Djokovic soffre ma vince: battuto Tabilo all’esordio nell’ATP 250 di Atene “Mi sento davvero a casa qui ad Atene” (Video)
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Novak Djokovic è tornato a vincere, anche se con più fatica del previsto. Il serbo ha superato Alejandro Tabilo con il punteggio di 7-6(3), 6-1 nel suo debutto all’ATP 250 di Atene 2025, torneo che appartiene alla sua famiglia e che rappresenta ormai la sua “nuova casa”.
Il match si è rivelato tutt’altro che semplice: il cileno era uno dei pochi giocatori ad avere un bilancio positivo contro Djokovic, con due vittorie nei precedenti su terra battuta, a Roma 2023 e Montecarlo 2025. Fin dai primi giochi, Tabilo ha confermato di essere un avversario ostico, servendo con grande precisione e tenendo testa al serbo negli scambi lunghi. Djokovic, visibilmente nervoso e ancora in cerca di ritmo dopo settimane di inattività, ha sprecato alcune occasioni e mostrato segni di frustrazione.
Il primo set si è deciso al tie-break, dove il campione di Belgrado ha tirato fuori il meglio del suo repertorio, ritrovando precisione e calma nei momenti decisivi per chiudere 7-6(3). Nel secondo parziale, nonostante un avvio complicato e qualche segnale di affaticamento muscolare, Djokovic ha cambiato marcia: ha sfruttato la prima palla break disponibile e ha preso il controllo del match, approfittando anche del calo di Tabilo, meno incisivo al servizio e più falloso negli scambi.
Con un netto 6-1 nel secondo set, Djokovic ha firmato una vittoria importante non solo per l’esordio nel suo nuovo torneo di casa, ma anche in ottica ATP Finals di Torino, dove la sua presenza resta ancora in dubbio.
“Mi sento davvero a casa qui ad Atene,” ha dichiarato Djokovic dopo il match. “Da quando mi sono trasferito qui con la mia famiglia, qualche mese fa, ho provato una grande emozione. Ho sempre amato la Grecia: noi serbi amiamo la Grecia, storicamente, culturalmente e religiosamente abbiamo tanti legami.
Atene è nel mio cuore, senza dubbio.”
Davanti a un pubblico caloroso e in un’atmosfera vibrante, il 38enne serbo ha mostrato grande pazienza e precisione nel tie-break del primo set, per poi trovare ritmo e fluidità nel secondo.
Djokovic ha ammesso di aver sentito una tensione particolare prima del match:
“Giocare contro Tabilo non è stato facile: non l’avevo mai battuto, mi aveva sconfitto due volte su terra, a Roma e Montecarlo. Ero più nervoso del solito, ma ho cercato di trarre energia dal pubblico. Mi ha aiutato molto.”
Con questo successo, Djokovic mantiene imbattuto il suo record stagionale di 28-0 nei match in cui vince il primo set, allontanando i dubbi sulla sua condizione fisica in vista delle prossime sfide. Ora lo attende nei quarti di finale Nuno Borges, con l’obiettivo di continuare la sua marcia nel torneo della “sua nuova casa”.
Francesco Paolo Villarico
TAG: ATP 250 Atene, ATP 250 Atene 2025, Novak Djokovic

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angelino è stato beccato con le mani nella marmellata, pazienza.
Perché adesso, in Italia, non vige anche a livello governativo questa forte idea di “nazionalismo”, di esaltazione e di vanto di appartenenza alla nazione? E allora, lasciamo stare il solito Novak, che sicuramente ha dimostrato di mettere in discussione e di non condividere l’impostazione sociopolitica del governo serbo, smentendo le solite accuse impiccione, aprioristiche e soprattutto infondate di chi lo avversa tennisticamente e si arrampica sugli specchi delle scelte personali di Novak che non fanno altro che confermare quanto agisca secondo il suo libero pensiero, sicuramente non conformista, che non rientra certo fra la materia che sta a noi giudicare…e non vedo differenza fra uno Jannik che proprio ora, travolto da polemiche Davis, dichiari il suo orgoglio di sentirsi italiano e Novak che, trasferitosi in Grecia, dichiari di sentirsi a casa sua, visto che qui ha scelto di vivere…entrambi rientrano nella normale, naturale “captatio benevolentiae”, ridicolo esaltare uno e demolire l’altro in base alle personali simpatie tennistiche, o si criticano entrambi o si accettano come scelte comunicative che hanno comunque una loro condivisibile oggettiva motivazione
Nole soffre ma, come sempre, non s’offre.
Quest’anno ci va di sicuro
L anno scorso te le sei mangiate quindi…..erano buone?
Figuriamoci se Nole non va a Torino. Mi mangio le palle di toro e non le corna
Forse non sei al corrente che la Serbia attualmente è un calderone ribollente… 🙁
E… forse perchè il Nostro dopotutto non è nazionalista ? 😉
Ma perché un nazionalista come lui si è allontanato dalla sua Serbia?
“Mi sento davvero a casa qui ad Atene” è proprio un ruffiano
Non è proprio così. Djokovic sul torneo di Atene (che ha sostituito Belgrado) ha investito economicamente, personalmente e, forse, anche politicamente.
Quindi, in questo caso, non si tratta delle solite frasi di circostanza. E lo penso pur non avendo mai tifato per lui, né apprezzando le sue mire in politica, che si fondano su un nazionalismo, che tanti danni ha fatto nella storia.
Tipi Hamilton,ogni gran premio il pubblico è il migliore al mondo…
Per dirla con Maurizio Mattioli in Immaturi – Il viaggio,paraculos…
Attenzione, questo torneo lo deve vincere il Muso, quindi……..
Giocovipoulos (non è mia ma di una sugli spalti che lo scrisse sul telefonino) si è già ambientato.
Per fine torneo sarà perfettamente in grado di declamare il discorso per la vittoria, in Greco, naturalmente.