Da Vienna: Sinner elogia Cobolli dopo la vittoria e guarda avanti con serenità (Video della partita e con il programma di domani)
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Jannik Sinner continua la sua marcia all’ATP 500 di Vienna, ma lo fa con l’umiltà e la classe che lo contraddistinguono. Dopo la vittoria su Flavio Cobolli, l’altoatesino ha voluto rendere omaggio al connazionale, sottolineando la crescita e il talento del giovane romano, protagonista di una stagione in costante ascesa.
“Sta disputando una stagione incredibile,” ha dichiarato Sinner al termine dell’incontro. “Migliora settimana dopo settimana. È uno dei pochi italiani contro cui non avevo mai giocato. È un grande talento, un vero competitivo. Abbiamo entrambi espresso un ottimo tennis in diversi momenti del match. Ho avuto qualche chance nel secondo set ma non sono riuscito a sfruttarla. Ho cercato di restare concentrato sul presente e di giocare con la giusta mentalità. Sono molto felice della partita di oggi. Auguro a Flavio il meglio per il resto della stagione.”
Un gesto di grande sportività da parte del numero uno azzurro, che con questa vittoria ha mantenuto un record straordinario: 17 vittorie su 17 contro avversari italiani nel circuito maggiore. Un dato che testimonia la sua leadership in una nuova, entusiasmante era del tennis italiano, ricca di giovani protagonisti pronti a imporsi ai massimi livelli.
Interpellato poi sul suo livello di gioco e sulla fiducia che sta mostrando nelle ultime settimane, Sinner ha risposto con il suo consueto equilibrio:
“Se sto giocando con più fiducia che mai? Non lo so, davvero. Ho già vissuto momenti molto belli nella mia carriera, anche se sono ancora giovane. Non do mai nulla per scontato. Sono felice di essere qui, di poter giocare il mio miglior tennis giorno dopo giorno. Non è facile, ma sono contento di quello che sto facendo. Vedremo cosa porterà il domani.”
Con questa vittoria, Sinner prosegue la sua corsa nel torneo viennese con solidità e maturità, mostrando ancora una volta non solo la qualità del suo tennis, ma anche la profondità del suo approccio mentale.
🇦🇹 Vienna Open – Order of Play (venerdì 24 ottobre – Quarti di Finale) 🎾
Center Court – ore 13:30
De Minaur 🇦🇺 vs Berrettini 🇮🇹
Griekspoor 🇳🇱 vs Zverev 🇩🇪 (NB 15:00)
Sinner 🇮🇹 vs Bublik 🇰🇿 (NB 17:30)
Moutet 🇫🇷 vs Musetti 🇮🇹 (NB 20:15)
Glaubandich Court – ore 13:30
Arevalo/Pavic 🇸🇻🇭🇷 vs Bhambri/Goransson 🇮🇳🇸🇪
Salisbury/Skupski 🇬🇧🇬🇧 vs Cabral/Miedler 🇵🇹🇦🇹
Erler/Galloway 🇦🇹🇺🇸 vs Heliovaara/Patten 🇫🇮🇬🇧
Romboli/Smith 🇧🇷🇦🇺 vs Cash/Glasspool 🇬🇧🇬🇧
Francesco Paolo Villarico
TAG: ATP 500 Vienna, ATP 500 Vienna 2025, Jannik Sinner

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@ Vagnozzi_The_Goat (#4505309)
Grande parole perfette condivido in pieno e in più aggiungo ha rifiutato due convocazioni in Davis nella fase a gironi.. bolelli per un rifiuto fu squalificato 2008
Flavio sugli scudi, contro qualsiasi altro, eccetto ca, avrebbe vinto quasi sempre. Ovviamente lo scenario del niente da perdere è sempre un gran buon motore di scioglimento del braccio ma ha davvero un gran tennis.. quanto alle inutili sterili e rivoltanti questioni sulla Davis, fossi stato sinner (che ieri in gara sembrava invero un po’ distratto, come se le avesse appollaiate sul groppone), non mi sarei neanche preso la briga di fare finta di rispondere, il livello è talmente squallido volgare e ignorante che il solo interagirci è insulta tante.
Anche i sassi sanno che Berrettini ha nel servizio la sua forza (e per molti è la sua unica forza)
In Italia chi tocca Sinner muore. Se lo fa un giornalista, un’ora dopo viene coperto di dileggio non solo dai tifosi ma prima ancora dai colleghi: la cosa migliore che scrivono è che sei «invidioso», il che farebbe anche sorridere.
Sul piano sportivo, Jannik Sinner non si discute. Non è forte; è fortissimo. Non è grande; è grandissimo. Ha già vinto molto, vincerà ancora di più. Ma Sinner è stato indicato non solo come esempio sportivo, ma anche umano e sociale, come avanguardia della «nuova Italia». E se questo è vero sul piano del comportamento in campo — sempre educato, impeccabile, irreprensibile —, additare Sinner come modello di nuovo italiano rischia di creargli più problemi che altro. Perché Sinner ha quasi sempre dimostrato che dell’Italia non gli importa molto più di nulla, e non soltanto portando la residenza fiscale a Montecarlo (in buona compagnia, e non solo di sportivi, come in questa pagina ci siamo detti talmente tante volte da farci noia da soli; anche se ci sarà sempre qualcuno che dirà «perché non lo scrivete anche di industriali e finanzieri?»). Coppa Davis a parte, Sinner ha rifiutato l’invito di Mattarella al Quirinale (non vi sarà sfuggito che agli Internazionali d’Italia il presidente è andato a vedere la finale vinta dalla Paolini e non quella persa da Sinner; e quando ha trionfato a Wimbledon, non ha detto una parola). E Sinner ha sempre rifiutato di rappresentare l’Italia alle Olimpiadi, sia a Tokyo sia a Parigi, dove peraltro gli entusiasti l’avevano proposto come portabandiera; al che Malagò dovette replicare che per portare il tricolore alle Olimpiadi di solito bisognerebbe averle già vinte, o almeno fatte.
Pagherà dazio per questo? Certo che no. Siamo un popolo che si disprezza. Ognuno ha un’ottima idea di sé, dei propri cari, dei propri idoli, e una pessima idea dei compatrioti. Cossiga, che ci conosceva bene, titolò il suo ultimo libro «Italiani sono gli altri». Inoltre, l’odio per lo Stato è tale che non pagare le tasse rende simpatici e popolari, non il contrario. Finché vincerà, Sinner sarà lodato e amato; quando perderà, sarà criticato, sino alla vittoria successiva.
ALDO CAZZULLO
Bella la dichiarazione di Cobolli su Sinner: “un extraterrestre”.
Credo che ieri il Divino sia stato meno “cattivo” del solito ma che Flavio abbia giocato a braccio “libero”, davvero molto bene.
Forza ragazzi!!
Meno male che hai scritto “secondo me”.
Però la vera domanda è un’altra.
Se proponessero 6 milioni di dollari e una racchetta d’oro a uno degli italiani che hanno accettato la convocazione, per rinunciare alla partecipazione, quanti ne rimarrebbero?
Oppure proponessero la stessa cifra e una macchina da scrivere d’oro a Bruno Vespa (dopo le sue dichiarazioni), per cambiare versione?
Farebbe Porta a Porta su Sinner per un anno intero e scriverebbe un libro alla settimana per elogiarlo.
Meno male che hai scritto “secondo me”.
Però la vera domanda è un’altra.
Se proponessero 6 milioni di dollari e una racchetta d’oro a uno degli italiani che hanno accettato la convocazione, per rinunciare alla partecipazione, quanti ne rimarrebbero?
Oppure proponessero la stessa cifra e una macchina da scrivere d’oro a Bruno Vespa (dopo le sue dichiarazioni), per cambiare versione?
Farebbe Porta a Porta su Sinner per un anno intero e scriverebbe un libro alla settimana per elogiarlo.
Meno male che hai scritto “secondo me”.
Però la vera domanda è un’altra.
Se proponessero 6 milioni di dollari e una racchetta d’oro a uno degli italiani che hanno accettato la convocazione, per rinunciare alla partecipazione, quanti ne rimarrebbero?
Oppure proponessero la stessa cifra e una macchina da scrivere d’oro a Bruno Vespa (dopo le sue dichiarazioni), per cambiare versione?
Farebbe Porta a Porta su Sinner per un anno intero e scriverebbe un libro alla settimana per elogiarlo.
Berrettini allora che va spesso in doppia cifra.
Butti BENZINA sul fuoco?
Butti BENZINA sul fuoco?
Parlo in generale: l’efficacia del servizio dipende molto da chi risponde. E se l’avversario non è eccelle in risposta, allora non occorre servire al limite sulle righe, derivandone sia ottime percentuali che numerosi servizi vincenti.
Ma da dove esci fuori? Va là, pensa a fare benzina.
Con 5 zeri in meno faresti una cosa simile nel tuo lavoro. In Spagna nulla hanno detto per Alcaraz.
ottimo allenamento per il n 3 d’italia in vista della davis… quando riesci a portare sinner al tie break è già un mezzo successo
Ma Muso che fa più aces sia di Sinner che di Cobolli?
Che discorsi! Chi non ci andrebbe! Qui son diventati tutti spocchiosamente iperpatriottici a sproposito! Sinner ha già contribuito a 2 vittorie consecutive in Davis, era noto da tempo che quest’anno non l’avrebbe disputata, non l’ha detto pubblicamente prima, perché avrebbe mancato di rispetto al capitano Volandri. Tuttavia, se la Davis desse come ricompensa ciò che hai scritto, avrebbe rinunciato senz’altro al 1000 di Parigi. Ricordo a tutti che un certo Mancini ha rinunciato a guidare la Nazionale di calcio (che come importanza non è equiparabile alla Davis attuale) per i soldi, perciò non facciamo tanto le anime belle, perché alle sirene dei soldi non è immune nessuno!
Mica è stupido, chi non lo farebbe?
Come direbbe Proietti: “Sticazzi!”
La cambieresti anche te. Fidati
Partita bellissima
Clicca qui per visualizzarlo.
Se la federazione gli da 6 milioni e mezzo e una racchetta d’oro in caso di vittoria, secondo me cambia idea e gioca la Davis 🙂