
Lendl: “Mi rivedo in Sinner. Ero magro come lui ma picchiavo più di tutti”


Se chiedi ad appassionati e addetti ai lavori “A chi assomiglia Sinner tra i campi del passato”, molti affermano di rivedere in lui l’anticipo e colpi aggressivi di Agassi con le capacità difensive e motorie di Djokovic. Così anche Brad Gilbert che negli studi di ESPN ha scherzato affermando che “se metti in una lavatrice il meglio di Andre e Novak, uscirà dall’oblò Jannik Sinner”. Una evoluzione di colui che ha rivoluzionato il modo di giocare da fondo campo verso un tennis più completo a tutto campo. Tuttavia c’è un altro super campione che in molti aspetti si rivede in Jannik: è Ivan Lendl. Lo “Zar” ha parlato da New York, dove domenica sarà in campo a consegnare il trofeo al vincitore dell’edizione 2025 di US Open, un torneo che Lendl ha vinto tre volte con ben otto finali consecutive (1982-1989). Parlando a La Stampa, Ivan così si è soffermato su Sinner e quelle che a suo dire sono le similitudini con il suo fisico, tennis e attitudine.
“Ho parlato con il suo coach Darren Cahill nei giorni scorsi, e gli ho detto che fra tutti i tennisti di oggi Jannik è quello in cui mi rivedo di più, specie per il fisico” racconta Lendl. “Ero magro come lui da adolescente, e picchiavo più di tutti, poi mi sono irrobustito e il mio tennis si è sviluppato. Jannik sta lavorando sulle volée, sul rovescio tagliato, sulla seconda di servizio, insomma le somiglianze sono tante”.
Il discorso vira immancabilmente sulla rivalità con Alcaraz e su come lui e Jannik stiano dominando lo sport: “Ci sono tanti giocatori forti, e oggi tutti possono battere tutti. Ma è vero che Jannik e Carlos sono superiori e quando perdono è una sorpresa. Domineranno per anni? Sembra così, ma chi lo sa. Qualcuno con un grande servizio e grandi colpi da fondo può sempre saltare fuori. Lui e Carlos come me e McEnroe? Sono i due più forti al mondo, è un bene per il tennis, ma… quante volte si sono incontrati?”. 15 volte afferma Stefano Semeraro, l’autore dell’intervista. E quindi Ivan, sorridendo: “Allora hanno ancora molta strada da fare. Io e John ci siamo sfidati 37 volte, gliene mancano 22 prima che si possano fare paragoni!”.
Bublik ha affermato che Sinner pare generato dall’Intelligenza Artificiale tanto è perfetto, quasi robotico. Anche Lendl ai suoi tempi veniva accostato ai robot per il essersi costruito pezzo dopo pezzo un tennis formidabile. Un paragone scomodo? Non per Ivan: “Non penso che possa dare fastidio. In un certo senso è un grande complimento: vuol dire che sei molto forte, che non sbagli una palla. In fondo conta quello. È tennis, non pattinaggio artistico“.
Lendl ammira il modo in cui Sinner sta gestendo la sua carriera, in questo davvero simile alla sua: “Non lo conosco di persona. Ma sembra avere il desiderio di migliorarsi sempre, ed è una grande qualità. Se smetti di farlo, gli altri iniziano a batterti, e lui lo ha capito”.
Per il nativo di Ostrava, l’impatto di Cahill nella crescita di Jannik è stato molto importante, ma il merito resta del tennis: “Cahill ha tanta esperienza e ha avuto grandi successi. Ma non conosco il team e non posso giudicare. La cosa importante è che Jannik gioca sempre meglio. E il merito è suo”. conclude Lendl.
Marco Mazzoni
TAG: Ivan Lendl, Jannik Sinner, Us open 2025
@ ingmale (#4476515)
Naaaa… sarà un video fake, Sinner con quella mano sul recupero e sul pallonetto… naaaaa
E’ noiosamente un FUORICLASSE.
Lendl nella sua apparente freddezza era un grande personaggio, trasmetteva delle emozioni, anche negative ma le trasmetteva. Era carismatico.
Sinner grande campione, bravissimo ragazzo, francamente a me non emoziona.
Sinner ha già qualcosa in più di Lendl, tennista che non ho mai amato, soprattutto da quando, a 17 anni lo vidi maltrattare i ragazzi che chiedano l’autografo al Torneo che allora si disputava al Palasport di Genova, un tempio dello sport, prima dell’arrivo della Giunta Bucci (“quod non fecerunt barbari, fecerunt Barberini”). Ha vinto Wimbledon, il grande cruccio del Boemo-Moravo (successivamente venditosi al Dio Dollaro). E questo non è cosa da niente.
Federer, esattamente lo stesso Federer nato quindici anni dopo, oggi, sul veloce straccerebbe tutti, nessuno escluso.
@ Givaldo Barbosa (#4476346)
La partita Rublev-Aliassime, non è stata brutta.
Quella con De Minaur invece è stata di una noia pazzesca.
Quando la differenza fra i due giocatori è molto elevata può essere noiosa una partita, ma succede anche con Alcaraz sai?
Certo per uno abituato alle scorribande di Jack Sparrow tutto è noioso.
@ Smrz (#4476539)
Condivido pienamente, e mi sono chiesto: è perché Jannik si è completamente adattato al gioco sull’erba( o meglio a quella particolare di Wimbledon) e ne sta diventando un maestro, o è una svolta del suo gioco su tutte le superfici? Forse avremo qualche risposta se lui e Carlitos ,come è molto probabile o lui e Nole arriveranno in finale. Vedremo se nelle situazioni di motivazione estrema della finale farà vedere quei “numeri” che fatto vedere a Wimbledon.
Il compendio del masochismo sportivo. “Non appena un italiano diventa forte smetto di tifare per lui.”
Stasera aperitivo Djokovic-Alcaraz e più tardi piatto forte Sinner-Auger.
L’altezza è mezza bellezza.
La vittoria è di per sé già mezza bellezza.
Inutile, se uno esprime un grand bel tennis ma il punto lo fa l’altro.
Pertanto non è sufficiente esprimere un bel tennis ma non raggiungere risultati.
Givaldo ha detto che Sinner è il passato, se non erro.
Sinner è il presente per sé stesso e per tutto il movimento tennistico italiano e sarà futuro per molti anni per lo stesso movimento.
Sinner sta diventando un monumento del tennis italiano, fonte di ispirazione per gli attuali promesse e per le future promesse dei prossimi decenni.
Forse molti non capiscono che non è il suo tennis la principale forza, ma quello che lascerà alla fine della sua carriera. Un obiettivo da raggiungere per migliaia di giovani tennisti italiani.
Io ci ho trovato fin da subito delle similitudini tra Sinner e Lendl (che mi piaceva molto).
Non e’ che Sinner sia noioso, i punti spettacolari li sa fare, eccome, pero’ e’ anche vero che certi suoi match lo sono, onestamente. Più che altro, e’ un freddo, non trasmette molto pathos, ecco perché il pubblico preferisce generalmente Alcaraz.
E vorrei aggiungere che i punti, per me più belli nella finale di Wimbledon, li ha realizzati Jannik. Uno su tutti, la demi-volee con racchetta dietro il corpo e scambio terminato in smash (per chi vuole si trova su Instagram)
E tutto giusto quello che hai scritto, però alla fine a molti appassionati del gioco c’è un qualcosa che non si può definire e che ti porta ad apprezzare un tennista piuttosto che un altro, così come una donna che analizzata freddamente è meno bella di un’altra, ma ha meno fascino.
Sinner è perfetto, tanto nel tennis che come persona, ma nonostante ciò non arriva al cuore di molti come Alcaraz o Musetti, e non è per semplice estetismo.
Poi ognuno ha i suoi gusti.
vero,ivan il mio idolo da sempre,anche se i due si assomigliano x meta’,direi che il ceco usa è irrangiungibile nei suoi passanti in corsa,e jannik lo stesso nel suo rovescio incrociato,comunque grandi similitudini tra i due.
Ellapeppa Givaldo, come sei permaloso. Ti ho pure detto che sei simpatico
Ok ma Quanti l’avranno capito?
Spesso un esempio vale più di mille parole.
https://www.youtube.com/watch?v=m4FnGOsSDU4
“limpido e affilato come una katana, o se vuoi un paragone artistico, ha la nitidezza di un romanzo di Jane Austen”
In bacheca
Panatta vide Lendl andare a rispondere in zona Musetti e tra l’altro allontanandosi sempre più.
Alla fine vinse 61 46 60 60 contro un pischello dal volto già incavato di 19 anni.
Poi Adriano dice che non ama il giocatore né il gioco di Ivan ma dimentica che proprio da quel match il cecoslovacco maturò un certo giramento di balle che lo portò a vincere la Davis sull’Italia l’anno successivo, 1980,per 3-0 tra le polemiche senza mai perdere un match su 7 disputati.
Non tormentare il cane che dorme …
Bella chiusura maschilista del …
Nessuno ricorda più il grande Clerc…sempre stato sotto il tallone carismatico di vilas…un gran giocatore visto molte volte dal vivo, ricordo un epico match a Firenze contro Camporese ..
Sicuramente meno scassa… di te
Invece io ci trovo una corretta descrizione della realtà.
@ Givaldo Barbosa (#4476346)
Il grande fisico danese Niels Bohr disse , “chi non aprezza la teoria dei quanti, non puo’ averla capita.”
Ho detto tutto….
Semmai lo vedo impassibile come sampras e Borg! Anche se entrambi avevano almeno una camminata e delle movenze originali e particolari
Boia, alla lunga sei piacevole come un foruncolo sul c…
@ robdes12 (#4476478)
Infatti ma io non voglio dire che Musetti a tratti non sia spettacolare o Alcaraz non ha abbia davvero una mano fatata, direi quasi magica, sotto rete.
Mi inalbero solo quando si ragiona per stereotipi. Il tennis di Sinner, se sollecitato, è molto spettacolare (io trovo spettacolari anche i dritti e rovesci vincenti che lasciano fermo l’avversario).
Certo se incontra Pedro Martinez e gli basta palleggiare per fare il punto, non si mette ad inventare colpi dietro la schiena oppure a fare 100 smorzate. Quello lo può fare Alcaraz che ha caratteristiche diverse.
Ma quando Sinner trova un solido Musetti che però sta dietro la riga di fondo, lo attacca e chiude al volo come ha fatto l’altro giorno. E anche con Bublik sulle palle corte ha fatto recuperi spettacolari evidenziando i progressi fatti nel tocco. Solo che ci ha dovuto lavorare tantissimo e il tocco non se l’è trovato nella culla come Alcaraz e Musetti. Ma negarlo è semplicemente negare la realtà.
Ricordavo Chang che fece una battuta da sotto e Lendl si inviperì come non ci fosse un domani? Glel’aveva fatta ex ante anche Panatta o ti sei confuso?
@Zedarioz sono d’accordo .. Ancic infatti aveva un miglior gioco di rete ma , rispetto a Sinner , perde nettamente il confronto sul rovescio .
@ zedarioz (#4476464)
Appunto. Evidentemente non riescono a vedere l’evoluzione a tutto campo del tennis di Jannik, che poi dimostra che di mano ne ha fin troppa, solo che, a suo tempo, questa non è stata riconosciuta. Ricordi la prima Sabatini, impostata solo sul tennis da fondo? Poi arrivè Kirmayr e la portò ad essere anche ottima giocatrice di volo, dotata di grande manualità (ma poco servizio, ahilei). Alcaraz del resto fa solo serve & volley? Mi pare che conquisti la maggior parte dei punti da fondo, come del resto tutti i top player attuali. Musetti o Carlos fanno spesso ricorso al back di rovescio? Non mi pare proprio. Variano i colpi quando hanno necessità di farlo, non per sghiribizzo (quando non è così infatti perdono). Mi pare più meritevole uno Jannik che con i colpi da fondo che possiede decida di mettersi in gioco anche entrando in territori inesplorati che non chi sia stato avventuriero sin dalla culla. Tra l’altro, nel caso di Jannik, riuscendo in modo così brillante a completare il suo tennis senza snaturare i punti di forza degli inizi, semmai accentuandone l’efficacia.
@ guido Guest (#4476429)
Eccone un altro che ha studiato al mattatoio di Oxford.
Secondo me le parole di Lendl sono totalmente condivisibili. Ci sono molte analogie tra Lendl e Sinner, a livello tennistico: grande potenza e ritmo, grande concentrazione, forza mentale, un tocco non straordinario come il resto del repertorio, ma un continuo miglioramento anche a rete e sulle palle corte. Poi Lendl era odioso e scorbutico, mentre Yannik è simpatico e gentile, quindi le differenze ci sono ma più a livello di personalità. Proprio ieri sera pensavo che Lendl sarebbe l’allenatore perfetto per Musetti, per insegnargli a essere più cazzuto e coraggioso.
Sul campo sempre questo atteggiamento che sembrava scontroso,forse lo era, ovviamente con Lendl sono i miei primi ricordi legati al tennis,la segatura nella tasca e quel cappello da legionario agli Australian Open.
Quanto a noia nel vederli giocare sono i veri Number One di ogni tempo.Il solo Wilander segue a una stretta incollatura.
Perché?
Ancic era molto offensivo come gioco, diciamo una via di mezzo tra Sinner ed il primo Federer.
Ricordo di aver fatto notte per vedere una partita Federer-Ancic, forse durante il double sunshine. Non ricordo se Miami o indian wells. Fu una partita pazzesca, piena di giocate di bellissime da parte di entrambi.
Eppure mi pare che i suoi trionfi la maggior parte degli appassionati li trovino ben più che divertenti, addirittura entusiasmanti. Tu, a tua volta, con la continua tiritera sul fisico che va avanti da anni ti trovi divertente? Non pensi che una persona che commenta in modo stereotipato fin dagli inizi non abbia titolo per definire monotono il tennis di un grande campione? Lui almeno impara dai suoi erorri; tu invece come Catullo “obstinatus obduras”. Vieni costantemente smentito dai fatti ma sei così tetragono da non accettare che questi ti portino alla sia pur minima autocorrezione. Troppe volte ti saresti dovuto scusare per giudizi lapidariamente affrettati e svalutativi su Sinner, Musetti e altri. Non puoi più aggrapparti alla gracilità di Sinner, oppure alla fumosità di Musetti? Uno ha vinto e vincerà (probabilmente ) slam; l’altro ha superato di gran lunga il ranking “al massimo primi 20” ma tu mai che abbia ammesso di aver preso un granchio. Nel tuo moldo di porti tutto comincia con il nick enzo e termina con enzo. Sei una monade autoconclusa. Normale che tu non sia capace di analizzare realtà esterne a te. Il tennista non è un nostro specchio. A me Jannik piace così come Berrettini o Musetti o, perchè no, Carlos. E sono tutti per carattere, visione del mondo, atteggiamenti lontanissimi da me. Quindi io li considero varietà tennistica oltre che umana. Sei tu che sai apprezzare un solo tipo di tennista, quindi la persona non eclettica bensì fondamentalista, e quindi monotona sei tu, non il tennsi di Jannik.
C’è solo qualche mese di differenza e poi Jannik ha cominciato dopo a giocare a tempo pieno. Quando ha smesso con le gare di sci a 13 anni e mezzo.
Urca, questa faccio davvero fatica a mandarla giù.
@ robdes12 (#4476450)
Anche facendo meno filosofia: partita Sinner – Musetti
Secondo tanti doveva essere una partita in cui la solidità di Sinner doveva avere la meglio sull’estro di Musetti.
Poi la guardi e vedi che Musetti ha fatto due colpi ultraspettacolari: un rovescio lungolinea passante in corsa, seguito dal definitivo passante di dritto, e un altro passante stretto bellissimo sempre di rovescio. In entrambi i casi chi era a rete ad attaccare era Sinner.
Sinner ha mostrato un campionario di dritti e rovesci lungolinea pazzeschi, è sceso a rete 20 volte contro 10, ha fatto volèe vincenti, smash, recuperi perfetti sulle smorzate
Insomma alla fine del match i punti spettacolari di sinner saranno stati 15, quelli di Musetti forse 4/5 al massimo.
Ma di che stiamo parlando?
@ zedarioz (#4476454)
Esatto. Finalmente sento umorismo.
@ enzola barbera (#4476452)
Ecco, ora sì che rosico.
Non ho detto che i match di Sinner sono noiosi perché vince facilmente, del resto Federer era da seguire anche quando vinceva facilmente. Sinner è noioso in quanto apice, rappresentante, di un tennis che non mi piace più. Non a caso sostengo Musetti a spada tratta. Che poi Sinner sia italiano e numero 1, poco mi interessa. Non sono da celebrazioni da domenica in. Non son femmina da strada, diceva qualcuno.
Se ti piacciono i treni regionali allora sei un buon tempone!
Felice ed onorato , grazie !
E complimenti per il tuo messaggio precedente … ” il tennis di Sinner è limpido e affilato come una katana … ” è una chicca che coglie perfettamente l’essenza del nostro campione .
Se ti piacciono i treni regionali allora sei un buon tempone!
@ Sudtyrol (#4476356)
Jannik è molto spettacolare, ci sono lunghi video su you tube dove vengono condensati una lunga serie di punti incredibili, da spellarsi le mani per gli applausi. Ma sono davvero tantissimi.
Però Givaldo è fatto così: per un anno, durante i periodi di calo che aveva Alcaraz, ha scritto 100 commenti tutti uguali dicendo che la famiglia e Ferrero lo avevano spremuto come un limone con la cultura “del tutto e subito” e aveva ormai iniziato una parabola discendente (a 21 anni). Tutte le volte che Alcaraz perdeva, lo stesso post.
Ora che la sua bizzarra teoria è finita nel WC con i miglioramenti nella continuità di risultati avuta da Alcaraz, è iniziato il mantra del Sinner noioso, del vero tennis giocato solo da Musetti ecc. ecc.
Ognuno è libero di trovare il bello dove crede.
C’è gente a cui manca Kyrgios perchè faceva 3 o 4 colpi spettacolari a partita in mezzo ad una serie di comportamenti e linguaggi indecorosi, vergognosi…. Un personaggio tossico, indegno. Eppure a qualcuno manca. De Gustibus
Credo di capire quello che ha scritto Givaldo e lo condivido. Glincontri di Sinner sono emozionanti solo quando incontra Alcaraz. Per il resto, risultato scontato, le sue partite sono piuttosto noiose. Troppa differenza con gli altri. Mentre le partite di Nardi, Musetti, Cobolli, Cinà, Vasamì, possono essere più intense e passionali. Lo stesso vale per Alcaraz. Esempio. Questa sera partita interessante Djokovic-Alcaraz, noiosa Sinner-Aliassime enzo
La spettacolarità dipende al gusto personale. Mi dai un parametro se non oggetitvo almeno commensurabile? Quante voleè, palle corte, lob, back offensivi; quanti cambi di ritmo o di rotazione a partita perchè un match sia considerato tale? I match di Alcaraz sono davvero tutti così spettacolari, soprattutto quando le cose si mettono male? E quelli di Nole o Rafa? Mi pare siano stati molto giocati sul tatticismo, per lo meno nella prima fase, per altro lunga, della loro carriera. Semmai erano mimicamente più leggibili di un Sinner. Ma non è colpa di Jannik se è un ragazzo che è pubblicamente maturato più degli altri tennisti. Che poi nel privato ha anche lui i suoi momenti giocosi, solo che non è avido di comunicarlo coram populo come tutti gli altri, che dicono di esser finalmente cresciuti per via di situazioni personali e poi finisce che in campo, prima o poi, manifestino di nuovo le intemperanze adolescenziali. Il problema di Jannik non è il suo tennis quanto il suo modo di vivere l’essere numero 1. Dall’esterno sembra quasi un evento collaterale della sua dedizione al lavoro. Se poi si cerca il tennista maudit, allora a parte Kyrgios non vedo nessuno che possa apparire spettacolare: è tutto orpelli, lustrini e parrucche; di reale poi non c’è più nulla. E poi, in tutta sincerità, credi veramente che per uno così raziocinante in campo sia più facile giocare che per coloro che affidano tutto all’estro del momento? E’ più facile prendere rischi per chi sa riconoscere che appunto siano rischi piuttosto che per quelli che si lasciano trascinare dai loro impulsi? Io penso di no. Per me il tennis di Jannik è un tennis eroico; di un eroe che scende in campo consapevole del pericolo che sta affrontando e ogni volta riesce a dare il meglio di sè pur in piena coscienza di ciò che sta affrontando. Quindi, come vedi, si può avere una visione sentimentale anche delle partite di Jannik. Finalmente è comparso sui campi da tennis una persona che sa che cosa significhi la parola “buon gusto”.
Inizi a perdere colpi, ho detto questo? Ho scritto che se io non ho capito, mi sembra che anche tanti altri, quasi tutti direi, non l’hanno fatto.. io qualche domanda me la farei
E’ tennis, non pattinaggio artistico, qualche commentatore televisivo dovrebbe prendere nota…
Musetti e Sinner offrono con il loro gioco due tipi diversi di goduria.
Ad oggi uno è più redditizio dell’ altro ma sempre due piaceri sono.
@ Alex77 (#4476436)
Caro condomino.
Dunque siete in tanti e perciò rispettabili?
@ robdes12 (#4476425)
Sul fatto che Jannik non conceda nulla allo show e alla rozzezza etc siamo d’accordo. Potrei persino definirlo adorabile. Ma questo cosa c’entra con la spettacolarità del gioco? Si può sorridere dolcemente all’avversario, aiutarlo a rialzarsi, porgere la mano a un ball boy, ma il gioco sempre tum tum rimane, un tum tum oggettivamente noioso. Anche un Chesnokov, anche un Arrese era gentile e anti show.
No, purtroppo io e mi sembra più di uno, mi sa che abbiamo letto bene
Per molti versi è l’antesignano del tennis moderno, preparazione fisica accurata, estrema attenzione all’alimentazione. Per Wimbledon assunse come coach Tony Roche, migliorò la sua volé e raggiunse un paio di volte la finale senza riuscire a vincerlo.
Un dettaglio: è stato il primo a cambiare racchetta ad ogni cambio di campo, prima di lui di solito aspettavano che si rompesse una corda. Allora mi sembrava un po’ da maniaco ma oggi lo fanno tutti per cui aveva ragione.
PS: sulla simpatia lasciamo perdere, ti voleva intimidire già negli spogliatoi, per esempio se giocava contro un avversario basso di statura lo salutava con un affettuoso “ciao piccoletto”. Inutile dire che stava sulle palle a tutti. Sinner, persona di tutt’altra pasta, non ci pensa nemmeno a farlo.
Prendete esempio da questo scambio
Due che non sono d’accordo ma che discutono in modo civile e offrendo argomentazioni di spessore
Invece spesso ci tocca difenderci dai federal & troll, scambi senza valore aggiunto o dagli hooligan dei rispettivi beniamini
Impeccabile.
@ Golden Shark (#4476415)
Forse hai centrato. Avevo dimenticato Ancic, che purtroppo ha avuto poche occasioni perchè si arrivasse subito ad un accostamento fra lui e Sinner. Ottima associazione; chapeau.
@ robdes12 (#4476425)
Bel post! D’accordo su tutto.
Givaldo, sei simpatico e fai bene a dormire se ti annoi, ma diciamo anche una cosa: esticazzi?
@ Giampi (#4476418)
Nargiso, semmai. Ma solo per il gioco a rete.
Non prendermi-prenderti troppo sul serio.
Se non ci capisco niente io di ciò che ho detto, beato te che ci hai capito qualcosa, diceva un sommo. Era lo stesso che diceva “Se io sapessi perché sono qui, non sarei qui”.
Non c’è nulla di poetico nel tennis di nessuno, così come non esiste il pattinaggio artistico, bensì quello di figura. Che arte ci può essere in una serie di elementi ripetuti migliaia di volte per meccanizzarli e, per altro, sottoposti ad una serie di regole prefissate dall’ISU? Semmmai sarebbe da definire pattinaggio accademico. Il problema di Jannik con alcuni come te è che concede poco allo show evitando gestualità rozze, pantomime isteriche o parossismi emotivi sia positivi che negativi. Lui fa grandi cose senza aver il bisogno di sottolinearle di continuo. In un certo senso direi che il suo è un tennis “acqua e sapone” laddove quello di Carlos, Nole e perchè no, anche di Musetti, certe volte appare viziato da un eccesso di maquillage. Anche Musetti quando fa il ragazzino autocommiserante è fastidioso. Troppo infantilismo nel tennis maschile e femminile attuale; troppa gente simil-talk show. E’ ora di uscire dal parco giochi, soprattutto se si è uomini fatti e rifatti. A me i clown della pista hanno stancato. Del resto se Sinner non ti piace la cosa più produttiva sarebbe di commentare soltanto i risultati di quelli che ti aggradano. Jannik non è diventato numero 1 con le chiacchiere o per gentile concessione della sorte ma grazie ad un talento “lineare” che pian piano sta arricchendo di elementi “esornativi”. A me il suo tennis piace proprio perchè è limpido e affilato come una katana, o se vuoi un paragone artistico, ha la nitidezza di un romanzo di Jane Austen. In tanti fanno rococò, lui invece è neoclassico. Ad oggi è il solo che per far partire i suoi bolidi non debba far ricorso a spallate, movimenti accessori e muscolature da pugilato. Proprio perchè ha un talento naturale nel timing e nella velocità di braccio. E stai tranquillo, il miglior Sinner è probabile che sia ancora da arrivare nei prossimi anni. Lì ci divertiremo vedendo un tennis che sarà paradigma dei successivi 20 anni.
O come succede nel finale del film, “io sono Spartaco, io sono Spartaco, io sono Spartaco”…
Ognuno c’abbiamo i suoi difetti…
Io peresempio per farmi vedere un intero match di Berrettini mi devi prima legare al divano…ma così è…
@ Alex77 (#4476388)
Prova a leggere meglio, scoprirai che non c’è nessun “rosicamento”.
No, è semplicemente un narciso che vuole farsi notare..e purtroppo ci riesce. Detto questo, adesso tutti vogliono assomigliare a Semola anche retrospettivamente..adesso aspettiamo Borg, auguri per la sua salute, poi Connors Wilander, Laver e magari fra qualche anno, anche Federer, Nadal, Diokovic e Murray litigheranno per essere il “vero” clone di Jannik…come diceva JFK “siamo tutti sinneriani”..
Accostamento Lendl – Sinner calzante , è vero , ma piuttosto ” facile ” .
Datemi il vostro parere su questo invece … Sinner potrebbe essere quello che sarebbe potuto essere Mario Ancic ( uno dei miei rimpianti piu’ grandi ) ?!?
Io vedo analogie … https://www.youtube.com/watch?v=sg31tVba0Ew
Non so Givaldo,non ti seguo. Se si ama il tennis non si può considerare quasi fatto e finito Sinner: aggiungere elementi tattici , soprattutto a quelle velocità, è molto interessante.
Per dire McEnroe, Edberg,Sampras hanno segnato la mia adolescenza (e oltre) tennistica ma il capolavoro di Wilander quando ribaltò proprio Ivan (ivi imbattuto da 27 match) nel 1988,e diventando uno stratega giocando alla Musetti per certi versi (variazioni,difesa e contrattacco,incursioni a rete e tante tante gambe) è stato uno degli apici del tennis che ho ammirato.
Credo assisteremo a questo anche con Jannik.
Leggo ancora che Musetti sarà il futuro, ma vi rendete conto che fino ora , ha vinto 2 tornei Atp, uno dei quali a Napoli.
lui ne ha vinti 20, con solo un anno in più. Lo sport non è un film, che si guarda perché è bello, lo sport è per vincere.
Mi piace il tennista che non avendo avuto il dono dal cielo che hanno ricevuto in pochi (non faccio nomi se no si aprono discussioni infinite), compensano tutto ciò che manca con l’intelligenza, l’impegno, il lavoro, la professionalità, cura dell’alimentazione, cura dei particolari,il buon esempio…ecc ecc ecc.
Lendl, Muster, Nole, Sinner e tanti altri.
Il mio preferito si sa quale è, ma anche gli altri hanno scritto e scriveranno pagine indelebili di questo Sport.
Lendl è stato per me il pioniere del tennis moderno.
Sei pazzo se pensi che un Federer possa esistere al giorno d’oggi
Sinner ha dimostrato l’altro ieri perché il rovescio ad una mano è datato ormai
E Alcaraz può fare quelle cose solo in virtù di un fisico assurdo e quando quel fisico viene a mancare perde le finali Wimbledon
@ Luigi T (#4476380)
Viste le tue argomentazioni ricche di profondità (la profondità di una pozzanghera), più che così non posso risponderti.
@ robdes12 (#4476382)
Dici: “A quelle velocità non c’è tempo di annoiarsi”.
Direi che non è così. Si pensi al freccia rossa e alla conseguente ansia di velocità, viaggio dove non succede nulla se non un continuo chiacchiericcio annoiato di gente convulsa sul telefono. Si pensi, invece, alla poesia di un sano e imprevedibile treno regionale dove accade di tutto, nel bene e nel male, e non ci si annoia mai.
Io non lo sopportavo ma ero adolescente ed in fondo aveva messo nell’angolo il mio idolo quindi era inevitabile.
Il tempo mi ha portato ad apprezzarlo e stimarlo: si è sempre migliorato,ha messo in dubbio un tennis di pressione da fondo perfetto per aggiungere non un misero attacco ma un signor serve&volley che non bastò per Wimbledon (che allora era roba per sontuosi erbivori) ma che gli permise di variare ovunque il gioco.
Io credo che dopo l’89 con la sconfitta con Chang a Parigi sia scattato qualcosa perché giocò un tennis privo di variazioni venendo quasi irriso dai topponi lenti del satanasso americano.
Era tardi ma comunque fece un ottimo 90 e un buon 91 prima che il logorio prendesse il sopravvento.
L’eredità di Ivan è stata trasmessa a Nole ed ora a Sinner ma in fondo a tutti i professionisti: allenamento si ma anche attenzione all’alimentazione,ai particolari e prima si perfeziona il proprio gioco e poi si aggiungono accessori.
Sinner accostato a Lendl è un complimento.
Lascia perdere, Barbosa ( nel senso di palloso visto che è da ieri che ripete ossessivamente questo concetto) è un tipico esponente di un certo tifo Musettiano convinto che il loro idolo sia il solo Messia della racchetta mentre Sinner un onesto pallettaro che sta “usurpando” il trono al vero Fenomeno.. ce ne sono diversi qui, non si capacitano e rosicano alla grande, da ieri ancora di più, per la stesa presa dal loro idolo.. c’è da capirli, sotto un certo aspetto..
Non è monotono il tennis di Sinner bensì questo continuo tuo insistere su una visione del tennis di Jannik che, di fatto, non è riscontrabile nei fatti. Sinner ora fa palle corte, va ha rete, esegue lob etc etc. A leggere te e alcuni altri sembra si parli di un epigono di Nystrom o Wilander. Lo stesso Federer a suo tempo impoverì il suo range espressivo e puntò su una maggiore capacità da fondo campo. A quelle velicità non c’è tempo di annoiarsi, senza contare che di prodezze Jannik ne fa vedere diverse nei suoi match. Lendl, poi, all’età di Sinner aveva un arsenale di colpi più limitato di quello a disposizione di Jannik e, sinceramente, io non vedo similitudini se non generiche. Più coŕretta mi pare la comparazione di Gilbert.
Mitico Ivan, glaciale imperscrutabile ma simbolo di impegno e a oro duro.
Poteva non piacere il suo tennis (a me piaceva), ma un tennista che ha lasciato il segno.
@ Givaldo Barbosa (#4476346)
Ma osi ancora scrivere di qualcosa che non conosci? Un po’ di decenza, no?
Te vojo assai bene, Givà, e t’ho messo er verde ma nun te posso seguì der tutto
De gustibus eh, per carità
Però il gioco di Sinner rispetto a Musetti fornoisce un altro livello di godimento
E’ una fuga di Bach contro una mazurka di Chopin
So belle entrambe
Rai con commento di Bisteccone, che dovette interrompere la diretta per credo, il finale della Coppa Bernocchi…
@ Pier no guest (#4476371)
Incredibile che Givaldo osi ancora scrivere di tennis
@ gimaxx75 (#4476353)
@ Pier no guest (#4476371)
Sinner, per quanto mi riguarda, è ormai parte del passato, è arrivato in vetta. Bisogna guardare avanti, spingere i Musetti, i Nardi, i Cinà, lì si che c’è gusto. Non c’è più gusto nel tifare per il numero 1.
Tutte le opinioni sono legittime
La mia?
A chi non piace vedere Sinner consiglio di abbandonare questi lidi e di emigrare a livepadel.it
Perché Sinner ,semplicemente,nn è Lendl.
È il tennis 2025(e speriamo lo sia anche nei prossimi anni)
Givaldo abbiamo un n.1,qualcosa di sensazionale.Come si sa non lo tifo ma lo elogio non solo perché è un fenomeno ma perché è ciò che molti santi, navigatori e poeti non sono,ovvero concreti,solidi, meno sognatori ma razionali.
Generalizzo ovviamente,ma se amiamo la fantasia e la creatività non dobbiamo andare a guardare oltre confine ma l’abbiamo in casa.
Insomma c’è trippa per tutti:Sinner che contrasta Alcaraz,Muso che proverà a rompere le scatole ad entrambi e il mondo del tennis che più di Draper (incerottato) e Shelton (fasciato) non pare presentare.
Mi sembra bene!
E con “é tennis, non pattinaggio artistico” direi che abbiamo la regina delle massime, che Confucio scansati proprio
Sudtyrol… era Roma che a quei tempi probabilmente era in diretta su Rai….Wimbledon onestamente non ricordo bene dove la trasmettevano….comunque… bei tempi…. sigh…..
Grande Lendl, è tennis non pattinaggio artistico.
@ king_scipion66 (#4476358)
Cosa c’entra la simpatia?
@ Givaldo Barbosa (#4476346)
Credo che i fanatici (per qualcuno maniaci) del tennis sia “imperdibile”, as esempio io guardo anche gli allenamenti!
Sarà un match di preparazione della finale e voglio vedere come serve (non solo le % ma anche gli angoli e gli effetti) ed i suoi schemi di scambio (uscirà dalle diagonali?).
Potrebbe anche provare il serve&volley e le smorzate.
Se invece uno guarda le partite di tennis come le trasmissioni di Gerry Scotti potrebbe essere davvero noioso!
Ancora meglio quello di Wimbledon ’87 dove Paolo si trovò a 2 punti dal match. Ma forse tu riferivi a quello?
@ Givaldo Barbosa (#4476346)
Eppure non sei giovane. Come fai a scrivere ste robe?!? Lendl in campo era antipaticissimo, una roba vomitevole. Jannik è di una correttezza esagerata. Ha perso un mille per un errore arbitrale clamoroso e non ha detto niente. Se quella cosa succedeva a Lendl apriti cielo. Quindi solo per questo non c’entrano un kaiser l’uno con l’altro ( lasciando stare il gioco dove nemmeno lì trovo tutta sta somiglianza)
Ma davvero tu, dopo 50 anni di traversate nel deserto (tennistico) hai voglia di fare lo schizzinoso? Jannik è una benedizione. Punto.
@ Givaldo Barbosa (#4476346)
Torna a scrivere le storielle del condominio, ti riescono meglio….tra l’altro,a memoria, credo che tu ne abbia perse diverse di notti a guardare Sinner…cos’è cambiato???
Grande lendl….io tifavo per lui dopo il ritiro di borg ….che godimento quando le suonava a mcenroe
Mi ricordo il mitico Cane’-Lendl degli Internazionali…. bei tempi….uno dei match più ricordati della mia infanzia…
Ha ragione Lendl
Troppo sottovalutato
Io avendo solo qualche anno più di lui, insomma siamo della stessa generazione, ho avuto la fortuna di averlo visto giocare molte volte. Questo meraviglioso campione in campo e fuori molto parco nei complimenti ha dato a Sinner una medaglia pesante e gli ha passato il testimone. Stravedevo per lui ed a maggior ragione stravedo per Jannik. Consiglio ai giovani amici del social di trovare dei video delle partite del grande Ivan e guardarle attentamente . Nel comportamento poi l’esatto contrario di Medvedev per dirne uno per tanti.
E dire che avevo preparato questo commento, un’ora fa, per la presentazione del match.
Diciamocelo francamente: il match Sinner Aliassime ha lo stesso appeal dell’ormai famigerato documentario sulla riproduzione della medusa baltica. Davvero c’è chi rinuncerà al sonno per questo incontro? Sarà come un fastidioso tic toc, un lavandino che goccia nel cuore della notte, un tum tum, un bum bum senza cambi di ritmo né fantasia né imprevedibilità. Rimane giusto la motivazione del tifo ma, con l’esito scontato, non rimane neanche quello. Diciamo che ci dormirò su, aspettando la finale, quella sì.
Altro discorso per Alcaraz Djokovic, dove si presenta un interessante scontro generazionale, con Novak sempre più commovente con la sua lotta contro il tempo, ma pure perché Alcaraz, piaccia o meno, possiede sprazzi di spettacolarità e variazioni.
Per intenderci. Sinner dà soddisfazione e prestigio, non si può negare. Ma è che, come numero 1 italiano avrei voluto -mi si permettano certi audaci accostamenti- uno più vicino ai Federer e ai Sampras, piuttosto che a un Lendl. Che Sinner -diciamocelo ancora una volta con franchezza- Ivan Lendl è.
Un giocatore meravigliosamente insopportabile (introverso e micidiale) che suonava gli avversari come un tamburo.
Probabilmente anche Sinner è antipatico (sul campo) ma fuori lo trovano tutti davvero adorabile.
Bell’intervista…e pensare che quando giocavi mi stavi sulle p…. ricordo bene quando Panatta ti fece una battuta da sotto in un match di coppa davis e tu presi na bella asfaltata…eri giovane ma che goduria 🙂
Grandissimo IVAN…..le tue parole hanno il profumo del tennis….