Sinner trionfa a Riyad e manda un messaggio chiaro: “La mentalità fa la differenza, voglio essere ricordato come una brava persona”
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Jannik Sinner lascia Riyad con un sorriso grande quanto la cifra vinta: oltre sei milioni di euro conquistati grazie al successo nella Six Kings Slam 2025, ma soprattutto con la consapevolezza di aver ritrovato le sensazioni migliori. La vittoria su Carlos Alcaraz, netta e convincente, non è stata solo una questione economica o d’immagine: per l’altoatesino è arrivata nel momento giusto, dopo la delusione della finale dello US Open, e rappresenta un segnale forte, la conferma che la corsa al vertice del tennis mondiale è una sfida a due.
“So bene che non si trattava di una finale di Slam, ma abbiamo lavorato duramente per poter giocare a questo livello. Ho servito e risposto molto bene, mantenendo alta l’intensità per tutto il match. Tutto fa parte di un processo: dopo New York abbiamo analizzato ogni dettaglio, migliorando soprattutto nella mentalità con cui affrontiamo gli allenamenti e le partite”, ha spiegato Sinner in conferenza stampa.
Il tennista di San Candido ha poi elogiato l’organizzazione saudita e il crescente interesse del Paese per il tennis:
“Sono molto felice, è stata una settimana fantastica. Ho visto cambiamenti enormi in un solo anno: infrastrutture migliorate, pubblico appassionato e tanto entusiasmo. La gente ci riconosce, ci aspetta, vive il tennis con passione. Credo che l’Arabia Saudita sarà sempre più importante per il nostro sport in futuro”.
Alla domanda su un possibile Grand Slam in Arabia, Sinner ha risposto con equilibrio:
“Non so cosa accadrà, ma questo Paese sta già facendo la storia. Tornare qui è sempre un piacere. Se vogliamo far crescere il tennis, dobbiamo lavorare insieme. Sono curioso di vedere come evolverà tutto nei prossimi anni”.
Tra i tanti temi toccati, Jannik ha riflettuto anche sul proprio legame sportivo e umano:
“Mi piacerebbe essere ricordato come una persona con grandi valori, dentro e fuori dal campo, qualcuno che non è cambiato con il successo. Voglio trasmettere energia positiva, essere giusto e rispettoso. Non parlo di record o titoli, ma di godermi ogni momento in campo”.
Infine, un pensiero sulle esibizioni, troppo spesso sottovalutate:
“Sono fondamentali. Servono a far crescere lo sport, ad avvicinare i bambini e i tifosi. Il tennis ha già un prodotto fantastico, ma si può sempre migliorare. Questi eventi servono anche a mostrare il lato umano dei giocatori, non solo quello competitivo”.
Per Sinner, la chiave resta una sola: la mentalità.
“È la cosa più importante. Tutti sbagliamo, ma gli errori servono per crescere. Se vuoi migliorare, devi accettare i tuoi limiti e lavorarci. Io ho avuto la fortuna di incontrare le persone giuste al momento giusto. È una combinazione di impegno, consapevolezza e un pizzico di fortuna”.
Marco Rossi
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Sei una brava persona
Pensiero di basso livello,non tecnico,non da esperto,e pesantemente soggetto di errore,di critica.
Io credo che Jannik dopo il Roland Garros ha avuto un enorme vuoto,per come ha perduto; è arrivato ad un ” niente” dalla vittoria,che sarebbe stata super meritata.
Subito dopo,troppo presto,ha partecipato ad Halle,e non l’ho visto per niente in gran forma,ed ha avuto una prestazione non da Sinner; il torneo di Halle non poteva minimamente essere ” la controparte” del torneo di Parigi.
Subito dopo ancora, è arrivato Wimbledon,che era ,eccome se lo era,la “controparte” del torneo di Parigi,e Jannik con tutta la sua enorme forza mentale ha saputo “dimenticare” Parigi.
Credo che Jannik dopo la vittoria super meritata,ha avuto un periodo di vuoto,di mancanza di stimoli.
Alcaraz,che aveva perso in modo assai differente di come aveva perso Jannik a Parigi,ha invece avuto enorme motivazione, determinazione a prepararsi adeguatamente per gli US Open.
Non credo di averti mai offeso…evidentemente abbiamo valori diversi…
È un poveretto, non merita ne risposte ne pollici versi, ma solo l’oblio….
Piatti è servito per formarlo ma dopo per poter esplodere ha dovuto lasciarlo: ti dice qualcosa questo.
Dissento…ma non è questo il punto…dico che sinner (nr. 9 del mondo al momento della separazione) non solo non ha mai ringraziato piatti anche per il misero apporto ma proprio non lo ha mai più nemmeno distrattamente nominato. Se secondo te il comportamento è normale o figlio di grandi valori di umiltà, rispetto, riconoscenza, ecc., mi permetto di pensare altrimenti.
Una persona per bene paga le tasse nel suo paese.
Una persona per bene paga le tasse nel suo paese.
Le esibizioni servono …a metterti in tasca dei soldi …..bravissimo a gestirti sono tutti i punti di vista , creandoti un team che tutti ti invidiano ( certo con i soldi è più facile crearlo) dicendo grazie al tuo manager (da sempre pedina n. 1 ).
@ Mastrolindo (#4501447)
Come vi permettete di fare certi commenti! Piatti è stato il maestro di Sinner, è titolare di una scuola tennis, ha altri allievi. Sinner ha voluto un team tutto per sé, con Piatti sono rimasti in buoni rapporti. Tutto qui! Lo stesso per Musetti. Quando perde (spesso) tutti contro Tartarini, la cui incapacità impedisce al toscano il salto di qualità. Boh! enzo
@ Mastrolindo (#4501449)
*superare le tue debolezze
E poi non è vero che non trasmette alcun valore, ad ognuno trasmette qualcosa, per esempio a te trasmette invidia rabbia e frustrazione, ma lui non ne ha colpa, sei solo tu che specchi le tue debolezze e inadeguatezze al.cospetto del suo successo…che pollastrone, sembri il bullo, fai il galletto ma dentro sei il piu fragile, mi auguro riuscirai a sapere le tue difficoltà
@ andrewthefirst (#4501358)
Ahahahah…Piatti vale come vale la maestra di inglese alle scuole medie per un traduttore professionista…è solo una tappa… fattene una ragione castorino
Se stava ancora con piatti faceva la fine di van Asche..mediocre chiuso bloccato ..bisogna ringraziare lui lui lui stesso che ha capito che certe persone sono limitate ed anche certi commenti…piatti è tutto fumo poi che sia una brava persona lo vedremo alla fine ma intanto educato gentile non si cura dei Kirgios vari e non suona il violino
Per la cronaca, il bilancio reale (tralasciando quello ufficiale, dei soli match con punti ATP) tra Carlos e Jannik adesso è 10 a 7. Perchè a buon senso non considererei la finale di Cincy 2025 però a favore di Carlos c’è il Challenger 2019 di Alicante. E Sinner invece ha le 2 finali di Rhyad vinte. Dunque sono 10 a 7, con il rimpianto per i 3 match-point del Roland Garros, se no sarebbero 9 a 8. Ma ben sappiamo che con i se e con i ma non si va da nessuna parte.
@ andrewthefirst (#4501358)
Anche tu di valori non ne trasmetti granché…
Trovo convincenti le sue parole in un mondo alla deriva.. Vedi la querelle Schlein Meloni!
Siglinde e Hanspeter, miei cari, vi sono infinitamente grato per il vostro CAPOLAVORO (*-*)
…anche l’umile. ..
Io invece credo che non stia riuscendo a trasmettere alcun valore (neanche monetario) e che forse bisognerebbe ringraziare piatti e non il padreterno per avercelo dato. Cosa che purtroppo nemmeno l’umile, valoriale, riconoscente e rispettoso sinner si è ben guardato dal fare…
“Essere ricordato come una persona di grandi valori, dentro e fuori dal campo”….essere grandi campioni nella vita è nello sport non è sempre semplice….io credo che la sua umiltà sia la sua più grande forza….ringraziamo tanto qualcuno la in Alto che c’è lo ha dato in dono…..