Italia Campione per la quarta volta in Davis Copertina, Davis/FedCup

Cobolli, Berrettini e Volandri: “Il successo più emozionante della nostra vita” (Video premiazione e ultimo game di Davis Cup 2025)

23/11/2025 22:09 2 commenti
La squadra italiana vittoriosa
La squadra italiana vittoriosa

L’Italia ha superato la Spagna 2-0 nella finale di Coppa Davis, conquistando un titolo storico davanti al pubblico di Bologna. In conferenza stampa il capitano Filippo Volandri e gli azzurri Matteo Berrettini, Flavio Cobolli, Simone Bolelli, Andrea Vavassori e Lorenzo Sonego hanno raccontato le emozioni di un trionfo vissuto da protagonisti e da squadra.

Volandri: “È un’emozione incredibile. Questa è diversa da tutte le altre”
Alla prima domanda, Volandri ha confessato tutta la sua emozione:
“È una sensazione incredibile, amazing, come dice Lorenzo. Abbiamo vinto tre Davis Cup, ma questa è completamente diversa: l’abbiamo vinta davanti alla nostra gente, nel nostro Paese.
Non ho pianto per le prime due… ma per questa sì. Significa tantissimo per me.”
Il capitano ha ringraziato uno per uno i suoi giocatori: “Devo solo dire grazie a questi ragazzi. Sono stati straordinari. Devono esserne orgogliosi e noi con loro.”

Cobolli: “Nervoso all’inizio, poi ho preso energia dalla panchina e dal pubblico”
Flavio Cobolli è stato l’eroe della finale, autore della rimonta decisiva nel primo singolare. Il giovane azzurro ha spiegato:
“Ero nervoso all’inizio, questa coppa significa tantissimo. Ero un po’ contratto.
Ho cercato di restare positivo e di prendere energia dalla panchina e dal pubblico.
Alla fine credo di aver giocato il mio miglior tennis nei momenti cruciali.”
Volandri, sorridendo, ha aggiunto subito: “Questo è il giorno più bello della mia vita.”
E Cobolli, ridendo, ha risposto: “Anche della mia!”

Berrettini: “Eravamo tutti insieme: il nostro vero punto di forza”
Matteo Berrettini, da veterano dello spogliatoio, ha raccontato cosa ha significato seguire il match di Cobolli:
“È stato stressante. Dovevo fare il controllo doping e ho perso tutto il primo set.
Lorenzo mi ha scritto: ‘Vieni qui, ci servi’.
Abbiamo iniziato a urlare più forte possibile. Il nostro punto di forza è questo: giochiamo sempre tutti insieme.
Anche se scendono in campo solo due singolaristi, vinciamo in sei.”

Volandri sul suo ruolo: “Da capitano è tutto diverso, hai la responsabilità dei ragazzi e del Paese”
Alla domanda sulla differenza tra vincere da giocatore e da capitano, Volandri ha spiegato:
“Sono due cose completamente diverse.
Da capitano hai la responsabilità dei giocatori e della nazione.
La Federazione ha creduto in me già dieci anni fa. Io do il massimo, ma il merito è dei ragazzi e dello staff che lavora con loro ogni giorno.”
Quando un giornalista gli ha ricordato che ora ha più titoli in Davis che in carriera da singolarista, Filipo ha scherzato:
“Vuoi dire che ho più titoli di Davis che di singolare? (ride)”

Berrettini: “Ogni anno è speciale. Siamo una squadra lunghissima”
Berrettini ha sottolineato quanto questa vittoria sia diversa dalle precedenti:
“Ogni anno è speciale per motivi diversi. La prima l’ho vista da fuori e non ho potuto toccarla, e questo mi ha dato motivazione per vincerla l’anno dopo.
Quest’estate non stavo bene, ma il capitano, la Federazione e Umberto Rianna mi hanno sempre dato fiducia. Se stavo bene, sarei stato considerato. Questo non lo do per scontato.”
Poi ha elogiato la profondità della squadra:“Siamo tanti giocatori forti. Anche chi non è qui – come Darderi, numero 26 del mondo – avrebbe meritato il posto.”

Volandri: “Non guardo chi non c’è. Guardo chi ho”
Volandri ha commentato il fatto che entrambe le nazioni fossero in finale senza i loro giocatori più alti in classifica:
“Non voglio parlare di chi non c’è. Voglio parlare di chi è qui.
Puoi avere il numero 1 del mondo, ma quello che fa la differenza è la connessione tra i giocatori.
Questi ragazzi hanno fatto di nuovo qualcosa di incredibile.”

Cobolli: “Gioco per la squadra. Questo fa la differenza”
Cobolli ha concluso la conferenza rivelando quale sia stato il suo vero motore:
“Giocare per questa squadra è qualcosa di diverso.
Anche quando non girava come volevo, pensavo a ogni punto per loro, non per me.
Questo è ciò che ha fatto la differenza.”



Francesco Paolo Villarico


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2 commenti

Il saggio (Guest) 23-11-2025 22:54

Grande squadra e grande Cobolli, e grande anche al buon Francesco Bientinesi da Rosignano che di mestiere fa il preparatore di Berrettini! Che se mai leggesse lo saluto. Andrea da Rosignano.

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Roberto Eusebi (Guest) 23-11-2025 22:52

È comprensibile. Coppa Davis vinta in Italia, questo sì un vantaggio, con una squadra profonda ma non certo favorita alla partenza, viste le assenze di Jan e Lorenzo. In più Cobbo e Berretto, nonostante più ombre che luci nella parte di finale di stagione, hanno invece brillato a Bologna. Menzione particolare per Flavio. Il più giovane in squadra ha retto perfettamente la tensione e le responsabilità del suo ruolo

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