidità la superiorità di Cilic: “Sono molto frustrato, ovviamente deluso. Probabilmente una delle sconfitte più dure che ho vissuto. Cilic ha giocato una partita incredibile dall’inizio alla fine, non ha mai mollato. Si è meritato la vittoria, ma fa davvero male”.
Il britannico ha ammesso anche le difficoltà incontrate su questa superficie, nonostante il titolo vinto a Stoccarda: “Sono molto deluso dal mio gioco sull’erba quest’anno. Al Queen’s non mi sentivo bene, non so nemmeno come sono arrivato in semifinale. Ho avuto problemi sull’erba, la verità è questa. Sulla terra mi sono sentito molto più a mio agio, il mio tennis funzionava meglio. Invece qui ho scoperto tante cose su cui devo lavorare. Cilic mi ha messo in difficoltà, ha esaltato i miei punti deboli”.
Per Draper non è stato tanto un problema di pressione, quanto di livello: “Quello che ha fatto Murray vincendo qui due volte è incredibile. Non è la pressione, semplicemente oggi non sono stato abbastanza bravo. Ho perso contro un giocatore migliore, tutto qui. Non sono riuscito a trovare il livello che volevo”.
Autocritico, Draper ammette che per competere davvero tra i migliori c’è ancora molto da migliorare: “Devo lavorare su tutto, ma soprattutto sul diritto. Oggi non riuscivo a gestire il ritmo di Cilic sulla mia destra, andavo fuori giri. È stato un campanello d’allarme: ho fatto grandi progressi nell’ultimo anno, ma la strada è ancora lunga per essere un giocatore completo. In un certo senso è stimolante, in un altro è difficile da accettare”.
Nonostante la delusione, Draper non perde la fiducia: “Credo che ci sia l’idea sbagliata che, essendo mancino e alto, debba essere automaticamente forte sull’erba. Sì, ho vinto a Stoccarda, ma non ho molta esperienza qui. Voglio lavorarci, so che posso diventare competitivo anche su questa superficie”.
Infine, parole di grande rispetto per Marin Cilic: “Sapevo che aveva vinto a Nottingham, non mi sorprende. Ha giocato a livelli altissimi per anni, è sempre stato un grande professionista. Oggi è stato semplicemente più forte, ha meritato di vincere”.
Un’eliminazione che brucia, quella di Draper, soprattutto per chi sperava di vedere finalmente un britannico tornare a vincere il titolo più prestigioso. Ma il giovane Jack, con questa sconfitta, ha capito quali sono le aree su cui dovrà lavorare per trasformarsi davvero in un protagonista Slam. E Wimbledon, ancora una volta, aspetta il suo nuovo eroe.
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Su Draper secondo me c’è stato un fenomeno di esaltazione eccessiva.
Da qualche mese veniva considerato da alcuni (anche commentatori e opinionisti) già di poco sotto al livello di Sinner e Alcaraz e comunque già in grado di competere per gli Slam.
Ed è stato un grosso errore di valutazione, a mio avviso.
Non si può raggiungere stabilmente quei livelli dall’oggi al domani, perché ricordiamoci che la sua esplosione è stata parecchio repentina (è anche vero che prima era frenato da molti infortuni).
E’ sicuramente un giocatore molto forte, che ha avuto picchi anche altissimi, ma mantenere quei livelli stabilmente e poter competere realmente per gli Slam è una cosa moooooolto diversa.
Ha bisogno di una crescita ancora molto lunga, soprattutto negli Slam dove è ancora parecchio indietro e parecchio lontano dal poter competere per la vittoria.
E attenzione, perché a Wimbledon veniva dato tra i favoriti solo perché britannico, ma in realtà in 4 edizioni giocate non ha mai superato il secondo turno. Ed è un dato molto significativo.
E in generale questa voglia di trovare un “terzo” (e parlo proprio dei commentatori e opinionisti) è piuttosto stucchevole. Prima Rune, poi Shelton, poi Draper.
E’ sbagliato proprio come tipo di pensiero e di ricerca, oltre al fatto che è un fattore imprevedibile. Lo si può capire solo a Slam raggiunto se un giocatore può essere adatto per quei livelli. Non prima.
L’ho notato pure io e mi sono chiesto se la sua intenzione fosse quella di provare a girare dietro la palla e poter “sparare’ con il dritto, cercando la chiusura del punto…
Forse sull’erba conta di più l’esperienza dell’età…
…quindi se Cilic è “pericoloso”, figuriamoci Djokovic!!!
Penso Zverev
Sí, ma non dimentichiamoci che Cilic a Wimbledon non é uno sprovveduto, il problema di questi vecchi acciaccati é che non riescono ad avere continuità al loro livello abituale, ma se per caso si accendono e giocano come sanno in quel match, sono forti quanto prima…
Mi dispiace per draper, che pareva veramente il possibile outsider.
Comunque strage di teste di serie anche dal lato alto e, sulla carta, finale sempre più probabile tra Alcaraz e il vincente tra Jannik e Nole… ovviamente ripeto sulla carta perché questo in Wimbledon non si può dare nulla di scontato
Penso che si riferiva a Musetti
Draper secondo me è uno che sente molto la partita, per la prima volta a Wimbledon era stato messo tra i primi 4 favoriti per la vittoria finale e vista l’enorme attesa che c’era sul suo conto non ha retto la tensione. Evidente ieri come era bloccato mentalmente, per lui era fondamentale magari iniziare bene ed andare subito in vantaggio, invece alle prime difficoltà è andato in tilt.
Ricordiamo che per un inglese giocare a Wimbledon è molto complicato a livello mentale, specie quando sei considerato tra i favoriti. Quindi la sua sconfitta mi sorprende relativamente, eviterei le solite considerazioni di chi dopo un match si lancia in giudizi assoluti del tipo che è sopravvalutato e che va ridimensionato.
Draper è giovane, i giudizi assoluti sul suo valore li rimanderei ancora di qualche anno. Se no si rischia di fare la figura di quel tale che dopo il Roland Garros 2023 e la sconfitta di Sinner contro Altmaier scrisse che Jannick non avrebbe mai vinto uno Slam.
“Devo lavorare soprattutto sul dritto…non ho saputo gestire il ritmo di Cilic sulla mia destra”…ma a destra gioca il rovescio
tabellone veramente duro, non mi sento di giudicarlo più di tanto, è solo che quest’anno negli slam ha fatto cilecca
Capisco che non ti stia simpatico Musetti, ma da lì a mettere in dubbio l’infortunio che lo ha tenuto fermo fino a Wimbledon, senza mai aver potuto giocare sull’erba dalla semifinale di Parigi, vuol dire che proprio non lo sopporti. Su Draper invece io inizio a nutrire dei dubbi sulla sua tenuta mentale, il tempo ci dirà chi tra lui e Musetti farà più strada: io sono sempre stato fiducioso per il nostro…pardon …il mio!
Ok, questa é la dimostrazione matematica che tolti i primi due (e Djokovic sulla partita secca) il livello medio é basso, molto basso.
Il problema per me é che tutti cercano di emulare Alcaraz e Sinner, cioé sparare tutto a tutta sulle righe. Ma i due fenomeni lo fanno con percentuali altissime, gli altri quando trovano la giornata che son più quelle che vanno fuori o in rete che quelle che vanno sulla riga, non hanno un piano B. A differenza dei veterani che hanno combattuto mille battaglie
Un altro decantato come chissacosa, nuovo dominatore del circuito, terzo incomodo bla bla bla e siamo già al secondo flop su 2 slam 😆 Che qui perde da un vecchietto e al RG da uno della generazione più vecchia di lui, se tanto mi da tanto all’Open perderà da Monfils o Wawrinka 😆
Onore a Jack, Zverev quando è stato annichilito da Musetti non ha mostrato la stessa sportività.
Draper è superiore a Cilic, ma oggi Cilic ha giocato meglio.
Avrei voluto vedere l’incontro contro Djokovic, invece sarà un Wimbledon atipico.
Parli di Musetti?
@ utente non registrato (#4427892)
Ogni commento, si fa riferimento a Sinner…
Che noia, però…
Trova le differenze tra le dichiarazioni di un vero n 4, che non accampa scuse, riconosce i meriti dell avversario e di dover migliorare su tanti aspetti, e le dichiarazioni di un altro top ten che ad ogni sconfitta adduce problematiche di tipo fisico e basta, senza riconoscere i suoi limiti caratteriali.
Questo è il modo giusto per crescere, Jack. Sono sicuro che qualche grande soddisfazione questo ragazzo potrà togliersela perché è umile e intelligente e lavora sodo, proprio come Sinner!
L’ho già detto e non posso che ribadirlo: Draper è forte ma decisamente sopravvalutato e non vincerà mai uno slam
Draper oggi fatica a reggere la pressione, col tempo s’abituerà…