Editoriale di Marco Mazzoni dopo la finale di RG25 ATP, Copertina

Sinner, la forza per ripartire

09/06/2025 12:18 137 commenti
Jannik Sinner (foto Patrick Boren)
Jannik Sinner (foto Patrick Boren)

“Fa male. Ma sono queste le partite che ti forgiano, che definiscono chi sei.” 

La parole con cui coach Simone Vagnozzi inizia un bellissimo post Instagram, un abbraccio virtuale ma allo stesso tempo caldissimo, al suo assistito Jannik Sinner sono le migliori che si possono trovare e scrivere per il “day after” di una partita tanto eccezionale quanto crudele. La finale di Roland Garros 2025 è entrata dritta nei libri di storia dello sport, non solo nel tennis. Epica, perché dopo quasi 5 ore e mezza di spettacolo altissimo non si può chiedere di meglio. Bellissima, perché il livello medio tecnico e tattico espresso dai due atleti è stato sublime. Avvincente, perché è successo di tutto e di più… nemmeno il miglior sceneggiatore della “grande” Hollywood si sarebbe spinto a tanto… Crudele, sì. Per noi appassionati italiani molto, molto crudele, perché quando giochi un tennis surreale per qualità ed efficacia, andando oltre il limite di un servizio che proprio non ne voleva sapere di sostenere il gioco di Jannik ma comunque domini lo spagnolo, il più forte sul “rosso”, per larghissimi tratti e arrivi a 3 match point di fila e non vinci…. se non è crudele perdere questa partita non so francamente cosa lo sia. E oltre ai tre match point, c’è pure la rimonta clamorosa e non disperata quando Alcaraz ha servito per il match, ritrovando energie in modo inimmaginabile e tornando a due punti dalla vittoria, per due volte. C’è pure quel break non consolidato all’avvio del terzo set, quando Jannik volava sul campo dopo aver giocato un tiebreak perfetto e Carlos aveva la faccia smarrita, esplodeva in scatti d’ira imprecando contro il suo angolo, incapace di trovare una soluzione ad una partita che gli stava scivolando via, con Sinner più forte in tutto (eccetto il rendimento del servizio…). Quello smash un po’ buttato via, un diritto… Il tennis è uno sport bellissimo, crudele, “del diavolo”. Come 5 ore e 20 minuti di tensione e agonismo possono essere decise da 4-5 palle. Quella risposta di rovescio sul secondo MP che esce di una decina di cm, e poi quella difesa di Carlos sul terzo, il diritto che cade nei piedi di Jan poteva uscire di un niente e oggi saremmo tutti più leggeri, e celebrare una vittoria assoluta… È lo sport. Lo sport dà e toglie, regala emozioni uniche e dolori veri, profondi.

“Chi ti vive tutti i giorni sa cosa c’è dietro ogni colpo, ogni scatto, ogni salto, ogni pugno: una dedizione totale. Ieri hai mostrato al mondo non solo il tuo tennis, ma anche un cuore e una resilienza da numero uno. Il Paese è fiero di te, e io lo sono ancora di più.” Così continua il Vagno, e queste devono essere le parole scolpite sul marmo per provare a voltare pagina, anche se quella pagina è pesante come una lapide michelangiolesca, ma è necessario trovare la forza per farlo girarla quella pagina. Per ripartire.

 

 

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Un post condiviso da Simone Vagnozzi (@vagnozzis)

Chi segue e ama Jannik Sinner da sempre conosce molto bene la parola attesa. Anche sofferenza. Il n.1 del mondo è diventato tale lottando, soffrendo, migliorando. Perdendo. Masticando amaro e materializzando tante cose che non funzionavano per ripartire e migliorare. Non c’è gloria senza sofferenza e Jannik come nessuno segue questo mantra. Lui ha costruito la sua scalata imparando, ogni giorno, da chi era più bravo di lui. Studiando, lavorando al meglio delle sue capacità sul gioco e su se stesso, diventando sempre più forte e consapevole. “Devo Migliorare” le parole più usate nel proprio lessico, una visione del mondo umile e sincera, che lo porta a mettersi sempre in condizione di capire il contesto e reagire. Proprio come in campo, quando riesce a generare colpi fenomenali per profondità e precisione. C’è arrivato per gradi, non per un tocco degli Dei. C’è arrivato faticando e lavorando. “Sono destinato, condannato al lavoro” ha affermato in più interviste. Molti lo descrivono come un macchina. Niente di più sbagliato. Jannik è umano, terribilmente umano, una persona straordinaria che riesce come pochi altri nella storia del gioco a diventare la visione di quello che vuole essere e così muovere ogni muscolo, ogni tendine, alla massima efficienza ed efficacia per giocare il miglior tennis possibile, sfruttando la sua esplosività, una coordinazione innata, una percezione della palla e delle geometrie delle traiettorie spettacolare. Non c’è niente di meccanico in questo, c’è poesia in movimento e anche fragilità perché Jannik spinge tutto al massimo e l’errore è sempre dietro l’angolo.

Lui è talmente bravo che sbaglia pochissimo e non perde quasi mai. E… per questo, le sue rare sconfitte suonano come condanne perché arrivano di pochissimo, spesso di un niente. Come ieri. Una spanna, una manciata di cm, un alito di vento. Poteva essere vittoria e non lo è stato. La sensazione che Sinner sia ferito dentro, perché ci credeva, perché se lo meritava, perché è arrivato a sfiorare la Coppa dei Moschetteri e se la sarebbe strameritata. Fa male pensarlo e dirlo ma… se avesse confermato quel break nel terzo set e Carlos si fosse smarrito nell’impossibilità di trovare una chiave e reagire, ossia lo scenario più plausibile, Sinner avrebbe vinto RG25 senza perdere un set. Battendo il fortissimo Alcaraz nel suo terreno di caccia preferito. Sarebbe stato qualcosa di superiore. Non lo è stato, oggi “Fa Male”. Tanto. Ma proprio il fatto che Jannik Sinner dopo tre mesi stop sia riuscito a giocare un Roland Garros di altissimo livello, battendo anche un irriducibile Djokovic, dominando tutti gli altri, e sbattendo Carlos Alcaraz a un millimetro dal burrone a furia di pallate a tutta, beh… deve farci vedere il bicchiere molto più che mezzo pieno. Quasi all’orlo, anche se oggi è operazione complicatissima farlo.

 

 

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Un post condiviso da Jannik Sinner (@janniksin)

È da questo che si deve ripartire. Fidandoci oggi più che mai delle qualità umane prima che tecniche di Jannik Sinner. Un ragazzo straordinariamente normale che come nessuno è bravo a imparare dai propri errori e migliorare, costantemente. Da questa crudele sconfitta Sinner imparerà molte cose. Su se stesso, sulla gestione delle emozioni e dei pochi punti e situazioni che non è riuscito a sfruttare. Anche di come Alcaraz al contrario sia riuscito a salvare punti quasi disperati. Sinner rivedrà il match e la sua pressione arriverà a livelli di guardia… ma capirà il perché abbia giocato una finale così importante con pochissimo aiuto del servizio. Non è retorica affermare che servendo anche solo un 10% in più di prime palle in campo avrebbe vinto, molto probabilmente in tre set: quando la prima di servizio è entrata, ha dominato. Sarà importante capire come mai sia vs. Djokovic che vs. Alcaraz la battuta si sia inceppata. Ha trovato qualche Ace, molte seconde palle ottime e qualche prima in momenti importanti, ma… la prima palla doveva sostenere di più il suo tennis e far sì che NON si arrivasse a giocarsela punto su punto, contro un “mostro” di bravura come Carlos che può farti il punto da qualsiasi posizione quando entra in trance agonistica, forte di un talento spropositato. C’era lo spazio per farlo, lo ha fatto agli Australian Open di gennaio e ancor più a US Open 2024, dove in molti match proprio con la battuta ha tenuto a bada gli avversari.

Jannik troverà la forza per ripartire analizzando a freddo le tantissime cose buone di questo Roland Garros. Ha brillato in moltissimi match gestendo mai così bene la terra battuta e le difficoltà negli spostamenti e nella gestione degli scambi. Ha giocato alla pari, a tratti dominato, il più forte su questa superficie, reggendo all’urto dei tre maledetti MP non sfruttati e andando a strappare un contro break clamoroso nel rush finale. Ha retto fisicamente ritrovando addirittura più smalto negli ultimi 20 minuti di partita, quando il morale poteva far sentire ogni palla pesante tonnellate. Sinner ha giocato un torneo eccezionale ed una finale stratosferica. L’ha persa perché non ha sfruttato le occasioni, perché davanti ha trovato un avversario epocale animato da un talento vero, purissimo, affascinante, uno che gioca così bene e ha un sorriso così limpido da non potergli volere male. Nel tennis si vince sfruttando un match point, è una legge dura ma chiarissima. Carlos Alcaraz è stato in qualche modo più bravo e ce l’ha fatta. Applausi a lui. Jannik Sinner ha giocato alla pari, complessivamente forse anche meglio, ma non ha colto quell’attimo che gli è sfuggito via. Fa male. Fa malissimo. Ma c’è così tanto buono in queste due settimane e in questa finale che Jannik troverà la forza per ripartire. L’unico dubbio è che possa insinuarsi in lui un tarlo: per le occasioni non sfruttate, per questo fortissimo avversario che negli ultimi match ufficiali in qualche modo l’ha spuntata. In questo sarà il lavoro più difficile, per Jannik, per Vagnozzi, Cahill, Badio e Panichi: riuscire trasformare la difficoltà in opportunità, per crescere ancora e diventare sempre più forte, come tennista e persona. Come altre volte ha fatto in passato. 

Marco Mazzoni


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137 commenti. Lasciane uno!

giumart (Guest) 09-06-2025 19:58

Scritto da Murakami

Scritto da giumart

Scritto da Murakami

Scritto da Jannik Über Alles
Spero (davvero!) che Sinner ritrovi presto la reazione a questa brutale sconfitta, molto più in fretta della “batosta” patita (sempre con Alcaraz) agli US Open 2022 (QF persi dopo 1 match-point), un torneo poi vinto da Carlitos e che avrebbe potuto essere appannaggio di Jannik.
Nella sconfitta di ieri c’è sicuramente più merito di Alcaraz, apparso nei momenti chiave più determinato (oserei dire anche “spregiudicato”) del nostro campione, che si è trovato davanti l’unico che non lo teme.
Facendo un’analisi serena dello svolgimento c’è anzitutto da applaudire alla prestazione di Jannik, decisamente “cresciuto” (di forma e di sostanza) rispetto al giocatore visto a Roma, ma c’è anche da sottolineare alcuni errori sia di strategia che di tattica.
L’incontro poteva anche essere preparato “meglio” ma bisogna mettere sul piatto l’imprevedibilità (frutto di un talento ineguagliabile) dell’avversario spagnolo: ad esempio, io mi aspettavo da lui molte più smorzate e palle molto più alte ed arrotate.
Jannik (forse perchè non sostenuto dal servizio) ha fatto pochissime discese a rete (se non per andare a raccogliere il punto) e pochissime smorzate, forse perchè Carlitos giocava molto vicino alla linea di fondo.
Secondo me il team dovrebbe iniziare a lavorare su un “terzo” servizio, intermedio tra la “prima” a 200 kmh e la “seconda” a 150 kmh, una battuta sui 170-180 kmh, molto lavorata (liftata su terra e in slice sul veloce) ed in grado di mettere un minimo in difficoltà l’avversario (rispetto alla seconda!) ma soprattutto per fare ritrovare fiducia e ritmo al battitore!

Facendo un’analisi molto serena, Carlos è un grandissimo ma ha avuto anche un culo spaventoso in tutte le situazioni decisive.

Più che culo, secondo me Alcaraz nella partita di ieri, in particolare nei due ultimi set, mi ha confermato una cosa. Lui nelle situazioni difficili (almeno in ambienti da lui graditi, sia come superficie che come apporto di tifo del pubblico), va in una trance agonistica surreale, diventa quasi un automa, tocca dei picchi tennistici incredibili e riesce a compiere cose che lui stesso non sa spiegare (a giornalisti spagnoli avrebbe proprio ammesso di non sapere come ha fatto a raddrizzare il match). Riesce a fare colpi assurdi in trance, di cui si rende conto solo dopo, a punto acquisito. Basti pensare al punto decisivo, l’ultimo: un dritto spaventoso da fuori campo che, con traiettoria fuori rete, va a finire quasi sulla riga nell’angolo. Per non parlare di altri colpi vincenti, eseguiti anche contro logica. Lì secondo me non era pienamente cosciente, era in trance, appunto. In altre situazioni, ben diverse, quei colpi invece diventano errori o anche gratuiti banali, proprio perché gli mancano quelle condizioni dette.

Verissimo quello che scrivi, ma che la sfortuna non lo abbia perseguitato in tutti i passaggi cruciali del match me lo lasci dire?

Beh certo, una cosa è chiara: al netto di qualche pecca (soprattutto prima di servizio deficitaria), Jannik sicuramente non è stato assistito dall fortuna, vedi ad esempio quella prima fuori di Alcaraz giudicata buona…

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Zio. 09-06-2025 19:30

Se jannik riesce a metabolizzare questa sconfitta come uno step che lo ha portato a giocare praticamente alla pari con Alcaraz su terra rossa può essere che la prossima la vince e di solito quando riesce a prendere il sopravvento su qualcuno poi questo ci perde con regolarità contro jannik

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22587 (Guest) 09-06-2025 19:27

@ Guest (#4412252)
Il Clostebol è stato messo da parte (momentaneamente), perché quando si vince su è tutti più buoni. Al primo torneo vinto, tornerà fuori inesorabilmente. Non ci sono dubbi su questo, indipendentemente dalla sua signorilità. Del resto non è colpa degli haters se è risultato positivo

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-1: Inox
Wayne (Guest) 09-06-2025 19:07

Come già sottolineato in altra discussione, la scarsa tenuta fisica di Sinner (scarsa in relazione a chi è Jannik, ovviamente) è un dato che oramai può definirsi strutturale.
Sono i numeri che parlano, varie testate stanno, in queste ore, mettendo in rilievo il fatto che Jan sia 0-7 (parliamo del n. 1 del mondo, eh) nelle partite dalla durata superiore alle 4 ore, mentre Alcaraz è 13-1 nelle gare al quinto set.
Per cui, il problema non sono i tre match point falliti di fila, che ci stanno……righe avversarie, un po’ di tensione, e amen. Il problema sono i numeri, e quelli, sul lungo periodo, non mentono e ci raccontano che, AD OGGI, Sinner deve provare battere necessariamente Alcaraz in 4 set, altrimenti è quasi certamente partita finita.
E questa cosa può finire con il diventare una zavorra anche mentale, unitamente allo 0-5 recente nei confronti diretti, se i numeri non inizieranno presto a riequilibrarsi, come sarebbe lecito attendersi. Anche perché le partite che contano sono quelle negli Slam, ed è in questi teatri che si giocherà la rivalità tra questi due magnifici ragazzi, non certo a Umago, Pechino o al Six Kings Slam.

134
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IvanIlTerribile (Guest) 09-06-2025 18:56

Dopo quasi 24 ore, posso dirlo con certezza: fa ancora tantissimo male!

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francesco (Guest) 09-06-2025 18:47

tutti contenti per la sconfitta sembra…purtroppo alcaraz la sua bestia nera ok e stata una battaglia non normale perche non amministrare le tre palle macht in modo piu umile il suo team dalla tribuna dovevano fargli capire di calmarsi poi tantissimi errori gratuiti con alcaraz che alzava il pugno come se li aveva fatto lui una finale buttata via sull albo d oro ci va solo il vincitore

132
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Inox 09-06-2025 18:42

@ Losvizzero (#4412220)

Tu sei la dimostrazione che ognuno vede la realtà secondo i propri occhi riuscendo anche a ribaltarla perché se c’è uno che ha raccolto oltre i propri meriti quello è proprio Alcaraz

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Murakami 09-06-2025 18:38

Scritto da giumart

Scritto da Murakami

Scritto da Jannik Über Alles
Spero (davvero!) che Sinner ritrovi presto la reazione a questa brutale sconfitta, molto più in fretta della “batosta” patita (sempre con Alcaraz) agli US Open 2022 (QF persi dopo 1 match-point), un torneo poi vinto da Carlitos e che avrebbe potuto essere appannaggio di Jannik.
Nella sconfitta di ieri c’è sicuramente più merito di Alcaraz, apparso nei momenti chiave più determinato (oserei dire anche “spregiudicato”) del nostro campione, che si è trovato davanti l’unico che non lo teme.
Facendo un’analisi serena dello svolgimento c’è anzitutto da applaudire alla prestazione di Jannik, decisamente “cresciuto” (di forma e di sostanza) rispetto al giocatore visto a Roma, ma c’è anche da sottolineare alcuni errori sia di strategia che di tattica.
L’incontro poteva anche essere preparato “meglio” ma bisogna mettere sul piatto l’imprevedibilità (frutto di un talento ineguagliabile) dell’avversario spagnolo: ad esempio, io mi aspettavo da lui molte più smorzate e palle molto più alte ed arrotate.
Jannik (forse perchè non sostenuto dal servizio) ha fatto pochissime discese a rete (se non per andare a raccogliere il punto) e pochissime smorzate, forse perchè Carlitos giocava molto vicino alla linea di fondo.
Secondo me il team dovrebbe iniziare a lavorare su un “terzo” servizio, intermedio tra la “prima” a 200 kmh e la “seconda” a 150 kmh, una battuta sui 170-180 kmh, molto lavorata (liftata su terra e in slice sul veloce) ed in grado di mettere un minimo in difficoltà l’avversario (rispetto alla seconda!) ma soprattutto per fare ritrovare fiducia e ritmo al battitore!

Facendo un’analisi molto serena, Carlos è un grandissimo ma ha avuto anche un culo spaventoso in tutte le situazioni decisive.

Più che culo, secondo me Alcaraz nella partita di ieri, in particolare nei due ultimi set, mi ha confermato una cosa. Lui nelle situazioni difficili (almeno in ambienti da lui graditi, sia come superficie che come apporto di tifo del pubblico), va in una trance agonistica surreale, diventa quasi un automa, tocca dei picchi tennistici incredibili e riesce a compiere cose che lui stesso non sa spiegare (a giornalisti spagnoli avrebbe proprio ammesso di non sapere come ha fatto a raddrizzare il match). Riesce a fare colpi assurdi in trance, di cui si rende conto solo dopo, a punto acquisito. Basti pensare al punto decisivo, l’ultimo: un dritto spaventoso da fuori campo che, con traiettoria fuori rete, va a finire quasi sulla riga nell’angolo. Per non parlare di altri colpi vincenti, eseguiti anche contro logica. Lì secondo me non era pienamente cosciente, era in trance, appunto. In altre situazioni, ben diverse, quei colpi invece diventano errori o anche gratuiti banali, proprio perché gli mancano quelle condizioni dette.

Verissimo quello che scrivi, ma che la sfortuna non lo abbia perseguitato in tutti i passaggi cruciali del match me lo lasci dire?

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guido Guest 09-06-2025 18:38

Non voglio più vedere una partita di tennis per non so quanto tempo
.
.
.
… ma quando comincia Halle?

129
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giumart (Guest) 09-06-2025 18:32

Scritto da Murakami

Scritto da Jannik Über Alles
Spero (davvero!) che Sinner ritrovi presto la reazione a questa brutale sconfitta, molto più in fretta della “batosta” patita (sempre con Alcaraz) agli US Open 2022 (QF persi dopo 1 match-point), un torneo poi vinto da Carlitos e che avrebbe potuto essere appannaggio di Jannik.
Nella sconfitta di ieri c’è sicuramente più merito di Alcaraz, apparso nei momenti chiave più determinato (oserei dire anche “spregiudicato”) del nostro campione, che si è trovato davanti l’unico che non lo teme.
Facendo un’analisi serena dello svolgimento c’è anzitutto da applaudire alla prestazione di Jannik, decisamente “cresciuto” (di forma e di sostanza) rispetto al giocatore visto a Roma, ma c’è anche da sottolineare alcuni errori sia di strategia che di tattica.
L’incontro poteva anche essere preparato “meglio” ma bisogna mettere sul piatto l’imprevedibilità (frutto di un talento ineguagliabile) dell’avversario spagnolo: ad esempio, io mi aspettavo da lui molte più smorzate e palle molto più alte ed arrotate.
Jannik (forse perchè non sostenuto dal servizio) ha fatto pochissime discese a rete (se non per andare a raccogliere il punto) e pochissime smorzate, forse perchè Carlitos giocava molto vicino alla linea di fondo.
Secondo me il team dovrebbe iniziare a lavorare su un “terzo” servizio, intermedio tra la “prima” a 200 kmh e la “seconda” a 150 kmh, una battuta sui 170-180 kmh, molto lavorata (liftata su terra e in slice sul veloce) ed in grado di mettere un minimo in difficoltà l’avversario (rispetto alla seconda!) ma soprattutto per fare ritrovare fiducia e ritmo al battitore!

Facendo un’analisi molto serena, Carlos è un grandissimo ma ha avuto anche un culo spaventoso in tutte le situazioni decisive.

Più che culo, secondo me Alcaraz nella partita di ieri, in particolare nei due ultimi set, mi ha confermato una cosa. Lui nelle situazioni difficili (almeno in ambienti da lui graditi, sia come superficie che come apporto di tifo del pubblico), va in una trance agonistica surreale, diventa quasi un automa, tocca dei picchi tennistici incredibili e riesce a compiere cose che lui stesso non sa spiegare (a giornalisti spagnoli avrebbe proprio ammesso di non sapere come ha fatto a raddrizzare il match). Riesce a fare colpi assurdi in trance, di cui si rende conto solo dopo, a punto acquisito. Basti pensare al punto decisivo, l’ultimo: un dritto spaventoso da fuori campo che, con traiettoria fuori rete, va a finire quasi sulla riga nell’angolo. Per non parlare di altri colpi vincenti, eseguiti anche contro logica. Lì secondo me non era pienamente cosciente, era in trance, appunto. In altre situazioni, ben diverse, quei colpi invece diventano errori o anche gratuiti banali, proprio perché gli mancano quelle condizioni dette.

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robi01 (Guest) 09-06-2025 18:31

Scritto da SlamdogMillionaire
sono un tifoso di Sinner abbastanza tiepido. non impazzisco per il personaggio (bravissimo ragazzo ma troppo uniformato, come poi lo erano Federer e Nadal, preferisco i McEnroe, i Lendl e i Djokovic).
anzi per fortuna che è milanista perché se fosse interista tiferei per gli altri.
però ieri l’ho tifato come tifo Djokovic e alla fine ci sono rimasto male come quando perde Djokovic.
Mi è sembrato eroico, li con quel pubblico tutto contro. Canna 3 mp consecutivi e ha la forza di arrivare al tb finale. Mi stavo commuovendo.
Ha una forza mentale spaventosa, la stessa di Djokovic.
Per questo sono sicuro che questa sconfitta non avrà strascichi. Anzi, tornerà più forte.
E da oggi lo tiferò di più.

Certo a parte quando rigiochera Nole ovviamente. Comuqnue ultimamente mi sei molto più simpatico….e devo dire molto più obiettivo della capopopolo Annie che negli ultimi tempi ha scirtto cose improponibili, ai limiti della scorrettezza e del fanatismo! Tra l’altro immagino che la signorina Annie (dico signorina perchè dalle cose che scrive deve essere poco più di un’adolescente); da ieri immagino stia godendo abbestia! Beh ognuno le prorpie misere soddisfazioni!

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Murakami 09-06-2025 18:28

Scritto da Pier no guest
Domanda: perché gli appassionati sono più severi di quanto probabilmente lo sarà Jannik verso sé stesso? Perché tanto catastrofismo a fronte di un match non sulla sua superficie preferita dopo oltre 5 ore e perso con due tie break finali?
Sinceramente confido in una serenità d’animo del giocatore e assisto perplesso al “dramma umano” di alcuni appassionati.
PS McEnroe perde con Lendl al Rolando,ancora se lo sogna ma un mese dopo vinse Wimbledon e poi gli US OPEN; la Novotna e Ivanisevic prendono scoppole da lacrime a Londra e ci vincono anni dopo così come Agassi a Parigi dove anni dopo portò a casa il trofeo.
È una sconfitta al 5°,mica con 5 di scarto!

Risposta: perché sono dei poveri sfigati e al posto di Sinner mollerebbero tutto annichilendosi in un oceano di autocommiserazione

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+1: Inox
Guest (Guest) 09-06-2025 18:22

Questa sconfitta dolorosa ha avuto anche un risvolto positivo. Sono pressoché scomparsi nei siti internazionali e soprattutto in quelli di lingua spagnola i riferimenti al caso clostebol. La signorilità di Jannik ha conquistato tutti. La prossima volta penso che non ci sarà più lo stadio contro.

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+1: sarvuccio
Vincenzo (Guest) 09-06-2025 18:16

Scritto da Pier no guest
Domanda: perché gli appassionati sono più severi di quanto probabilmente lo sarà Jannik verso sé stesso? Perché tanto catastrofismo a fronte di un match non sulla sua superficie preferita dopo oltre 5 ore e perso con due tie break finali?
Sinceramente confido in una serenità d’animo del giocatore e assisto perplesso al “dramma umano” di alcuni appassionati.
PS McEnroe perde con Lendl al Rolando,ancora se lo sogna ma un mese dopo vinse Wimbledon e poi gli US OPEN; la Novotna e Ivanisevic prendono scoppole da lacrime a Londra e ci vincono anni dopo così come Agassi a Parigi dove anni dopo portò a casa il trofeo.
È una sconfitta al 5°,mica con 5 di scarto!

Alcaraz fino a ieri aveva un record negativo di 8-0 in carriera dopo aver perso i primi due set

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Inox 09-06-2025 18:13

Alcaraz è già più continuo, ripeto credo abbia fatto lo step che gli mancava ha un carattere che lo aiuta l’unico che può contrastarlo è il nostro Jannik che deve solo acquisire un pizzico di sfrontatezza che serve in certi frangenti.
Siamo entrati nell’era dei Big 2

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Giambi (Guest) 09-06-2025 18:00

Scritto da Alex77

Scritto da Giambi

Scritto da Alex77

Scritto da Giambi
Medvedev dopo aver perso gli Australian open dopo aver dominato per 2 set abbondanti alla premiazione era catatonico e da lì non si è più ripreso. Nole si è trovato nella stessa condizione di Sinner 5/4 e 0/40 ed ha perso 5/7 e la davis. A parte il lampo delle olimpiadi perché Nole è un marziano non si è più ripreso completamente. Ultimamente ha parlato ancora di quello slice sullo 0/40 uscito che se lo rifà 100 volte gli rimane dentro 99 volte. Sinner sicuramente si chiederà : ma se non ho vinto il Roland con 2 set a zero e con un 3/5 0/40 quando lo vincero’? e quando potrò battere Alcaraz . Non sono nella sua testa ma credo di non sbagliarmi. Ora lui è giovane ed ha dimostrato di essere super giocando quel game sul 6/5 dopo 5 ore in maniera extraterrestre e solo Alcaraz sul 40/40 poteva trasformare quei lavandini match point in punti suoi, io credo che nemmeno Federer e Nadal ci sarebbero riusciti solo il miglior Nole. Quindi ce la farà e vincerà altri slam ma questo Roland gli brucerà sempre. Io abito in un condominio dove vivono o hanno vissuto molti calciatori del Milan e qualche interista come Ronaldo e Materazzi. Io sono rossonero, parlando con alcuni di loro anni fa tutti mi hanno detto che pur avendo avuto la bravura e la fortuna di poter incontrare e battere in finale il Liverpool due anni dopo la incredibile disfatta, quella maledetta partita se la sognavano ancora come un incubo ed ancora non avevano capito come avessero potuto perderla. Sinner dovrà dimostrare di avere un cervello non umano per superare quello che è accaduto ieri ma cancellarlo sarà impossibile.

Mi sembra una visione “catastrofica” un po’ forzata, sembra che Jannik rimuginerà a vita su questa partita mettendo dubbi che potrá mai battere Alcaraz su terra.. addirittura? Ragazzi, per favore.. dai, poi, oh, tutto è possibile, lo si potrà verificare, ma mi sembra un discorso un po’ sottovalutativo della mentalità del rosso

Caro Alex leggi bene il mio commento che ovviamente è ancora figlio della sofferenza di 5 ore di ieri. Ho scritto solo che a mio parere questa partita epica finita male non potrà mai dimenticarla e che quando rigiocherà contro Alcaraz una finale al Roland spero che quel 5/3 0/40 non gli ritorni in testa e lo possa condizionare. Poi ovviamente io sono Giambi e lui è il n 1 sono consapevole del “piccolo” particolare.

Certo Giambi, non la dimenticherà, al momento è dolorosissima, ma si deve superare e conoscendo, per quanto indirettamente, Jannik, dubito possa pensare di non poter più battere lo spagnolo su terra causa questa finale.. ripeto, si vedrà con il tempo, intanto già Halle e Wimbledon ci diranno che Jannik sarà come atteggiamento e garra

Quoto. Lo amo troppo da sempre e ieri ho sofferto come fosse stato mio figlio. Sono timori paterni.

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Koko (Guest) 09-06-2025 17:57

Bisogna vedere ora che sono 1 e 2 quante volte si rincontreranno in finale! Quindi se Alcaraz diventa continuo o meno non solo nei due slam su superficie naturale. Se lo Spagnolo non tornasse continuo i confronti diretti sarebbero non numerosi per la classifica come TDS.

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Marco60 (Guest) 09-06-2025 17:54

La verità è che Sinner è ingiocabile per chiunque su qualsiasi superficie, tranne essere giocabile alla pari per Alcaraz soprattutto sulla terra rossa e sui terreni in erba (e Jannik a Wimbledon lo dimostrerà)

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Alex77 (Guest) 09-06-2025 17:51

Scritto da Giambi

Scritto da Alex77

Scritto da Giambi
Medvedev dopo aver perso gli Australian open dopo aver dominato per 2 set abbondanti alla premiazione era catatonico e da lì non si è più ripreso. Nole si è trovato nella stessa condizione di Sinner 5/4 e 0/40 ed ha perso 5/7 e la davis. A parte il lampo delle olimpiadi perché Nole è un marziano non si è più ripreso completamente. Ultimamente ha parlato ancora di quello slice sullo 0/40 uscito che se lo rifà 100 volte gli rimane dentro 99 volte. Sinner sicuramente si chiederà : ma se non ho vinto il Roland con 2 set a zero e con un 3/5 0/40 quando lo vincero’? e quando potrò battere Alcaraz . Non sono nella sua testa ma credo di non sbagliarmi. Ora lui è giovane ed ha dimostrato di essere super giocando quel game sul 6/5 dopo 5 ore in maniera extraterrestre e solo Alcaraz sul 40/40 poteva trasformare quei lavandini match point in punti suoi, io credo che nemmeno Federer e Nadal ci sarebbero riusciti solo il miglior Nole. Quindi ce la farà e vincerà altri slam ma questo Roland gli brucerà sempre. Io abito in un condominio dove vivono o hanno vissuto molti calciatori del Milan e qualche interista come Ronaldo e Materazzi. Io sono rossonero, parlando con alcuni di loro anni fa tutti mi hanno detto che pur avendo avuto la bravura e la fortuna di poter incontrare e battere in finale il Liverpool due anni dopo la incredibile disfatta, quella maledetta partita se la sognavano ancora come un incubo ed ancora non avevano capito come avessero potuto perderla. Sinner dovrà dimostrare di avere un cervello non umano per superare quello che è accaduto ieri ma cancellarlo sarà impossibile.

Mi sembra una visione “catastrofica” un po’ forzata, sembra che Jannik rimuginerà a vita su questa partita mettendo dubbi che potrá mai battere Alcaraz su terra.. addirittura? Ragazzi, per favore.. dai, poi, oh, tutto è possibile, lo si potrà verificare, ma mi sembra un discorso un po’ sottovalutativo della mentalità del rosso

Caro Alex leggi bene il mio commento che ovviamente è ancora figlio della sofferenza di 5 ore di ieri. Ho scritto solo che a mio parere questa partita epica finita male non potrà mai dimenticarla e che quando rigiocherà contro Alcaraz una finale al Roland spero che quel 5/3 0/40 non gli ritorni in testa e lo possa condizionare. Poi ovviamente io sono Giambi e lui è il n 1 sono consapevole del “piccolo” particolare.

Certo Giambi, non la dimenticherà, al momento è dolorosissima, ma si deve superare e conoscendo, per quanto indirettamente, Jannik, dubito possa pensare di non poter più battere lo spagnolo su terra causa questa finale.. ripeto, si vedrà con il tempo, intanto già Halle e Wimbledon ci diranno che Jannik sarà come atteggiamento e garra

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pat (Guest) 09-06-2025 17:41

Sinner che ne sa di sci può paragonare questa finale a uno slalom dove la prima discesa stacca il cronometro con un vantaggio abissale ma sulla seconda discesa si incarta sulle ultime porte e perde tutto il suo vantaggio per un soffio.

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Pier no guest 09-06-2025 17:39

Domanda: perché gli appassionati sono più severi di quanto probabilmente lo sarà Jannik verso sé stesso? Perché tanto catastrofismo a fronte di un match non sulla sua superficie preferita dopo oltre 5 ore e perso con due tie break finali?
Sinceramente confido in una serenità d’animo del giocatore e assisto perplesso al “dramma umano” di alcuni appassionati.
PS McEnroe perde con Lendl al Rolando,ancora se lo sogna ma un mese dopo vinse Wimbledon e poi gli US OPEN; la Novotna e Ivanisevic prendono scoppole da lacrime a Londra e ci vincono anni dopo così come Agassi a Parigi dove anni dopo portò a casa il trofeo.
È una sconfitta al 5°,mica con 5 di scarto!

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+1: Di Passaggio, Inox, sarvuccio
NICK (Guest) 09-06-2025 17:35

Scritto da Luce nella notte

Scritto da Gulliver

Scritto da Ianos
Mah, io mi affido ai numeri che di rado mentono:
Quarto set, 5-3 e 0-40 Sinner: parziale di 9-1 per Alcaraz;
Tiè break quinto set:
parziale 10-2 Alcaraz.
Nei due momenti decisivi Jannik è scomparso dal campo come non gli succede mai con nessuno tranne che con Alcaraz (da New York in poi).
È facile trarne le ovvie conclusioni: esiste una chiara ed evidente sindrome di soggezione nei confronti dello spagnolo.
Se non la si supera il prima possibile rischia di minare dal profondo le sicurezze di Jannik per gli anni a venire.

Già. Peccato che prima di allora ci fosse stato un parziale di 15-1 che lo aveva portato al triplo match-point. I numeri non mentono. Ma chi li interpreta talvolta lo fa con molta libertà

.
Sui tre match-point consecutivi il buon Alcaraz è stato DISTURBATISSIMO sul proprio SERVIZIO… tutti urlavano e lo disturbano (Alcaraz) …
Sinner dopo una partita sostanzialmente DOMINATA e con ampio e comodo margine per chiuderla si è prodotto improvvisamente in una mezza montagna di gratuiti, uno dopo l’ altro e poi non ha sfruttato il servizio a disposizione per chiudere la partita … cosa ci sarebbe da “interpretare” ?
Si chiama semplicemente débâcle psicologica, crollo mentale: 100% ingiustificato, tantomeno da un (inesistente) pubblico cattivo / disturbatore che viene ogni due per tre convocato a scusante.
Il problema che Sinner adesso deve affrontare è che buttare via così una partita “vinta” , cioè fare il possibile e l’ impossibile per rimettere in pista il buon Alcaraz in una finale SLAM raggiunta in perfette condizioni psico-fisiche e raggiunta con un ottimo “allenamento” con Djokovic nella partita precedente, era l’ ultima cosa da aspettarsi da Sinner.
DEBOLE DI TESTA questa è una sconfitta da DEBOLE DI TESTA, e non ci sono SCUSE.
Certo che Sinner può rimediare, ma non certo mettendo la testa sotto la sabbia.

Debole di testa? Ma se al quinto ha rimontato un break coi crampi e col fardello psicologico delle occasioni perse al quarto. Forse stai scherzando. É stato imperfetto in momenti topici, ma ricordiamoci che di lá dalla rete c’era Alcaraz, non uno qualunque!

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Rox (Guest) 09-06-2025 17:22

Sono un grande tifoso di Sinner, ma assistere ad una sconfitta dopo quello 0 40 e 5 3 in una finale slam in cui l’avversario in quei momenti si sente cotto sapendo anche chi ha di fronte, va oltre la follia. Comunque avanti Sinner e forza Sinner

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+1: sarvuccio
Losvizzero 09-06-2025 17:22

E’ un paradosso ma il tennista che più volte nell’ultimo anno si è dimostrato solidissimo mentalmente, freddissimo nei momenti chiave, facendo sempre le scelte giuste ad ogni tiro, ieri più e più volte è stato l’esatto contrario.
Certo Alcaraz non ha vinto per merito di Sinner ma grazie al suo strepitoso tennis, ma ieri Sinner si è reso protagonista della debacle più grande che rimarrà nella storia degli slam.
Probabilmente per uno strano disegno del destino ieri si sono riequilibrate un bel pò di cose. Sinner con tutti i suoi meriti dell’ultimo anno in cui è sempre stato al top, probabilmente alcune volte ha raccolto anche più del dovuto. Comunque ora deve prenderne atto e voltare pagina e conoscendolo non avrà alcun problema a farlo.

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-1: Inox
AleLora (Guest) 09-06-2025 17:18

@ Ianos (#4412137)

Tifare Sinner significa sapere che a lui il braccino non viene mai.

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Federico (Guest) 09-06-2025 17:10

Il mantra: “Was not meant to be” calza a pennello. C’è solo la sofferenza da metabolizzare. Io sono già a posto da quel punto di vista, e credo che anche per Jannik sia una questione di qualche decina di ore 🙂

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Marco (Guest) 09-06-2025 17:05

Purtroppo il servizio funzionava in punti che non erano decisivi al contrario dello spagnolo che come in Cina tirava tutto e gli rimaneva dentro tutto nastri compresi? Senza un po’ di fortuna queste partite non le porti a casa e li perdi per qualche centimetro ed su uno spalla a spalla è questo che fa la differenza! Si è perso una battaglia ma non la “guerra”!!

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Spalazzi (Guest) 09-06-2025 16:59

Alla fine ha perso,certo,ma per me l andamento del match ha dimostrato che è stato più forte di Alcaraz, e deve sentirsi più forte di lui perché è così perché ancora si devono esaurire gli ultimi effetti di tutta la vicenda doping. C è solo bisogno di una grande vittoria su Alcaraz e il vento girerà definitivamente dalla parte di Jannik che ancora saldamente è il numero uno

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+1: Lob, sarvuccio
di Pablito ce n’è uno…… (Guest) 09-06-2025 16:59

Scritto da Edberg
Questa sconfitta potrà essere cancellata solo da una vittoria a Wimbledon contro alcaraz in finale. Altrimenti difficilmente potrà vincere contro di lui. Purtroppo al Roland Garros è imbattibile Alcaraz se nn ha vinto ieri non vincerà mai più contro di lui sulla terra rossa. Il problema è che l’erba non è l’erba degli anni novanta cambia poco rispetto alla terra rossa e non capisco perché l’hanno modificata la superficie

non sono assolutamente daccordo, c’è mancato un pelo, un’inezia, anzi c’è mancato il millimetro di riga preso da alcaraz, rode e fa incavolare ma se rigiocano 100 volte da 0 40 e poi game al servizio 99 volte alcaraz perde, mi ha ricordato pechino anche lì tre autentici miracoli hanno determinato la sconfitta, i tre mesi di stop hanno influito, qualcosa ha perso, per esempio il servizio

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Giambi (Guest) 09-06-2025 16:45

Scritto da Alex77

Scritto da Giambi
Medvedev dopo aver perso gli Australian open dopo aver dominato per 2 set abbondanti alla premiazione era catatonico e da lì non si è più ripreso. Nole si è trovato nella stessa condizione di Sinner 5/4 e 0/40 ed ha perso 5/7 e la davis. A parte il lampo delle olimpiadi perché Nole è un marziano non si è più ripreso completamente. Ultimamente ha parlato ancora di quello slice sullo 0/40 uscito che se lo rifà 100 volte gli rimane dentro 99 volte. Sinner sicuramente si chiederà : ma se non ho vinto il Roland con 2 set a zero e con un 3/5 0/40 quando lo vincero’? e quando potrò battere Alcaraz . Non sono nella sua testa ma credo di non sbagliarmi. Ora lui è giovane ed ha dimostrato di essere super giocando quel game sul 6/5 dopo 5 ore in maniera extraterrestre e solo Alcaraz sul 40/40 poteva trasformare quei lavandini match point in punti suoi, io credo che nemmeno Federer e Nadal ci sarebbero riusciti solo il miglior Nole. Quindi ce la farà e vincerà altri slam ma questo Roland gli brucerà sempre. Io abito in un condominio dove vivono o hanno vissuto molti calciatori del Milan e qualche interista come Ronaldo e Materazzi. Io sono rossonero, parlando con alcuni di loro anni fa tutti mi hanno detto che pur avendo avuto la bravura e la fortuna di poter incontrare e battere in finale il Liverpool due anni dopo la incredibile disfatta, quella maledetta partita se la sognavano ancora come un incubo ed ancora non avevano capito come avessero potuto perderla. Sinner dovrà dimostrare di avere un cervello non umano per superare quello che è accaduto ieri ma cancellarlo sarà impossibile.

Mi sembra una visione “catastrofica” un po’ forzata, sembra che Jannik rimuginerà a vita su questa partita mettendo dubbi che potrá mai battere Alcaraz su terra.. addirittura? Ragazzi, per favore.. dai, poi, oh, tutto è possibile, lo si potrà verificare, ma mi sembra un discorso un po’ sottovalutativo della mentalità del rosso

Caro Alex leggi bene il mio commento che ovviamente è ancora figlio della sofferenza di 5 ore di ieri. Ho scritto solo che a mio parere questa partita epica finita male non potrà mai dimenticarla e che quando rigiocherà contro Alcaraz una finale al Roland spero che quel 5/3 0/40 non gli ritorni in testa e lo possa condizionare. Poi ovviamente io sono Giambi e lui è il n 1 sono consapevole del “piccolo” particolare.

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mattia saracino 09-06-2025 16:45

Forza Jannik cambiati psicologicamente.

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enzo2 (Guest) 09-06-2025 16:40

La sconfitta condizionerà il proseguo della carriera di Sinner? Assolutamente no! Potrebbe essere vero se giocassero ogni tanto, ma dato che a breve si ricomincia, tutto si dimentica in fretta. Semmai quando si ritrova davanti Alcaraz, Sinner può avere qualche remora, ma solo in quel caso. Se avessse preso una stesa, forse qualche disturbo nervoso ne sarebbe conseguito, ma ha giocato alla pari ed ha perso per pochi centimetri. Se un giorno illservizio dovesse funzionargli a dovere, non ce ne sarà per nessuno. enzo

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+1: PeteBondurant, sarvuccio
Lupen (Guest) 09-06-2025 16:36

Ma ripartire da che ? Ha quasi fatto percorso netto, ha trovato un Alcaraz in stato di grazia e aiutato dagli Dei , Sinner ha avuto una scivolata mentre stava mandando KO il suo avversario tra l’altro su una superficie a lui non preferita. Cosa dobbiamo chiedergli di più ? Per i prossimi 10 anni, il tennis sarà un affare privato tra Carlos e Jannik , non vedo altri all’orizzonte !!!!!!

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+1: sarvuccio
Edberg (Guest) 09-06-2025 16:35

Questa sconfitta potrà essere cancellata solo da una vittoria a Wimbledon contro alcaraz in finale. Altrimenti difficilmente potrà vincere contro di lui. Purtroppo al Roland Garros è imbattibile Alcaraz se nn ha vinto ieri non vincerà mai più contro di lui sulla terra rossa. Il problema è che l’erba non è l’erba degli anni novanta cambia poco rispetto alla terra rossa e non capisco perché l’hanno modificata la superficie

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Giambi (Guest) 09-06-2025 16:27

Scritto da Mauro N

Scritto da Mauro N
Volete davvero dirmi che con questi 2 non siamo a livello dei Big 3?
Boris Becker(mio mito personale): chi conosce un po‘ il tennis sa che una roba del genere non l’ha mai vista nessuno di noi.
Io sto ancora male ma quei 3 matchpoint sprecati mi danno speranza e mi fanno capire che quando Jannik ci mette il nervo Carlitos non è molto lontano, anzi…

Certo, allo stesso tempo ribaltare 0-2 set e 3 matchpoint al numero 1 del mondo che tranne te domina tutti, non è normale e bisogna ammetterlo.
Alcaraz è come un pitbull che ti azzanna e non lascia la presa un attimo…finché hai energia riesci a lottare e resistere, ma ad un certo punto sei senza forze e soccombi…
Speriamo che lo spagnolo possa essere per il nostro quello che Nadal e Federer sono stati per Djokovic

Tutto vero tranne che invece Sinner sul 4/5 ha trovato energie ed è salito 6/5, in quel game decisivo ha tirato dei lavandini sul 40/40 che gli sarebbero valsi il titolo contro chiunque del passato e del presente invece l’altro extraterrestre glieli ha presi e rispediti uno pizzicando un pelo di riga e l’altro sul suo rovescio con un incrociato da urlo. Li ha meritato di vincere il titolo a mio parere.

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Giambi (Guest) 09-06-2025 16:27

Scritto da Mauro N

Scritto da Mauro N
Volete davvero dirmi che con questi 2 non siamo a livello dei Big 3?
Boris Becker(mio mito personale): chi conosce un po‘ il tennis sa che una roba del genere non l’ha mai vista nessuno di noi.
Io sto ancora male ma quei 3 matchpoint sprecati mi danno speranza e mi fanno capire che quando Jannik ci mette il nervo Carlitos non è molto lontano, anzi…

Certo, allo stesso tempo ribaltare 0-2 set e 3 matchpoint al numero 1 del mondo che tranne te domina tutti, non è normale e bisogna ammetterlo.
Alcaraz è come un pitbull che ti azzanna e non lascia la presa un attimo…finché hai energia riesci a lottare e resistere, ma ad un certo punto sei senza forze e soccombi…
Speriamo che lo spagnolo possa essere per il nostro quello che Nadal e Federer sono stati per Djokovic

Tutto vero tranne che invece Sinner sul 4/5 ha trovato energie ed è salito 6/5, in quel game decisivo ha tirato dei lavandini sul 40/40 che gli sarebbero valsi il titolo contro chiunque del passato e del presente invece l’altro extraterrestre glieli ha presi e rispediti uno pizzicando un pelo di riga e l’altro sul suo rovescio con un incrociato da urlo. Li ha meritato di vincere il titolo a mio parere.

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Lo Scriba 09-06-2025 16:25

Scritto da Giampi

Scritto da Giampi

Scritto da Murakami

Scritto da Jannik Über Alles
Spero (davvero!) che Sinner ritrovi presto la reazione a questa brutale sconfitta, molto più in fretta della “batosta” patita (sempre con Alcaraz) agli US Open 2022 (QF persi dopo 1 match-point), un torneo poi vinto da Carlitos e che avrebbe potuto essere appannaggio di Jannik.
Nella sconfitta di ieri c’è sicuramente più merito di Alcaraz, apparso nei momenti chiave più determinato (oserei dire anche “spregiudicato”) del nostro campione, che si è trovato davanti l’unico che non lo teme.
Facendo un’analisi serena dello svolgimento c’è anzitutto da applaudire alla prestazione di Jannik, decisamente “cresciuto” (di forma e di sostanza) rispetto al giocatore visto a Roma, ma c’è anche da sottolineare alcuni errori sia di strategia che di tattica.
L’incontro poteva anche essere preparato “meglio” ma bisogna mettere sul piatto l’imprevedibilità (frutto di un talento ineguagliabile) dell’avversario spagnolo: ad esempio, io mi aspettavo da lui molte più smorzate e palle molto più alte ed arrotate.
Jannik (forse perchè non sostenuto dal servizio) ha fatto pochissime discese a rete (se non per andare a raccogliere il punto) e pochissime smorzate, forse perchè Carlitos giocava molto vicino alla linea di fondo.
Secondo me il team dovrebbe iniziare a lavorare su un “terzo” servizio, intermedio tra la “prima” a 200 kmh e la “seconda” a 150 kmh, una battuta sui 170-180 kmh, molto lavorata (liftata su terra e in slice sul veloce) ed in grado di mettere un minimo in difficoltà l’avversario (rispetto alla seconda!) ma soprattutto per fare ritrovare fiducia e ritmo al battitore!

Facendo un’analisi molto serena, Carlos è un grandissimo ma ha avuto anche un culo spaventoso in tutte le situazioni decisive.

E bello fare analisi nello sport ma poi come diceva Cesare “alea jacta est” che significa i dadi sono in aria dopo che sono stati lanciati..Waterloo fu decisa da un temporale..

Certamente, se giravano 6-7 punti con Sinner new york 2022, Parigi 2024, Parigi 2025, Diokovic Wimbledon 2023 e Tiafoe Wimbledon 2024 Alcaraz non aveva vinto neanche uno slam e non fu lui con la sua classe a vincere quei punti ma errori anche clamorosi degli avversari…appunto “alea jacta est”

Alcaraz non può sempre aver avuto fortuna, può capire qualche volta ma non sempre. Il chop di diritto in recupero e il successivo passante di rovescio sono stati grandi colpi che hanno deciso la partita. Nei momenti decisivi Alcaraz è riuscito ad elevare il suo gioco ad un livello incredibile, mentre Sinner è un po’ mancato. Bisogna fare i complimenti allo spagnolo e sperare in una pronta rivincita a Londra.

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