Davis Cup – Finale: Cobolli un leone! Rimonta un set a un Munar scatenato e lo supera all’ultimo tuffo nel terzo set. L’Italia batte 2-0 la Spagna, è la terza “Insalatiera” di fila per la nostra nazionale
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COBOLLI VINCE, L’ITALIA È DI NUOVO CAMPIONE!!! Che grinta, che cuore e che tennis Flavio per ribaltare un secondo singolare nella Finale di Davis Cup 2025 nato malissimo contro un Jaume Munar scatenato, offensivo e determinatissimo. Il romano è bravo a cancellare dalla sua testa un primo set giocato male, travolto dalla furia del rivale, riprendere un break subito in apertura di secondo set – anche grazie ad una pausa per un malore sugli spalti che ha interrotto il flusso dirompente dello spagnolo – e quindi ritrovare progressivamente il servizio, il diritto e la sua intensità, quella che l’ha portato ad essere un tennista di altissimo livello. Vince il secondo set al tiebreak Cobolli, un parziale a dir poco rocambolesco nelle sua fase finale con tante occasioni non sfruttate, ma nel quale l’azzurro si è fatto sempre più aggressivo e dentro al campo al comando del ritmo di gioco, e in un equilibrato terzo set strappa un break di potenza sul 5 pari, è la zampata decisiva. Chiude di prepotenza Cobolli, 2-6 7-6(5) 7-5, l’Italia batte la Spagna 2-0 e vince la sua terza “Insalatiera” di fila, la quarta nella nostra storia e prima davanti al pubblico di casa. Una squadra fortissima, profonda e compatta, che è riuscita ad andare oltre alle assenze dei due nostri migliori tennisti e regolare tutti gli avversari (Austria, Belgio e Spagna) in soli due incontri, senza mai arrivare al doppio decisivo. È la vittoria di un movimento forte, solido, con Berrettini grande uomo squadra e leader, e con Cobolli vero incursore d’attacco con la sua energia, tenacia e tennis offensivo. È una grande giornata per il tennis italiano, sempre più forte e vincente.
La partita vinta da Cobolli ha fatto affermare a suo padre Stefano – sempre assai misurato – che il figlio ha giocato da campione. È verissimo. La maglia azzurra pesa, e pesa ancor di più se hai la responsabilità di chiudere la pratica dopo lo splendido Berrettini ammirato in questa domenica di novembre alla Fiera di Bologna. Pesa tantissimo quando l’avversario è un vero “cagnaccio”, uno di quelli che ti azzannano dalla prima palla e portano l’agonismo e l’intensità oltre il consentito. Munar ha affrontato la partita con un piglio e potenza clamorose, talmente su di giri da beccarsi più di una volta con pubblico e anche contro Flavio per il nastro, a suo dire troppo “casalingo”, un’uscita di basso livello che ha portato il suo eccellente capitano David Ferrer a richiamarlo all’ordine (ringraziato pubblicamente anche da Volandri, nostro ottimo condottiero, sempre misurato e presente). Munar è andato a sfidare Cobolli nei punti forti dell’azzurro: intensità, aggressività, spinta. Ha mangiato il campo pallata dopo pallata, tanto che Flavio ha accusato il momento, ha servito male e niente ha funzionato nel primo set. Ce la siamo vista molto brutta quando un Jaume scatenato è andato a prendersi un break all’avvio del secondo set. Lì lo spettro di una sconfitta netta aleggiava maligno sugli spalti e, paradossalmente, proprio in tribuna si è sentito male uno spettatore. 10 minuti circa di stop – con Munar a lagnarsi pure lì, incredibile… – ma sono stati per assurdo una benedizione per il nostro giocatore. Infatti lo spagnolo si è disunito o almeno ha perso quel “momento” nel quale tutto tirava e tutto gli stava in campo. È arrivato un sospirato contro break, anche un po’ fortunoso, ma che ha permesso a Cobolli di entrare fisicamente in partita. Non tutto è decollato subito perché Munar ha continuato a martellare da tutte le parti e attaccare benissimo, ma l’azzurro ha iniziato a riprendere confidenza con i suoi colpi, più in spinta e meno conservativi. Quelle traiettorie prima troppo centrali e corte sono tornate via via più profonde e ficcanti, la prima palla di battuta ha preso ritmo e anche in risposta ha iniziato a mettere in difficoltà Munar.
È iniziata una nuova partita, con lo spagnolo bravo a buttarsi tanto a rete e rallentare visto che l’italiano ha sempre più preso possesso del tempo di gioco, del centro del campo. Col diritto inside out Cobolli ha iniziato a prendersi tanti punti, saltando finalmente sulla palla con la sua migliore energia, e l’inerzia s’è spostata tutta verso il tricolore. Sofferenza per non aver sfruttato quattro set point sul 6-5, ma al tiebreak Flavio comanda, ha preso campo e spinge come nei “suoi” momenti, sballottando il rivale da tutte le parti. Chiude il set al settimo set point e ormai ha la partita in mano, l’altro solo col servizio e giocate a grande rischio resta avanti. Ma sul 5 pari ecco che Cobolli riesce a staccarlo, lo fa con qualità e grinta, spingendo forte dalla risposta e facendo sentire tutta la sua presenza al rivale. Cobolli è stato bravo a vincere ritrovandosi, attaccando forte, spingendo tanto e bene da metà secondo set, ma ha vinto soprattutto col piglio e risolutezza del campione, quello che ha la forza per resistere al momento top del rivale e alzare il livello, giocando al massimo nella stretta finale. Una vittoria da campione in un contesto mai facile come quello della Davis, oggi davvero infuocato come nelle edizioni storiche. È una vittoria bella, rotonda, che analizzeremo più nel dettaglio nei prossimi giorni, la stagione 2025 si chiude qua con l’ennesimo trionfo dopo le Finals di Sinner. Cobolli & Berrettini, una coppia vincente di una squadra meravigliosa.
Marco Mazzoni
La cronaca
Munar scende in campo consapevole di non poter fallire. Parte fortissimo, spinge come un forsennato e vince i primi 6 punti di fila, 0-30 in risposta. Cobolli finalmente si sblocca grazie ad un errore dello spagnolo in attacco, poi regge in un duro scambio e lo chiude con una pallata di diritto poderosa. Match estremamente fisico, come era prevedibile. Munar con una difesa assurda su di uno smash trova un lob che atterra sulla riga, e poi si prende il punto col diritto inside out. Palla break Spagna sul 30-40. Munar fuori tutta, grande impatto in risposta e via avanti di prepotenza. BREAK Spagna, 2-0 e rapidamente 3-0, lo spagnolo domina il campo, una furia (12 punti a 3). Cobolli non riesce a trovare una reazione, è travolto dalla potenza e intensità di Jaume, che spinge forte da ogni lato del campo. 0-30. Finalmente Flavio trova un bel punto, servizio esterno e diritto vincente immediato in lungo linea. Ma è una fiammata isolata, il servizio dell’azzurro è spento e Munar risponde benissimo, a tutto braccio. 15-40. Corto nel palleggio Cobolli, poco intenso, evidentemente bloccato. Munar comanda e Cobolli affossa in rete un rovescio, secondo BREAK e 4-0. Dopo 16 minuti irresistibili, finalmente l’iberico sbaglia qualcosa, 0-30 e si alza l’incitamento del pubblico di Bologna. Flavio salta sulla seconda di battuta di Munar, guadagna campo e “sfonda”. 0-40. Lo spagnolo regge, si prende tutto il tempo che può prima di servire e si affida a precisi slice, 30-40, quindi ad una prima palla più potente e in campo. Ai vantaggi poi Jaume scherza Flavio con la palla corta ma non gli esce bene, e c’è la quarta palla break del game. Niente, ancora col servizio, stavolta al centro, Munar cancella la chance. Lo sguardo di Volandri è emblematico, serve una scossa in Cobolli, lo lotta è furibonda. Dopo aver annullato una quinta palla break con un diritto vincente, Munar si porta 5-0. Finalmente Flavio si sblocca, vince un game al servizio chiudendolo con un diritto vincente, ma la prima palla non va e tutto è a scartamento ridotto, soprattutto l’intensità generale che è il vero plus del romano. Munar chiude il set 6-1 con un altro turno di battuta impeccabile e un diritto vincente terrificante sul set point, con un “Vamooooooos” urlato a pieni polmoni. 80% di prime palle “in” per Jaume, ma soprattutto energia e aggressività nettamente superiori.
Secondo set, Cobolli to serve. C’è tensione sulla panchina azzurra, urge entrare in partita e mettere pressione a un Munar scatenato, più pronto a spingere, risalire il campo e attaccare. 15-30. Jaume è bravo ad alzare la parabola col rovescio su quello dell’italiano, che perde la pazienza e accelera in rete. 15-40, due palle break delicatissime. Cobolli finalmente trova l’Ace sulla prima, 30-40. Ma sulla seconda la prima non entra, si scambia e col diritto Cobolli esagera, gli esce di un metro in costruzione. Male, BREAK Spagna, 1-0. sul 30 pari Munar martella “come un fabbro”, sfonda la resistenza dell’italiano e salta dopo aver preso il punto di potenza, un salto a dir poco bellicoso per ribadire chi comanda. Poi sbaglia un affondo e Cobolli è bravo sulla parità a tirare forte addosso allo spagnolo. Ora è Flavio a urlare, c’è una nuova palla break ma il gioco si interrompe, qualcosa sugli spalti non va. Dopo una decina di minuti il gioco riprende, con Munar che serve con una palla break da difendere. Sfiora l’Ace, ma non va, poi attacca bene col rovescio lungo linea, troppo conservativo nello scambio Cobolli, è questo il problema… poca aggressività, braccio bloccato. Incredibile, arriva un errore dello spagnolo sul doppio smash, altra palla break, che però l’azzurro fallisce con una risposta larga. Munar sbaglia di volo, scricchiolano le certezze dell’iberico… PB#3, con meno prime palle in gioco… Uff!!! Un nastro fortunato aiuta Flavio, la volée muore dopo la deviazione del net. BREAK Italia, 1 pari. La pausa ha certamente aiutato l’Italia, con Munar che ha visto interrompersi il suo momento, dove tutto gli riusciva, mentre adesso gli errori fioccano. 2-1 Cobolli. Munar non crolla, ritrova un buon turno di servizio (2 pari). Qualche fiammata da “buon” Cobolli, il diritto è più aggressivo e il servizio inizia ad ingranare. Con due vincenti, un diritto inside out e poi un rovescio lungo linea, Flavio si porta 3-2. Lo spettacolo si è impennato, per la prima volta nel match entrambi giocano a buon livello, con l’italiano più in spinta e lo spagnolo che lo segue con intensità. Gran punto sul 15, se lo prende Jaume con una progressione importante. È calata la percentuale di prime palle dello spagnolo, mentre arrivano più frequenti le accelerazioni dell’italiano, ha anche uno sguardo diverso, più presente. 3 pari, con polemica tra i due sull’ultimo punto, con nastro che porta fuori la palla dell’italiano e Jaume che si lagna. La bagarre si è accesa con Munar che sbeffeggia il pubblico dopo essersi preso l’ennesimo punto di forza. Clima Davis totale. Cobolli vince un turno di battuto ad altissima tensione (4-3). Ferrer rimprovera il suo giocatore per l’atteggiamento, tanto che anche Volandri lo ringrazia per il gesto di fair play. Adesso è una gara tra chi per primo riesce a guadagnare campo ed entrare forte con un colpo aggressivo. “Cobbo” è finalmente del tutto in partita, Munar trova giocate notevoli, come il lob difficilissimo che gli vale il 4 pari. La temperatura sale, Cobolli affretta troppo i tempi dell’attacco… Prima un diritto errato, poi viene a rete con un attacco non abbastanza ficcante, il passante basso di Munar è ottimo. 15-30. Con grande coraggio Flavio rischia un rovescio lungo linea dopo il servizio molto difficile, 30 pari e con potenza si porta 5-4. Cerca di attaccare a tutta l’italiano per sfruttare lo score favorevole, ma esagera. 5 pari. Sul 6-5 Cobolli è bravo a spingere, ci prova. Sul 30 pari guadagna campo, tira un bel diritto inside out e chiude con lo smash. Set Point Italia. Servizio al corpo e diritto vincente, non trema Munar. Dall’80% del primo set è sceso al 61% Jaume, così Flavio può entrare con la risposta e si prende di forza un secondo Set Point. Ancora servizio ottimo dello spagnolo, al centro, sulla riga. Arriva un terzo set point, con un errore col diritto di Jaume, ma di nuovo si salva con servizio e e volée precisa. Da destra il servizio dello spagnolo non va, e così Cobolli si prende un quarto set point, …ma da sinistra Munar non perdona, secondo S&V di fila, perfetto. Con due Ace, è tiebreak. Durissimo il secondo punto, Munar lo vince martellando, al 25esimo colpo. Cobolli si prende il terzo vincendo un altro scambio terrificante, mini-break e 2-1. Ora è Flavio a comandare, ha guadagnato un metro buono di campo e Munar è sballottato da tutte le parti. 4-1. Vola “Cobbo”, risponde e aggredisce, 5 punti a 2. Con un altro attacco perentorio col diritto e smash, 6-3 e tre set point Cobolli. Jaume salva i primi due (e sesto complessivo) col servizio, ma sul 6 punti a 5 è Flavio alla battuta. Eccolo, è quello giusto! Diritto lungo linea potente da sinistra, Munar non può niente. SET Italia, 7 punti a 5. Si va al terzo.
Munar ha il vantaggio di ripartire al servizio, risale da 15-30 (con un bel punto) e chiude il game, 1-0, può fare corsa di testa. Cobolli riprende servendo bene e spingendo con decisione, più aggressivo e dentro al campo. 1 pari. L’inerzia negli scambi si è spostata dalla parte di Flavio, con lo spagnolo costretto a rintuzzare se non parte con una prima palla robusta. Proprio col servizio, ora più precisi che potenti, Munar si porta 2-1. Torna a comandare il servizio, negli ultimi due turni dello spagnolo poco incisivo Flavio in risposta – tanto che chiede a papà Stefano, in panchina, qual è la miglior posizione. Però nei suoi game vola, col diritto comanda dopo la prima palla, sicura. Ha ritrovato il picco di energia, la sua spinta è notevole tanto che Munar cerca di rallentare per riconquistare campo. 3 pari. Se Flavio “sfonda” col diritto, ora Jaume va più avanti, è forse calata la potenza (e precisione) col diritto ma non lo spirito offensivo. Lo spagnolo si carica dopo aver vinto il settimo game, aizzando anche gli spalti con la sua vis pugnandi… Si carica anche Flavio dopo un diritto inside out poderoso sul 15 pari, salta sulla palla e trova massima energia su di una risposta senza peso, mica facile. Altro ottimo game per l’azzurro, 4 pari, le briciole in risposta nel terzo parziale. Si entra nel rush finale, il pubblico è tutto in piedi incitando il romano. Ormai Munar taglia molto spesso col rovescio, sente la necessità di rallentare e poi accelerare, è più in difficoltà se si gioca a massima velocità (cosa che controllava nel primo set, per lui super). Serve bene il nativo delle Baleari, 5-4 dopo 2 ore e 44 minuti. Ora tutta la pressione è su Flavio, ma la regge bene, la prima di servizio funziona e siamo 5 pari. Ormai è una bolgia, si gioca più di nervi che si colpi. Con una risposta profonda Cobolli si prende il punto del 15-30. Poi Munar sbaglia malamente un rovescio in rete, classico unforced. 15-40, Due Palle Break Fondamentali per l’Italia, con il pubblico impazzito. Incredibile, Jaume rischia un serve and volley che nemmeno Edberg, e che tocco! 30-40. Stavolta la prima di servizio non passa… Si! Entra forte col diritto Cobolli, sulla seconda di battuta non veloce, e con l’ennesimo affondo inside out Cobolli stronca la resistenza del rivale. BREAK, l’Italia è un turno di battuta dal vincere la terza Coppa Davis consecutiva. Serve bene l’azzurro, non trema, 40-0. Chiude col diritto, è andata!!!! CAMPIONI!!!
Cobolli F. (🇮🇹) – Munar J. (🇪🇸)
TAG: Davis Cup 2025, Finale Coppa Davis 2025, Flavio Cobolli, Jaume Munar, Marco Mazzoni

Flavio Cobolli
Jaume Munar
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Fritz
de Minaur
Draper
Sabalenka
Swiatek
Rybakina
Andreeva
Tri CAMPIONI DEL MONDO!
Cosa ci consegna questa coppa Davis:
Cobolli: si era già visto dopo la partita di Vienna con Jannik, è pronto per il salto in top 10-20 con continuità, se migliora la gestione dei momenti chiave un altro che puo entrare nei 10. Oggi il servizio non ha sempre funzionato ma quando serve ,come con Bergs è un problema per chiunque, a livello garra mi sembra abbia ampiamente dimostrato che non gli manca.
Berrettini: se riesce a star bene per qualche mese, sono azzi per tutti.
Sonego: secondo me era quello più in forma, ma era giusto far giocare gli altri. Outlook molto positivo per il 2026, credo comunque che Lorenzo potrebbe virare sul doppio e con Vavassori fare la coppia più vincente del tennis Italiano di doppio.
Vavassori e Bolelli, capisco che per Bolelli sia dura, se ci tiene ad Andrea secondo me si dovrebbe ritirare.
Non vederla, chi ti obbliga
Ma la partita l’hai vista??!! Munar un perdente? Ieri ero alla Supertennis Arena e ho visto un Munar che ha giocato benissimo contro Zverev, tanto che è riuscito a portare il tedesco al tiebreak ben due volte! Oggi Cobolli ha dovuto spremere tutte le sue energie fisiche e mentali per avere ragione dello spagnolo, che ha disputato un’ottima partita! Sminuire Munar, tra l’altro ingiustamente, equivale a sminuire pure la grandissima partita di Cobolli, non ci sto!
Eh ma non è la vera Davis. Eh ma ma mancava quello e quell’altro e poi all’ultimo momento anche… Eh ma non vale nulla.
Ma andate a … non si può scrivere tanto lo avete capito!
GRANDE ITALIA!!!!
E ora un ripasso per i ditini inutilmente in funzione: non è finita finché non si stringe la mano all’avversario; perdere il primo 61 o 76 è uguale tanto sempre un set sotto rimani; e infine: potete considerare l’ipotesi che Volandri, ex top 30, che li allena tutti giorni quando sono in azzurro e li va a vedere tutto l’anno di tennis ne capisca un briciolo più di voi?
@ Vae victis (#4529613)
dovresti vergognarti!
A Flavio, Matteo e tutto il gruppo…
Bravi!
Ho avuto paura dopo il primo set di Flavio contro Munar, pensavo non ce la facesse, che fosse scarico e avesse mentito al capitano dicendo di stare bene pur di giocare. Poi ho capito che era solo la tensione che lo attanagliava. Adesso il giusto riposo e poi la stagione che spero possa proiettarlo stabilmente nei top 15! Per quanto riguarda Berrettini, se il fisico lo aiuta può ancora togliersi diverse soddisfazioni, sia di scalpi autorevoli sia di ranking, la top 10 non è un miraggio!
Maurone e’ presente ed e’ contento X FERRER
Grande Cobello (cit. Tg2)
Non avrá il fascino che poteva avere la Davis di trent’anni fa con match che duravano giornate intere e con regole di match in casa e fuori molto precise, ma adesso la coppa é così e l’Italia la conquista per la terza volta consecutiva alla faccia dei detrattori e di chi non sa godere di successi comunque importanti come quello di stasera. Con un plauso a Cobolli, vero lottatore e ottimo tennista, e una gioia per Matteo Berrettini, perseguitato dalla sfortuna di subire infortuni ripetuti che non gli ha fatto conquistare i successi che avrebbe meritato.
@ Lorenzo (#4529567)
Sì può dire: scemo, scemo…
Generazione di fenomeni..come cantavano gli Stadio
Con Sinner si vinceva troppo facile, visto come è finita meglio che non ci sia stato. Cosi la vittoria con i due match leggendari di Cobolli contro Bergs e Munar a me sembra ancora piu’ bella.
Trovo ridicolo e inutile chi ancora insiste a criticare la scelta di Sinner, dovremmo anzi ringraziarlo. Cosi ha caricato a puntino tutto il resto della squadra che ha dato quel qualcosa in piu’ per non farlo rimpiangere, per dimostrare che si vince anche senza il numero uno. Quindi questa vittoria per me è anche di Sinner e anche di Musetti. Con Musetti Cobolli non avrebbe giocato e ci saremmo persi quei due match da leggenda.
E Maestrelli n.1 della race…
La vinciamo anche con Maestrelli.
Vittorioso a Bergamo, bravissimo…
Emergenza!!
Qualcuno ha notizie da parte di MAURO??non si sente da un po’ non vorrei che gli fosse successo qualcosa?spero che venga a sapere che Beppino la vela abbia perso con uno spagnolo oggi al primo turno del challenger di maia…La spagna può sorridere
In questi ultimi 3 anni abbiamo capito chi sono i cosiddetti “uomini da Davis”: Berrettini, Cobolli, Sonego sicuramente. Essere uomini da Davis significa essere in grado di trovare tutte le energie mentali e fisiche per lottare come leoni pur di vincere per il gruppo e onorare la maglia azzurra. Purtroppo, mi duole scriverlo, ma Musetti non ha ancora dimostrato di essere “uomo da Davis”, perché quando il capitano Volandri lo ha fatto scendere in campo nelle edizioni 2023 e 2024, ha perso le sue partite, più per mancanza di “cazzimma” che per meriti dei suoi avversari. Sinner non l’ho inserito nel gruppo “uomini da Davis” perché lui trascende quella categoria, lui non ha bisogno né del gruppo né del tricolore per trovare motivazioni per vincere. Lui vuole vincere sempre e comunque, perché rifiuta la sconfitta. Sono strafelice che l’Italia abbia vinto la Davis anche senza Sinner, perché il tennis italiano sta vivendo un periodo straordinario e oltre al fenomeno abbiamo una squadra di tennisti davvero forti, che sanno regalare emozioni incredibili. Grande Italia! Grandissima!
Non sei magico ma veramente spregevole
Contento per l’Italia ma questa formula a me fa vomitare….
Spero si torni subito alla formula casa trasferta al meglio dei 5 incontri 3 set su 5……
@ Giuseppe (#4529545)
Ho scritto due ovvietà e verità
l’Italia vince senza sinner, sinner è stanco
Ahahah… Pensa che io, fino a pochi giorni fa, adoravo la mortadella, ma mi sono buttato sul prosciutto crudo (mio papà da lassù mi starà schifando)… @livetennis.it per favore, bannatelo
Pensa che Bergs ha perso allo US OPEN del 2025 col punteggio di 61 64 64 contro Munar.
Non discuto cobolli, gran lavoratore. Munar si è confermato quello che è: un perdente. Carreno oramai può fare qualcosa solo nei challenger. Tutta questa parte finale di davis, tolti zverev e bergs, è stato un conglomerato di zombie e mezze calzette totalmente inutili. Questo la dice lunga su cosa sia la Davis oramai in sé, un torneuccio a squadre senza alcuna presa e pretesa, molto noioso,..
Si può dire che Volandri non è un pirla e che il gruppo è anche merito suo? Bellissimo vedere questi ragazzi uniti e ricordo quando al suo esordio veniva deriso e molti non volessero dargli tempo.
Si matura come tennisti e come capitani.
Speriamo alcuni anche come commentatori,in particolare quelli mentalmente davvero stanchi.
E l anno prossimo faremo il Poker
Che dire, qua è tutto un gongolamento. Un 2025 con slams, master 1000, finals, coppe, settimane da nr.1 e chi più ne ha più ne metta. Ora tutti al Quirinale e chissà che diventi un appuntamento anche per i prossimi anni. Stavolta il maestro Pietrangeli non potrà dire a Berrettini cosa ci fa lui lì.
Ricordo i tempi in cui esultavamo per un paio di turni superati dei vari Pistolesi, Cancellotti, Narciso, Cane’, Caratti…
Siiiiiiii
Non pensavo di vedere 3 Davis per l’Italiaaaa
Lui gode solo in caso di disgrazie, poveretto.
Complimenti a Flavio per averci messo l’ anima e non aver mollato quando tutto pareva sprofondare.
Ha battuto un avversario non banale, brutto e rognoso.
Spero riesca a farsi strada, con la sua semplicità e naturalezza.
Una bella immagine per questo sport.
Grandissima Italia e terza insalatiera consecutiva in bacheca.
Berrettini come secondo singolarista è una cambiale da passare all’incasso.
Ma è soprattutto la Davis di Flavio Cobolli e che può dare un’ulteriore spinta ad una carriera già lanciata.
In effetti il lavoro duro è toccato soprattutto a Flavio, non certo nel match di esordio, ma oggi è in semi sicuramente sì.
Bravissimo il romano soprattutto a stringere i denti quando c’è da soffrire… Flavio è diventato un tennista che per mandarlo sotto la doccia lo devo disintegrare e non è affatto un’impresa facile.
Tennista da Davis se ce n’è uno… Lo vedi che sente la maglia azzurra addosso e che è diverso da come lo vedi (pur sempre molto grintoso) nel circuito… Così del resto è anche Matteo Berrettini.
Bravissimo ragazzi!!!
Bravissimi!!!
È ora di iscrivere anche la squadra Italia B come i campionati
Berrettin e Cobolli straordinari! Il primo è all’undicesimo vittoria di fila in Davis ..incredibile! Il secondo ha lottato anche oggi come un leone fino a schiantare un Munar che lo aveva umiliato nel primo set in cui gli entrava davvero tutto. Seconda battaglia di 3 ore tirata su con grande umiltà prima e personalità dopo. E’ la vittoria di un movimento che va ben oltre Sinner. Musetti in top ten .. Cobolli, Sonego, Darderi .. uno come Berrettini che è il sesto per ranking .. e un doppio da due anni costantemente tra le migliori coppie mondiali! È un epoca d’oro e la stiamo facendo fruttare!
Credo che per il alcuni Cip e Ciop,Krik e Krok e Bau Bau Micio Micio sia ora di prendersi una pausa di riflessione.
Quanto alla Mortadella,molto buona,visto l’andazzo oggi ho optato per un panino col salame perché certi commentatori ti mandano di traverso pure l’affettato.
Ma se sta rosicando per questa SUA sconfitta
Cobolli commovente!
Nel 2028 con Cina’ e Vasami’.
FANTASTICIIIIIIIIIII!!!!
Grandi ragazziiiii
Non diventera’mai nr.1,ma il Cobo ti da sempre tante emozioni.
Non era facile battere zverev e deminaur.
Ah no erano bergs e munir
Impresona
In faccia a Sinner!
Sì sì, una coppetta… rimarrà nella storia, una vittoria senza i numeri 1-2-8 al mondo, bra-vi-ssimi!! Davvero davvero bravi!!
Grandi ragazzi.
Aspettiamo i complimenti del signorino dal campo da golf.
Arriveranno sicuro, fa parte della sua immagine costruita alla grande.
Flavio è già stato ingaggiato per il film “IL GLADIATORE III” !!!
Un complimento enorme anche a Matteo !!!
Che gruppo ragazzi !!!
Bravissimi !!!
Mauro non c’e ‘ e’ andato via
Strepitoso Cobolli. Bravi tutti ma soprattutto Berrettini e Cobolli perchè col doppio non sapremo mai come sarebbe andata a finire.
E questa conta ancora molto di più senza Sinner e Musetti.
Zverev si mangerà le mani i piedi e anche le ginocchia
L’anno prossimo la vinciamo con Sonego e Darderi.
Nel 2027 con Arnaldi e Bellucci
Grande Italia! Con l’assenza delle grandi stelle, ha vinto la squadra più compatta, cioè noi. Un secondo singolarista del livello del Berretto non lo aveva nessuno. Germania e Spagna pagano gli errori dei CT. Il tedesco ha schierato Struff che è inadatto a sopportare la pressione di match di questo livello. Basti vedere il tie pazzesco perso dal 6-1. Lo spagnolo ha lasciato a casa Fokina, Top 15, perché lo avrebbe schierato da quinto e Fokina gli ha risposto picche. Un gran applauso al Cobbo, che da primo singolarista si è caricato tutte le responsabilità sulle spalle e ci ha condotto al terzo successo consecutivo. Bravi ragazzi, sono felice per loro: l’Italia ha dimostrato sul campo che oltre Jan c’è di più.
Gli spagnoli in campo veramente vergognosi e indecenti .. ma si sapeva .. complimenti a Ferrer , un signore
Berrettini oggi freddo e perfetto .
Cobolli indomabile contro un Munar che era partito che sembrava Alcaraz ( e che Munar fosse tosto si sapeva ..)
Grandissimi tutti e anche chi come Sonego e il doppio ha allenato e fatto
Squadra .
Quello stanco aveva detto giorni fa che il gruppo è fortissimo anche senza di lui e ancora una volta ha avuto ragione, quello stanco. Tu invece non ti stanchi mai di dire fesserie, vero? Goditi il momento
Si gode 3 volte !!!
Per la terza Davis su 3:
Perché come desideravo si è sconfitto la Spagna rappresentata largamente dai troll iberici ;
Perché dietro Sinner, Musetti c’è un bel nulla che è campione del Mondo e perché Volandri ha dimostrato a tutti i ct della nazionale fallita che ha avuto ragione.
DAJE is better than VAMOS
Dopo Sinner IL NULLA
Un consiglio a Volandri per il prossimo anno.
Convocare (oltre a chi vuole lui, ci mancherebbe) assolutamente Bolelli. Sono tre anni che vince la Coppa Davis senza giocare.
Un portafortuna così non lo si trova da nessuna parte!
Naturalmente bravi tutti, giocatori e capitano!
Non ci sono parole per questa Italia.
Zero match persi, neanche con sinner l’avevamo fatto. Berrettini e cobolli uomini davis, leader Matteo, combattente Flavio. Come sempre faccio i complimenti anche alla finalista (tra parentesi ieri sono andato a vedere dal vivo a Bologna spagna Germania ed è stato veramente un bello spettacolo). Inutile dire però che il movimento tennistico italiano in questo momento è per distacco il migliore di tutti. Grandi ragazzi godetevi la vittoria! C’è poco altro da dire, i fatti parlano da soli.
Un bel tacer non fu mai scritto. La partita di tennis non dura un set ma 3 o 5. Volandri dopo due Davis di fila era già diventato un imbecille. Tre Davis di fila. Cobolli un leone e Matteo idem. Dietro Sinner e Musetti il tutto. Munar vai a ranare.
Non solo anche di Berrettini
È TUA FLAVIO, È TUA
rimarrà tutta la vita questa emozione bravo!
Per matteo, spero sia un punto per ripartire con convinzione.
Complimenti a volandri, per aver dato spazio a Flavio oggi e renderlo ancor più eroe. Avrei messo Sonego
Sul parterre degli avversari, e sul formato, credo sia il momento di tornare alla tanto amata vecchia formula (al netto che la vinceremmo comunque). Speriamo succeda
Dedicato agli ispanofili de sta ceppa e a quelli che “dietro Sinner il vuoto”
Sicuramente adesso la Davis per molti troll non ha un valore.
3 su 3 L Italia e ‘ la nazione numero 1 del tennis
Che meraviglia questa vittoria nella Davis! La festa dei tifosi, la maglia aldilà di chi la indossa!!
Clicca qui per visualizzarlo.
Quindi l’Italia vince anche senza quello stanco
Questa è la coppa Davis di Flavio Cobolli!! 🙂
Questa è per Volandri e i suoi detrattori.
Non gli Stati Uniti di Sampras e Agassi, non la Svizzera di Federer e Wawrinka, non la Spagna di Nadal e Ferrer e neanche la Serbia di Djokovic e Troicki…
Solo l’Italia degli italiani, di questa meravigliosa valanga azzurra, è riuscita a vincere 3 volte di fila la Coppa Davis.
Grazie ragazzi!
Siamo gli ALIENI del tennis mondiale
Che emozione immensa!! Questa è la coppa Davis di Flavio!! Tutto il gruppo è stato grande, ma questa terza coppa Davis porta la firma di Cobolli, è stato lui ha vincere contro una fantastico Bergs e un sontuoso Munar. Flavio spettacolare! Quando c’è da combattere, Flavio c’è!!